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Autore: crazy lion    03/02/2021    1 recensioni
Sequel di Mac e i cuccioli fantasma, Hope e Angel, Mackenzie e la magia e Mac e Angel. Le cinque storie sono collegate alla mia long Cuore di mamma. Per leggere questa è necessario farlo con le precedenti.
La primavera è appena sbocciata e Demi decide di fare un picnic con la sua famiglia. Come andrà la giornata?
Disclaimer: con questo mio scritto, pubblicato senza alcuno scopo di lucro, non intendo dare veritiera rappresentazione del carattere di questa persona, né offenderla in alcun modo.
Genere: Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Demi Lovato, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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PICNIC IN FAMIGLIA

 
La primavera era sbocciata da poco a Los Angeles e l'aria tiepida invitava a uscire e a fare lunghe passeggiate. Quel fine settimana, Mackenzie aveva sentito i suoi genitori parlare di un picnic che stavano organizzando e non vedeva l'ora di saperne di più. Non ne aveva mai fatto uno in vita sua.
"Stamattina andremo in un parco e passeremo del tempo insieme" disse la mamma.
Erano le dieci e tutti si erano appena alzati, solo gli animali di casa erano già in piedi da un pezzo. Mentre facevano colazione, Demi continuò a spiegare: sarebbero andati in un posto in cui erano ammessi anche i cani e avrebbero portato cibo e una coperta da distendere sul prato.
“Una anche per i cani” propose Andrew.
"Danny? Danny?" chiese Hope.
"No, tesoro," intervenne ancora l’uomo, "non possiamo portare anche Danny."
"Perché?"
"Perché è un gatto e scapperebbe se lo portassimo in un posto che non conosce. Torneremo presto da lui, te lo prometto."
Demi si era alzata un po' prima degli altri per preparare tutto.
"Aiutatemi a portare le cose in macchina" disse.
Quando il cestino del picnic e le coperte furono al loro posto, gli adulti presero i guinzagli e i cani e li misero in macchina. La cagnolina bianca si agitava spesso durante i viaggi. Non restava ferma sul tappetino del sedile, ma iniziava a camminare e a saltare, soprattutto quando vedeva altri cani.
"Angel, ferma!" l'aveva richiamata Demi un po' di tempo prima, mentre stava tornando a casa con le figlie.
Ma la cagnolina non l'aveva ascoltata, seguitando a correre per l'auto e Demetria, distraendosi, aveva rischiato di fare un incidente.
"Dobbiamo fare qualcosa" aveva detto quella sera al fidanzato.
Guardando un episodio di It's Me or The Dog, un programma in cui un'educatrice cinofila andava nelle case delle persone a risolvere vari problemi con i cani, avevano scoperto che c'era un drappo, ovvero una tenda che si poteva mettere nella macchina e da tirare se il cane abbaiava a qualcosa.
Durante il tragitto Batman non fece un fiato, mentre Angel abbaiò una decina di volte e Demi dovette tirare il drappo.
"Grazie a Victoria Stilwell per questo suggerimento. Ci ha salvati" disse.
Una volta arrivati al parco, chiuso il cancello alle loro spalle, i quattro si accorsero che c'erano altre famiglie con bambini che approfittavano di quella bella giornata. Distesero la coperta sul prato e si accomodarono. Gli uccellini cinguettavano e parevano salutare chiunque arrivasse lì.
“Margherite, mamma, margherite” disse Hope.
Aveva imparato da poco quella parola-
“Sì, esatto. Senti come sono profumate.”
La bambina si chinò e annusò e Mackenzie la imitò.
È buonissimo!
Mac lo conosceva già, ma ogni volta si stupiva di quanto le piacesse.
“Vero? Io lo adoro” disse il papà.
“Posso?”
Hope si chinò e stava per raccoglierne una.
“No, tesoro, altrimenti muore. Lasciala dov’è e guardala, okay?”
“Okay, papà.”
"Che ne dite se facciamo una partita a carte?" propose Demetira al fidanzato e alla figlia più grande.
Hope, intanto, aveva iniziato a giocare con una bambola e gli adulti avevano legato i guinzagli dei cani a un palo. Avevano messo ai due un guinzaglio speciale che non andava loro intorno al collo, ma al corpo, come una specie di imbracatura, in modo che non rischiassero di strozzarsi.
Va bene rispose Mackenzie e anche Andrew fu d'accordo.
Iniziarono a giocare e gli adulti fecero in modo che vincesse sempre la bambina.
Ho vinto! Ho vinto! Mackenzie saltellava sul posto e scriveva con una calligrafia disordinata. Lo rifacciamo?
"Coinvolgiamo un po' anche i cani" disse Demi.
Li liberarono dai guinzagli, controllando che il cancello fosse ben chiuso e che nessuno stesse arrivando. Andrew prese una corda per il tiro alla fune che avevano portato da casa. Ne diede una parte a Hope, Demi e lui ne presero un'altra e Mackenzie una piccola porzione al centro, il resto lo lanciarono ai cani. Batman fu il primo ad afferrarla.
"Tira!" gli ordinò Demi, la voce priva di autorità.
Il cane capì al volo e obbedì quando sentì che i padroni tiravano dall'altra parte. Angel spiccò un salto, prese un'altra porzione della fune e tirò a sua volta. Tutti venivano sballottati a destra e a sinistra, ma gli umani cercavano di non mettere troppa forza per non far male ai cani e per permettere loro di vincere.
"Bravissimi!" Andrew e Demi applaudirono, seguiti dalle figlie, quando il gioco terminò e i cani vinsero la sfida. "Lo rifacciamo?" chiesero insieme i genitori, che avevano appena parlato all'unisono.
"Sì, sì, sì" disse Hope, saltellando.
Stavolta furono gli umani a vincere e i cani guairono.
Gli tiro su io il morale scrisse Mackenzie, sbagliando teneramente, e lanciò loro due palline da tennis, che Batman e Angel inseguirono e riportarono alla padroncina.
Quel gioco del riporto continuò per alcuni minuti. C'erano altri cani liberi nel prato, ma Batman e Angel, presi com'erano dal gioco, non si avvicinarono loro. Hope lanciò ai due un bastoncino, giocando alla stessa maniera, poi Demi propose di divertirsi a Nascondino. Si nascose dietro un albero e chiamò i nomi dei due cani, che partirono alla sua ricerca. Quando la trovarono abbaiarono felici.
"Mi avete trovata! Bravi" si complimentò, facendo loro il solletico alla pancia.
Per aiutare i due amici a capire dove si trovava, Mackenzie si nascose con la sorella che chiamò i loro nomi.
"Angel, Bamman!"
I genitori risero per quel nome mal pronunciato e Mackenzie sorrise; Hope avrebbe imparato presto, ne era sicura.
Quando i cani le trovarono, le bambine lasciarono che leccassero loro le mani. Mackenzie si scostò i capelli neri dal viso per evitare che Angel, leccandole la faccia, glieli mordesse.
"Mangiamo?" chiese Andrew dopo qualche ora di gioco.
Erano tutti stanchi e sudati, ci voleva proprio un bel pranzo. Demi prese due piattini nei quali mise le crocchette per i cani e depose a terra un paio di ciotole per l'acqua, poi tirò fuori i panini per gli altri. Erano tutti buonissimi, soprattutto quello al salame che Mackenzie divorò in quattro bocconi. Hope aveva il suo panino fatto con un pane morbidissimo e la mamma gliel'aveva spezzato in tante piccole parti, mettendoci dentro il prosciutto. Era un affettato tenero che la piccola non ebbe problemi a mangiare. Tutti accompagnarono quel pasto con delle patatine.
"Che pranzo abbondante!" esclamò Andrew.
Mamma, ho sonno.
Mackenzie sbadigliò dopo averlo scritto.
"Hai ragione, ci sta proprio un sonnellino."
Fecero distendere i cani sull’altra coperta, in modo che riposassero tranquilli e si sdraiarono tutti sul quella su cui avevano mangiato, dopo averla liberata dalle poche briciole. Dormirono un'oretta, sognando di giocare e correre felici com'era accaduto quella mattina. Dopo il risveglio e la merenda, decisero di tornare a casa.
"Allora, vi siete divertite?" chiese Andrew alle figlie.
Tantissimo! esclamò Mackenzie.
"Sì, tanto."
"Potremmo fare qualche altro picnic, un'altra volta, magari quando sarà più caldo" propose Demi e tutti concordarono.
Era stata una bellissima giornata, sia per loro che per i cani.
   
 
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