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Autore: crazy lion    06/02/2021    1 recensioni
Attenzione! I personaggi originali della storia fanno parte della mia long Cuore di mamma. Tuttavia, per capire questa fanfiction non è necessario leggere l'altra.
Demi e le sue bambine stanno facendo una passeggiata con il cane, ma la pioggia le sorprende. Qualcuno, però, forse le farà stare al riparo.
Disclaimer: con questo mi oscritto, pubblicato senza alcuno scopo di lucro, non intendo dare veritiera rappresentazione del carattere di questa persona, né offenderla in alcun modo.
Genere: Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Demi Lovato, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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FREDDO E CALORE

 
Era la vigilia di Natale e Demi e le bambine erano uscite per una passeggiata con Batman. Faceva freddo, non così tanto da portare la neve e il cielo era nuvoloso, ma non sembrava volesse piovere.
Mamma, andiamo al parco? scrisse Mackenzie.
"No, il tempo non è bellissimo. Un'altra volta, d'accordo?"
D'accordo le fece eco la piccola.
Ben presto le prime, grosse gocce di pioggia cominciarono a cadere su di loro. Batman guaì, infastidito dall'acqua che gli bagnava il pelo.
"Bagna, bagna" disse Hope, che a quasi due anni – li avrebbe compiuti il 5 gennaio – sapeva pronunciare diverse parole, non tutte corrette.
"Sì, tesoro, è bagnata. Non pensavo piovesse, o non sarei uscita. Dobbiamo trovare un posto dove ripararci."
In quel momento un cancello di una casa fin troppo conosciuta si aprì.
Papà! esclamò Mackenzie, stringendo in una mano i suoi capelli, neri come quelli della sorella, per liberarli dall’acqua.
Andrew non era il suo papà biologico – beh, se per quello anche la mamma non era quella naturale, visto che le aveva adottate –, ma lei li considerava comunque tali.
"Ciao, amore!" Demi andò incontro al fidanzato e lo abbracciò. "Come stai?"
"Io bene, voi vi state bagnando. Entrate, su."
"Non vorremmo disturbare."
"Non lo fate, tranquilla. Sono felice di avervi qui."
L’uomo salutò le bambine e le portò dentro entrambe prendendole in braccio, mentre loro ridevano.
Dove sono i tuoi gatti, papà?
"Ora arriveranno. Vengono sempre, quando sentono qualcuno."
Poco dopo i due mici fecero la loro comparsa in salotto e corsero incontro alle ospiti.
"Jack, Chloe!" Hope si chinò ad accarezzarli. “Belli.”
Arruffò loro il pelo grigio e la mamma le disse di fare come con Danny, il loro gatto: accarezzarli dalla testa alla coda. Batman annusò i gatti, che risposero con alcuni miagolii, ma nessuno attaccò nessuno. Ormai si conoscevano. Dopo un po', Hope si mise sul divano a guardare la televisione con la sorellina. I cartoni animati erano bellissimi per tutte e due.
 
 
 
"Volevate morire di freddo, là fuori?" chiese Andrew quando la sua ragazza lo raggiunse in cucina.
Stava scaldando del latte in una pentola.
"Stavo per tornare a casa, magari chiamando un taxi. Grazie per averci fatte entrare."
"Figurati, mi pareva il minimo. Dove siete andate di bello?"
"In giro per la città. Peccato non ci fosse il sole. Per strada ho trovato dei bisogni di cane lasciati lì, che schifo!"
"Già, certa gente è proprio maleducata." L'uomo si passò una mano fra i capelli castani. "Oggi sono stato in tribunale. Un giudice ha finalizzato l'adozione di una cliente che rappresentavo."
"Che bello! Sono felice per lei."
"Anch'io, e la bambina è bellissima. Ha più o meno l'età di Mackenzie. Mi ha ricordato quando hanno finalizzato la tua."
"È stato uno dei giorni più belli della mia vita!" esclamò Demi, con gli occhi che le brillavano.
"Sì, lo posso immaginare."
Parlarono del più e del meno per un po', poi la cantante tornò dalle figlie.
"Sentite che profumino? È cioccolata calda. Andiamo a mangiare?"
Le bambine, che fino a un secondo prima osservavano lo schermo della televisione come se non ci fosse stato altro al mondo, saltarono su come molle.
"Cioccolata!" trillò Hope.
Evvai, la adoro scrisse Mackenzie.
Il padre aveva tirato fuori anche i marshmallow e tutti li gustarono inzuppandoli nel cioccolato. Erano buonissimi. Batman venne a reclamare cibo.
“Non c’è niente per te qui, piccolo” gli disse Demi con dolcezza, ma Andrew tirò fuori dei biscotti per cani e gliene diede due.
"Ne ho comprati, nel caso servissero come in questa occasione. Allora bambine, vi piace?"
Sì, tantissimo rispose Mac. Grazie.
"Pre…" Andrew non fece in tempo a finire la parola che si rovesciò mezza tazza di cioccolata, ormai raffreddata, sulla maglia. Le bambine scoppiarono a ridere, anche Mackenzie che ci riusciva. Ogni volta che accadeva, il cuore di Demi si riempiva di gioia perché significava che le sue corde vocali non erano atrofizzate, nonostante non parlasse da quando aveva quasi cinque anni,. Ne avrebbe fatti sette a maggio e l'anno seguente, probabilmente in autunno, avrebbe iniziato un percorso logopedico. Prima c’erano altri problemi che doveva risolvere con la psicologa.
Papà, sei tutto sporco! esclamò Mackenzie tenendosi la pancia.
"Lo so, devo andare a cambiarmi."
"Sembri un cioccolatino, sei marrone" gli fece notare Demi.
"Ma dai? Chi l'avrebbe mai detto?"
Lei gli puntò contro il tovagliolo, per scherzare.
Dopo una doccia, Andrew era come nuovo. Demi e le bambine rimasero lì anche a cena e la sera, nel suo letto a casa della mamma, Mackenzie ripensò al pomeriggio appena trascorso. Avevano avuto freddo, ma poi erano state accolte dal calore, non solo della casa del papà, ma anche e soprattutto di quello dell'amore della loro famiglia unita.
   
 
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