Serie TV > Il Trono di Spade/Game of Thrones
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Autore: Duchessa712    07/02/2021    1 recensioni
(Seguito di Spring will come again)
Rickon e Shireen si amano di un amore impossibile, un amore bambino, che è dolce come un sogno e ha i giorni contati.
Amano le storie tragiche e impossibili, quelle d'amore finito in tragedia.
Amano il Principe Drago e la sua Lady Lyanna. Amano i Leoni dell'Ovest.
Si amano per gioco e per necessità e perché lo vogliono davvero, ma quando i sogni si infrangono la realtà fa ancora più male
Genere: Hurt/Comfort, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate, Triangolo
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Past and present and memory'
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Passano i mesi e le voci iniziano a circolare. La Regina si vede sempre meno e il Principe Rickon ha sempre più una posizione di rilievo.
È una scena già vista, mormorano i più anziani, quelli che hanno visto l'incoronazione di Irene e la morte di Sansa. É lo stesso copione e su Grande Inverno è calato un silenzio che sa di sconfitta.
Poi un giorno risuona un grido.
-La Regina è morta, lunga vita al Re! -.
Rickon sente il mondo cadergli addosso ed è Shireen che gli artiglia il braccio e gli impedisce di cadere a terra.
Non c'è dolcezza nel suo sguardo, solo comprensione e la promessa di aiutarlo, per il bene del Nord e la promessa fatta a sua madre. Lui non lo sa e accetta il sostegno ricevuto, accetta il dolore che lo ancora alla realtà.
-Andrà tutto bene. Non sei da solo. Ti aiuterò io. Sarò i tuoi occhi e le tue orecchie e qualsiasi altra cosa vorrai-.
È fredda e pragmatica. Gli sta elencando dei fatti senza addolcirli. Non è da solo. Può contare su di lei.
-Grazie-.
Shireen prende un respiro e raddrizza la schiena. Ripensa alla disperazione nei suoi occhi, alla fiducia che ripone in lei.
Si sente addosso i suoi occhi per tutto il giorno e quella sera invece di dormire intreccia una corona di rose bianche e blu. Nel Parco degli Dei ci sono ancora i fantasmi e Shireen sembra brillare della stessa luce della luna mentre i fiori bruciano e con loro il dolore e la vendetta e le canzoni. Brucia se stessa, anche, é talmente vicino alle fiamme da sentirne il calore sulla pelle, basterebbe un passo e diventerebbe cenere e rinascerebbe più pura e splendente. Arya, di ritorno da uno dei suoi viaggi, aveva raccontato di uccelli del genere, che morivano in un'esplosione di fuoco e poi nascevano di nuovo, di donne che avevano poteri magici e attorno al fuoco danzavano nelle notti di luna piena.
Shireen ride e allunga la mano per ritirarla subito scottata. Sta impazzendo, come la Regina dei Draghi. Sta impazzendo e condannerà il Nord a fare altrettanto.
-Shireen-.
La magia svanisce, l'incanto si spezza, e Benjen la avvolge nel mantello.
-Stai gelando! Cosa stavi facendo? -
-Sono libera... Sono libera... -.
Benjen la guarda. Ha i capelli scuri bagnati di neve sciolta, gli occhi chiari che brillano del riverbero delle fiamme. É bianca e ghiacciata, le labbra viola e il viso e le mani e i piedi arrossati.
È folle, e il pensiero invece di spaventarlo lo affascina.
La prende in braccio e la porta nel castello.
-Sono libera- continua a cantilenare, aggrappandosi a lui con mani sporche di sangue. Ha bruciato le rose, capisce. E le promesse di Rickon assieme a loro.
-Sei libera-.

L'incoronazione e la nascita di una nuova Principessa passano come in un sogno.
È una bambina con gli occhi azzurri dei Tully e i capelli scuri di Violet e Rickon dice che si chiama Sansa e che sarà una grande Regina. Catelyn la prende in braccio con il cuore pieno di mestizia perché i grandi nomi portano grandi aspettative che non si riescono mai a soddisfare.
Lo sapeva Sansa che ha dato ad Irene un nome nuovo e lo sapeva Irene che ha chiamato il suo primogenito come il più piccolo degli Stark, un bambino che nella mente di tutti ha per sempre tre anni e un ragazzino morto su un campo di battaglia, e il suo secondo figlio come l'ultimogentio Stark nascosto al Castello Nero e senza una storia da raccontare.
-Ti studieranno e troveranno sempre qualcosa di sbagliato, ma non importa, non se sei felice e sai cosa vuoi. Perché tu sei Sansa Stark di Grande Inverno e questo nome avrà il significato che tu vorrai dargli-.
-Madre-. Shireen é entrata nella stanza senza fare rumore, i capelli raccolti in una crocchia e l'abito nero adorno di ricami in oro. Una scelta singolare.
-Posso prenderla in braccio? -
-Certo, cara. Ecco, devi prenderla così.. No, piano... Sorregile la testa-.
Shireen fissa incantata la piccola che dorme beata tra le sue braccia. Sa che ha gli occhi di Rickon ma tutto il resto, il nasino, la bocca incurvata in un sorriso, é Violet, e il pensiero non suscita in lei nessuna reazione avventata se non che quella è la bambina più bella di Westeros.
-È stupenda-.
Catelyn sorride commossa a quella vista e fa cenno a Brandon e Eddard di stare fermi dove sono. É un momento magico, fatto di assoluta purezza e sua figlia, selvatica e attenta come è, non le permetterà mai più di vederla così vulnerabile, così ignara di tutto ciò che la circonda.
Shireen osserva la piccola Sansa e ripensa a tutti gli insegnamenti ricevuti, al dolore e ai sacrifici e si sente tremare. Sarà lei, un giorno a trovarsi al posto di Irene, a istruire una nuova sovrana sugli errori che non potrà non commettere, sul dolore che non potrà evitare.
Si sente indegna di stare lì, impura. Irene ha fatto bene il suo lavoro, Sansa e Cersei saranno orgogliose.
-Perdonami- sussurra mentre le posa un bacio sulla fronte,perché quando la Principessa sarà cresciuta non dovrà mai mostrare rimorso per il mondo di finzione in cui l'hanno costretta a vivere.
   
 
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