“Chi non muore si rivede!” esclamò Tony mentre brindava con i suoi due amici facendo schioccare allegramente i calici di birra.
“ Che brindisi inquietante!” esclamò Alessandro ridendo, e non si dimenticò di aggiungere “ Io nel dubbio mi tocco!”.
Manuel scoppiò a ridere spensierato e pensò che forse aveva fatto bene ad accettare l’invito, ed aggiunse tra il serio ed il faceto  “ Con tutto l’affetto il nostro Tony non è mai stato un genio con le parole!”.
Alessandrò annui : “ Eh sì Manuel, lo hai notato anche tu? Ne convengo!”.
“ Sicuramente sono bravo a trovare gli amici stronzi!” esclamò Tony facendo il finto offeso.
“ Dai Tony, che non ci crede nessuno che ti sei offeso!” lo canzonò Alessandro.
Manuel cercò di cambiare argomento e fece una di quelle domande che si è solite fare dopo tanto tempo.
“ Allora Tony è una vita che non ti vedo! Cosa mi racconti? A quante ragazze hai spezzato il cuore?”.
Lo sguardo di Tony si fece davvero sconsolato .
“ Amico, caschi male! Domanda di riserva?”.

Il biondino non pensava di aver fatto una domanda infelice, d’altronde fino ad un paio di anni prima se lo ricordava felicemente fidanzato.
“ Mi sa che mi sono perso qualche puntata. E Valentina ? Mi ricordo che eravate affiatatissimi”.
“ Hai un’ottima memoria! Il problema è che non era affiatata solo con me, ma anche con… “ e indicò con un dito Alessandro.
Manuel assunse uno sguardo alquanto sorpreso.
“ Mi stai forse dicendo che stava allo stesso tempo con entrambi?”.
Ed entrambi annuirono con la testa.
“ Assurdo! Di solito siamo noi uomini a fare questi giochini, a quanto pare anche le ragazze….” E il biondino non ebbe il tempo di finire la frase.
“ A quanto pare anche le ragazze a volte sanno essere molto furbe e spezzare il cuore di noi poveri maschietti con i loro occhi dolci!”

A Manuel vennero in mente quegli occhi color miele colmi di delusione che gli comunicavano quanto lui fosse stato idiota nel leggere il suo diario.

“ Assolutamente avete ragione! Anche le donne sanno essere stronze quando vogliono! A noi!” propose un altro brindisi il biondino.
“ Manuel, perché non ritorni a giocare a pallanuoto con noi? Alessandro si è unito poco dopo che tu hai mollato, ma ammetto che la tua mancanza si sente ancora?”
Alessandro lo guardò con uno sguardo di ammirazione ed esclamò : “ Ah quindi saresti tu il famoso Manuel, quel Manuel!”

Il biondino non sentiva se sentirsi lusingato o imbarazzato dalla richiesta e dai commenti appena ricevuti :
“ Tony, apprezzo moltissimo i tuoi complimenti, ma sono parecchio indietro con gli studi, e non so se riuscirei a reggere i ritmi della squadra”
“ Ma scusa, stamattina avevi detto che avevi voglia di riprendere ad allenarti no? Perché non passi a trovarci senza impegno uno di questi pomeriggi e provi a vedere come ti trovi? “
Manuel si sentiva davvero in difficoltà, ma allo stesso tempo sapeva che si sarebbe pentito se gli avesse detto un no tondo.
Cercò di temporeggiare e rispose in modo franco :
“ Non hai idea di quanto mi piacerebbe ed in questo periodo penso proprio che mi farebbe bene, ma non ti prometto niente Tony.”
“ Ok Manu, a me le promesse non piacciono. Ti aspetto martedì alle 18”.
“ Ritiro quello che hai detto, anche non sei un genio con le parole, certe volte ci sai proprio fare!” sorrise il biondino.

Questa volta fu Alessandro a prendere l’iniziativa cercando di cambiare argomento.
“ Manuel, mi diceva Tony che anche tu frequenti la Cattolica. Dato che non ci siamo mai incrociati mi chiedevo che facoltà frequentassi!”
“ Non è certo un segreto di stato ! Frequento Economia e Commercio e sarei in teoria al terzo anno, anche se appunto sono parecchio indietro con gli esami per via di…varie vicissitudini”.
Il biondino decise di riassumere i suoi casini degli ultimi due anni con l’espressione varie vicissitudini.

Aveva decisamente di una serata leggera e spensierata e non aveva voglia di parlare di situazioni che aveva deciso di lasciare alle sue spalle. O almeno sperava. Perché a quanto pare a volte il destino ha più fantasia di noi.

Tony esclamò assumendo un’espressione assolutamente sconvolta :
“ Ma allora devi conoscere per forza quella pezza di gnocca della figlia del rettore?”
Questa frase fu accompagnata da uno sconsolato Alessandro che esclamò :
“ E ci risiamo con la solita litania!”
Manuel si sentiva decisamente preso in contropiede. Altro che lasciarsi alle spalle il passato….
“ Sì sì so chi è , d’altronde non è certo una che passa inosservata !” cercò di liquidare il discorso il biondino.
“ E tu Ale che facoltà frequenti?” chiese Manuel più per  cambiare tema  che per reale curiosità.
Alessandro lo guardò con aria pensierosa , e non si lasciò sfuggire il fatto che il ragazzo avesse deliberatamente argomento, ma rispose senza alcun tipo di problema :
“ Ah guarda, studio la facoltà dei futuri disoccupati, filosofia, e la verità è che mi piace molto!”
“ Sai, mi sono sempre chiesto se avesse più senso studiare qualcosa che ti piace piuttosto che qualcosa per trovare più facilmente un lavoro! In questo i miei mi hanno certamente influenzato, in realtà economia mi piace anche, ma a volte mi sembra che frequentare mi faccia perdere più tempo che altro!” disse tutto d’un botto Manuel, quasi come se dovesse liberarsi d’un peso.
“ Ah bè, con me sfondi una porta aperta : io frequento solo i corsi che secondo me vale la pena se no studio per i fatti miei o a casa o in biblioteca, e come metodo per me è efficace, infatti sono alla pari con gli esami!”
A Manuel gli si illuminarono gli occhi :
“ Davvero! Cavolo ci stavo pensando oggi pomeriggio… pensavo di comprare gli appunti di qualcuno che ha già frequentato il corso e di usare quelli come traccia per studiare per i fatti miei.”
Alessandro disse :
“ A pensarci bene ho un paio di amici che hanno finito economia un paio di anni fa. Posso chiedere se hanno gli appunti di alcuni corsi se ti va!”
“ Se mi va? Mi faresti un favore immenso!”
“ E così se studi a casa avresti anche tempo per venire agli allenamenti di pallanuoto per scaricarti un po’ i nervi. E il cerchio si chiude!” disse Tony in un tono che non ammetteva repliche.
“ E va bene Tony! Mi arrendo! Un giorno di questa settimana passo senz’altro “ disse Manuel.

Guardarono l’ora e si era fatta decisamente ora di rientrare . Pagarono il conto e si diedero appuntamento martedì agli allenamenti.
Mentre tornava a casa il ragazzo era piuttosto pensieroso, e i suoi pensieri erano come al solito contraddittori : da una parte era lieto di aver ritrovato l’amicizia di Tony, un ragazzo semplice, ma sicuramente leale.
L’altro suo amico non lo aveva ancora inquadrato, sicuramente non era un ragazzo convenzionale, e qualcosa gli suggeriva che fosse molto più sveglio di Tony, ma era stato gentile con lui, e perciò poco male.
L’unica cosa che non gli garbava molto era che Tony avesse una cotta per Serena e sicuramente per lui avrebbe potuto essere una noia. Ma d’altronde il mondo è piccolo e non si poteva avere tutto nella vita.
Sperava solo che le complicazioni col passato finissero li.
Stava cercando di lasciarsi il ricordo della puffa alle spalle, e sicuramente l’idea di studiare a casa per recuperare il tempo perso gli sembrava una strategia vincente.
Tutto sembrava procedere per il meglio, ma non appena si mise le mani in tasca alla ricerca delle chiavi fu percorso dal panico: non le trovava. Dove diamine erano finite?