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Le guance e le punte delle orecchie gli bruciarono per la vergogna e quando provò a deglutire non vi riuscì. Il suo primo istinto fu quello di chiedere scusa per essersi soffermato a disturbarla durante un momento così intimo, ma si rese conto subito che non era una buona idea, se non idealmente. Scusarsi significava interromperla e farsi notare ed Alistair, ne era certo, sarebbe morto d'imbarazzo ancor prima di poter essere colpito dalla maledizione che di sicuro gli avrebbe lanciato.
Il che portava alla seconda opzione: fuggire.
Eppure non sembrava giusto, non sembrava affatto giusto! Sarebbe stato come mentire… combinare un guaio e nascondere le prove. Non poteva certo cancellare ciò che aveva visto ed Alistair non era bravo a
mentire, le bugie gli si incollavano sempre alla lingua rendendogli la bocca asciutta ed affannandogli il respiro. [...]