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Autore: JasonTheHuman    09/02/2021    0 recensioni
Umani.
Verità o finzione? Antica civiltà perduta o solo una vecchia favola dei pony?
Nessun pony ne ha mai visto uno, e molti non ne hanno neanche sentito parlare. Ma Lyra sa che queste creature meravigliose sono più di una vecchia leggenda, ed è determinata a scoprirne di più… e possibilmente far impazzire la sua coinquilina nel processo.
Genere: Avventura, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri
Note: Traduzione | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 7

RICERCA E RIVALSA

 

In quel momento, la neve aveva davvero cominciato a cadere. L’incontro poteva essere stato pianificato meglio. Lyra sapeva che i pegasi avevano in programma un’altra nevicata quel giorno, ma non aveva considerato il vento. Nonostante indossasse i pantaloni, la giacca, la sciarpa ed il giubbotto pesante, stava congelando.

Lanciò lo sguardo verso la libreria appena più avanti. Con un ultimo scatto di velocità, si sbrigò a raggiungere la porta e corse dentro.

Riprendendosi dal vento e dal freddo, si tolse la neve dagli zoccoli e agitò il suo parka. C’era un appendiabiti, proprio vicino alla porta, quindi se lo tolse e lo appese.

Twilight aveva notato la porta aperta. “Oh, Lyra. Sei qui,” disse lei. “Fai come se fossi a casa tua. Spike sta accendendo il fuoco nell’altra stanza.”

Gli occhi di Lyra si strinsero. Twilight si stava comportando in modo fin troppo amichevole… Oppure era sempre così? “Grazie…”

“Come sta la tua coinquilina? Non parlo con Bon-Bon da un bel pezzo.”

“In generale sta piuttosto bene, ma quando le ho detto che ero diretta qui per aiutarti con la tua ricerca mi ha detto di voler trovare qualcosa di pesante contro cui sbattere la testa.”

Lyra alzò le spalle.

“Oh…” rispose Twilight, accigliata. “Beh, puoi procedere e cominciare. Ti raggiungo tra un minuto.”

Lyra si girò e si diresse verso l’altra stanza.

Twilight possedeva davvero un sacco di libri. Quella stanza, come l’altra, era piena di scaffali posti uno sopra l’altro. Vi era una scala appoggiata su un muro. Dall’altro lato della stanza, Spike era seduto accanto al camino, reggendo una piuma con la zampa destra e facendo smorfie. Non appena Lyra entrò nella stanza, spostò lo sguardo su di lei.

“Hey Spike, va tutto bene?” disse lei, inclinando il capo.

“Si…Twilight mi ha fatto prendere appunti per tutto il giorno.” Spike si strofinò il polso.

“Ho un pessimo crampo alla zampa.”

“Lo so com’è… un dolore terribile,” disse Lyra, facendo un cenno d’assenso. Spike la fissò in modo strano. “Ehm… da quello che ho sentito dire.” Girò gli occhi. “Comunque, che cosa hai scritto? Qualcosa per la principessa? Puoi dirmelo?” Si avvicinò a lui.

“Solo altre liste di cose da fare e un po’ di bozze per la relazione di Twilight. Non crederesti mai a quanta preparazione ci mette in queste cose.”

Lyra si accostò più vicino. “Sei sicuro che non hai scritto alla Principessa? E Twilight? Ti ha detto niente?”

La porta si aprì e Twilight entrò nella stanza. Owlowiscious volò nella stanza dopo di lei e si posò sulla parte finale della scala. Un paio di libri fluttuarono in aria attorno alla sua testa, girarono verso il tavolo e vi si posarono sopra.

“Eccovi, voi due,” disse Twilight cheerfully. Si rivolse a Spike. “Hai lavorato molto duramente oggi, Spike. Credo che io e Lyra possiamo cavarcela da sole ora.”

“Finalmente,” disse Spike. Sbadigliò, allungando le sue braccia corte verso l’alto. “Buonanotte.”Si diresse verso le scale.

“Cominciamo, Lyra,” disse Twilight.

Lyra esaminò uno degli scaffali. “Si…credo che noi dovremmo…”

Il sorriso di Twilight svanì. “Lyra, sospetti ancora di me? Perché ti sto dicendo la verità – la Principessa Celestia non mi ha mai detto niente degli umani. Al di fuori di questa ricerca, ovviamente.”

“Ma certo,” disse Lyra. Fissò Twilight con sospetto.

Cosa stava facendo Twilight? Quale spia avrebbe negato la sua identità in quel modo? E poi, era stata lei a tirare fuori la questione. Lyra, naturalmente, non aveva intenzione di dirle nulla.

Twilight attraversò la stanza e cercò in un cassetto, tirando fuori pergamene e fogli sciolti. “E’ qui da qualche parte. A-ha! Eccola qui!” Una singola pergamena uscì fluttuando dallo stack, mentre le altre caddero nel mucchio. “Puoi leggere tu stessa.”

La lettera fluttuò fino a trovarsi di fronte al viso di Lyra. La srotolò e lesse il curioso copione.

 

Mia fedele studentessa, Twilight Sparkle,

Nell’interesse di comprendere la cultura dell’Antica Equestria, vorrei che tu compilassi un rapporto completo sulle varie leggende che riguardano le creature note come “umani”. Come al solito, tienimi informata sui tuoi progressi e su qualsiasi domanda tu possa avere.

La tua mentore, Principessa Celestia

 

Lyra notò il sigillo ufficiale alla base della pergamena. Non sembrava per niente fresco. “Quindi, quando l’hai ricevuta?” chiese lei, alzando un sopracciglio.

“Più di un mese fa. Queste sono tutte le informazioni che mi ha dato,” disse Twilight. “Mi ci è voluto parecchio tempo prima di cominciare. Non ho trovato nulla sugli umani in giro.”

“Li ha chiamati leggende,” disse Lyra, rileggendo la lettera per quella che doveva essere la terza o la quarta volta.

“Naturalmente. Non potrebbero essere nient’altro,” insistette Twilight. “Devo ammettere che l’intero mondo dove si dice vivessero gli umani è estremamente dettagliato. Sono molto affascinata dal fatto che ci siano così tanti regni e sovrani in queste storie. Non solo questo, ma gli stessi eventi storici continuano ad essere citati. E’ molto coerente.”

“Perché non sono leggende.”

“Perché, attraverso generazioni di racconti, luoghi immaginari come la Francia sono stati universalmente accettati. Non mi ero mai resa conto, per esempio, che quando Rarity parlava di “French Couture” era un’allusione all’antica mitologia pony. Probabilmente neppure lei ne è al corrente.”

“Pensi davvero sia tutto inventato?” disse Lyra. La lettera svoltò verso il tavolo e vi si posò sopra. “O è quello che la Principessa Celestia ti ha ordinato di dirmi?”

“Certo che l’ha fatto!” disse Twilight. “beh, no, non è proprio ciò che mi ha detto, ma è così che stanno le cose. Questo è tutto quello che ho ottenuto da lei. Lyra, tu hai letto questi libri per molto più tempo di me. Tutto ciò che sappiamo sugli umani proviene dai libri. Non ci sono prove scientifiche o archeologiche che provino la verità di queste storie.”

Lyra si avvicinò ancor di più.“Cosa mi dici dei loro strumenti? Quelli li utilizziamo ancora! E i vestiti? Tu stessa hai ammesso che Rarity ha basato il suo stile su dei modelli umani!”

Twilight scosse la testa. “Sono creature di fantasia che vengono sempre mostrate mentre utilizzano gli stessi oggetti dei pony, perché sono stati i pony ad aver creato loro e quegli oggetti. Queste storie potrebbero essere parte di qualche tipo di mito della creazione. A livello storico, molte creature mitiche hanno avuto un ruolo nella società che li aveva immaginati,” disse lei. Ci pensò per qualche istante, poi disse,  “questa è l’unica ragione per cui la Principessa Celestia potrebbe volere che io li studi. Importanza culturale.”

Lyra rimase a bocca aperta, ma non riusciva a trovare una risposta. Non poteva rivelare all’allieva favorita della Principessa Celestia di aver sentito dire da Luna stessa che gli umani erano reali.

Forse Twilight non stava mentendo… Sembrava davvero non saperne nulla. Ma Lyra doveva comunque parlare con cautela. Qualsiasi cosa avesse detto poteva essere inviata al castello e quello sarebbe stato un bel problema.

“Bene,” disse infine Lyra. “Fammi solo vedere cosa sei stata in grado di trovare.” Camminò fino alla scrivania e controllò i libri che Twilight aveva posto su di essa.

Misteri Pre-Equestria. L’Ipotesi Umana e L’Era dell’Uomo. I titoli erano sbiaditi e quasi illeggibili, sembrava che i libri stessero cadendo a pezzi. Ma queste erano fonti del tutto nuove, libri che non erano presenti nella collezione di Lyra a Canterlot. La giumenta non aveva mai pensato a cosa potessero avere le biblioteche delle altre città.

“Sarebbero meglio andare subito al punto,” disse Twilight. “Ho ottenuto questi dalla biblioteca di Manehattan. Ci hanno messo settimane, solo per rispondere alla mia lettera. Mi hanno detto di aver dovuto controllare la loro sezione più antica, prima di riuscire a trovare qualcosa.”

Ricordando il suo viaggio negli archivi di Canterlot tanti anni addietro, Lyra fece un cenno d’assenso. “Sembra che vadano sempre così le cose.”

“Ho controllato i Misteri Pre-Equestria e tutto ciò che offriva erano solo un paio di paragrafi che citavano gli umani. Non penso sia qualcosa in più rispetto a ciò che tu sai già. Comunque, hai detto che avresti controllato quali libri erano in tuo possesso. Li hai portati?” chiese Twilight.

Lyra si tolse lentamente le borse da sella dai fianchi. “Mi ci è voluto un po’ a trovarlo. Ce n’era solo una copia, perciò ho portato quello che avevo.”

Design per la Destrezza era il più piccolo dei suoi libri, raggiungeva appena le cento pagine. Gli altri libri, quelli che andavano nel dettaglio, erano tutti a casa. Nascosti. Doveva tenere più informazioni possibili lontane da Twilight. Come aveva sempre fatto con i suoi genitori, ad essere sincera…

Tutto ciò che questo libro citava erano le invenzioni umane. L’introduzione affermava persino che si trattava solo di teorie, ma il pony che l’aveva scritto probabilmente ci credeva davvero. Con tutte quelle prove, come poteva essere altrimenti?

“Molto… bene allora,” disse Twilight. “Sei sicura che sia tutto quello che hai? Mi avevi detto di averne molti altri.”

“No, i miei genitori volevano che me ne sbarazzassi.” Lyra alzò le spalle. “Quando sono venuta qui qualche mese fa, quello non era niente. Solo curiosità. Non studiavo gli umani da anni.”

Quella era la storia che Lyra avrebbe raccontato. La stessa che aveva raccontato ai suoi genitori. Il suo interesse per gli umani era stato solo una fase adolescenziale, poi era cresciuta. Naturalmente, Twilight sapeva che lei stava studiando la struttura delle mani qualche mese prima, ma non aveva alcun modo di sapere alcunchè dei suoi risultati.

Twilight aggrottò la fronte, aprì la bocca, poi scosse la testa e decise di non dire niente. Lanciando uno sguardo verso i libri sparsi sul tavolo, scelse L’Era dell’Uomo e lo aprì.

“Questo viene da Trottingham. E’ l’unico che sono riuscita a trovare. Credo che il termine uomo sia un’abbreviazione per umano,” disse Twilight. “L’hai mai sentito prima?”

“Queste sono conoscenze basilari, Twilight. Di cosa parla quello?” Lyra si avvicinò per vedere.

“E’ quello di cui stavo parlando prima – le diverse nazioni degli umani e come interagivano tra loro. Strutture politiche, lingue… Non riesco a credere che abbiano trovato il tempo di creare delle lingue fittizie per culture immaginarie.”

“Cosa ci vuole per convincerti che gli umani non sono stati inventati?”

“Lyra, non puoi credere a tutto ciò che leggi. Devi usare giudizio.”

“Forse dovresti usare il tuo,” rispose Lyra. Stava cominciando ad arrabbiarsi. Tutto quello scetticismo le dava sui nervi. “Cosa mi dici di quello spettacolo in cui recitavi? C’erano un sacco di cose sbagliate. Sei sicura che Equestria sia stata fondata in quel modo?”

Twilight la fissò, poi rise in modo piuttosto strano. “Certo che è avvenuto. Quella storia è stata parte della cultura di Equestria per migliaia di anni. Certo, forse alcuni dettagli non sono storicamente accurati, ma è una drammatizzazione, e-”

“Wendigo,” disse Lyra.

“Eh? Cosa c’entrano loro?” chiese Twilight.

“Cosa è avvenuto a quegli esseri? In teoria sono spiriti o cose che creano tempeste di ghiaccio quando vi è disarmonia, ma cosa gli è successo? In vita mia una cosa del genere non è mai avvenuta,” disse Lyra.

“Tu credi negli umani, ma non credi in quello?” disse Twilight. “Puoi chiedere ad un qualsiasi puledrino in Equestria. Tutti sanno dei Wendigo, ma nessun pony ha mai sentito parlare degli umani.”

“Non è questo il punto!”

“Sono scomparsi perché la nostra società ha imparato il valore dell’armonia, e-“

“Lo sai per certo?” Gli occhi di Lyra si strinsero.

“Beh… questo è il significato dello spettacolo…”

“Esattamente!” Lyra camminò a lenti passi attraverso la libreria. “Un altro buco di trama.”

Twilight stava cominciando ad alzare la voce. “Ho detto che si trattava di drammatizzazione!”

“E allora dov’è la prova che tutto questo sia vero?” disse Lyra, gli occhi fissi su quelli di Twilight.

Di fuori, la tempesta imperversava ed il vento ululava attraverso la finestra.

Fu in quel momento che Lyra si rese conto di ciò che aveva detto. Voleva darsi un ceffone da sola. Come poteva essere stata così stupida?

“Beh… questa è solo una mia teoria…” Cercò di prenderla a ridere. “Non le ho dato alcuna importanza.”

Twilight non sembrava convinta. “Cominciamo con questo,” disse lei. Prese il libro che Lyra aveva portato, mentre l’altra cominciò a leggere il primo capitolo de L’era dell’Uomo.

Era come tornare una puledrina. Tutti quei libri sugli umani, nuove cose che Lyra non aveva mai visto prima. I sistemi politici degli umani erano descritti in modo molto più dettagliato di quanto avesse mai visto prima. La maggior parte erano monarchie, simili a quella di Equestria, ma i re e le regine umani non avevano poteri magici. Erano molto più vicini ai loro sudditi in quel modo. E non vivevano per sempre. Il potere passava attraverso ogni generazione di figli e figlie, in un perpetuo cambiamento.

Poi – eccola.

La lira era uno strumento dell’antica Grecia, suonato (naturalmente) dagli umani. C’era l’immagine di un umano, seduto mentre pizzicava le corde di una lira perfettamente identica alla sua.  Assomigliava molto al disegno che Lyra aveva fatto, basato su ciò che aveva visto nel suo sogno. Lesse la nota sul come la musica accompagnasse in genere la recita di una storia epica.

Dove poteva trovarle? Dovevano di certo esistere delle copie.

Naturalmente le lire avevano un significato ben più importante nella cultura umana di quanto Lyra fosse già consapevole. Ora doveva scoprire quali fossero quelle storie che venivano accompagnate da esse. Lei amava le storie sugli umani. Leggende, certo, ma dimostravano che essi stessi erano reali. Non c’era alcun motivo per cui una creatura leggendaria avesse la propria mitologia.

“Ci sono!” esclamò all’improvviso Twiligh. Lyra alzò lo sguardo dal libro.

“Cosa vorresti dire?” disse Lyra.

“Ho compreso il significato dietro agli umani. Sono tutti uguali!” disse Twilight. “Ma certo! Avrei dovuto capirlo prima.”

“Cosa vorresti dire con tutti uguali”chiese Lyra.

“I pony sono tutti diversi. Gli umani non possono volare e i libri non citano mai se sappiano usare la magia. Il punto è che hanno tutti le stesse abilità.” Disse Twilight. “Questo è ciò che volevo dire quando parlavo dell’importanza delle antiche culture! Avendo una civiltà dove tutti sono uguali, i pony possono imparare ad apprezzare e capire quanto siano diversi tra loro!”

“Who?” hooted Owlowiscious.

Lyra sospirò. “Twilight, non è che hai trovato qualcosa sui miti greci? O qualche canzone?”

Appoggiando lo zoccolo sul mento, Twilight disse, “Credo che tutto ciò che riguarda i… Greci, giusto? Sì è tutto in quel libro.” Fece un cenno d’assenso verso il libro che Lyra stava leggendo.

“No, in questo ci sono solo nozione teoriche. Cerco qualcosa di…” Lyra notò lo sguardo che Twilight le stava rivolgendo. Non voleva avere un’altra discussione. “Lascia stare.”

Continuarono per circa una mezz'ora o giù di lì. C’era una vera miniera d’oro di informazioni lì. Lyra provò a pensare se ci fossero altre città in Equestria conosciute per le loro ottime biblioteche. Forse in quel luogo avrebbe potuto trovare altre informazioni sulla lira.

L’idea di aver usato per così tanto tempo uno strumento umano la faceva sentire legata a loro, e amava molto questa cosa. Senza menzionare il fatto che aveva imparato a suonare lo strumento secondo lo stile umano – con le mani. La magia non era nulla rispetto alla sensazione fisica delle corde tra le sue dita.

Esaminò i paragrafi riguardanti la Grecia un altro paio di volte. Era frustrante, nessuna informazione che potesse tornarle utile.

Twilight era completamente assorbita dal libro che Lyra aveva portato. Questa era la sua possibilità. Raggiunse il muro delle librerie, analizzando i titoli. Se le risposte sugli umani non erano in quei libri, forse gli indizi era da qualche altra parte. Nascosti in piena vista, nella stessa storia dei pony.

Ne trovò uno. Pegasi: dal passato al presente.

Lyra lo estrasse dalla libreria e lo aprì. Cominciò dall’inizio, dove erano descritti i primissimi leader dei pegasi. I suoi occhi analizzarono le pagine alla ricerca di informazioni sul “Comandante Hurricane” o “Soldato Pansy”. Non vi era nulla nel primo capitolo. Tornando all’indice, cercò i loro nomi.

Nulla.

Piuttosto strano, no? I pegasi che avevano fondato Equestria non meritavano forse di essere citati?

“Lyra, hai trovato qualcos’altro? Non credo di avere altri libri sugli umani,” disse Twilight.

Lyra fece cadere il libro, scioccata, e si ritrovò Twilight proprio accanto a lei. “Oh, no, è…”

Twilight prese il libro dal pavimento per ammirarne la copertina. “Stavi leggendo qualcosa sui pegasi?”

“E’ per… un altro progetto.”

“Non avevo idea che tu avessi così tanti interessi, Lyra. Potresti essere un’ottimo storico, se lo volessi,” disse Twilight. “Se hai bisogno di prendere in prestito uno di questi, sei più che la benvenuta.” Passò il libro a Lyra.

L’aura che circondava l’oggetto cambiò da viola a verde, e Lyra lo nascose nella sua borsa. Non aveva davvero intenzione di leggere più a fondo; aveva già trovato ciò di cui aveva bisogno. Anzi, ad essere precisa, non l’aveva trovato. “Lo farò, grazie!”

Twilight sollevò il libro che stava leggendo prima, ma si fermò. “Lyra, lo so che tu pensi che gli umani siano davvero esistiti, ma..” Twilight esitò. “Non c’è nulla che suggerisca la loro esistenza. La teoria sarebbe molto più plausibile se avessi una prova fisica, ma…”

“Cosa mi dici di Nightmare Moon?” disse Lyra. L’idea era improvvisamente comparsa nella sua testa.

Twilight si ritrasse. “Eh? Non cambiare argomento, io-”

“Non sto cambiando argomento. Quando sei arrivata qui a Ponyville e hai detto a tutti dell’esistenza di Nightmare Moon, allora nessuno ti ha creduta. Perché dovrebbe essere diverso?”

“E’ completamente diverso! C’erano citazioni su di lei in ogni genere di storia. Abbiamo una festa dedicata a lei ed una data esatta in cui si diceva sarebbe tornata… e così ha fatto. Tutto ciò che cita gli umani sono solo-”

“Storie,” disse Lyra. “La Principessa Celestia ti avrà raccontato che anche quella di Nightmare Moon era solo una storia, giusto?”

La neve si stava ammucchiando sulle panes delle finestre. La luce delle candele sfarfallò nella stanza buia.

“Affronta la verità, Twilight. Non siamo poi così diverse. Un giorno scoprirò la verità.”

Tornando alla sua lettura, Twilight non disse altro sull’argomento. Lyra non riusciva davvero a capire come qualcuno che aveva letto quei libri potesse essere così scettico. Era persino peggio dei suoi genitori. Non credevano negli umani, ma non avevano la benché minima intenzione di toccare i libri…

 

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Dewey Decimal aveva trovato la figlia nella sua stanza. Fuori era buio, quasi mezzanotte, ma lei stava ancora poring over uno di quei libri sotto la luce della candela. I giorni precedenti, questa era l’unica cosa che desiderava fare. Persino il test di storia quasi  fallito non era bastato a scoraggiarla -  se non altro, aveva solo peggiorato le cose.

“Heartstrings… Ho parlato con tua madre e siamo d’accordo sul fatto che non dovresti leggere tutti quei libri,” disse lui.

Lyra sollevò la testa e si girò. “Quello che ha detto il mio maestro è sbagliato. Io lo so.”

Dewey sapeva che non sarebbe stato per nulla facile.

“Per favore… Hai passato ogni momento di veglia a leggere e non è una cosa buona per te. Tua madre è piuttosto preoccupata.”

“Perché? Cos’ha la mamma contro gli umani?”

“Niente… assolutamente niente. Siamo solo preoccupati… preoccupati che tu stia trascurando gli altri tuoi compiti,” disse lui. Fece una pausa, poi chiese, “Hai lavorato sulla tua magia?”

Il corno di Lyra s’illuminò, mentre il libro si chiudeva e si univa agli altri all'angolo del tavolo. “So usare la magia piuttosto bene ora. E’ facile.” Suo padre sorrise.

In uno dei libri c’era l’illustrazione di un umano che usava una piuma con le sue mani. Desiderava tanto poter fare una cosa simile. Cosa si provava nello stringere la piuma mentre si muoveva lungo la pagina? Naturalmente, era meglio tenere questo piccolo desiderio per sé.

“Io so che tu diventerai un eccellente unicorno, un giorno. Tutto ciò che vogliamo è che tu raggiunga quel potenziale,” disse lui, guardando verso l’angolo della stanza dove la lira se ne stava sul suo piedistallo. Si volse verso di lei, la sua espressione ben più seria. “Ma da domani, vogliamo qui libri fuori da questa casa.”

La bocca di Lyra si spalancò. “Non è giusto!”

Dewey sospirò. “Mi dispiace,” disse. “Ora si sta facendo tardi. Dovresti andare a letto, domani devi ancora andare a scuola.”

Se ne andò e Lyra tornò con aria triste sui suoi libri. Non se ne sarebbe mai sbarazzata…

Certo che non l’avrebbe fatto. Li sollevò dal tavolo, li appoggiò accanto al letto e poi sollevò il materasso. Uno alla volta, li nascose tra il materasso e la rete.

Era fiduciosa che i suoi genitori non li avrebbero trovati. Se necessario, avrebbe trovato un altro nascondiglio e li avrebbe spostati. Qualunque fosse il costo da pagare, non avrebbe mai smesso di studiare gli umani.

Certo, tutto ciò che aveva erano libri, ma… di recente aveva cominciato ad avere anche dei sogni.

Doveva rimanere razionale. Se leggeva costantemente testi sugli umani e pensava a loro tutto il giorno, era più che naturale che avesse dei sogni su di loro durante la notte. Ma tutto le sembrava così reale. Le parti che ricordava, almeno.

Si arrampicò sul letto e tirò le coperte per coprirsi. Gli occhi si fecero pesanti. Si addormentò nel giro di pochi secondi.

La maggior parte dei suoi sogni erano piuttosto vaghi e spesso Lyra si svegliava con un’immagine fugace in testa, destinata a scomparire nel giro di poche ore. Ma quella notte, furono soprattutto suoni.

Solo una singola parola, in una voce che era quasi sicura non aver mai udito prima, ma che si stava ovviamente rivolgendo a lei.

“Lyra…”

 

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“Lyra.”

Fissò il disegno di un umano in uno dei libri che stava leggendo. Era una femmina, in un abito lungo ed elegante ed indossava una tiara. Nobiltà umana, proveniente da qualche regno a lungo dimenticato. Quest’abito le ricordò uno dei costumi di Rarity, usati durante lo spettacolo.

“Lyra?”

Twilight la stava osservando. Lyra se n’era a malapena accorta quando era stata chiamata la prima volta.

“Si?”

“Ipotizziamo per un secondo…” Cominciò Twilight. “Immaginiamo che gli umani siano effettivamente veri. E ne avessi le prove. Che cosa faresti?”

“Io…” Lyra fece una pausa. “Non ne sono sicura.”

“Sembri così fissata nel cercare delle prove sulla loro esistenza, eppure è ovvio non ve ne sia neppure una ora,” disse Twilight. “Sempre che ce ne siano mai state. Sto anche cercando di capire perché la Principessa Celestia non vuole che si sappia di loro in giro. Secondo la tua teoria…non sembra esserci nulla di discutibile.”

C’era sicuramente qualcosa che Luna non apprezzava di loro, pensò Lyra. Considererei già questa una prova valida.

Eppure, messo anche questo da parte… cosa aveva portato Lyra ad interessarsi agli umani? Qualcosa che era molto difficile esprimere a parole.

“Credo di voler scoprire anche questo. Abbiamo così poche informazioni sugli umani, ma io so bene che ci sono molte su di loro che non capiamo,” disse Lyra. E sebbene credesse fosse  alquanto improbabile, aggiunse dolcemente, “E, nel caso assurdo non siano scomparsi, in qualche modo…”

Quando, di notte, si ritrovava all’improvviso nel mondo degli umani, uno che sembrava così reale ma non combaciava affatto con quello descritto nei libri, sembrava davvero che gli umani non fossero così distanti.

Forse era giunto il momento di mettere da parte i libri e testare alcune delle sue teorie.

   
 
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