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Autore: Arianne_96    10/02/2021    0 recensioni
| 479 parole | Personaggi: Clelia Calligaris, Luciano Cattaneo |
Ambientata durante l'episodio 65 della terza stagione, ho cercato di immaginare quel "Andiamo a riposarci" detto da Luciano a Clelia, in attesa del dottore.
Dal testo:
“E come spiegherai loro la posizione in cui ci troviamo?”, domandò fra sé e sé.”
Genere: Fluff, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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«Non credo che sia una buona idea, le Veneri potrebbero tornare prima dalla pausa pranzo» replicò Clelia, leggermente in apprensione, non appena Luciano finì di parlare al telefono con il dottore.
Lui le rivolse un sorriso ma non l'ascoltò.
Subito dopo essersi seduto sul divanetto rosso presente nello spogliatoio, prese la capo commessa per i fianchi e la fece sedere sopra le sue gambe. Lei non replicò: non aveva abbastanza forze per discutere anche su questa decisione azzardata. Al contrario, decise di provare a scacciare tutte le ansie e le paure che, costantemente, attanagliavano il suo cuore e di poggiare la testa sul petto del ragioniere, all'altezza del cuore. Chiuse gli occhi e sorrise. In quel preciso istante, capì quanto avesse bisogno di riposare un po' e realizzò quanto solo Luciano avesse il potere di trasmetterle quella calma e serenità di cui sentiva l'esigenza. Si sentì completamente al sicuro, protetta dal mondo esterno, nel frangente in cui lui la strinse a sé. Avvolta tra le sue braccia, libera di potersi mostrare — anche a sé stessa — vulnerabile.
«Se qualcuna delle ragazze dovesse rientrare prima, dirò che non ti sei sentita bene» le sussurrò, nel tentativo di rassicurarla.
E come spiegherai loro la posizione in cui ci troviamo?”, domandò fra sé e sé.
Rise. Immaginò Luciano colto di sorpresa, impegnato nel vano e goffo tentativo di trovare una spiegazione plausibile, cercando di non dare ascolto all'imbarazzo. Avrebbero capito anche loro che quella vicinanza creatasi non era più inappropriata.
Dovevamo essere prudenti e invece, ad ogni nuova occasione, sempre più persone scoprono di noi”, i timori di Clelia si ripresentarono anche in quell'apparente pausa mentale che si era appena concessa. Cercò di focalizzarsi sull'immagine di loro due in una spiaggia — pensò a quel sogno che Luciano le raccontò tempo fa —, messi in disparte, inteneriti dalla visione di Carlo e Margherita impegnati nella costruzione di un castello di sabbia, aiutati da Nicoletta e Riccardo, mentre Federico s'impegnava a far diventare eterno il loro sorriso più bello attraverso lo scatto di qualche foto. Si sentì pervasa da tutto quell'amore, a cui non era ancora del tutto abituata, e dalla speranza di poter tramutare in realtà quel sogno.
Luciano le accarezzò dolcemente i capelli, quel tocco riuscì a far sparire del tutto le sue preoccupazioni. Si posizionò meglio tra le sue braccia, le sue labbra rosee si piegarono in un altro sorriso. Si lasciò cullare dalla melodia riprodotta dai battiti del cuore del suo ragioniere. Anche la stanchezza di quei giorni parve scomparire del tutto.
Si sentirono immersi in uno spazio tutto loro — quasi come se si fossero ritrovati all’interno di una bolla di sapone — in cui non vi erano ragionieri o capo commesse, Veneri o dottori in arrivo ma solo due amanti che si erano concessi un piccolo momento d'intimità.
In quel momento, il resto scomparve.
In quel momento, c’erano solo loro.

 

 

 

 

[angolo autrice]
Hola! Spero di non aver reso troppo ooc Clelia e Luciano!
Ho scritto questa flashfic qualche giorno dopo la messa in onda della 3x65 ma solo adesso ho trovato il tempo per pubblicarla, spero che vi sia piaciuta!

Arianne

  
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