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Autore: terryoscar    13/02/2021    3 recensioni
AUTRICI: Aizram e Terry
Una piccola one shot per festeggiare San Valentino con Oscar e Andrè che forse si comprenderanno.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Alain de Soisson, André Grandier, Oscar François de Jarjayes
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Odi et amo                  
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Crediti all'autore




Ho appena finito il mio turno, ho passato le consegne al Colonnello D’Agout, fino a domani il reggimento è nelle sue mani.
Dovrei tornare a casa ma non ne ho voglia, desidero andare a Parigi a bere un bicchiere e fare due chiacchiere con André. Per fortuna che almeno un amico ce l'ho, e pensare che mi sono adirata moltissimo quando si è arruolato tra i soldati della Guardia! ... André è la mia spalla, il mio sostegno, il mio amico di sempre ....
Percorro il corridoio della Caserma, Alain è di picchetto davanti alla porta e domando: "Dov'è André?"
"Buonasera Comandante! Andrè è uscito ..... ma se volete Vi accompagno da lui .... .tanto anch’io ho finito il mio turno e avevo già intenzione di raggiungerlo!"
"E' uscito?! Dov'è andato?"
"In una taverna, ovviamente Signore!"
"In quale taverna?"
"Ve l'ho detto, se volete Vi accompagno ...."
"E va bene ... ti aspetto nel cortile!"
"Subito Comandante!!! Per me possiamo andare anche adesso!"
"Vai a prendere i cavalli!"
"Oh, non ci serviranno, Comandante. Una piccola passeggiata e saremo arrivati!" rispondo sorridendo sornione. “Son ben io dov'è Andrè ... e spero che per una volta faccia quello che fanno tutti gli uomini, invece di stare a guardare!”
Arresto il passo, guardo con sconcerto il soldato e sussurro: "Cosa?!!"
"Come cosa, Comandante! Andremo a piedi .... forse i Vostri piedini aristocratici non possono posarsi sul suolo di Parigi?!"
"Alain smettila di dire idiozie e dimmi André dov'è e soprattutto cosa speri che lui faccia!"
 
Sento lo sguardo tagliente del Comandante addosso, mi osserva come se avessi detto una bestialità.
 
"Ma Comandante .... cosa fate ora, leggete anche nel pensiero?!!"
"Alain credi che io non ci senta? Anche se hai parlato sottovoce, ti ho sentito!"
"Voi siete dotata di un udito sopraffino .... uff ... Venite con me, Vi porto da Andrè così vedrete con i Vostri occhi cosa fa quel povero ragazzo!"
"Povero ragazzo? ... Stasera sei più strano del solito, meglio sbrigarci, ho voglia di bere un bicchiere di birra."
"Ecco, allora seguitemi! La birra abbonda nella taverna! Ed anche il vino, se preferite!"
"No, niente vino!"
“Comandante, posso farVi una domanda?”
“Se non sei indiscreto!”
“Um … allora non posso…”
“Avanti parla!”
“E va bene ma poi non arrabbiateVI.”
“Ci proverò.”
“Ecco, volete forse ubriacarVI?”
“Cosa? Io sono il tuo Comandante e come tale devi rispettami! … E poi non sono un ubriacone.”
“Ih ih … Semmai ubriacona, visto che siete una dolce e raffinata donzella! Ih ih …”
“ALAIN!”
“Scusate, non volevo adirarVi. Bene, andiamo ad affogare i Vostri e i miei dispiaceri!” dico affrettando il passo.
 
 
Vedo Alain allontanarsi a passo veloce, un poco dinoccolato. Lo seguo incuriosita da tutto ciò.
 
Chissà dove vanno i miei soldati nelle loro ore libere? Non mi sono mai posta la questione, in effetti!
 
Mi incammino seguendo Alain, avanziamo nella città, svolta un paio di volte ed infine raggiungiamo una taverna, "Al buon riposo", questo è il nome che campeggia sulla targa.
 
 
 
 
Sono seduto a un tavolo in compagnia di una giovane ragazza che lavora nell'osteria, le verso nel bicchiere del vino. Vedo l'oste arrivare per servirci la cena.
 
"Grazie Madame per aver accettato la mia proposta."
"Oh, è un vero piacere cenare con un bel ragazzo come te, a modo, gentile ed educato! E poi ....i tuoi occhi ...... sono così sinceri. Si vede che hai delle pene d'amore."
" ... La donna che amo con tutto me stesso mi considera un amico ... un fratello. Però non voglio perdermi d'animo, infondo al mio cuore spero che si accorga di amarmi."
"E cosa ti fa pensare che lei ti ami?"
"Ecco ... in tutti questi anni si è sempre comportata con me come se fossi davvero il suo migliore amico, mi ha confidato i suoi pensieri più intimi ma adesso .... adesso è diversa ... è cambiata. Sono sicuro che nutre dei nuovi sentimenti per me, solo che … non se ne rende conto."dico un poco sconsolato, chissà se mai Oscar si accorgerà di me!
"Ragazzo .... ti auguro davvero di avere ragione!" rispondo mentre sorseggio un poco di vino.
"Madame, Vi pagherò quando la vedrò entrare. Voglio che pensi che io e Voi ... si, insomma, avete capito?!"
"Ma certo, ho capito benissimo. TU vuoi provare a farla ingelosire! Bene ... sarà divertente vedere questa donna!! Ma dimmi .... come farò a riconoscerla?"
 
Tiro su lo sguardo, la vedo arrivare, è in compagnia di Alain.
 
"Eccola, sta entrando! E' in compagnia di quel soldato."
Mi volto, osservo un poco i due uomini che stanno varcando ora la soglia della locanda.
"Ma .... sono due uomini!!"
Sorrido appena e sussurro: "Com'è possibile non accorgersi che Oscar è una donna? ... Io invece me ne accorgo sempre ... Ops ... scusatemi Madame, la donna che amo è il soldato biondo."
"Quel soldato ... una donna? Ma cosa ci fa una donna vestita così! Ragazzo ... tu mi devi spiegare rapidamente cosa è successo!"
"Non posso, non c'è tempo! Ma Vi assicuro che è una donna." dico mentre tiro fuori la moneta dalla tasca. Prendo con gentilezza la mano della donna, le porgo la moneta e con delicatezza gliela chiudo.
 
 
Entro decisa dietro Alain, poi mi fermo un attimo per osservare bene l'ambiente. E' una piccola locanda, un'unica stanza riscaldata da un grande camino e illuminata da diversi doppieri alle pareti. Diversi tavoli di legno sono sparsi per la stanza, alcuni piùgrandi, altri più piccoli.Da un lato si trova una scala in legno che porta al piano superiore.
L'aria è satura dal fumo del camino e dall'odore di cibo e alcool.
Vedo diversi miei soldati intrattenersi in compagnia di alcune donne, tutte vestite in maniera piuttosto succinta. Ecco .... Alain non miha detto che questa locanda è anche una casa chiusa, accidenti a lui!
Poi, in un angolo, in posizione assolutamente strategica, vedo lui, Andrè, in compagnia di una ragazza dai capelli scuri, lunghi, con un bel viso illuminato da un sorriso allegro. Indossa un vestito rosso, scollato ma non eccessivo, data la natura del locale.
Sento improvvisamente una fitta allo stomaco, una punta di non so cosa, Andrè con una donna, le da una moneta e le tiene la mano ..... avrei dovuto immaginarlo!
 
 
"Comandante, a quanto pare il nostro soldato stasera è impegnato con una brunetta niente male! ... Ih ih ... Credo che non sia il caso disturbarli visto che il nostro bel moro ha persino pagato quella ragazza per il tempo che gli concederà!”
“Si, però …” sussurro mentre guardo stranita il mio amico di sempre.
“Cosa Vi prende Comandante?! Forse credevate che André fosse un Angelo sceso dal Paradiso? Ih ih …”
“Smettila di dire idiozie e troviamo un posto!”
“Agli ordini mio Comandante! Ih ih  ... Comandante, stasera sarete mio ospite, troviamoci un tavolo!"
"Uhm ... e sia Alain .... ma su una cosa non transigo. Pago io!"
"Accetto! Ma non so se Vi conviene, io bevo tanto vino! Ah ah ah..."
"Anche io Alain ... ecco, accomodiamoci qui!" dico sistemandomi in posizione strategica, in modo da poter controllare cosa combina Andrè.
Sorrido e sussurro: "Vedo che avete deciso di tenere sottocchio André!"
"Io sottocchio? Assolutamente no! Non vedo perchè dovrei!" rispondo un poco piccata, colta in un punto debole che neppure io sapevo di avere. sbuffo  nervosa.
 
Cosa diavolo ci fa lui con quella!!!      
 
"Beh avete occupato la sedia di fronte ad André, quindi deduco che Voi vogliate controllarlo."
"Certo che no! Vorresti forse sederti tu qui .... per osservarlo meglio? Guarda che lui non è uno strano animale esotico da esaminare e studiare!"
"Strano animale? Ah ah ah ... Che sia strano lo so, visto che fino a poco tempo fa non voleva sapere di donne invece adesso ... Ih ih .... però ci ha preso gusto! Era ora!"
"Uhmph ...... e tu Alain? Oltre a bere non vorresti compagnia femminile?!"
"Stasera mi accontenterò di bere vino in compagnia del mio Comandante." guardo l'oste e ordino: "Fa portare dal garzone un buon bicchiere di vino e un boccale di birra!"
 
"Subito Signore!"
 
"Bevi quanto vuoi Alain ....." rispondo mentre osservo Andrè.
 
 Sorride forse a qualche complimento di quella donnetta ..... uhmph ... ma cosa ci troverà lui in quella? Forse è quello il genere di donna che desidera?! Mora, prosperosa e disponibile? Uhmph……
 
 
 
"Ehi moro! ... André! André!!! Ci sei? Smettila di guardarla e fingi che almeno io ti piaccia un poco!"
"Oh .....Ma certo ... Madame." mi volto un poco quando sento una mano minuta, un poco callosa, posarmi una carezza sul viso ed obbligarmi a voltarmi un poco.
"André, perché non mi baci?"
"Baciarvi? Ma .... io ... ecco ..... " rispondo imbarazzato mentre vedo il viso di madame sempre più vicino al mio, le sue labbra rosa avvicinarsi in maniera provocante. Anche se involontariamente mi rendo conto che una parte del mio corpo desidererebbe davvero che le sue labbra si posassero sulle mie ..... e anche tante altre cose.
"André, sei davvero sicuro di voler conquistare quella donna?"
"Si certo, perchè?!"
"Beh ... ecco ... infondo mi hai pagato per farti compagnia e a me non dispiacerebbe farlo davvero."
"Fare davvero ..... cosa? Madame .... io non Vi capisco!"
"Suvvia andiamo! Non sei mica nato ieri! Tanti soldati vengono qui a deliziarsi con noi ragazze mentre le loro moglie e fidanzate sono a casa ad aspettarli!"
"Ah ... ecco ..... ma io .... veramente. Uhm .... direi che non è .... il caso ..... insomma."
 
Cerco di fare capire a questa ragazza che non è che lei non sia bella, sono io a non avere voglia di certe attenzioni, ma voglio essere gentile con lei, non è colpa sua se io voglio solo una donna.
 
Sorrido maliziosa, posa l'indice sulle sue labbra e, con un soffio, dico: "Sccc ... sei bellissimo! ... Qualsiasi donna ti desidererebbe ... qualsiasi, tranne quella o quello."
"Quella Madame ..... quella ..... e da come Vi guarda temo che possa estrarre la spada da un momento all'altro!"
“Uhm … che sia gelosa è evidente, altrimenti non ti avrebbe guardato in quel modo! … Piuttosto dimmi! … Capisco che a questo mondo di tipi particolari ce ne siano in quantità ma in tutta la mia vita non ho mai visto e sentito di una donna soldato, mai!”
Sorrido e sussurro: “Madame, come avete appena detto, ci sono cose che nella nostra breve esistenza nemmeno immaginate.”
“Già, vedo! Infatti stasera scopro che alcune donne si aggirano nelle osterie a bere e a ubriacarsi come gli uomini! … Dovrò dire alle mie amiche di stare attente con chi si vanno a chiudere nelle stanze da letto.”
“Non credete di esagerare?”
“Niente affatto! Se una donna fa il soldato, chissà quante se ne aggirano?!”
“Solo Oscar, Madame! … Solo lei, la mia Oscar.”
Accarezzo il viso del giovane e continuo: "Bel moro ma lo sai che hai un nome bellissimo! Beata quella donna! Eh si, è davvero fortunata!"
"Uh ... si ... forse ... però ... vedete, lei non mi ama, purtroppo."
"Ma come! Ma se hai appena detto che il suo atteggiamento è cambiato nei tuoi confronti!"
"No, ho detto che vuole passare a fil di lama Voi, non me."
"André, credo che tu sia un tantino confuso! Ah ah ah ah ..."
 
 
Vedo la donna che è accanto ad Andrè ridere. “Ma cosa le starà dicendo?" i miei pensieri vengono distolti dalla voce dell'oste.
 
"Ecco qua Signori! La birra per chi è?"
 
"Oste .... la birra è per il mio Comandante ...... ih ih ih!"
"Prego!" dico posando il boccale. "Debbo portarvi qualcosa da mangiare?"
"Uhm .... oste, credo che il mio Comandante sia un attimo distratto. Facciamo così, Voi portate due bei piatti di arrosto ..... tanto paga lui!! Ih ih ih …"
Sorrido felice e ribatto: "Vi porterò un arrosto squisito da leccarvi i baffi ... anche se non li avete! Ah ah ah ..."
 
 
Il mio  Comandante è tutta assorta a controllare il povero Andrè. Tra poco esploderà, il nostro Comandante di ghiaccio.Forse dietro a quell’aria di indifferenza sotto sotto ne è attratta, magari lo pensa non solo adesso ma anche di notte. Non credevo che l’idea che ho avuto avrebbe funzionato! … E pensare che André non voleva stare al gioco! … Vedremo cosa accadrà … magari qui nulla orgogliosa com’è ma a casa …. Ih ih ih
 
“Alain, si può sapere a cosa stai pensando?”
“A nulla.”
 
Mento spudoratamente, ma questa donna è in grado di leggere nel pensiero dei suoi soldati? Accidenti a lei!
 
“E allora perché ridi?”
“Comandante, per Voi sono un libro aperto, peccato! Ih ih …”
“Spiegati!”
“Ecco, pensavo ad André, stasera ha scelto davvero bene, quella ragazza è molto bella e soprattutto magnifica!”
“Magnifica? Cosa intendi dire?”
Con aria da sbruffone sussurro: “Con tutto il rispetto per la Vostra persona ma io sono un gentiluomo, non posso parlare delle doti nascoste di una dolce fanciulla!”
Con tono amaro sussurro piccata: “Non ti preoccupare, parla con me come se fossi davvero un uomo!”
“Beh … se davvero lo volete, lo farò! … Vedete Comandante, quella ragazza è fatta di fuoco, lo so perché … ehm … l’ho sperimentata! … Ah beato André! Come vorrei esserci io stasera al suo posto!”
Adirata rispondo: “Sei sempre in tempo! … Va pure e non preoccuparti per me!”
“Ma no, cosa dite! Stasera Luisselle è cacciagione del mio amico André, magari domani….” alzo il bicchiere e dico con sfrontatezza: “Alla Vostra Comandante!”
“Al tuo incontro di domani Alain! Salute!” dico buttando giù tutto di un fiato.
“Ah ah ah … Piano, piano Comandante, potrebbe farVi male! Ah ah ah …”
 
André amico mio, credo che la tua  donna sia cotta a puntino proprio come l’arrosto che ci porteranno!
                                          
 
 
"André che ne diresti se andassimo di sopra? Solo così la donna dei tuoi sogni capirà che sei un uomo!"
"Uhm .... forse potrebbe essere una buona idea ma ....."
"Nienta ma! ... Su lascia farea me!" Dico prendendo la sua mano per farlo alzare. "Dai ... vieni con me, vedrai quanto sarà gelosa!”
“Veramente io …”
“Sei qui per questo no?”
“Si, certo però … mi sento ridicolo … questa è stata un’idea del mio amico, non mia!”
“Di Alain vero?”
“Si, lui.”
“Lo immaginavo, Alain in queste cose ci sa proprio fare, lui si, che conosce le donne! Umm … appena te ne andrai, mi consolerò con lui!”
“Ma …”
“Beh … in tutta onestà stasera avrei preferito avere te ma pazienza, vuol dire che mi divertirò con Alain! Su, coraggio ragazzo, lascia fare a me, fidati!"
 
 
Sento la mano di madame afferrare la mia e trascinarmi verso le scale. Passiamo vicini al tavolo di Oscar, mi rendo conto che è assolutamente furiosa. Forse ha ragione questa donna, forse Oscar davvero prova qualcosa per me. O forse il suo è solo senso di possesso?
 
 
 
André mi passa davanti ma neanche mi ha vista. Possibile che sia preso così tanto da quella donna?! Ed io che credevo che fosse diverso da tutti gli altri!
 
Mi alzo di scatto, tiro fuori le monete le poso sul tavolo e dico: "Alain, torno a casa."
“Un momento Comandante, dove andate?”
“Ma ci senti?! Ho detto che tornerò a casa!”
“Da solo? Parigi di notte è molto pericolosa e poi non avete nemmeno il Vostro cavallo.”
“Non ha importanza, prenderò una carrozza!” dico uscendo furiosa.
 
"Aha h ah ah ah ah ah!!! E bravo il nostro Andrè! È riuscito a fare ingelosire il Comandante!! Ah ah ah ah ah ed io ci guadagno pure una cena decente!! Ah ah ah ah ah!"
 
Saliamo appena metà della scalina, guardo il mio cliente e dico: "Visto André, avevo ragione! Su, cosa aspetti, va da lei!"
"Si certo, la raggiungo a palazzo! Grazie Madame!!!" rispondo sorridendo.”
 
Forse davvero Oscar prova qualcosa per me?
 
Vedo André scendere di corsa mentre Luisselle ride di gusto e mi si avvicina.
 
“Ehi André ma dove vai?!”
“Da Oscar, penserà che sono come tutti come gli altri!”
Lo afferro per un braccio e dico: “Meglio, così stasera sarà davvero furiosa e magari domani in caserma non potrai nemmeno presentarti perché ti avrà fatto la pelle! Ah ah ah …”
“Scherzi pure, non dovevo farmi coinvolgere dai tuoi piani assurdi!”
“Tu sei pazzo André! Nemmeno immagini quanto sia gelosa il tuo bel Comandante, magari stasera ti accoglie anche in camera sua! Ah ah ah …”
“Alain, abbi rispetto per Oscar!”rispondo furioso, può scherzare su tutto, ma non su di lei, sulla mia Oscar!
“Ah ah ah … scusami amico mio ma adesso sto parlando di una donna e non del nostro superiore! Comunque lasciale sbollire un poco la rabbia, magari stanotte te la passerai meglio! … Su, avanti, vieni a sederti e cena con me!”
“Non ci penso nemmeno! .. Io vado da Oscar!”
“Adesso? Amico, ascolta i consigli di uno sciocco … dalle il tempo di arrivare a casa, poi la raggiungerai … nel salone, nelle scuderie, nella sua camera da letto, insomma dove ti pare ma dalle il tempo di riflettere.”
Guardo negli occhi il mio amico e annuisco.
Luisselle ribatte: “Alain ha ragione! André vedrai che stasera quella donna sarà tua!”
“Ah ah ah … Ben detto Luisselle, su, vieni a farmi compagnia, guarda che arrosto!”
Mi siedo e dico: “Grazie Alain!”
“Però stanotte verrò a farti compagnia!”
“Non avevo dubbi, Alain! Ah ah ah ...”
“Su André, rimani un po’con noi!”
“Non ho fame!”
“Nemmeno un bicchiere?”
“Si, quello si.” dico buttando giù tutto d’un colpo.
 
Per affrontare Oscar è meglio bere un poco ….. quando è arrabbiata sono solo guai!
 
“Ah ah ah ah … Bravo André! Vedrai che stanotte anche tu farai scintille! Ah ah ah ah ….”
 
 
Sono su una carrozza che mi sta portando a casa, sono furiosa, penso ad André che in questo momento è in compagnia di quella donna .. ed io che credevo che mi amasse! … Eppure quella notte mi ha gridato tutto il suo amore! Bugiardo! André sei un ipocrita! … A te interessa solo … solo … quello! Sei come tutti gli altri! Maledetto Grandièr! E pensare che ti sei anche arruolato! Adesso dovrò averti davanti e sopportarti tutti i giorni! Ahhhh vedrai, cosa ti combinerò … ti metterò a pulire le stalle, raddoppierò i tuoi turni di guardia fino allo sfinimento. Vedremo se avrai ancora la voglia o la forza di fare certe cose! Maledetto!
 
 
Ho lanciato al galoppo il mio Alexandrer per dirigermi a palazzo. Chissà cosa starà pensando di me, Oscar?Crederà che  le ho mentito! … Penserà che quella notte che le ho gridato tutto il mio amore disperato, era tutto una bugia! … Le ho strappato anche la camicia …..
Oh Oscar, appena tornerò a casa, non importa se starai dormendo, devo parlarti. Devi sapere che era tutto un piano di Alain per … per …
Che idiota che sono stato! … Spero che non si sia arrabbiata troppo, non lo sopporterei. Io l’amo, l’amo da impazzire e non potrei stare con nessun’altra donna. Voglio te, Oscar, solamente te!
 
“Accidenti ad te Alexander! Ma perché ci metti tanto ad arrivare a casa?! AHHHHHH …. CORRI! PORTAMI DALLA MIA OSCAR!”
 
 
 
Sono appena giunta a palazzo Jarjayes. La carrozza a nolo si è fermata nel cortile ed io sono scesa decisa, dopo avere lasciato una mancia al cocchiere. Mi guardo intorno, solo poche luci sono accese nel palazzo, probabilmente i suoi occupanti dormono già.
Entro a passo deciso, raggiungo la cucina e afferro una bottiglia di vino rosso, corposo, ed un bicchiere. Il vino è la soluzione migliore per lenire la rabbia!
Salgo le scale con passo leggero, attenta a non svegliare nessuno, e raggiungo la mia stanza. Poso la bottiglia ed il bicchiere sul tavolino, sfilo con rabbia la giacca della divisa e decido di accendere il fuoco del camino. Di sicuro il mio rientro non era previsto e nessuno ha pensato di scaldare la mia stanza.
Una volta acceso il camino mi siedo davanti alla bottiglia di vino, sfilo gli stivali e li getto via con rabbia, apro il colletto della camicia e mi verso un bel bicchiere di vino.
 
"Ecco, così inizia ad andare meglio! Accidenti a te Andrè!! Tu sei come tutti .... tutti gli uomini sono uguali!!"
Brontolo da sola mentre osservo il vino attraverso il vetro del bicchiere, rosso come il sangue.
Chiudo gli occhi e rivivo la scena che ho visto: André in compagnia di quella donna.
“Tutto questo è assurdo! .. Se penso che in questa stanza ha confessato di amarmi! … Era una bugia!"
 
 
 
Ho portato il cavallo al galoppo fino alle scuderie, scendo, gli tolgo la sella e la ripongo al suo posto. Accarezzo Alexander, è sudato, sussurro: "Ti ho fatto correre vero? Mi dispiace, però adesso potrai riposare!" prendo da una cesta una carota, la avvicino al muso e Alexander l'afferra con avidità. "Adesso è meglio che vada da Oscar, non voglio che si addormenti pensando il peggio di me!"
IIIIHHHHHH
Mi volto, osservo Alexander, sembra voler dare il suo augurio. Chissà come mi accoglierà Oscar .....
Dal cortile vedo un poco di luce nella sua stanza, probabilmente Oscar è lì.
Faccio un respiro profondo ed entro nel palazzo, salgo le scale e raggiungo la porta della stanza di Oscar. Mi fermo un attimo, in questa stanza ho dato il peggio di me, Oscar mi odierà ancora, temo.
Poi busso, un tocco secco, deciso.
 
"Oscar ... posso entrare?"
 
Andrè è qui? Non è possibile .... certe attività richiedono tempo, almeno credo. Ma no, mi sarò sbagliata, non può essere lui.
 
"Avanti, chiunque tu sia!" dico rassegnata.
 
Non ho davvero voglia di vedere una qualsiasi persona che non sia Andrè!
                                                                               
 
Appoggio timidamente la mano sulla maniglia della porta, avanzo di qualche passo e sussurro: "Oscar, devo parlarti ..."
 
Mi volto, osservo l'intruso e rispondo d'impulso.
 
"Credo di essere ubriaca, tu non puoi essere qui. Tu sei alla locanda, in compagnia di quella ... quella .... uhm ... come si chiama? Lo sai almeno?!"
"Invece sono qui ... qui con te ..."
"Non è possibile. Tu sei il prodotto di un bicchiere di troppo!! TU non sei qui, tu sei a sollazzarti con quella .... sgualdrina!! Ecco qual è il suo nome! E tu sei un bugiardo!" osservo meglio il mio bicchiere, faccio girare un poco il liquido rosso e poi ne butto giù un bel sorso, decisa.
"Io ... io ... non ho fatto nulla con quella ragazza ..."
"Certo .... ed io dovrei anche crederti? Tu sei come gli altri, come tutti. TU frequenti quelle sgualdrine, quelle donne di piacere!! Che delusione che sei Andrè!"
"Io non frequento nessuna donna ... frequento solo te ..."
"Solo me? Ma non è con me che eri a tavola, questa sera!! Tu menti!"
Mi avvicino ad Oscar, è seduta davanti al camino, mi piego sulle ginocchia la fronteggio con lo sguardo, ribatto: "Si, è vero! ... Ero a tavola con quella ragazza ma abbiamo solo cenato, nulla di più."
"Ed io dovrei forse crederti? TU ... tu che hai detto di amarmi, qui, in questa stanza. Tu, che hai detto di desiderare solo me!!! Sei un bugiardo .... sei come tutti .... dici di amare me e poi ti sollazzi nelle sottane di una prostituta!!! Vergognati Andrè!!"
La guardo negli occhi e sussurro: "Non ti ho mai mentito. Io ti amo e non ho mai guardato una donna che non fossi tu."
"Certo ... infatti questa sera tu guardavi me!! Ma credi forse che io sia stupida, Andrè?!!"
 
Sento la voce di Oscar, è sempre più arrabbiata, irritata.
 
"Ti guardavo perchè soffrivo all'idea che tu pensassi il peggio di me."
"Certo che penso il peggio di te!! Cosa dovrei mai pensare? Tu sei come ... come Fersen, che professa di amare la nostra Regina ma salta di letto in letto. Ecco, sei uguale. Ed io che mi ero illusa .... per un attimo avevo anche creduto che ..... " scuoto il capo sconsolata. "Devo essere completamente ubriaca per dire certe cose".
Prendo le sue mani, continuo: "Ribadisco che ti amo ... ma tu cosa provi per me? ... Però rispondimi guardandomi negli occhi!"
"Io? Cosa provo per te? Dopo quello che ho visto Andrè .... io non so più chi sei. Non lo so più ..... " abbasso gli occhi, osservo le nostre mani intrecciate tra loro.
 
Le mani di Andrè sono grandi, calde e morbide, nonostante tutto il lavoro che ha sempre fatto. La sua pelle è più scura della mia, forse per il sole che ha preso negli anni. Però intrecciate assieme stanno bene, mi piace la loro consistenza.
 
"Sono l'uomo che tu conosci da una vita, sono il bambino con cui hai trascorso la tua infanzia e sono il ragazzo che ti ha sempre amata."
"Ma sei anche l'uomo che questa sera ha fatto certe cose con una prostituta. E sei l'uomo che mi ha afferrata per i polsi, gettata su quel letto e che mi ha strappato la camicia. Quale di questi sei adesso?"
"Nessuno dei due. Quella sera in cui ti ho ... confessato il mio amore, ero fuori di me perché non potevo fare nulla per impedirti di soffrire! ... Avrei voluto strapparti Fersen dal cuore per poterci entrare io!" sciolgo le sue mani dalle mie, mi alzo e continuo: "Solo Dio sa quanto sia pentito per ciò che ho fatto. Tutte le sere imploro in silenzio il tuo perdono ma tu non puoi sentire il mio dolore, perché nemmeno mi guardi! ... Oscar, da quella maledetta notte, non sono più me stesso, mi vergogno guardarti negli occhi, cerco il tuo perdono anche se non te l'ho chiesto. Potrai mai perdonarmi? Potrai mai dimenticare?"
"Dimenticare? Davvero vuoi che io dimentichi quello che mi hai detto? Allora ho ragione, tu non mi ami?!"
Prendo nuovamente le sue mani, la invito ad alzarsi, siamo viso contro viso, con un fil di voce sussurro: "Quella sera non ho mentito ... io ti amo, ti amo con tutto il mio cuore e la mia anima..."
"Ed io come posso crederti, Andrè? Dopo quello che ho visto questa sera .... come faccio a crederti?!" domando in un soffio, con le labbra vicine a quelle di Andrè, basterebbe così poco per assaggiare le sue ..... devono essere morbide, le sue labbra.
"Ciò che hai visto stasera era una bugia, ero lì ad aspettarti, volevo che tu ... ti accorgessi di me."
"Mi accorgessi di te? In che senso Andrè?" domando curiosa.
"Probabilmente mi hai dato sempre per scontato e non ti sei mai accorta di me come uomo. Quella donna con cui ero, ha aiutato entrambi a capire cosa vogliamo ..."
"Uhm .... e tu ... dimmi .... cosa vuoi?!" sussurro sempre più vicina ad Andrè.
 
Mi sento come attratta da lui, mai come questa sera.
 
"Voglio te! ... Oscar, desidero baciarti ... ti voglio Oscar!"
"Andrè ..... anche io .... desidero baciarti …" sussurro piano a bassa voce, intimidita da quello che sento esplodere dentro di me.
 
 
Sono stordito dalle sue parole, non capisco più nulla, la passione prende il sopravvento, mi avvento sulla sua bocca e faccio mie le sue labbra.
Il nostro bacio è pieno di passione, amore e inesperienza....
Il suo viso è nelle mie mani, mi allontano appena, sussurro: "Ti amo amore mio!" la bacio ancora e ancora fino a sentirmi in balia del desiderio. Oscar corrisponde il mio amore, in un soffio le domando: "Ti prego ... dimmi che mi ami ..."
"Ti amo Andrè .... ti amo anch’io ...." sussurro piano, titubante, timida, con le labbra appoggiate alle sue.

 
   
 
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