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Autore: carachiel    15/02/2021    1 recensioni
Cliff Burton era ormai certo di essere morto.
Ricordava. 
Ricordava tutto, ogni dettaglio di quella dannata notte. Il rumore del tour bus che sbandava, lo schianto contro il guardrail e l'orribile sensazione dell'asfalto e delle schegge di vetro contro la pelle nuda, il freddo glaciale che lo investiva e poi, il silenzio, rotto solo dall'ululato del vento e la sensazione della vita che lo abbandonava.
Era morto, per una scommessa stupida di cui non poteva razionalmente incolpare nessuno, né James, né Lars e tantomeno Kirk, che gli aveva proposto di scambiarsi all'ultimo i letti.
Già, i suoi compagni di band... non sapeva come stessero, se ce l'avessero fatta dopo quella notte maledetta, dopo che la sua coscienza l'aveva abbandonato, forse per sempre.

__________________
Cosa sarebbe successo se Cliff fosse sopravvissuto a quell'infame notte del 1986?
Genere: Angst, Generale, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: AU, What if? | Avvertimenti: Tematiche delicate, Violenza
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...And Justice For All

You haven't thrown everything away – Non hai buttato via tutto





"Hey."
Volti lo sguardo e vedi Jason che ti sorride timidamente.
"Mi fa piacere vederti, amico, accomodati" lo accogli.
Si fa avanti in modo molto meno spaesato dell'ultima volta e quasi ridi all'idea che l'ultima volta che lo hai visto sembrava sull'orlo di una crisi di nervi.
"Come stai?" domandi mettendoti a sedere con le gambe incrociate, non sapendo bene cosa dire. In realtà non ti aspettavi la sua visita, ma è sempre un modo piacevole per spezzare la tua routine, che si compone principalmente di controlli, esami, chiacchiere con le infermiere e nei momenti morti in cui ascoltare musica o leggere riviste.
Non esattamente emozionante, ma sicuramente più facile quando stai meglio.

"Bene, in realtà non ho nulla di particolare da raccontare... Tu, come va?" replica mettendosi a sedere sul letto vicino a te.
"Mi hanno staccato alcune flebo, vorrei disperatamente una canna invece che gli spinaci che mi hanno propinato a pranzo... e, se il dottore non mi sta mentendo, di questo passo dovrei riuscire a camminare piuttosto presto – o quantomeno a fare qualche passo" replichi ridacchiando, ma oltre l'ironia sei sinceramente felice di tali notizie.
Del resto non hai passato le ultime settimane a fare sessioni sempre più intensive di fisioterapia per nulla e sei impaziente di mettere a frutto i tuoi sforzi.
"Beh, cazzo, è fantastico!" risponde sorridendo
"Effettivamente" commenti "In studio come va con gli altri? Come stanno?"
La sua espressione si rabbuia e capisci di aver toccato un tasto dolente.
"...Ci sono problemi?" aggiungi per cercare di rimediare.
"No, no, problemi no... È che..."
"Che?"
"È un periodo complicato, ecco. In studio parlo solo con Kirk e Bob Rock, il nostro produttore. Lars e James se ne stanno spesso in disparte."
"Ah, capisco" replichi.

Dopo qualche secondo lo sguardo gli cade spontaneamente sul basso poggiato in un angolo vicino al letto.
"Posso?" domanda.
"Certo. Lars me l'ha portato qualche giorno fa, ma non ho ancora provato a suonarlo" ammetti, guardandolo con gli occhi colmi di affetto. È un semplice pezzo di legno e plastica, ma per te è sempre stato ben più di quello, dalla prima volta che ne hai preso uno in mano.
"Beh, allora ti andrebbe di provarci?" ti domanda e non riesci ad evitare di sgranare gli occhi per la proposta inattesa.
"Tentar non nuoce, suppongo."

Lo osservi mentre lo prende con deferenza e te lo poggia in grembo, il peso – un tempo familiare – che sembra improvvisamente estraneo sulle tue gambe indebolite dalla forzata inattività.
Malamente riesci a prenderlo in mano, nonostante ti risulti insopportabilmente pesante. Tuttavia le tue dita hanno ancora insita una sorta di familiarità con esso, e ciò ti rassicura, significa che nonostante l'atrofia hai ancora una sorta di memoria muscolare.
Delicatamente provi a pizzicare una corda, e non emette alcun suono.
Sei vagamente consapevole degli occhi di Jason puntati sulle tue dita, mentre decidi di fare un altro sforzo e provare a pizzicare di nuovo le corde, sentendo solo un flebile rumore.

È svilente renderti conto di quanta forza ci voglia per suonarlo, e il fatto che il tuo corpo non ne sia in grado ti getta nella più profonda frustrazione.

"Posso provare...?" domanda piano Jason.
"Certo" annuisci spingendolo verso di lui.
Lo guardi prendere in mano il basso con deferenza, per poi tirare fuori un plettro dalla tasca e iniziare a pizzicarne le corde.
Suona un motivetto ritmato che riconduci immediatamente all'intro di N I B dei Black Sabbath, per prendere confidenza con lo strumento, e a tale suono ti sale un sorriso perché è improvvisamente qualcosa di familiare, musicalmente parlando.
"Ti piacciono i Black Sabbath vedo."
"Moltissimo. Sabbath Bloody Sabbath è il mio disco preferito, è ai margini del capolavoro" replica, gli occhi che gli si accendono.
"Vero, Butler è un genio."
"Chissà perché non sono stupito" risponde ridacchiando "Il tuo modo di suonare me lo ha sempre ricordato molto."
"Mi hai beccato" ammetti "A proposito, in tutto questo tempo che cos'hanno pubblicato? Aggiornami, devo recuperare."
"Allora... The Eternal Idol, Headless Cross, Tyr con un altro cantante, Tony Martin e Dehumanizer, di nuovo con Ronnie James Dio" snocciola rapidamente.
"Sono andati avanti" commenti, senza riuscire a reprimere la sorpresa nella voce.
"Già, credo più di quanto abbiamo fatto noi." replica, lasciando vagare lo sguardo fino a inchiodarlo dove hai poggiato i tuoi CD, per poi riprendere con voce leggermente incerta "Hai... ascoltato i nostri ultimi lavori?"
Rimani un attimo perplesso dall'intensità con cui li fissa, quasi li stia scansionando, gli occhi blu sono quasi accesi, furibondi – nonostante la sua espressione resti neutrale.

"Non tutti" ammetti "ho ascoltato solo Load e l'album nero."
"Meglio."
Lo vedi sospirare, profondamente, come se si fosse liberato di un peso.
Vorresti domandare cosa c'è nell'album restante – che dovrebbe essere "...And Justice For All" – che lo turba così tanto, ma non lo fai, preferendo spostare la conversazione su un'argomento più sicuro.

Eppure, ti ripeti, c'è qualcosa che non torna ancora.
Non tutti i pezzi stanno andando al loro posto.



Angolo Autrice: Un altro capitolo di passaggio, per riprendervi dalla tempesta di Angst, ma che spero risulti ugualmente gradevole ^^
Il titolo è tratto da Accidents Can Happen, dei Sixx:AM. Due brevi info sul capitolo: Jason è realmente un grande fan dei Black Sabbath, e l'album citato, "Sabbath Bloody Sabbath" è uno dei suoi preferiti. Su Cliff non ne ho idea, in caso prendetela come una licenza poetica!
Alla lista di album citati dei Black Sabbath tecnicamente mancherebbero Cross Purposes, del 1994, l'omonimo live del 1995 e Forbidden, del '96, ma li ho esclusi perché se no sembrava una lista della spesa! 😂
L'album che Cliff non ha ascoltato è ovviamente "...And Justice For All", album del dove il basso di Jason è stato completamente sepolto dal mixaggio, per colpa di Lars (e per cui è giustamente incazzato – nonostante fosse un'abitudine negli anni '80)
Detto questo, ringrazio chi recensirà e ci vediamo al prossimo capitolo!
   
 
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