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Autore: iced_swan    18/02/2021    7 recensioni
Anastasia Steele è una giovane donna di trentaquattro anni, forte e indipendente che ama il suo lavoro. Ex pilota dell’esercito, ora lavora per compagnie private. Nonostante la giovane età, è conosciuta nell’ambiente per la sua professionalità.
Ed è proprio questa nomea che la farà notare e verrà ingaggiata per sostituire il pilota del jet privato di Christian Grey.
Lui, all'età di trentanove anni è uno degli uomini più ricchi d'America, abituato ad avere il meglio.
Ed Anastasia Steele è il meglio.
Lei, madre single con una brutta esperienza alle spalle.
Lui, impegnato in una relazione con la sottomessa Leila.
Cosa succederà tra i due? Christian riuscirà a resistere alla nostra bella Anastasia? Riuscirà a cambiare per amore?
E Anastasia si fiderà di nuovo di un uomo?
Se vi ho incuriosito, restate sintonizzati...
Genere: Erotico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Anastasia Steele, Christian Grey, Nuovo personaggio
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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CAPITOLO 28

POV CHRISTIAN

 

Seduto in macchina, guardo con apprensione fuori dal finestrino mentre penso a quello che sto per fare.

‘ Quel verme di Hyde ’ assottiglio lo sguardo, ripensando alla rabbia che mi è montata in corpo appena ho appreso la spiacevole notizia. Pensare che c’è lui dietro i problemi finanziari della SIP, mi ha fatto corrodere il sangue.

Sono passati 2 giorni dalla cerimonia dei miei genitori ed altrettanto tempo, anche dalla telefonata di Barney.

 

INIZIO FLASHBACK

Chiudo la chiamata e riappoggio ll’IPhone sul ripiano del bagno.

Prendo un bel respiro profondo, prima di fissare il mio sguardo in quello di Anastasia, che in tutto questo, è rimasta a guardarmi assente.

‘ è sconvolta… ’ penso con dispiacere ed apprensione “ …è comprensibile… è pur sempre il padre di Marco! ”

E con questo pensiero in mente, mi avvicino lentamente a lei “ Tesoro… ” le poggio le mani sulle spalle “ …ehi ” la scuoto debolmente.

Non ricevo risposta… è come svuotata!

Con gli occhi fissi nei suoi, riprovo a richiamare la sua attenzione “ Anastasia… ” sussurro, strofinandole le braccia coperte dall’accappatoio “ …amore ”.

Richiamata forse dal mio movimento, mi mette a fuoco balbettando “ Christian… ” le iridi azzurre cielo, le diventano due laghi luminosi “ …oh Christian ” mi butta le braccia al collo gemendo addolorata.

‘ Maledetto… ’ rimugino con disprezzo, mentre la stringo forte a me.

Stretta tra le mie braccia, con il volto seppellito nel mio petto nudo, la sento mormorare “ non è possibile… non è possibile ”.

Sospiro distrutto, vedendola in questo stato “ Anastasia, non fare così… ” le strofino la schiena “ non è successo nulla di grave… si sistemerà tutto, vedrai! ” la rassicuro, convinto che la causa del suo ‘ malessere ’, sia dovuto alla preoccupazione per il suo ex marito “ Andrà tutto bene… ”

All’improvviso si scosta da me e mi guarda sconcertata “ Nulla di grave, Christian? ” esclama improvvisamente adirata. Cerco di tranquillizzarla, ma mi rifila un’occhiataccia ammonitrice… alzo le mani al cielo e le sorrido debolmente, non volendo incombere nella sua rabbia.

Respira rumorosamente, distanziandosi da me ed incominciando a camminare per la stanza “ Ma come si permette? ” inizia a dire, facendomi aggrottare le sopracciglia “ Quello str*** ingranato… oh ma lascia che gli metta le mani addosso e poi vede che fine farà… ” e continua a sparlare adirata.

Ed è in quell’istante che comprendo… Anastasia, è arrabbiata con Hyde tanto quanto lo sono io… e oserei dire anche di più!

In silenzio seguo con lo sguardo Anastasia, che continua ad inveire contro l’ex marito. Quando passa ormai agli insulti fini a se stessi, mi schiarisco la voce per richiamare la sua attenzione.

“ Si, Christian… cosa c’è? ”

Le sorrido avvicinandomi “ Avevo frainteso il tuo sfogo iniziale… ” le accarezzo una guancia e lei ci si appoggia con un sospiro “ …pensavo fossi ‘ preoccupata ’ per lui! ”

Alle mie parole, si raddrizza… sgrana gli occhi azzurri e mi fissa stupita “ Io, preoccupata per Jack? ” domanda scioccata e quasi divertita.

Alzo le spalle, per giustificare la mia intuizione errata “ Beh Anastasia, è comunque il padre di Marco ” specifico il motivo del mio equivoco.

In risposta sbuffa contrariata “ Si è vero Christian… ” scandisce bene le sue parole “ …è solo per questo motivo, gli ho sempre dato il beneficio del dubbio ” si interrompe e mi si fa più vicina, fino a trovarsi attaccata a me “ ma dopo questa sua bravata, non è più possibile ”

La abbraccio, passandole le braccia attorno alla vita… ‘ Avendo scoperto la sua truffa, il minimo da fare è buttarlo fuori dalla SIP… ma, e se questo causerà danni anche a lei?’ ragiono, mentre mi godo il contatto fisico con il corpo seminudo di Anastasia.

Dopo pochi secondi di un silenzio piacevole, decido di dar voce a questo mio dilemma “ Non vorrei in qualche modo crearti dei problemi ” mormoro contro i suoi capelli “ e se lui… ” ma non mi fa finire di parlare.

Scuote la testa, sfregando il viso sul mio petto “ Non lo dire neanche per scherzo! ” si scosta quel tanto per guardarmi negli occhi “ Non ti preoccupare di queste cose… ” mi sorride amorevolmente, prima di alzarsi in punta di piedi e baciarmi a fior di labbra “ …fai quello che devi fare Christian ”

E a queste parole, non posso che stringerla e baciarla appassionatamente.

FINE FLASHBACK

 

“ Signore, siamo arrivati ” la voce di Jason, mi riporta al presente e mi giro a guardarlo.

È voltato verso di me ed aspetta pazientemente una mia risposta. Sbatto le palpebre, voltandomi un istante a guardare fuori… siamo difronte alla SIP.

‘ Ci siamo, dunque… Anastasia mi ha rassicurato dicendomi di fare tutto il necessario ’ penso riportando la mia attenzione al mio collaboratore.

Annuisco, schiarendomi la gola “ Perfetto Taylor ” alle mie parole, spegne il motore della macchina e si affretta ad uscire. Nel frattempo io, recupero la valigetta dal sedile di fianco a me ed apro la portiera.

Neanche il tempo di mettere un piede sul marciapiede, che Jason è al mio fianco.

Uscito, mi stiro la giacca con le mani ed alzo lo sguardo sul palazzo di fronte a me “ Bene… andiamo ” e così dicendo, mi incammino verso le porte scorrevoli.

Jason inserisce l’allarme alla vettura ed è subito dietro di me.

‘ A noi due, Jack Hyde! ’ penso varcando l’entrata.

 

***

 

Seduto nell’ufficio di Jerry Roach ( presidente della SIP ), aspetto con quest’ultimo l’arrivo di Kay Bestie ( vicepresidente ).

Guardo con finto interesse il mio Iphone mentre in realtà, studio la reazione di Roach alla mia presenza. Si muove impercettibilmente sulla sua poltrona e guarda con ansia in direzione della porta, per poi volgere lo sguardo su di me.

‘ è agitato… ’ penso tra me e me, mettendo via il telefono e sedendomi diritto ‘ …beh è la prima volta che torno qui, da quando ho acquistato la società! ’ accavallo una gamba ed inizio a studiare l’ambiente che mi circonda.

Roach, si schiarisce la voce “ Signore… ” dice attirando la mia attenzione su di sé “ …a cosa devo la sua visita? ”

Lo guardo serio ed impassibile per qualche secondo… restiamo entrambi in silenzio, fino a quando gli dico semplicemente “ Sono venuto a conoscenza di un grave problema, che richiede la mia immediata presenza… ” m’interrompo, vedendolo impallidire vistosamente.

Deglutisce rumorosamente “ Quale… ” prova a domandare nervoso, ma lo blocco scuotendo la testa “ Preferisco che sia presente anche il vicepresidente ” sentenzio con tono serio, facendolo annuire “ Certamente ”

 

Pochi attimi dopo, un leggero bussare alla porta richiama la nostra attenzione.

Ed ecco entrare Kay Bestie… porta sottobraccio un laptop e dei libri. Arriva davanti a me “ Mr. Grey ” mi saluta cortesemente, prima di fare un cenno del capo a Roach “ Mi scuso per il ritardo, ma ho avuto alcuni problemi ”.

Aspetto che si sieda di fronte a me, prima di iniziare ad esporre la ragione della mia presenza “ Grazie ad entrambi per aver colto il mio ‘ invito ’ a questa riunione… ” sottolineo la parola invito, ghignando seriamente “ …alcuni giorni fa, sono venuto a conoscenza della ragione dietro i problemi finanziari della SIP…  ” colgo l’irrigidimento in Roach, che abbassa lo sguardo imbarazzato.

‘ Credeva veramente che non me ne sarei reso conto? ’ mi domando incredulo ‘ Sapeva che la prima cosa che avrei controllato, sarebbero stati i bilanci ’.

Non ricevendo domande, continuo imperterrito “ Avevate un truffatore all’interno della vostra azienda, che pian piano vi avrebbe condotti alla bancarotta… costringendovi a vendere la SIP, per molto meno del suo reale valore di mercato ”.

Il silenzio diventa assordante… li studio entrambi, Bestie impallisce portandosi una mano alle labbra… mentre Roach, rialza di scatto la testa.

‘ E ancora non ho rivelato, quello che ha scoperto Barney dal Pc di Hyde ’ penso, scuotendo impercettibilmente la testa. Ieri ho ordinato a Barney, di scavare nei documenti di quel verme… volevo conoscere, il vero motivo che lo ha spinto a derubare la SIP, ed ha trovato, proprio quello che mi serve per sbatterlo fuori!

Roach, fa per intervenire ma lo interrompo nuovamente “ Normalmente, avrei agito in prima persona ed avrei licenziato in tronco il dipendente responsabile… ma poi, mi sono reso conto che qui… ” ed indico l’ambiente circostante “ …abbiamo un ‘ consiglio aziendale ’, formato da me e da voi. ”  

“ Il suddetto dipendente, aveva in mente un audace piano per far sì che la SIP, diminuisse drasticamente il suo valore di mercato, in modo tale da svalutarla per poi comprarla lui a poco prezzo… ” alle ultime rivelazioni, sento un ansito di sorpresa nell’aria, che mi fa digrignare ancora una volta i denti, preso dalla stessa rabbia che ho provato ieri appena ricevuto il rapporto dettagliato di Barney.

‘ Maledetto… Infame… ’

A distrarmi dai miei pensieri, ci pensa Bestie…

“ Ch… ” mormora sotto schok.

Sospiro e cerco di ritrovare la calma, rallentando i battiti del mio cuore.

Mi alzo in piedi, arrivando alla finestra da cui vedo discretamente la strada sottostante “ Chi è, mi chiedete? ” domando girandomi verso di loro… annuiscono entrambi. Sospiro teatralmente prima di dire semplicemente “ Jack Hyde ”

 

***

 

Seduto nuovamente in macchina, guardo distrattamente il paesaggio fuori dal finestrino e ripenso all’incontro appena terminato.

 

INIZIO FLASHBACK

Aspetto l’arrivo di Hyde, seduto in una sala riunione bella spaziosa.

Roach e Bestie sono al centro della scena, mentre io, ho deciso di stare leggermente defilato su un lato della sala… mi sono accomodato su questa sedia, perché da qui, ho una perfetta visuale di tutto l’ambiente.

I due parlano tra di loro, ancora scioccati ed arrabbiati per non essersi resi conto di quello che stava accadendo.

Quando ho ‘ sganciato ’ il nome, la prima reazione è stata d’incredulità… dopo tutto, Hyde è un capo redattore apprezzato e stimato. Visto il loro scetticismo, ho tirato fuori i miei documenti… alle prove lampanti dell’imbroglio del loro collaboratore, Roach ha digrignato furiosamente i denti… mentre Bestie, è impallidita ulteriormente e si è zittita.

Ed ora sono qui, ad aspettare l’entrata in scena del verme.

Un deciso bussare alla porta, mi fa volgere lo sguardo sui due che sono con me… Roach, cerca nella mia direzione un cenno affermativo. Annuisco lievemente e mi preparo…

“ Avanti ”

Jack Hyde, entra nella sala riunioni con fare arrogante… ‘ si sente importante ’ stringo i pugni, cercando di mantenere la calma necessaria. Arriva di fronte ai ‘ suoi superiori ’ e li saluta con un sorriso smagliante in volto “ Buongiorno Jerry… Buongiorno Kay! ”

Fremo di rabbia, vedendolo così spavaldo e sicuro di sé ‘ Non ha pensato a nulla… neanche a suo figlio, prima di truffare la sua azienda! ’ penso vedendomi comparire davanti agli occhi, il visino sorridente di Marco ‘ Non ha riflettuto su quello che poteva significare per il piccolo! ’

La voce tagliente di Roach, gli fa perdere leggermente quell’aria soddisfatta “ Ci devi molte spiegazioni Jack… ” esclama duro facendolo sussultare vistosamente.

“ Cosa… ” farfuglia, subito interrotto da Bestie “ Abbiamo scoperto tutto Jack ”.

Vedo dalla sua espressione, che sta cercando di capire se è stato veramente smascherato oppure no… sta cercando un modo per evitare tutto questo e salvarsi.

‘ E no bello mio… hai fatto il passo più lungo della gamba ’ rimugino mentre cerca invano di parlare “ Non capis… ” ma viene nuovamente fermato bruscamente “ Non cercare scuse inutili Jack e forse, ti conceremo di uscire da questo edificio in una maniera dignitosa… ma non prima di denunciarti per frode e riciclaggio di denaro! ” tuona Roach.

Dalla mia posizione, noto tutta la sua preoccupazione e mi godo piacevolmente la scena ‘ E questo è nulla in confronto a quello che hai fatto ad Anastasia! ’

“ Confessa i tuoi misfatti ” lo incalza Bestie.

Vedendosi alle strette, stringe i pugni e si prepara a recitare la sua recita  “ Non so davvero di che cosa state parlando! Non ho nulla da confessare… ” dice ingenuamente, facendomi arrabbiare ancora di più.

È veramente un attore nato!

Questa volta mi intrometto io, palesando la mia presenza, per la prima volta da quando è entrato “ Mr. Hyde ”

Si volta di scatto nella mia direzione e quando mi riconosce, sussulta facendo un passo all’indietro. Mi guarda stupito dalla mia presenza e si gira brevemente verso quello, che credeva essere il suo capo.

Richiamo la sua attenzione schiarendomi la voce “ Abbiamo le prove che lei, Mr. Hyde, ha derubato la SIP. Ha cercato di svalutarne il valore di mercato, per poterla comprare ad un prezzo vantaggioso. ” mentre parlo mi alzo dal mio posto appartato “ Ha preso molti soldi dai fondi aziendali, con il preciso scopo di indebolirla. Ma, derubando questa società… ” mi fermo per creare enfasi in quello che sto per dire “ …sta derubando me! ” calco con forza l’ultima parola.

Ansima esterrefatto, quando comprende quello che ho detto.

Adesso sa… si è reso finalmente conto del guaio in cui si è andato a cacciare.

“ No no no ” si porta le mani nei capelli e mi guarda, mentre raggiungo Roach e Bestie “ Non è possibile… ” farfuglia a bassa voce, abbassando lo sguardo per terra.

Credevo avrei provato soddisfazione vedendolo così… invece, provo solamente un grande dispiacere per Marco! Penso che il suo papà, non è proprio il massimo, come modello maschile di riferimento.

Ed all’improvviso mi attraversa la mente un pensiero… un pensiero, che mi fa quasi gonfiare il petto per l’orgoglio.

‘ Cercherò di essere io, un esempio per Lui! ’

Mentre ero perso nei miei pensieri, Roach e Bestie continuano ad accusare Hyde con crescente rabbia. Ed è proprio allora che Jerry Roach, pronuncia la fatidica frase…

“ Sei licenziato Jack… e ti consiglio vivamente, di trovare un buon avvocato! ”

FINE FLASHBACK

 

Dopo essere stato liquidato, Hyde è rimasto a fissarci stralunato per qualche minuto.

Se la sua espressione in un primo momento, era di incredulità… l’attimo seguente, era indignata ed arrabbiata. È uscito sbattendo la porta…

‘ Che uomo meschino… ’ scuoto la testa ‘ Se non altro, lo abbiamo fermato prima che causasse altri problemi! ’

Sospiro, in parte sollevato… anche se da quando so della sua esistenza, non mi è mai stato particolarmente simpatico, è comunque il padre di Marco!

Al solo pensiero del suo faccino innocente, mi nasce sul volto un sorriso… è davvero un amore di bambino! Guardo la strada che stiamo percorrendo e mi rendo conto, che siamo quasi arrivati a destinazione.

‘ Spero che Anastasia apprezzi il mio gesto! ’ sospiro profondamente, passandomi una mano sul viso.

Oggi, ho deciso di portare Anastasia e Marco alla villa.

So che quando Ethan ed Elliot, hanno menzionato la mia intenzione di trasferirmi, lei ci è rimasta male. Lo so, perché ho visto alternarsi sul suo volto una moltitudine di emozioni… in principio, c’è stata la sorpresa… poi, il dubbio… ed infine, la paura.

Posso immaginare, che pensieri le si sono alternati nella mente. Si sarà domandata, come mai non le avevo detto nulla… se non ero pienamente convinto di noi…

Mi scappa un sospiro pensieroso… ‘ Oggi la convincerò definitivamente che sono pronto per iniziare una nuova vita con loro. ’ mi dico guardandomi nel riflesso del finestrino ‘ Si, oggi è il giorno! ’.

Fiducioso in me stesso, sposto lo sguardo verso Jason.

Guida sicuro e silenzioso… sorrido, mentre penso al suo compiacimento, quando mi vede insieme ad Anastasia. Forse, crede che non mi sia accorto del modo in cui ci guarda… ha proprio uno sguardo soddisfatto. Sono consapevole che lui, come anche Gail, non era entusiasta del mio precedente stile di vita!

Sapevo bene, della loro avversione alle mie attività… non hanno mai detto nulla certo, ma me ne rendevo conto dai loro comportamenti. Erano entrambi convinti che stessi sbagliando… ma io, ero talmente convinto di non meritare l’amore, che non vedevo altre soluzioni.

E poi… è arrivata Anastasia!

Ha portato la luce nel mio mondo… con il suo iniziale atteggiamento professionale, mi ha incuriosito pian piano fino a portarmi verso di lei.

Con stampato sul volto un sorriso smagliante, volgo nuovamente il mio sguardo al di fuori della macchina e noto, che ci stiamo avvicinando a destinazione. Abbiamo concordato, di vederci sotto casa loro e poi andremo con la vettura di Anastasia alla villa.

Voglio sorprenderla e stupirla! Ma soprattutto, voglio sapere la sua opinione al riguardo…

Non sa cosa ho in programma per oggi… ‘ E non è l’unica ’ penso guardando per un secondo Jason. Svoltiamo ad una curva, superiamo il piccolo parco attiguo, ed eccoli lì… Anastasia e Marco… i miei tesori! 

“ Allora Taylor… ” mi rivolgo al mio fidato collaboratore, ottenendo la sua completa attenzione. Mi guarda attraverso lo specchietto retrovisore “ Signore? ” domanda aspettando le mie istruzioni.

“ Quando sarò con Anastasia ed il piccolino, voglio che torni all’Escala ” fa per dissentire, contrario all'idea di lasciarmi senza protezione, ma alzo una mano fermandolo  “ Taylor… ” dico quando parcheggia poco distante dai due “ …torna a casa e riposati un po’! ”

Vedo Anastasia, mano nella mano con Marco che si avvicinano.

Faccio per aprire la portiera, per scendere “ Signore… ” mi ferma Jason… volto lo sguardo su di lui “ …non posso stare tranqui… ”

Scuoto la testa, interrompendolo con un sorriso. Apro la portiera ed esco dalla macchina.

Faccio il giro e mi chino verso il suo finestrino abbassato. Poggio una mano sul tettuccio e sussurro “ Jason… ” sussulta sentendosi chiamare per nome “ …non intento restare nascosto e dare ad Elena, la soddisfazione di vedermi spaventato. ” batto il palmo sulla macchina e mi raddrizzo “ Quindi adesso… tu vai a casa e fai una bella sorpresa a Gail ” concludo facendogli un occhiolino.

Per un secondo resta immobile a guardarmi… vedo l’incredulità sul suo volto.

‘ L’ho stupito ’ penso soddisfatto “ Capito? ” domando, ricevendo in risposta un cenno del capo. Faccio per aggiungere altro, quando alle orecchie mi giunge l’urlo di Marco…

“ CLISIANNNN ”

Mi giro e vedo il piccolino corrermi incontro. Mi abbasso giusto in tempo per prenderlo tra le mie braccia “ Ciao cucciolo ” gli bacio la testolina e respiro il suo profumo… un profumo, che insieme a quello della sua mamma, mi fa venire in mente una sola parola…

Casa!

 

POV ANASTASIA

 

Rido contenta insieme a Christian, sentendo il mio bambino cantare dal sedile posteriore.

Volgo lo sguardo nello specchietto retrovisore e vedo, che guarda felice fuori dal finestrino. Con un sorriso, allungo una mano su quella di Christian posata sul cambio e gliela stringo.

Si gira a guardarmi… gli sorrido di cuore “ Ti amo ” mormoro semplicemente, ricevendo in risposta il suo più bel sorriso. Prende velocemente la mia mano e se la porta alle labbra… la bacia dolcemente  “ Ti amo anche io ”.

Riporta le nostre mani sul cambio, tornando a concentrarsi sulla strada.

Non so dove ci sta portando… non ha voluto dirmelo. Sospiro contenta e torno a guardare davanti a me.

Vedendo l’asfalto correre sotto di noi, penso a quanto la vita sia imprevedibile. Se qualche mese fa, mi avessero detto che mi sarei innamorata perdutamente di un uomo, avrei dato a tutti dei pazzi!

Non pensavo fosse possibile per me, innamorarmi nuovamente… avevo perso completamente la fiducia negli uomini a causa di Jack.

‘ Jack… ’ penso lanciando un’occhiata a Christian ‘ …non ho ancora chiesto come è andata oggi! ’

Appena ho sentito le parole del collaboratore di Christian, mi è crollato il mondo addosso. Non tanto per Jack in sé… quanto per Marco!

Ma come gli è venuto per la testa di derubare la sua azienda? Non ha pensato alle possibili conseguenze?

‘ Stupido ’

Quella sera, vedendo la mia reazione, Christian ha pensato che fossi preoccupata per Jack! Per lui… non ce nulla di più lontano dalla realtà!

Ero molto più in pensiero per Marco!

‘ Il mio bambino ’ penso dispiaciuta.

Scuoto leggermente il capo e prendo un respiro profondo, prima di voltare gli occhi sul mio uomo “ Christian? ” sussurro a bassa voce, per non farmi sentire da mio figlio.

Lui notando il mio tono basso, mi guarda di sfuggita “ Si? ” domanda imitando il mio modo di parlare “ Cosa c’è amore? ”

Sorrido non volendo, sentendomi chiamare così… gli stringo la mano prima di porgergli la fatidica domanda “ Cosa è successo oggi con ‘ tu sai chi ‘ ? ”

Al mio quesito posto a bassa voce, sospira pesantemente.

Deglutisco, preparandomi al peggio… mi concentro per sentire bene quello che dice “ Anastasia, purtroppo Jack… ” s’interrompe per lanciare uno sguardo al bambino seduto dietro. Faccio altrettanto, ma mi tranquillizzo, vedendo che si è appisolato.

Ritorno a guardare davanti e per un istante, incrocio gli occhi grigi di Christian. Mi guardano quasi timorosi… lo vedo ritornare a concentrarsi sulla strada.

Gli sorrido amorevolmente ed altrettanto dolcemente, gli dico “ Ehi… ” mormoro meno preoccupata che mio figlio mi senta “ …se le cercata lui con le sue azioni ”.

Annuisce schiarendosi la voce “ Mi sono incontrato con il presidente ed il vicepresidente… ” inizia a raccontarmi, prendendo la mia mano e portandosela sulla coscia “ …e dopo averli informati dei fatti, abbiamo convento di convocarlo ed allora… ”

 

***

 

“ Eccoci qua! ” esclama con tono teso Christian, facendo strillare contento Marco.

‘ Come mai è nervoso? ’

Mi guardo intorno, ma vedo solo alberi altissimi e tanto verde. Ci siamo allontanati dalla città ed abbiamo ‘ viaggiato ’ per una ventina di minuti.

‘ Non capisco… ’ sbircio alla mia destra, ma non vedo niente che possa innervosire Christian.

Faccio per domandargli il motivo della sua tenzione, ma mi posa un dito sulle labbra “ Shhhh ” si sporge tra i nostri sedili e mi cattura la bocca, con un bacio breve ma passionale.

Sono senza fiato, quando si scosta da me “ Non dire nulla adesso… ” mormora a fior di labbra… mi sorride prima di domandarmi  “ …ti fidi di me? ”

“ Certo Christian ”

Annuisce contento, prima di deglutire “ Bene… allora andiamo ” e così dicendo esce dalla macchina ed altrettanto velocemente, apre la portiera di Marco che fremente, urla la sua allegria.

Seppur più lentamente, seguo il suo esempio e li raggiungo proprio in tempo, per vederlo litigare con le cinture del seggiolino.   

Ridacchiando lo affianco e poggio una mano sulle sue “ Lascia, faccio io ” ed agilmente libero Marco, che immediatamente tende le braccia “ Mamma ”.

“ Ma come hai fatto? ”

“ Anni ed anni di allenamento, caro mio ” scherzo facendogli l’occhiolino. Prendo il mio piccolino e me lo stringo addosso, iniziando a sbaciucchiandomelo tutto.

“ AHHH… NOOOO…. MAMMA ” si dimena tra le mie braccia, cercando di sfuggire al mio dolce assalto. Non riuscendo a sfuggirmi, chiede aiuto a Christian che nel frattempo, aveva recuperato la mia borsa e chiuso l’auto “ CLISSIANNNN ”.

Rido insieme a lui e dopo un ultimo bacione, lo libero poggiandolo a terra.

Appena poggia i suoi piedini sul terreno, scappa dalla mia presa, allontanandosi velocemente da noi “ Marco, vieni qua! ”. Per fortuna Christian, riesce a riacchiapparlo subito e così possiamo proseguire.

Man mano che proseguiamo, Christian diventa sempre più teso e nervoso.

Sto per chiedere il motivo del suo comportamento, quando mi ricordo le sue parole di poco prima “ Ti fidi di me? ”… sospiro e decido di aspettare.

Ma poco più in là, dopo aver superato un grande albero di mandorlo in fiore, il cuore mi inizia a galoppare nel petto. Davanti a me, si staglia la villa più bella che abbia mai visto in vita mia.

La sola visione della ‘ casa ’, aggiunta al nervosismo di Christian, mi fa capire che mi ha portato alla sua futura dimora. Mi porto le mani davanti alle labbra ed emozionata, lascio andare definitivamente, le paure inconsce che avevo da quando ho saputo di questo posto.

E come una nuvola sospinta dal vento, tutte le mie incognite sfumano via… lasciandomi traboccante d’amore. ‘ Mi ha portata qui, per dimostrarmi ancora una volta il suo amore! ’

Non mi rendo conto che Christian, si è fermato pochi passi dietro di me… no, io proseguo a bocca aperta. Stupita ed incredula, non posso che ammirare la bellezza di quanto vedono i miei occhi.

Ed è in questo momento che le parole di Ethan, acquistano il giusto senso… certo che la villa ad Aspen è nulla, se paragonata a questa!

La villa in questione, si armonizza perfettamente con il paesaggio.

Uno spazioso giardino, ricco di fiori colorati… un imponente portone in stile mediterraneo… una scalinata meravigliosa che conduce all’entrata… mattoni a vista. Dovunque sposto lo sguardo, resto senza parole.

‘ È tutto meraviglioso ’.

“ Allora… cosa ne pensi? ” la voce esitante di Christian mi riporta alla realtà. Mi giro per cercarlo, e lo trovo con Marco stretto a sé, qualche passo indietro… mi osserva ed aspetta con trepidazione il mio verdetto.

Gli sorrido, cercando di trasmettergli la mia meraviglia “ È bellissima Christian ”.

Alle mie parole, lo vedo tirare un sospiro di sollievo “ Ero preoccupato che potesse non piacerti… che pensassi… ” ma lo interrompo con un cenno della mano.

Col cuore stracolmo d’amore, torno sui miei passi, raggiungendo i miei uomini. Quando sono ad un centimetro da loro, li abbraccio forte “ Ti amo Christian e grazie per avermi dimostrato ancora una volta, che ho riposto il mio cuore in mani sicure ” mormoro contro la sua spalla.

Con il braccio libero, ricambia la mia stretta “ Anche io ti amo Anastasia, e non hai motivo di ringraziarmi… ” mi bacia la testa “ …perché come tu, hai affidato il tuo cuore a me… ” porta un dito sotto il mio mento, per farmi alzare il viso “ …io ho posto il mio, nelle tue amorevoli mani ”.

Gli sorrido con gli occhi lucidi… abbassa la sua fronte fino a poggiarla sulla mia.

E restiamo così… a guardarci negli occhi, mentre stringiamo in mezzo in noi il corpicino caldo del mio bambino.

‘ Ho davvero trovato il porto sicuro ’.

  
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