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Autore: Spensieratezza    19/02/2021    2 recensioni
Questa storia è uno spin off della storia "Il salto quantico" e comprende dei missing moment degli altri personaggi e che vanno a risolvere alcune cose lasciate in sospeso nella storia principale che non sono riuscita a inserire li. I missing moment saranno tutti dolcissimi a modo loro.
Genere: Comico, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Bobby, Dean Winchester, Gabriel, Sam Winchester
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: Incest | Contesto: Sesta stagione
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Il salto quantico'
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Sono incazzato. Veramente incazzato.

Avevo detto che avevo accettato che non mi rendono partecipe di tutti i loro segreti, è vero, ma questo, questo, è un po' troppo.

Tutto è cominciato i giorni successivi al ritorno di Sam nel mondo di noi comuni mortali e anche sfigati del pianeta Terra.

Non ho mai capito infatti perché Dio quando decise – è indubbio che l’avesse deciso lui o fatto decidere da qualche altro povero sfigato – che questo ammasso di gas, aria e fango, dovesse chiamarsi così, non avesse speso una briciola del suo tempo a completare il nome con “La terra sfigata.” Ecco, così sarebbe stato molto meglio e anche gli alieni sapendolo, prima di venire a farci visita, avrebbero saputo a cosa andavano incontro, invece di scoprirlo una volta sul campo e scappare a perdifiato, anzi a fuggire anni luce lasciando noi poveri sfigati con qualche foto di dubbia origine a farci ridere in faccia da redattori e fotografi.

Sam con la sua proverbiale gioia di vivere, era venuto a trovarmi e a lagnarsi di Dean, come al solito, vorrei poter dire che lo giustificavo stavolta visto che la situazione lo richiedeva – il caro vecchio John, buon’anima, gli avrebbe dato un bel paio d ceffoni se avesse saputo di Dean – ma non riuscivo comunque ad accantonare il fatto che mi veniva riempito la testa di drammi sentimentali e domestici, quando io avevo la mia ANIMA in balia di un demone e non sapevo che fine avrebbe fatto.
Gran bella grana le anime eh? Rendono tutti così egoisti.

“Che cosa ne pensi di tutta questa storia, Bobby??” mi chiese Sam.
Rimasi per un attimo come un ventriloquo a corto di parole, sforzandomi di ricordarmi tutta la sfilza di parole da cui ero stato appena sommerso. Non era difficile comunque, ormai da una buona mezz’ora erano sempre le stesse.

“Penso che se vostro padre fosse ancora vivo e sapesse che Dean si vuole ritirare a vita domestica e convivenza con un figlio dopo solo una settimana, non si sforzerebbe di parlare ma farebbe parlare due belle cinquine.” Dissi io.
Sam fece una risatina nervosa, il che mi fece incazzare, pazienza che fosse una risata isterica o no.

“Ma la terza cinquina sarebbe per te, per esser diventato parte di questa assurdità.” Dissi io e mi godetti per qualche secondo con un sorriso serafino, la sua espressione impallidire.
Poi mi sentii una merda, perché insomma, il ragazzo a volte riusciva a essere anche più idiota del fratello, quando lo seguiva nelle sue follie, ma erano i miei idioti innanzitutto e dovevo proteggerli, non ferirli.

“E poi ti chiederebbe scusa per quella volta che se la prese quando andasti a Stanford. In confronto a questo, quella di allora diventa un’esagerazione di alto livello.”
Sam ride finalmente, ma rimane nervoso.
E poi senza che io lo sforzassi a parlare, riprese e mi confessò l’intenzione di lasciare casa di Lisa.

Io non credetti che fosse necessario, avrei preferito che lasciassero quella benedetta casa insieme  perché non mi fidavo a lasciarlo andare via da solo, stavo quasi per proporgli, anzi, per costringerlo a venire a stare da me, ma lui mi sorprese ancora una volta.
Disse che in realtà aveva già chi era disposto ad aiutarlo, a dargli addirittura un lavoro.
Questo mi sconvolse.
Sam lavorare? E per fare che cosa?

La mia sorpresa raggiunse livelli delle torri quando mi raccontò di questa pasticceria gestita nientepopodimeno che da un ARCANGELO.
Non mi fidavo di arcangeli e angeli. Neanche un po' .
Ci siamo scordati che uno di loro mi aveva ucciso con uno schiocco di dita nientepopodimeno che qualche settimana fa?

Non sono cose che si dimenticano e neanche che si perdonano.
A mio parere anzi, la clausura eterna in un buco era troppo poco per un affronto del genere.
Chiesi informazioni su questo arcangelo, mi augurai che fosse almeno un buono, anche se lo dubitavo fortemente.
Fu allora che Sam, un po' reticente, si mise a raccontarmi la storia di Gabriel.

Già venire a scoprire che il suo nome era questo, mi sconvolse al punto da farmi cadere dalla sedia.
“Gabriel?? L’arcangelo Gabriel??”
Non so perché la presi così, in fondo avevamo combattuto il diavolo, LUCIFER in persona, Raphael veniva nominato costantemente come il bad della storia e avevamo conosciuto Michael che era anche più pazzo di lui, ma il nome Gabriel, forse per via della musicalità del nome, mi faceva pensare quasi a un angelo glorioso, buono, forse anche più glorioso di Lucifer stesso, nel suo periodo di luce.

Sam a quel punto mi raccontò la sua storia e rimasi strabiliato di scoprire che non sembrava, a prima vista, così glorioso come pensavo e neanche così perfetto.  
Me lo descrisse all’inizio come un bambino capriccioso e annoiato che faceva dispetti all’umanità, perché non sapeva cosa fare, per passare il tempo.

“È capace di stravolgere la realtà e farla diventare..un po' come..il paese delle meraviglie. Se interviene lui, tu ti ritrovi davanti a cose inspiegabili, la logica scompare e tutto diventa un po' come una sorta di allucinazione di massa, non capisci più cosa è reale o cosa uno..uno scherzo.”
Chiedo di spiegare meglio e Sam lo fa, con degli esempi espliciti, raccontando..e quasi subito afferro che è qualcosa che ho già visto e sentito.

“Aspetta..aspetta solo un secondo, stai parlando di quella volta che quel trickster…vi fece litigare? Per il tuo computer e per la macchina di tuo fratello?”
Sam sembrò come si fosse preso in fallo. Forse non ricordava che me ne avevano parlato o forse non ricordava lui stesso l’episodio.
“Ehm, sì..è proprio lui, Bobby.”
“Ma..non lo avevate UCCISO???” sbottai incazzato.

Sam mi raccontò che credevano di averlo fatto, ma la peste aveva in serbo tanti trucchi, uno dei quali quello di sdoppiarsi e avevano ucciso solo una copia virtuale, ma questo lo avrebbero scoperto solo in seguito, quando…
Qui ebbi quasi un mancamento..
Quando li prese di mira per il martedì infernale.

“Fammi capire..questa…COSA..quando sarebbe successa??” deglutii.
“Bobby..”
“QUANDO! ORA!!”

Sam deglutii e tra una pausa e l’altra mi confessò che era successo tre anni prima.
TRE.
TRE ANNI.
TRE.
Dean e Sam da piccoli guardavano il cartone animato di Aladino fino allo sfinimento, spesso a casa mia. Mi ricordai una frase del genio della lampada: “Tre e se vuoi usarne uno per chiederne altri, la risposta è nisba. TRE.

Tre maledettissimi, fottutissimi anni!
“Ho bisogno di bere..”
“Bobby, io..”
“Lasciami fare, Sam!”
Mi scolai tre bicchieri di whisky, poi lo incoraggiai a continuare.
“Non credo di aver voglia di ricordare quella storia.”
Battei un pugno sul tavolo e lo feci sussultare.

“Questa creatura, dal quale vuoi andare addirittura a lavorare, ha ucciso Dean mille volte mentre eravate intrappolati un loop temporale! Ora, è già abbastanza grave venirlo a scoprire dopo tre fottutissimi ANNI, quindi o mi racconti tutto quello che non mi hai detto o ti chiudo nella panic room. DI NUOVO.”

"Bobby.."
"ORA!!! OPPURE CHIAMO DEAN!!"
Capii subito che era la parolina magica, perchè impallidì e obbedì. Mi disse proprio tutto, compresa anche la parte in cui a suo dire, Dean morì definitivamente.
“Cosa intendi per definitivamente? “ domandai io.
“Bobby..”
“Sam..”

“Ok..io non so come sia possibile, ma lui..io..ho vissuto a quel punto sei mesi senza Dean.”
Credetti di aver capito male. Sei mesi?? Mi sarei accorto se Dean fosse morto per sei cavolo di mesi, poi ricordai del loop temporale.
“Cosa intendi, senza Dean??”
“Dean era morto a tutti gli effetti.”
“Non è possibile, sarà stata un’allucinazione di quel pezzo di..”
“No, no, Bobby, era reale, ti dico..o almeno io l’ho vissuta così.”
“E io in tutto questo? Che ho fatto? Io non mi ricordo nulla.”
Sam prese un grosso sospiro, stava cominciando a sudare. Si alzò dalla sua sedia.
“Mi odierai.”

Mi alzai a mia volta e lo abbracciai, facendo appoggiare la sua testa sul mio petto.

“Ehi, guardami. Sam. Non potrei mai odiarti per qualcosa successo tre anni fa, dove sei stato portato chiaramente alla pazzia. Dimmi cosa è successo, ti prego, prometto che non ti giudicherò.”
“Va bene.”
Prese un grosso sospiro e si risedette.

“Ricordo che ero a pezzi. Non ricordo la mia vita dopo, ma solo..frammenti, come ricordi di un sogno. Ricordo solo una gran solitudine, rabbia, dolore..tristezza..fino a che non ce la feci più..tu eri preoccupato, mi chiamavi, ma io non ti rispondevo neanche. Stavo così male..”
Lo invogliai a continuare.

Mi disse che alla fine IO lo contattai con a mio avviso una soluzione miracolosa, uccidermi avrebbe riportato in vita Dean! Il mio sacrificio, pur di vederli riuniti.
Mi commossi quasi, perché non potei fare a meno di pensare che era esattamente quello che avrei fatto anche io.
A Sam gli si spezzò la voce quando mi confessò quello che aveva fatto.
“Mi hai pugnalato alla schiena?” Mi sentii ferito, ma durò solo un attimo. Sam, il MIO Sam non mi avrebbe fatto mai una cosa del genere e questo che era successo era una chiara prova di quanto stesse male, ferito e sofferente. Chi ero io per giudicare?

“Sapevo che non eri tu! Ne ero talmente certo..non era solo quello che hai detto..ma tutto. Il modo in cui l’hai fatto, il modo in cui mi parlavi, la voce..tutto..di te, mi sapeva di falso. Ho rischiato. Bobby, mi dispiace tanto.”
“Ok..non pensarci, in fin dei conti avevi ragione e non ero io.”
In realtà ero un po' incazzato ma in fin dei conti, Sam, non era lucido, se portato ancora di più allo stremo in quella follia, credo avrebbe potuto uccidere perfino Dean, anche se era già morto.
Mi raccontò di come all’istante si materializzò Gabriel e di come finì l’intera faccenda.

“Quindi alla fine lui ha avuto pietà.” Dissi io, stranito. Questi esseri conoscevano la pietà, ma cosa più sorprendente, la mettevano in atto dopo aver fatto impazzire le persone.
“Dean sa di tutta questa storia?”
Mi rispose di sì. Bene. Un’ottima ragione per fare ancora di più le veci di John e usare le mani.
Consolai comunque Sam, era una cosa passata e non volevo farlo stare peggio di ancora già non fosse.

Lo incoraggiai ad andare avanti, non riuscivo infatti a capacitarmi di come mai un simile essere fosse poi diventato loro amico. Mi sorprendevo anche di Dean. Ero davvero incazzato come una bestia.
Sam mi disse che anche lui non immaginava una simile evoluzione nel rapporto con l’arcangelo, ma la loro vita è imprevedibile e dopo quell’episodio ne sono successe di cose che hanno in un certo senso annullato tutto quanto.

Mi raccontò del giorno della svolta, di quando l’arcangelo si divertì a giocare con loro mettendoli in una realtà parallela, di come avesse addirittura trasformato Sam in una macchina.
Forse mi raccontò quell’aneddoto pensando di farmi ridere, soprattutto quando aggiunse:
Meno male che Dean si accorse subito della cosa, pensa se avesse portato una ragazza e avessero fatto COSE lì..tremo di disgusto al solo pensiero.”

A sta frase divenne rosso come un peperone, cercai di non pensare a strani liquidi che fuoriuscivano fuori da corpi vaganti sui sedili dell’impala di Dean trasformata in Sam o viceversa. Una roba disgustevole. In fin dei conti si parlava sempre del mio figlioccio, non volevo immaginare certe scene, non dovrebbe farlo neanche il fratello ma in quel momento non volevo farmi palesemente distrarre, per notare che l’espressione di Sam era un po' troppo ROSSA e non così tanto disgustata come avrebbe dovuto essere ma più imbarazzata.

Pensai che si era soffermato sulla cosa della macchina, nell’intento di addolcire la figura dell’arcangelo ma con me cascava male, malissimo.
Credevo che gli angeli fossero esseri SERI, magari un po' bastardi, senza pietà, ma in fin dei conti SERI, invece qui, mi si stava delineando sempre di più la figura di un BUFFONE, più di un burlone.
Sam capì che non stava riuscendo nell’intento di far rivalutare la figura dell’arcangelo ai miei occhi e sembrò cambiare strategia.

Passò al lato che io chiamerei “Drammaturgico.” In cui la figura di un arcangelo triste, sofferente e solenne, rimaneva intrappolato in un cerchio di fuoco santo, dopo la clamorosa rivelazione della sua vera identità.
Questo dovrebbe farmi commuovere?
“In quel momento ci trovavamo davanti non solo un ANGELO, ma davanti al FRATELLO di Castiel, capisci?”
Lo disse come se avessi dovuto lasciarmi colpire dalla cosa, forse contava sul mio lato sentimentale.

Se il primo fratello presentato ufficialmente era così, al posto loro, avrei pensato: chissà il resto della famiglia.  Pensai io. Era un brutto presagio fin dall’inizio.
 
Mi raccontò di come fosse stufo delle liti famigliari e di come l’apocalisse fosse solo un’altra lite, un capriccio.
È proprio un coglione. Pensai.

Sam andò avanti nel racconto e mi raccontò come ad un certo punto qualcosa nell’animo di Gabriel sembrò cambiare. All’improvviso, senza un vero motivo, o forse solo scusanti, si alleò con loro, anche se aveva detto di non volerlo fare, di come finse di morire ammazzato dallo stesso Lucifer.
Mio malgrado provai un po' di pena per lui, per la prima volta. Morire ammazzato dal proprio fratello era una cosa vergognosa, dilaniante, una cosa che non potevi superare neanche se, come mi aveva detto lo stesso Sam, aveva usato un trucco.

“Ci mandò poi un videomessaggio dicendoci degli ANELLI, Bobby. L’ha fatto anche se non era costretto, anche se aveva quasi rischiato di morire..”

Rimasi costernato da questa sorta di compassione che Sam stava provando e che forse provava anche Dean, non posso dire che non ne fossi in parte un po' orgoglioso, anche se per quanto mi sforzassi non riuscivo a condividerla del tutto. Forse non avevo il loro stesso animo generoso o forse non lo conoscevo così come lo conoscevano loro, per me era ancora imperdonabile, anche se nel mio cuore qualcosa si spezzava in merito alla sua storia. Checchè ne potessi dire, mi aveva colpito, che nonostante tutto, alla fine avesse scelto di aiutarli, nonostante la sua voglia di restarne fuori, SOPRATTUTTO per la sua voglia di restarne fuori.

Quindi avrebbero perdonato anche Lucifero, se avesse fatto un po' la vittimina raccontando della sua triste storia? Rabbrividii. Non ero sicuro di volerlo sapere.
Una cosa però c’era da dire, se questo angelo era stato perdonato da loro, meritava in fin dei conti almeno lo sforzo di conoscerlo.

“Dimmi dov’è sta pasticceria. Voglio conoscere che faccia ha, uno che riesce a fare così tante cose imperdonabili e riuscire a farsi perdonare ugualmente e spero per voi che non sia solo perché ha un bel faccino.”

















Note dell'autrice: ciao ragazzi! A questo punto, le note sono d'obbligo! Nella storia principale, ero così tanto concentrata su Sam e Dean da non esser riuscita a ritagliare uno spazio per Bobby! Sì,l'ho piazzato all'inizio in uno dei primi capitoli ma poi è scomparso dalla storia xd Non sapevo proprio come fare per continuare a inserirlo e dove e alla fine ho finito per annullarlo del tutto nella storia, ma non è giusto, perchè comunque lui è presente anche se non si vede e quindi visto che oramai il danno è fatto, ho creato questa storia parallela, che diventerà presto parte di una serie! Vi consiglio davvero di leggerla perchè -. e scriverò un avviso anche nella storia principale - qui non scriverò solo i pov di Bobby ma, anche dei pezzi importanti di momenti mancanti di Dean e Sam, come avrete avuto modo di leggere in questi due capitoli, quindi vi consiglio vivamente - se siete di quelli che non vogliono perdersi NIENTE di una storia, di seguire anche questa, altrimenti vi perdete scene importanti che riguardano anche Dean e Sam ^_^ dubito fortemente che tratterrò la wincest in questa storia, perchè credo mi limiterò a inserire i pezzi di Dean e Sam con Bobby, ma non è mai detto! :)
Ho deciso di creare questa storia perchè nella storia principale sembra ch Bobby non esiste LOOL xd e dal momento che farà la sua ricomparsa in seguito, non potevo farlo ricomparire così all'improvviso senza aver fatto presente come aveva preso il ritorno di Sam e gli altri avvenimenti..ne va del realismo della storia e ammetto di essere soddisfatta di come sta venendo questa storia.
Non vi preoccupare ora di ritrovarvi mille e mille capitoli, so che incorso tendo sembro ad esagerare ma stavolta credo di poter dir con CERTEZZA che la storia sarà corta e dubito che supererà anche solo i 5 capitoli.

Siete pronti a leggere dell'incontro tra Gabe e Bobby?? :))
ps non riesco a ricordare se Bobby aveva sì o no incontrato Gabriel, vi prego, se voi lo ricordate, fatemelo presente!! xd
anche se l'ha incontrato nel telefilm, comunque, non cambia comunque la reazione di questi capitoli, perchè anche qualora lo ha già incontrato, non credo sapesse nella totalità chi fosse e tutta la sua storia, ricordo infatti che non compare mai nelle puntate più importanti in cui Gabe è con i Winchester, quindi cambierebbe ben poco :)
   
 
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