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Autore: LadyOfMischief    20/02/2021    5 recensioni
SEQUEL DI "WHATEVER IT TAKES"
Rey è riuscita a riportare Ben in vita, ma la lotta per libertà della galassia non è ancora finita. Ciò che resta del Primo Ordine, ed i sistemi ancora fedeli ai loro ideali, continua a seminare distruzione e morte minacciando ciò per cui la Resistenza ha lottato.
Per Ben questa è l'occasione per rimediare ai propri errori e dimostrare a tutti quanti che non è più Kylo Ren, ma non sarà un'impresa così facile e nel frattempo lui e Rey impareranno cosa significhi stare realmente insieme.
Genere: Angst, Azione, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Ben Solo/Kylo Ren, Finn, Poe Dameron, Rey, Rose Tico
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Saving What We Love'
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Per assemblare il generatore di scudi secondari ci vollero tre giorni, a detta di Rose avrebbero impiegato meno tempo se avessero avuto tutti gli strumenti adeguati, ma con l'aiuto di Rey e un altro paio di tecnici ce l'aveva fatta. Il risultato era stato un generatore di piccole dimensioni lungo non più di dieci centimetri, largo altrettanto e da ogni lato si diramavano i cavi necessari per impiantare il componente a bordo del Falcon. Secondo le simulazioni effettuate con uno dei vecchi computer, rimessi in funzione settimane prima, il generatore funzionava correttamente, tutto ciò che restava da fare adesso era installarlo sul Falcon e successivamente far eseguire una scansione a R2-D2 per accertarsi che si fosse integrato a dovere.
Ben era nella area manutenzione del Falcon insieme a Rose per installare il generatore, non era un granché come meccanico, ma quando aveva circa sette o otto anni gli era capitato di aiutare suo padre a sistemare cavi e valvole a bordo del mercantile. Per Rose quei requisiti erano stati più che sufficienti per chiedergli di darle una mano, anche se fino a quel momento si era limitato a passarle gli attrezzi che le servivano e ad interrompere il flusso di energia elettrica ogni volta che doveva collegare dei fili.
“Okay, ho collegato quasi tutto, ma c'è un problema” dichiarò Rose tirando fuori la testa dal comparto da cui avevano rimosso il pannello, era così minuta che per poter lavorare ci si era infilata fino alla vita.
“Che tipo di problema?”
“Devo inserire l'ultimo cavo, ma tutte le porte sono occupate dai cavi sbagliati, nessuno è inserito nella porta giusta e se li riconfiguro potrei compromettere i sistemi della nave” spiegò lei “Vorrei un tuo parere, hai detto che spesso aiutavi Han a sistemare il Falcon e magari sai il perché di questa confusione”
“Va bene, darò un'occhiata anch'io, ma sei tu l'esperta” disse Ben con gentilezza, anche se era passato molto tempo dall'ultima volta che aveva aiutato suo padre a riparare il Falcon poteva comunque dare uno sguardo.
“Oh no, mi stai sopravvalutando” ribatté Rose arrossendo, per essere una persona estremamente estroversa era abbastanza timida quando qualcuno le rivolgeva dei complimenti o le attribuiva il merito di qualcosa ed era il tipo di persona che cercava sempre di passare inosservata. Forse era per quello che era riuscito a fare amicizia con lei facilmente, o almeno era la cosa più vicina ad un'amicizia che Ben avesse per la prima volta dopo tantissimo tempo. Quando era un padawan presso suo zio aveva soltanto un migliore amico, Tai [1], l'unica persona che non manteneva le distanze da lui e che lo incoraggiava sempre. Tuttavia quell'amicizia era finita male la notte in cui il tempio era stato distrutto, e proprio come gli altri studenti il suo migliore amico era morto a causa sua.
Adesso però non era il momento per soffermarsi sul passato, c'era del lavoro da fare e se il generatore avesse funzionato sarebbero partiti per Parnassos quel giorno stesso. Dovevano approfittare del fatto che il Nuovo Impero stesse impiegando risorse nell'Orlo Esterno, con l'intento di industrializzare l'intero settore facendovi sorgere impianti, fabbriche e cantieri navali.
La notizia si era sparsa rapidamente su HoloNet poiché l'iniziativa veniva promossa come un atto di grande generosità mirato a fornire posti di lavoro onesti – che nell'Orlo Esterno scarseggiavano – e favorire il progresso di quel settore a lungo ignorato dalle precedenti Repubbliche. Ma tutti erano consapevoli che quella fosse soltanto una facciata, certo non erano stati distrutti altri pianeti fino a quel momento, ma quando il Nuovo Impero voleva qualcosa se la prendeva con la forza se non ci riusciva con le buone.
Ben si infilò con la testa e le braccia nell'angusto spazio dove poco prima c'era Rose, e proprio come aveva già anticipato lei i cavi erano tutti nelle porte sbagliate, dove ci sarebbe dovuto essere il cavo blu c'era quello rosso e viceversa, lo stesso valeva per il cavo verde, quello giallo e quello nero. Ricordava vagamente suo padre sbuffare e lamentarsi a causa di un calo di energia, non ricordava cosa l'avesse provocato, ma era stato per quello che Han aveva invertito tutti i cavi poiché era l'unico modo per reindirizzare correttamente l'energia ad alcuni dei sistemi. Doveva solo individuare qualcosa di temporaneamente sacrificabile, scollegare il cavo e collegarvi quello del generatore, non era bravo quanto Rey o Rose, ma era sicuro di poterlo fare. Passò nuovamente in rassegna con lo sguardo i vari cavi cercando di ricordare a quali sistemi fossero collegati ed escluse a priori la possibilità di scollegare quello rosso e quello blu perché persino un bambino avrebbe saputo che erano fondamentali per i sistemi principali della nave.
“Allora? C'è qualcosa che possiamo scollegare?” chiese Rose, la sua voce gli arrivò leggermente ovattata e sembrava abbastanza impaziente.
“Ci sto lavorando, possiamo fare a meno di qualcosa per un po' ” le assicurò.
“Fantastico!” sentì esclamare alla ragazza.
Lo sguardo di Ben si soffermò sul filo nero, se la memoria non gli stava giocando un brutto scherzo doveva trattarsi del sistema di comunicazione, nel caso in cui le cose si fossero messe male ne avrebbero potuto avere bisogno e perciò era meglio lasciarlo al proprio posto. La scelta era, quindi, tra quello giallo e quello verde, cos'era che diceva sempre suo padre quand'era piccolo? “Non toccare mai il filo giallo, a meno che tu non voglia diventare un ghiacciolo”.
Se il filo giallo era collegato al sistema di riscaldamento, quello verde dunque era per il sistema di navigazione, che era fondamentale per la missione e il male minore era rinunciare al riscaldamento durante il viaggio. Lo spazio era estremamente freddo, ma si poteva resistere qualche ora senza riscaldamento a bordo di una nave e viaggiando a velocità luce non ci avrebbero impiegato troppo tempo. Senza indugiare oltre Ben scollegò quel cavo e lo sostituì con quello del generatore, la temperatura non calò immediatamente in maniera drastica, ma quel calore che c'era a bordo non sarebbe durato a lungo.
Ben tirò fuori la testa dal comparto e rimise il pannello al proprio posto con l'aiuto di Rose.
“Adesso possiamo avviare la scansione, ma cos'hai scollegato?” chiese Rose curiosa avviandosi fuori dalla sala manutenzione.
“Il sistema di riscaldamento, ci aspetta un viaggio davvero freddo”
“Sarà meglio portare a bordo qualche coperta in più allora” replicò Rose con calma, dandogli l'impressione di aver già affrontato una situazione del genere prima di quel momento e che non stesse affatto scherzando.
I due raggiunsero la cabina di pilotaggio, dove li attendeva R2-D2 perché da lì avrebbe potuto interfacciarsi con la nave ed eseguire una scansione completa di tutti i sistemi. Ben prese posto sul sedile del pilota, il conputer di bordo aveva rilevato il generatore e attivò gli scudi della nave.
“R2 potresti avviare la scansione per favore?” chiese al droide, che si era abituato nuovamente alla sua presenza e a lavorare con lui, l'ultima volta che l'aveva visto era stato qualche ora prima del disastro al tempio Jedi. R2 emise una serie di beep e cominciò la scansione, mentre Rose prese posto sul sedile del co-pilota in attesa che il droide terminasse il proprio lavoro.
“Non me ne intendo molto, ma come stanno andando le lezioni?” chiese Rose all'improvviso per interrompere il silenzio che era calato.
“Stanno andando bene e i ragazzi fanno progressi ogni giorno” rispose Ben abbozzando un sorriso.
“Immagino che tu e Rey ne andiate fieri, è soltanto merito vostro” quell'affermazione lo fece riflettere, a volte non bastavano dei buoni insegnanti per tirar fuori il meglio dagli allievi, doveva anche esserci buona volontà da parte loro e non arrendersi alle prime difficoltà, caratteristiche che certamente non mancavano ai loro allievi.
“Direi che è un lavoro di squadra, è grazie a loro se stiamo imparando a essere dei bravi insegnanti” ammise Ben, nello stesso momento R2 informò entrambi che aveva concluso la scansione e che gli scudi secondari fossero perfettamente funzionati.

 

 

 

Rey e Chewbecca erano appena arrivati nell'hangar, entrambi con delle coperte tra le mani perché Rose li aveva contattati dicendo loro che sarebbe stato un viaggio molto freddo e che avrebbero avuto bisogno di coperte. Sulle prime Rey aveva pensato che la sua amica stesse scherzando, ma poi Ben era intervenuto per spiegarle brevemente cos'aveva fatto per poter collegare il generatore e tutto aveva acquisito un senso. La cosa fondamentale era che gli scudi funzionassero a dovere senza compromettere gli altri sistemi del Falcon, quella nave aveva subito fin troppe modifiche e Rey dubitava che ne avrebbe rette altre.
Per quella missione sarebbero partiti in sette, inclusi Finn e Poe, delegando Kaydel Connix a coordinare le altre attività previste per quel giorno, dal momento che era la persona più qualificata per farlo. Nessuno conosceva effettivamente le dimensioni del laboratorio – che sarebbe stato sicuramente ben difeso – o quanto personale vi fosse all'interno, perciò erano giunti alla conclusione che sarebbero andati in sette per poi suddividersi in due piccoli gruppi e una sola persona sarebbe rimasta a bordo del Falcon per garantire una fuga veloce nel caso le cose si fossero messe male. Per quel ruolo si era offerta volontaria Zay Versio, nonostante avesse soltanto diciassette anni era una dei piloti più abili della Resistenza e aveva preso parte alle battaglia di Exegol insieme alla squadriglia Inferno [2].
Nell'hangar non c'era nessuno, il che voleva dire che tutti gli altri fossero già a bordo del Falcon o non erano ancora arrivati – fatta eccezione di Ben e Rose – che erano già lì. La rampa del mercantile era chiusa, probabilmente per preservare il più a lungo possibile il calore che c'era all'interno, Chewbecca si avvicinò e batté la zampa sul metallo per avvisare del loro arrivo. Il wookie fece qualche passo indietro e rimase in attesa accanto a Rey, un paio di secondi dopo la rampa venne calata ed entrambi salirono a bordo accolti da Ben. Rey si accorse subito che il sistema di riscaldamento fosse disabilitato perché la temperatura era a malapena più alta rispetto all'esterno, ma quel tepore sarebbe svanito presto. 
Chewbecca richiuse la rampa alle proprie spalle e i tre si avviarono lungo il corridoio per raggiungere la cabina di pilotaggio.
“Rose non scherzava quando diceva che sarebbe stato un viaggio freddo” disse Rey.
“Mi dispiace, ma non c'era altro modo” si scusò Ben.
“Beh, almeno non hai fatto saltare in aria la nave” lo prese in giro lei.
“Non sarò un granché come meccanico, ma so ancora distinguere i cavi” le rispose ironico e Chewbecca – che stava camminando davanti a loro – si limitò a ridere.
Passarono dall'area comune, che era vuota, sia Rey che Chewbecca depositarono le coperte sul divanetto.
“Dov'è Rose? Credevo fosse con te” chiese Rey curiosa.
“È con Zay Versio, le sta mostrando il Falcon” rispose Ben “Quella ragazzina venera questa nave e non appena ha messo piede qui ha cominciato ad esultare” aggiunse ridendo, agli occhi di tutti il Falcon era una leggenda e le storie che circolavano sul conto di Han e la sua nave erano note a chiunque, perciò Rey comprendeva l'entusiasmo di Zay perché anche lei si era sentita allo stesso modo quando aveva scoperto che la ferraglia che aveva rubato a Unkar Plutt fosse la nave di Han Solo.
Chewbecca intervenne rammentando a Ben che anche lui da bambino si comportasse esattamente in quella maniera, quella nave faceva lo stesso effetto a tutti a prescindere dall'età. Dei passi risuonarono in corridoio e Rose e Zay giunsero dalla direzione in cui si trovavano gli alloggi, la giovane pilota indossava un paio di pantaloni simili ai suoi, ma rosso scuro e una giacca bianca da cui si intravedeva il collo alto della maglia grigia che indossava sotto. I capelli castani erano raccolti in uno chignon basso, come sempre.
“Ciao Rey!” la salutò Zay allegramente “Ciao Chewbecca!” aggiunse rivolgendosi al wookie, che ricambiò il saluto agitando una zampa, poi si diresse in cabina.
“Ciao Zay, allora, che te ne pare del Falcon?” le chiese Rey.
“Non ho mai visto nulla del genere, questa nave ne ha viste tante eppure eccola qui e ancora in forma” rispose la ragazza, che chiaramente non era al corrente di quante volte avessero riparato il Falcon nel corso dell'ultimo anno e questo era dovuto al fatto che Zay e la sua squadriglia avessero trascorso molto tempo a reclutare alleati.
Dei colpi provenienti dall'esterno avvisarono i presenti dell'arrivo di Finn e Poe, il che voleva dire che l'ora della partenza fosse appena giunta.
“Vado io” annunciò Rose.
“Sarà meglio che oguno vada al proprio posto” aggiunse Zay sedendosi sul divanetto, reclamò una coperta tutta per sé e poggiò i piedi sul tavolo da gioco.
“Per favore potresti mettere i piedi giù?” le chiese Ben con gentilezza “Meglio evitare l'ira di Chewbecca e non rovinare la sua postazione di gioco” in effetti il wookie era davvero affezionato al dejarik, era il suo gioco preferito e lo prendeva così seriamente che non accettava di perdere con nessuno, tranne con Rey o Rose.
“Spero tu stia scherzando Solo” replicò Zay, ma tolse comunque i piedi dal tavolo e si sedette in maniera più composta.
Rey e Ben raggiunsero Chewbecca nella cabina di pilotaggio, il wookie aveva già preso posto su uno dei sedili posteriori e R2 gli stava accanto, il droide avrebbe preso parte alla missione e li avrebbe aiutati a bypassare i comandi delle porte del laboratorio.
“Chi è il pilota per oggi?” chiese Rey, non c'erano dei turni prestabiliti e decidevano sul momento.
“Sei tu quella abile con gli atterraggi folli” fu l'unica cosa che disse Ben prima di occupare il posto da co-pilota, Rey prese posto accanto a lui e avviò le procedure per il decollo.
“Hey, l'ultima volta l'abbiamo fatto insieme, perciò anche tu ne sei capace” gli ricordò Rey “E questa volta non ce ne sarà bisogno se tutto andrà secondo i piani”
“Non vorrei sembrare pessimista, ma nulla va mai secondo i piani” le fece notare Ben con sarcasmo, non che avesse tutti i torti, ogni volta che pianificavano qualcosa in un modo o nell'altro la situazione prendeva una brutta piega.
“È per questo che esiste sempre un piano alternativo” disse una voce alle loro spalle, entrambi si voltarono e Rey vide Poe sulla soglia “Sono venuto a chiedervi se siamo pronti a partire”
“Siamo pronti” gli confermò Rey.
Pilotare una nave in cui si congelava non fu affatto facile, faceva così freddo che per tutta la durata del viaggio Rey non aveva smesso di tremare, lo stesso si poteva dire di Ben e persino Chewbecca si era lamentato della temperatura. Quelle due ore erano sembrate infinite e di tanto in tanto Poe era andato a chiedere quanto mancasse all'arrivo, tra tutti era certamente quello più impaziente e non era abituato a fare da semplice passeggero poiché era stato proprio lui a pilotare il Falcon in moltissime occasioni dopo Crait.
Visto dallo spazio Parnassos era un ammasso rosso-violaceo ed era una landa desolata, che paradossalmente era provvista di oceani scuri, ma Rey sapeva che un tempo non fosse così. Tutti, tranne lei, sapevano cosa fosse accaduto lì decenni prima e le avevano raccontato che una volta Parnassos era verdeggiante, con acque cristalline e una vegetazione rigogliosa, ma a seguito di un incidente nucleare [3] l'ecosistema del pianeta era stato stravolto. Gran parte della vegetazione si era ridotta a un deserto dalla sabbia viola, le acque degli oceani erano diventate scure e il livello era aumentato notevolmente e per un lungo periodo c'erano state piogge acide che avevano ucciso gran parte della fauna. Tuttavia l'aria era rimasta respirabile e parte della popolazione era rimasta lì, ma, stando alle loro informazioni, era regredita ad uno stato primitivo.
Il Falcon non era ancora abbastanza vicino per essere a portata di tiro del sistema di difesa e Rey attivò sia gli scudi principali che quelli secondari.
“Chewbe avvisa gli altri che ci avviciniamo al pianeta e siamo pronti ad entrare nell'atmosfera” il wookie non se lo fece ripetere due volte e si alzò per dirigersi all'area comune.
“Direi che ci siamo” sospirò Rey, si fidava del lavoro di Rose, ma non poteva fare a meno di sentirsi tesa.
“Ci porterai giù senza problemi” la rassicurò Ben posandole una mano sul braccio “Se gli scudi secondari non dovessero funzionare sai già cosa fare” lei si limitò ad annuire e rivolse la propria concentrazione ai comandi della nave.
Non appena il Falcon si avvicinò a Parnassos un colpo di turbolaser investì in pieno il mercantile che sussultò, il computer di bordo le segnalò immediatamente che gli scudi secondari avevano ceduto al colpo e perciò restavano solo quelli principali. Il sistema di difesa aveva bisogno di qualche secondo prima di sparare il secondo colpo e se non fossero atterrati prima di quel colpo c'erano ancora gli scudi principali a proteggerli.
Mantenendo una velocità abbastanza alta Rey cominciò la discesa verso il pianeta, non poteva atterrare troppo vicina alla foresta in cui era situato il laboratorio, ma non poteva neppure atterrare nel bel mezzo del deserto – dove la nave sarebbe stata troppo esposta a pericoli – e perciò il posto più sicuro era in prossimità dell'oceano. Tuttavia quella sicurezza era apparente, nei rapporti che aveva letto Ben alcuni degli ufficiali divagavano segnalando la presenza di strane e feroci creature provenienti dall'oceano e per questo si rifiutavano di testare armi in quella zona disabitata, ma Zay sarebbe stata al sicuro blindata a bordo del Falcon e quella era l'opzione migliore che avevano.

 

 

L'atterraggio non fu così tremendo come quello su Rakata Prime, avevano calcolato bene i tempi ed erano atterrati a qualche chilometro dalla riva del mare non appena il secondo colpo aveva fatto fuoco e perciò erano stati colpiti di striscio, ma gli scudi principali avevano fatto il loro dovere.
“Ce l'abbiamo fatta!” esclamò Rey sollevata.
“Ce l'abbiamo fatta” ripeté Ben “Ed è merito del pilota” aggiunse sporgendosi in avanti per baciarla, ma non appena le sue labbra si posarono su quelle di Rey R2 ricordò a entrambi la sua presenza con dei beep insistenti e immediatamente i due si allontanarono in preda all'imbarazzo. Rey aveva assunto un colorito rosato sulle guance e cominciò a ridere.
“Credo che a qualcuno non piaccia vedere certe cose” disse Ben indicando il droide.
“Credo proprio di no” replicò Rey “Sarà meglio andare dagli altri”
Spensero i sistemi e si alzarono dai rispettivi posti per raggiungere gli altri con R2 al seguito, percorsero il breve corridoio e si trovarono nell'area comune. Rose era stretta in un abbraccio collettivo da parte degli altri, in fondo era merito del suo generatore se non avevano dovuto ricorrere all'atterraggio a velocità luce e per Ben fu strano vedere una scena del genere, quando era al servizio di Snoke e il Primo Ordine otteneva un successo di solito gli ufficiali si limitavano ad applaudire e congratularsi formalmente. Ma stava imparando che lì tra le fila dei ribelli molto spesso si comportavano come se fossero un'unica grande famiglia in cui si scherzava, si rideva e ci si abbracciava per festeggiare anche il successo più piccolo.




 

Spazio Autrice:
L'elettronica non è il mio forte perciò mi scuso per eventuali baggianate sui cavi, ma a bordo del Falcon tutto è possibile per tutte le volte in cui Han ha apportato modifiche (se siete curiosi su Wookieepedia le trovate tutte).
R2 da droide insolente quale è non tollera smancerie, poteva andar peggio però se ci fosse stato C-3PO.

 

Note:
[1] Nel fumetto di The Rise of Kylo Ren appare il personaggio di Tai, unico e migliore amico di Ben durante gli anni con Luke.
[2] La squadriglia Inferno era in origine la squadriglia capitanata dalla madre di Zay, Iden Versio insieme al marito Del Meeko (entrambi ex-Imperiali che si sono uniti alla Resistenza).
Questi personaggi appaiono nel videogioco Star Wars Battlefront II.
[3] Parnassos (pianeta di origine di Phasma) era stato colonizzato dalla Corporazione Mineraria Con Star ed è stato a causa di un malfunzionamento di un reattore in una loro struttura se si è verificato il disastro nucleare che ha devastato il pianeta. Tutto quello che ho scritto a riguardo è ripreso dal materiale canonico.

   
 
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