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Sam non aveva chiuso occhio,
così si alzò e andò a prepararsi una camomilla.
Ehi non era giorno di riposo
oggi? – chiese sua madre mentre si versava del caffè.
Ehm, a dire il vero non ho
dormito per niente… -disse mettendo a bollire l’acqua.
Come mai Sam? Qualcosa non
va con Miguel? Altri litigi a scuola? Sei preoccupata per il Cobra Kai? – la
canzonò Anthony.
Sta zitto Tony – lo guardò
male.
Ehi – Amanda ammonì il
figlio, mandandolo di là – Che succede? Sam puoi parlare con me!
È complicato mamma – ammise
ripensando a come si era sentita dopo quello che era successo sotto agli
spalti.
Sicura che non si possa
rendere meno complicato? – la guardò.
Sam la guardò e sospirò
mentre si versava l’acqua nella tazza: Hai mai baciato una ragazza? – chiese a
brucia pelo.
Come…- quasi sputacchiò il
caffè arrossendo – Al liceo durante un gioco, sì -ammise.
E cosa hai provato? – disse
sedendosi difronte a lei.
Beh, le ragazze sono più delicate
– ridacchiò – Perché mi chiedi questo? Fate ancora questi giochi? – chiese
incuriosita.
No, cioè – sbuffò- Okay,
Tory mi ha baciato!
Tory? Quella che ti ha sfregiata?
– disse scioccata – Sam…? Perché mi hai fatto quella domanda?
Mamma…-abbassò lo sguardo
poi la guardò nuovamente – Non avevo provato, neanche con Miguel o Robby,
quello che ho provato quando lei mi ha baciato. Ma sicuro l’ha fatto solo per
prolungare il tormento che già mi dà – ammise mettendosi in piedi.
Sam…- la osservò- Cosa hai
provato?
Sbuffò: Mi batteva
fortissimo il cuore, e non riuscivo a fermarlo.
E poi? Ne avete parlato? –
chiese.
Certo che no, è partita a
razzo! Si è allontanata velocemente – Amanda sorrise – Che c’è?
Beh, penso che non se lo
aspettava neanche lei, tesoro – ammise. Era vero quella ragazzina aveva colpito
sua figlia, sfregiandole il braccio per sempre, eppure quello che Sam le aveva
appena raccontato la faceva sorridere – Dovreste provare a parlarne civilmente.
Era iniziato così il nostro
discorso, civilmente, poi ci siamo di nuovo battute e poi mi ha baciata, non
credo si possa fare qualcosa civilmente con Tory – ammise.
Sai dove abita? – chiese la
madre- Sì, allora va da lei, in un ambiente familiare, magari è più affabile.
Grazie, mamma ma penso che
passerò – rispose.
Non passerà se non l’affronti
adesso che la cosa è ancora fresca.
Non ti passa per la testa,
che non mi interessi nulla di lei? – ammise.
Uhm, Sam posso dirti una
cosa? – disse guardandola e all’annuire della figlia continuò – Sei arrossita,
quando parlavi di lei, cosa che prima non succedeva – ammise la madre e vide la
figlia, sbuffare e andare via.
~
Ebbene le parole della madre
l’avevano convinta, meglio affrontare le cose di petto, rimandarle, non
sarebbe servito a nulla. Accostò la macchina come la volta in cui l’aveva
accompagnata e scese dall’auto. Percorse il viale e trovando un uomo, chiese
dove potesse trovare Tory e quello strafottente glielo indicò. Arrivata davanti
alla porta bussò e attese, agitata lo era, ma non spaventata.
Chi è? – disse un bambino
aprendo la porta- Oh ciao, chi sei?
Sono…- si fermò come dire al
piccolo chi fosse – Un’amica di Tory.
Tory? C’è una tua amica alla
porta – disse il ragazzino mentre andava in camera.
Chi…cosa… diamine ci fai qui?
– disse mentre la spingeva goffamente fuori, chiudendosi la porta alle spalle –
Che vuoi?
Ciao…- disse Sam per rompere
il ghiaccio.
Ti ripeto… cosa vuoi? –
disse fissandola.
Non credi che dovremmo
parlare dell’altro pomeriggio? – chiese.
Non c’è nulla da dire…
-sospirò.
Mi hai baciata…come minimo
una spiegazione! – disse Sam.
Sta zitta, vuoi che ci
sentano? – disse stringendole il polso. Poi si accorse della stretta e la mollò
– Scusa!
Wow, grazie e scusa dalla
tua bocca non li avevo mai sentiti – disse Sam stupita.
LaRusso, che vuoi? – chiese
ancora.
Dimmi perché mi hai baciata
e me ne vado…- la fissò.
Era uno scherzo! – ammise.
Ah, dovevo immaginarlo, un
nuovo punto per prendermi di mira? Che stupida…
Perché cosa pensavi che
fosse? Che tu mi piacessi? – disse strafottente.
Cosa hai provato? – chiese a
brucia pelo.
Cosa vuoi che abbia provato?
Niente… -disse ma Sam la vide arrossire.
Okay, come non detto,
sciocca io che volevo parlare civilmente – ammise dandole le spalle e iniziando
a camminare.
Tory la vide allontanarsi, e
provò di nuovo quella sensazione avuta dopo il bacio, che lei le aveva dato
alla fine, Sam non aveva fatto nulla. Era ormai davanti alla sua macchina,
quando la raggiunse.
Mi batteva forte il cuore –
ammise -Non smetteva! E lo stesso sta facendo adesso – sperò che si girasse –
Non so perché l’ho fatto, dimenticalo Sam! – si stupì di essere riuscita a
chiamarla per nome.
L’altra si girò lentamente e
la fissò: Cosa significa? – chiese.
Non è difficile, dimentica,
è stato uno stupido scherzo! – rispose.
Intendevo che ti batte il
cuore anche adesso – le si fece più vicina.
LaRusso, non avvicinarti di
nuovo – la fissò immobile, che diavolo stava succedendo?
Un attimo fa mi chiami con
il mio nome e adesso di nuovo per cognome? – Sam non si fece intimorire. Anche
il suo cuore era impazzito nel petto, era un caos di emozioni il suo corpo.
Così fece l’unica cosa che avrebbe chiarito le cose una volta per tutte, afferrò
il bavero della giacca della biondina e l’attirò a sé. Impresse le labbra su
quelle dell’altra e le mosse piano, affinché l’altra facesse la sua mossa, che
non tardò ad arrivare. La strinse dai fianchi e schiuse le labbra per
accogliere la sua lingua che si scontrò con quella della castana. Sussultarono
assieme e iniziarono un lento bacio, calmo ma intenso, si staccarono per
mancanza di ossigeno.
Sam…che diavolo stiamo
facendo? – disse non abbandonando i fianchi dell’altra.
Non lo so, sono confusa, ma sto bene -ammise poggiando la fronte su quella dell'altra.
Dovresti andare a casa, qui
non è sicuro! – ammise crogiolandosi in quel loro stare così. Il cuore non
smetteva di battere e non le importava in quel momento.
Forse adesso so perché mi odiavi
tanto- ammise Sam- Sei gelosa di me!
LaRusso, quanta importanza
ti dai – disse e arrossì di nuovo.
Sei arrossita, ed è inutile
che neghi – la strinse in un abbraccio.
Sam – era la prima volta che
si sentiva bene, con una persona, davvero tranquilla – Adesso vai! – la scostò.
Okay, ma non finisce qui! –
ridacchiò Sam.
Vuoi farti sotto per caso? –
mosse i pugni.
Non correre Nichols – rise
mentre le dava le spalle e andava via.
Idiota – Tory era rimasta a
fissarla per un tempo indecente.
Sono felice che abbiate letto, non siate timide/i lasciate anche solo un cuoricino per farmi sapere se la storia vi piace! xoxo