26/08/2009
1 recensioniRientrammo nella chiesa. Mi appoggiai alla prima panca che trovai.
Anya:”Fiu…” sentii Daniel ridere, mentre chiudeva la porta diroccata.
Daniel:”Non sei abituata a certe feste” disse, passandomi accanto, calmo.
No, non lo ero. L’ultima che avevo passato, era stata quando ero una neonata, e in braccio a mio fratello.
Iniziai a ridere anch’io. “Quanto sono stupida” pensai. Non ero solo stanca della festa. Ero anche stanca della continua emozione che mi aveva accompagnato per tutto il giorno. …no… dell’emozione che provavo da quando lo conoscevo. Guardai verso Daniel, per spiare se non stesse ridendo di quel pensiero, ma ciò che vidi, mi fece mancare un battito.
Si era spogliato la camicia, e il suo corpo rifletteva alla luce della luna. Era perfetto. E’ sempre stato perfetto. Un’opera d’arte lì, a pochi passi da me. Mi alzai, incantata da lui, dal suo corpo, dai suoi modi di fare. Maledetta luna. Si girò, sentendomi arrivare. Non disse nulla. Mi lasciò fare. Posai una mano sul suo petto, un po’ spaventata. Sentivo i battiti del suo cuore. Tremavo anche un po’. Poco dopo posai anche l’altra, e mi avvicinai a lui. Lo guardai negli occhi. Anche quelli, erano stupendi. Neri come la pece, dietro alle lenti degli occhiali. Riuscivo a leggere la sua spavalderia, dietro quegl’occhi, la sua sicurezza, il suo modo di fare. Divampavano di forza e coraggio.
Ero molto bassa, rispetto a lui. Mi alzai in punta di piedi, e mi avvicinai al suo viso. Chiusi gli occhi, e lo baciai. Mi lascio fare, al principio, probabilmente aveva letto anche quello: il mio primo bacio. Poi, appena staccai le labbra da lui, mi cinse la vita con un braccio. Mi strinse a se, e mi diede un bacio. Uno dei suoi. Veri. Unici. Accarezzai il suo volto. Ne io ne lui emettemmo un suono.
Mi prese in braccio, e mi portò dove era solito lui dormire (scoprii che non era nemmeno molto lontano da dove dormivo io). Mi fece distendere. Si mise sopra di me, accarezzandomi la gamba, scostandomi il vestito, senza staccare mai i suoi occhi dai miei… Fu lì che iniziò. La nostra notte, il nostro sogno… la mia prima notte… la mia prima…
Mi sentii bene. No, benissimo. Accarezzavo il suo corpo nudo, era così perfetto, unico per me. Mi baciava senza mai smettere, dalla mia bocca, al collo, fino ad arrivare a baciare il mio corpo nudo. Non ero mai stata così felice. E lui era praticamente bravo in tutto!...essendo la mia prima volta, avrei dovuto essere a... “disagio”… non provai dolore.Solo una grande gioia venirmi da dentro Lo strinsi forte a me. Sentii il suo cuore accelerare i battiti come il mio. …e lo sentii sorridere. Mi ricordo che, quando ritornai per pochi secondi a mente lucida, nel bel mezzo del mio inebriamento per lui, desiderai “Mia Dea… Scyinx… Mamma… Papà…Andyew… vi prego, non ponete mai fine a questa notte… non ponete mai fine… a questo sogno bellissimo di nome Daniel…”
Lilla era un po’ arrossita. Forse non è il massimo sentirsi raccontare di ciò che “era capace fare” suo fratello. “Beh… ti hanno ascoltata, no?”
“Si.. hanno esaudito il mio desiderio.. per tutto il resto dei miei giorni sono rimasta con lui… ne passammo altri di giorni divertenti come quello… imparai tutto ciò che potevo dai suoi insegnamenti… capitammo anche in classe insieme… e passammo altre notti così… fino a che lui non ha deciso di partire” mi feci un po’ triste.
Lilla si avvicinò a me e mi diede una pacca sulla spalla “Te l’ha promesso.. .tornerà, vedrai”
In quel momento la porta si spalancò.
Loki:"Ciao Anya, bellissima…Lilla, buongiorno!” ci salutò entrambe, sempre allegro come solo lui poteva essere.
Loki si avvicinò a mi prese “Scusami Lilla, te la rubo per metà mattina, devo mostrarle l’ultima scoperta del sottoscritto”
Priscilla:”Andate, andate… “
Uscii insieme a Loki, di corsa, stranamente felice. “Ah, Lilla” dissi voltandomi “Stai attenta quando metti apposto il mio comodino, c’è una statuetta di legno raffigurante un unicorno a cui tengo molto, che ho ritrovato ieri… devo sistemarlo, non so ancora chi è quel pazzo che ha osato buttare una tale statuetta in mezzo al bosco” le feci l’occhiolino
…
Avevo capito. Ecco cosa amava di mio fratello. Non solo era l’unico che l’aveva accolta e l’aveva protetta. Aveva realizzato anche il suo desiderio. Trovare un ragazzo che la amasse e formasse con lei una famiglia. Io, Loki e Daniel eravamo la sua famiglia, ormai, la sua nuova vita.
Inoltre, non l’aveva mai detto, ma… oltre a suo insegnante e amante… Daniel era ormai il suo più caro amico. (Inoltre, Daniel le aveva insegnato proprio bene, a scuola è una delle più brave, dopo di lui!)
…Lo ammetto, sto ammirando il mio fratellino!
Lilla
[Necromancer]- Anya Special
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N E C R O M A N C E R