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Autore: Spensieratezza    28/02/2021    2 recensioni
Cosa sarebbe successo se Sam non avesse mai perso l'anima?
Dean e Sam insieme ai loro amici, non faranno altro che attraversare salti quantici per tutta la storia e impareranno un sacco di cose su loro stessi e gli altri.
Scusate, nell'ultimo capitolo ho confuso i nomi, come al solito. Castiel non ha cambiato partner ovviamente. Sta sempre con la stessa persona, ho solo sbagliato a scrivere.
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Castiel, Crowley, Dean Winchester, Lisa Breaden, Sam Winchester
Note: What if? | Avvertimenti: Incest | Contesto: Sesta stagione
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Il salto quantico'
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Dean, Sam e Adam passarono il resto della serata aspettando la cena, a giocare alla playstation. Sam aveva comprato numerosi giochi che lui e Dean conoscevano da bambini, cosa che lasciò Dean piacevolmente sorpreso. In quel momento stavano giocando a Spyro.

“Sammy! Hai comprato tutta roba che andava di moda trent’anni fa! Povero Adam, devi passare un po' più di tempo con il fratello più moderno.”
“Guarda che Adam va PAZZO per Spyro e Crash Bandicot, per non parlare di Medievil!” disse Sam.
“Alla fine della giornata ho la testa come la Gioconda, ma confermo.” Disse Adam.
“A proposito di Medievil, sei riuscito a uscire dal labirinto? Io e Sam ne uscivamo pazzi.”
“Dean! Non spoilerare! Non è ancora arrivato a quel punto!”
“Labirinto? Quale labirinto?”

“E poi concentrati su questo. Un gioco alla volta e ricordati che la prima volta che perdi, tocca a me!” disse Sam.
Dean ridacchiava ogni volta che Sam doveva uscire dal salotto per andare a girare il sugo o guardare le patate al forno, in teoria fino a che non sarebbe tornato, il turno avrebbe dovuto essere ancora di Sam, ma spesso Dean giocava sporco e Sam lo beccava a rubargli il turno.

“Visto che ti piace giocare sporco, adesso tocca ancora a me! E sarà ancora il mio turno anche se morirò per altre tre volte!” disse Sam.
Adam li guardava sorridendo, ma con un velo di malinconia.

È bello vederli giocare così come due ragazzini..ma non era quello che mi aspettavo. Allora forse sto sbagliando tutto nel voler fare il cupido della situazione? Forse ho preso solo un fuoco di paglia. Non vedo bruciare fiamme, o le nascondono bene o mi sono sempre sbagliato io. Forse ho qualcosa che non va e in ogni caso il mio interesse quasi morboso per far accoppiare i miei fratelli forse non fa di me una bella persona..e se lo scoprissero potrebbero anche fraintendere tutto quanto, pensare che magari sono gay o innamorato di loro.
Poi però successe che Dean lasciò perdere il gioco.

“Vado a vedere un po' cosa c’è per cena e..ehm, magari aiuto anche Sam a cucinare!”
Ceeerto come no. pensò Adam malizioso.
“Tu continua pure!” disse Dean chiudendo la porta.
“Dean? Non stavi giocando?” chiese Sam, impegnato a girare il sugo. Aveva un bel colore il sugo, quasi color fragola, pensò Dean orgoglioso.
“Sono venuto a vedere che cucini..posso?”
Sam lo guardò sospettoso, poi terrorizzato quando gli cinse la schiena.
“Dean? Che fai?”

“Mi chiedevo cosa facessi di buono..” disse Dean avvicinandosi.
“È solo un..po' di sugo.”Disse Sam.
“Che c’è Sammy? Ti vedo nervoso. Qualcosa non va.”
“N-non c’è niente che non va, p-però sta lontano.”
“Lontano? Non capisco questa parola. Il sugo comunque si gira così. Ecco così. Mi ricorda una certa scena.” Gli morse lascivamente l’orecchio. Stava chiaramente pensando alla famosa scena di Ghost, indovinò Sam, imbarazzatissimo. “Allora? Come sto andando?”

“St-stronzo..c’è Adam di là.”
“Ma noi siamo qua.” Gli leccò l’orecchio.
Poi con le labbra arrivò al mento  e infine alla bocca.
Si baciarono.
Poi Sam lo scostò, sorridendo compiaciuto e rosso come un peperone.
“Dean.non con LUI a pochi metri.”
“Ufff..che noioso.”

“Che bambino che sei.” Disse Sam scuotendo la testa ma con gli occhi che brillavano. “Dean, che intenzioni hai? Sta indietro!!”
 
L'attenzione di Adam venne catalizzata da un rumore assordante di pentole e piatti caduti rovinosamente a terra.

"DEAN! SAM! TUTTO BENE??"

Sam stava raccogliendo le pentole e Dean si era buttato a prendere scopa e paletta per raccogliere i cocci dei piatti rotti, entrambi avevano i capelli all'aria e vestiti stropicciati.

"Non...capisco se avete fatto cadere voi pentole e piatti, o se sono le pentole e i piatti ad aver fatto cadere voi."

"A-Adam, allontanati da li. Q-qualche vetro potrebbe aver raggiunto la pota." disse Sam, ringraziando che Dean non spiaccicasse parola.
Adam, sorridendo maliziosamente e tutt'altro che scontento che si fossero dimenticati di chiedergli di aiutare, chiuse la porta alla velocità della luce, prima che potesse a loro venirgli in mente.



durante la cena, Adam si chiese come Sam avesse fatto a finir in tempo la cena e a non far esplodere tutto. Ad un certo punto, Dean era uscito e Adam si era reso conto che aveva macchie di sugo sparse sulla maglietta, prima non le aveva notate.
“Avete rotto tre piatti. Si può sapere che avete combinato in quella cucina??”
Sam e Dean non osavano guardarsi negli occhi.

“Diciamo che Dean..non è esattamente portato per la vita DOMESTICA.” Disse Sam a denti stretti.
“Oh, perché tu sì?” rise Dean.
Sam gli fece la linguaccia ma smise subito perché Dean gli fece un sorriso allusivo.

“Potresti usarla in un altro modo quella lingua.”
Sam lo guardò scioccato.
“Ewwww se volete vi lascio da soli.”

“NO!!” dissero subito i due in coro.

“Okayyyy. Comunque credo che nessuno dei due sia portato per questa vita, non siete abituati alla caccia voi due? Quando vi ho conosciti sembrava questa la vostra vita. Non riesco a immaginarvi pagare ogni mese la bolletta e a ammuffire su un divano.”

Dean e Sam si guardarono poi riabbassarono lo sguardo.
“In effetti non sapevo come affrontare l’argomento, ma la realtà è che..sono un cacciatore, sarò sempre un cacciatore e sono settimane che evito ogni telegiornale perché mi sento male.. adesso abbiamo preso una pausa, ma almeno per ME è momentanea..questo non fa per me.”
Sam lo guardò scioccato.

“Dean! Anche per me è una pausa momentanea!”
Dean lo guardò speranzoso.
“Davvero?”

“Ma certo! Pensavo questo non fosse in dubbio! Questa casa..ce l’ha data Gabriel per rimetterci in sesto, per permettere ad Adam di riprendersi dopo quello che ha passato, ma non ho mai pensato che fosse..definitiva, ecco.”
“E il ragazzo qui accanto a noi che ne pensa?” chiese Dean.

“Il RAGAZZO ha affrontato con suo fratello l’argomento più di una volta ed è d’accordo con lui, Dean! “disse Adam in maniera petulante.
Dean lo guardò con tanto d’occhi.
“Sembri sorpreso.” Disse ADAM, muovendo le sopracciglia.
“oglio che..tutto questo..la playstation..i pranzi veri..pensavo..che voi due..”
Tacque imbarazzato.
Sam lo guardò con dolcezza.

“Dean, abbiamo parlato tanto io e Adam da quando siamo tornati..gli ho detto quanto è importante per noi il lavoro che facciamo..lui lo sa ed è stato il primo ad incoraggiarmi.”
“Ok..io pensavo..temevo..”
“Pensavi che si prospettava per me una vita da un uomo di mezza età con le pantofole e la pancetta e le bollette da pagare? Non l’ho mai fatto fino adesso, perché dovrei volerlo fare ora?”

“Io..” non era un sogno, vero? Sam stava davvero dicendo che aveva intenzione di continuare a seguirlo?
“Ho già fatto questo discorso con Adam.” Disse Sam, che sembrava leggere nei suoi pensieri. “Ha detto che non si perdonerebbe mai di spezzare una COPPIA come la NOSTRA.” Disse, sottolineando con enfasi la parola coppia. “Indipendentemente da quello che lui deciderà di fare.”
“Deciderà?Non verrà con noi?”

“Woah calmi! L’ho già detto a Sam, voi siete sicuri, io invece non sono sicuro che voglio fare questa vita.” disse Adam.
“Adam..” cominciò Dean.
“Aspetta, lasciami parlare. Intendo che sicuramente voglio provarci, sono curioso, non posso negarlo, ma in realtà mi piacerebbe di più vedere se posso riprendere gli studi. L’università mi affascina.”

“Ma guarda..mi sembra un film già visto.” Disse Dean sorridendo.
“Sì, beh, si nota che siamo fratelli no? Insomma, io sarò per sempre vostro FRATELLO e mi entusiasma l’idea che mi facciate vedere come è stata la vostra vita fino adesso, ma è come anche se sapessi anche che non mi basta, capito? Voi fate il vostro lavoro STRAORDINARIAMENTE, e sicuramente vorrò farne parte, ma più come lo fa Bobby, insomma, un po' esserci e un po' anche farsi i cavoli propri no? Poi siete Sam e Dean, siete sempre stati solo voi, perfino Castiel ogni tanto si stacca da voi e se ne va in Paradiso per non dover sempre fare la candela.”

Dean e Sam si scambiarono un'occhiata imbarazzata, ma con un sorriso pieno d'amore.

“Ci sta dicendo che ci vuole fuori dei piedi.” ridacchiò Sam.
“Lo capisco, settimane solo con te, anche io uscirei pazzo.”
“Ah sì, è così eh? Chi è che mi ha appena chiesto di tornare a cacciare? Non mi sembra che odi tanto la mia compagnia.”
“Ma io parlavo di Adam. Io ho una soglia di sopportazione molto più alta, lui è solo un ragazzino..”
“Ho appena deciso che caccerò da solo, non ti sopporto!”
“Non vale, è la prima risposta che conta!”

“Mamma mia, litigate come una vecchia coppia sposata! Vado a farmi una doccia!”
Appena Adam si allontanò, Sam sorrise.
“È incredibile, dovremo essere noi a fare forza a lui dopo quello che ha passato e invece è lui a fare forza a noi.”

 “È molto più maturo di tanti ventenni che ho conosciuto, credimi, Sam..i discorsi che mi ha fatto oggi al lago..da brividi, credimi. Ha una sensibilità, un’intelligenza e una profondità..stentavo a credere alla sua età, mi ha fatto sentire piccolo e stupido.”disse Dean.
“Mmmm..a me non li hai mai fatti questi complimenti.”
“Sei geloso del ragazzo?”
“E tu?”

Risero tutti e due consapevoli che erano delle battute che si erano già scambiati un anno fa.
“Vieni, voglio farti vedere una cosa.” disse Sam.
Lo accompagnò quindi a vedere ll veliero.
“Questi sembrano quasi..non prendermi per pazzo, ma sembrano..”
“SIAMO NOI, non è pazzesco? O almeno è quello che sostiene Adam.”

Dean rimuginò un po'.
“Quando stavamo andando al lago, in macchina ha fatto un sogno e..parlava nel sogno, diceva che c’erano due supereroi nel suo veliero.
Sam lo guardò basito.

"Che c'è Sam? Perché fai quella faccia?"

“Io..credo di essermi lasciato sfuggire che..da piccoli ci travestivamo da Batman e Superman.”
“E questo cosa c’entra..non..Ohhh.”
Dean rimase un attimo assorto nella rivelazione.
“Dean, guarda..” disse Sam in quel momento. “Ha spostato un’altra pedina. Non c’era fino ad oggi”
Sam prese la pedina di un piccolo cupido in mezzo alle pedine. La pedina era un pupazzetto con i riccioli biondi, gli occhi azzurri e un arco con dei cuoricini attaccati.
“Era in mezzo alle nostre pedine.”
Dean e Sam si guardarono.

“Non so se essere inquietato dal fatto che Adam si definisca il nostro Cupido, o sentirmi uno sfigato perché ne ho bisogno.” Disse Dean.
“Credi che la sua decisione di lasciarci da soli, sia perché sospetti qualcosa? Di noi due?” disse Sam con gli occhi sgranati.
“Mmm..sai che potrebbe anche essere così.”
“Cosa? Parli sul serio??!”
 “Sam, la vogliamo smettere di prenderci in giro? Credo sappiamo entrambi che Adam sappia di noi due.”

“Io..mi sembra strano..? “
 “Lo sa, ti dico..le cose che dice, le battute che fa...e oggi mi ha detto delle strane cose..”
“Più strane di quelle che ha detto in cucina?" gli chiese Sam facendogli dei grattini, semisdraiato su di lui.
“Sì! Parlava di accoppiamenti tra animali, di incesti felini, come se..,come se volesse farmi capire qualcosa..”
“E COME te ne parlava?”

“Diceva in poche parole che solo la razza umana lo considera come immorale, agli animali non importa.. e poi qualcosa sul fatto che la vera musica la sente anche attraverso una porta chiusa..e pochi giorni fa, ti cantai quella canzone.”
“Credi si riferisse a quello?.”
“Secondo me sì.”
Sam sorrise e si commosse.
“Nostro fratello ci sta..incoraggiando?”

“Probabilmente ha capito che sei una testa di legno che ha bisogno di essere incoraggiato.”
Sam lo guardò storto.
“Che cosa vuoi dire con questo?”

“Che ultimamente sto facendo tutto io, sembri una donzella che ha bisogno di essere conquistata. Mi sembra di essere tornato ai 14 anni, quando corteggiavo le ragazze,”
“In realtà non mi hai ancora neanche proposto un appuntamento. Un appuntamento VERO.”
“Beh, che posso farci? Non ti schiodi dal ragazzino. Se faremo mai l’amore, vuoi portartelo dietro ad assistere?”
Sam arrossì vertiginosamente.
“Ma sei impazzito?”

“Che c’è di male a dirlo? Tanto lui è il primo ad incoraggiarci, vorrà essere sicuro che è riuscito nel pian..”
Sam gli bloccò la bocca con un bacio.
“Non puoi esserne sicuro.” gli sussurrò sulla bocca.
Dean gli morse piano il labbro sensualmente.

“Lo so invece e sai perché lo so? Perché è MIO FRATELLO.”
“E io..cosa sono?”
“TU SEI MIO.”
Si baciarono e fu molto più dolce, un bacio che li sciolse entrambi come burro.

In quel momento uscì fuori Adam, già vestito, capelli bagnati, fresco della doccia.
“Finalmente vi siete decisi!!”
Dean e Sam si spostarono immediatamente e Sam crollò a terra.
“ADAM!!! Possiamo spiegarti.” Disse Dean.
“Ma dai. Qualcosa di più originale no?” chiese Adam sorridendo.
“Stai..sorridendo.” disse Dean.

“Ma dai, sei proprio una cima, Dean!”
“Quindi tu..lo sapevi. Lo sapevi veramente.” Disse Sam.
Adam annuì. “Ho cercato di seminare indizi per tutta la strada, ma forse avrei avuto più successo con una vera caccia al tesoro. Sai che io e Castiel stiamo proponendo di farvene una?”

“Cosa?? Che è questa storia?” chiese Sam.
“Segreto!” disse Adam sibillino.
“Okay, aspettate un attimo! Tutto questo ha un qualche cosa di assurdo..Sam! Nostro fratello ci ha appena visti baciarci e sorride. SORRIDE,capisci?” disse Dean e non potè fare a meno di sorridere anche lui.

“Beh, forse vi aspettavate che vi urlassi contro? Mi spiace di avervi deluso ma faccio quello che voglio.”
“Non manchi mai di stupirci.” Disse Sam orgoglioso.
“E poi non è come se non lo intuissi già.” Disse Adam.
“Credevo fossimo stati discreti.” sbuffò Dean.

"Dean, tu e la discrezione viaggiate su due linee parallele. La serenata di notte ti sembra discreta??" chiese Sam ridendo.

"Beh, a quell'ora i ragazzini dovrebbero dormire." bofonchiò Dean.

“Ehm, no, in teoria i ragazzini a quell'ora sarebbero a ballare e sballarsi, sono io che sono vecchio dentro. Ma no, non è stato quello..anche se devo ammetterlo, se non sospettassi niente, la serenata di notte mi avrebbe acceso una lampadina, ma non è stato quello, quanto il fatto che Zaccaria..me lo aveva detto.”
“COOOSA. Zaccaria?? Cosa ti ha detto quel farabutto?” gli chiese Dean.

Adam quindi gli riepilogò il discorso con l’ex angelo defunto.
“E così noi dipenderemmo in modo irrazionale, psicotico e anche EROTICO l’uno all’altro vero?” chiese Dean malizioso.
Sam era di viso così rosso che stava bruciando.
“Ho paura gli possa tornare la febbre.”disse Adam.

“Ma figurati, è solo imbarazzato! Oh, gli ripeterò questa frase tremila volta in questi giorni. Per una volta tanto Zaccaria mi ha fatto ridere!”
Sam gli lanciò contro un cuscino.
“Non è divertente.” Disse Sam sorridendo.
“Oh, sì, lo è TANTO.” Disse Dean.

Adam si volse a guardarli sorridendo, così tanto che i due fratelli si sciolsero, Sam prese l’iniziativa di andare da lui e lo abbracciò con amorevolezza.
“Grazie.”
“Avevi bisogno di qualcuno che ti dicesse che stavi perdendo tempo.”

Dean era a pochi passi e sembrava lottare per buttarsi di peso su di loro, ma aspettò pazientemente che Sam sciolse piano l'abbraccio, poi prese Adam per un braccio e lo trascinò in un abbraccio avvolgente.
“Grazie batuffolo.”
“Sam…hai visto? Mi chiama batuffolo. Comincia con i nomignoli, poi mi proporrà un menage a trois.”
“Come hai fatto a leggermi nel pensiero.” Gli diede un buffetto sulla testa.

“Davvero, sono molto molto felice, se anche avessi avuto dei dubbi sulla natura del vostro rapporto mi è bastato vedervi così tristi l’uno senza l’altro per capire quanto fosse giusto che voi..steste insieme e poi..confesso di ricordare un po' cosa delirava Sam quando era nella gabbia.”
A quelle parole, Dean e Adam guardarono Adam basiti e incuriositi.

“Io…credo sia giunto il momento di darvi delle spiegazioni. Ricordo un po' cosa è successo nella gabbia e..”
“Oddio…” disse Sam.
“Che c’è? Che succede?”
“Hai ragione..Lucifer..il pensiero su Zaccaria..Michael te lo ha visto nella mente.”

Dean spostava il viso dall’uno all’altro.
“Ma che stai..”
“Sam? Ma che stai dicendo?” chiese Adam che non aveva vissuto quella situazione.

“Ho visto Lucifer e Michael parlare, ricordi della gabbia..che non ho vissuto..parlavano di me!” A quel punto Sam si mise a raccontare di quell'episodio a cui si riferiva.



Purtroppo ad un certo punto Lucifer mise gli occhi su Sam.
Sentiva percepire dentro di lui delle emozioni sopite e forse le poteva sentire perché lui era il tramite.
“Avverto dei sentimenti STRANI in questo ragazzo. Sam..sentimenti CURIOSI.”

“Hanno qualcosa a che fare con suo fratello Dean?” chiese Michael.
Lucifer si voltò atterrito.
“Come fai a saperlo?”
“Sono stato dentro Adam e ho avvertito lo spettro di una discussione curiosa con Zaccaria.”

“Quella larva angelica..? Cosa avrà potuto mai trovare da discutere con quel ragazzino?”
“Qualcosa di interessante..” disse Michael.
Quando Michael gli riportò cosa aveva sentito, Lucifer era sbalordito.
“Sì..sembra coincidere..infatti quello che ho captato io, è un sentimento d’amore che sembra sconfinare anche l’amore fraterno..forse c’è anche una traccia di lussuria..”

“Credevo che gli umani non nutrissero certe pulsioni per i propri consanguinei.”
“Infatti molti non lo fanno, e i pochi lo nascondono, a quanto pare è considerato..IMMORALE..pomiciare con persone della propria famiglia.” Disse sottolineando la parola.
Michael sorrise imbarazzato  e si voltò.
Lucifer gli mise un braccio attorno al collo.
“Che c’è? Noi non siamo come LORO.”

“Ma in questo sì. Forse gli somigliamo più di quanto pensiamo.”
Lucifer tolse subito il braccio da Michael.
“Scusa, non volevo offenderti.”
“Sono il DIAVOLO, niente può offendermi.”
“Potrai pure essere il diavolo, ma rimarrai sempre mio fratello.”
“Eppure volevi UCCIDERMI.”
“Non so se l’avrei fatto alla fine..” disse lui, abbassando lo sguardo.

Lucifer lo studiò. “Forse tutto questo è servito a noi per ricordarci quali fratelli eravamo.”
“Ne sono felice.”
“Bene, forse è il momento di ricordare anche a Sam quale fratello avrebbe potuto essere.
“Lucifer, che cosa vuoi fare??”
“Cambiargli le prospettive. Niente di malvagio.”
“E di DOLOROSO?”
Lucifer aveva sorriso.

“Non può esistere consapevolezza senza dolore. Una delle leggi più importanti di nostro padre.”
Michael si era morso il labbro e Lucifer lo guardò incuriosito.
“Ma dai..ti sei affezionato al ragazzo, dopotutto?”

Ma Michael rispose con un'altra domanda.

“Credi che la compassione per il dolore, sia essa un atto d’amore?”
Lucifer lo guardò spalancando gli occhi, poi allungò un dito verso Michael che non si scostò.
Lucifer gli accarezzò uno zigomo con gentilezza.

“Sei bello, Michael..” disse solenne.
Il dito di Lucifer brillava di pulviscoli dorati, mentre Lucifer si allontanava, Michael si chiese se forse vediamo negli altri la magia che essa stessa è in noi.
 
“È successo quando ho rivissuto tutto nella gabbia quando stavo per venire a prenderti.”
Adam era ancora sconvolto da quel dialogo e Dean sbottò.
“Un attimo! Quindi Michael ti ha estorto quel ricordo dalla mente????”

“Non credo, Dean, Michael è stato dentro di me e quindi molto probabilmente ha potuto avere facilmente accesso a quel ricordo.” disse Adam.
“Se ti ha danneggiato il cervello, lo ammazzo quel figlio di puttana, vado anche su in Paradiso!" disse infervorato, poi si calmò. " Dunque è stato per via di quello che ha detto Michael, che Lucifer ha scoperto i tuoi sentimenti per me.” disse, stavolta riferito a Sam.
Adam annuì anche per il fratello, Sam era imbarazzatissimo. "Ragazzi, possiamo darci un taglio adesso? Non mi sento a mio agio a parlare di sentimenti e cose del genere.." rispose quest'ultimo.

“Diciamo che Lucifer ha intuito da quel momento i sentimenti di Sam per te e si è..divertito a giocare con la sua mente.” disse Adam ignorandolo.
"Mio dio, Sam..”
“Dai, adesso non rifacciamo drammi, Dean, te lo avevo detto già cosa era successo..” gli accarezzò il braccio.
“Non avevo idea che fosse cominciata in questo modo!!” disse Dean.

“Mi dispiace, è tutta colpa mia, se avessi chiuso la mente a Michael.” Disse il ragazzo.
“Assolutamente non devi darti la colpa! Adam, quando stavo venendo a prenderti, ho visto questa discussione da fuori e ho notato anche questo particolare importante, Lucifer stava già intuendo che emanavo sensazioni ed emozioni strane, credo che alla fine lo avrebbe capito anche senza l’intervento di Michael!”

“Cavolo, ragazzi miei, io capisco il trauma che avete passato, ma queste rivelazioni arrivate un po' tardive..mi lasciano scombussolato. Non capisco perché non mi avete detto tutto settimane fa!” disse Dean con una nota di rimprovero.
Loro lo guardarono male.

“Scusa, se ero impegnato a fare ancora ordine con il mio cervello, a cercare di capire che cosa mai potevate aver vissuto oltre terra, per arrivare a baciarvi appena vi ho visti e cercare un qualche collegamento con quello che delirava Sam nella gabbia. A mio avviso, per quanto ne sapevo, i suoi potevano essere solo deliri e allucinazioni  e non avere nessun riscontro nella realtà. Scusa se non è così facile dire ai propri fratelli che pensi che hanno una relazione consanguinea che va anche oltre all’affetto, se vi trovavo con la luna cattiva avreste anche potuto mollarmi uno schiaffo.”

“Io non avrei mai..”
“Per quanto mi riguarda invece, ho ricordato solamente adesso questa conversazione, non era davvero un MIO ricordo. Forse è un premio per aver vinto la prova, non lo so. Fatto sta che mi sono completamente dimenticato di questa conversazione, altrimenti sarò scemo che non ho preso Adam da parte per dirgli di parlarne? “

“Incredibile. È tutto assurdo. Avremmo potuto risolvere tutto molto tempo prima e invece,.” Disse Dean.
“E invece siamo tutti e tre dei gran stupidi.” Disse Adam buttandosi sul divano e facendosi coccolare da tutti e due i fratelli.

“Ora però sono curioso..cosa dicevi Sam? Erano cose sconce?”
Sam gli diede un pugno sul braccio.
“Diceva il tuo nome, Dean.” Precisò Adam. “ Diceva che ti voleva bene. Erano perlopiù frasi sconnesse e disperate, in cui invocava il tuo perdono. Quelle parti erano molto confuse, neanche io stavo proprio benissimo. Credevo fossero parte delle allucinazioni mie, ma poi ho capito che non era così.”
“Tuo fratello è un galantuomo.” Disse Dean, che non aveva evidentemente creduto che Adam non ricordasse altro.

“L’ho sempre saputo. Non come un buzzurro di mia conoscenza.”
“Mmm..credevo ti piacesse il mio essere buzzurro.”
Adam alzò gli occhi al cielo.
“Comincio a sentirmi di troppo qua.”
“No, dai, resta, Dean sta scherzando.”

“Adam, voglio che tu sia sincero con noi, se non ti piace che scherziamo in questo modo voglio che tu..” cominciò Dean.
“Ma no, è che..”
Un fruscio d’ali li interruppe.

“Sapete cosa a me invece non piace?”

La voce di Castiel.

Essere liquidato quando abbiamo un appuntamento.” Disse Castiel, rivolgendosi a Sam.
 





















alloraaaaa siete stufi di questo quadretto? volete passare oltre? ahhahah in realtà mi rendo conto che la cosa si sta protraendo anche oltre quello che volessi ma sono tanto carini non trovate? xd ora cosa vorrà Castiel? cosa intendeva con appuntamento? LOOOL finalmente come potete vedere Adam esce allo scoperto! Non ne poteva più poverino xd pensate che in questo capitolo, volevo anche fare litigare i nostri due fratellini per la troppa pressione di nascondere il loro segreto ma non ho avuto cuore alla fine di farli litigare xd molto meglio non credete? devo dirvi che anche se amo molto questa storia mi sto un po scoraggiando vedendo quanto sta diventando lunga ççç e sento la nostalgia delle altre mie storie quindi non so..può darsi che a breve tornerò ad aggiornarle! e pensare che credevo di finre questa perché pensavo fosse quella più breve tra tutte xd
   
 
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