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Autore: inlovewithfour    01/03/2021    0 recensioni
Dagli ultimi anni ad Hogwarts fino all'Ordine della Fenice originale, in questa storia troverete le avventure di James, Lily e i Malandrini proprio fino alla fine.
Dalla storia:
《Raccogliamo ciò che seminiamo.》Rispose seria e risoluta.
《Che filosofa!》Urlò gesticolando platealmente.《Posso avere un autografo? Vorrei che tutti sapessero che ti conosco, sarebbe un onore!》
《Io invece preferirei che questa cosa non si sapesse in giro.》Si voltò, facendo ondeggiare i morbidi capelli vermigli, dando le spalle ad un Potter sghignazzante.
《Così mi uccidi, Evans!》Le urlò dietro, fingendosi disperato e quando sentì Lily ridere gli si riempì il cuore.
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: I Malandrini, Lily Evans, Marlene McKinnon | Coppie: James/Lily, Sirius Black/Marlene McKinnon
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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《Ma che razza di problemi hanno i babbani?》Urlò James, anche se tra il vento e le sirene, l'amico lo sentì a stento. Erano sulla moto di Sirius nel centro di Londra, e avendo superato il limite di velocità, seppure inconsapevolmente -chi lo sapeva che i babbani avessero queste strane regole?- avevano gli sbirri alle calcagna. 《Vai un po' più veloce, amico, questi ci prendono!》

《Che faccio, volo?》Propose quindi, non avendo alternative. Per quanto la sua moto andasse veloce, e per quanto si ostinasse a fare lo slalom tra le auto in fila ai semafori, a Londra c'era molto traffico.

《Non voglio passare l'estate con quei bastardi del Ministero, vai di acceleratore!》Lo esortò energicamente.

《Ma Ramoso,》Rise Sirius. 《non abbiamo più la traccia.》Gli ricordò ghignando. James Potter ci pensò per un attimo... il suo amico aveva ragione, quelli del Ministero non sarebbero mai risaliti a loro.

《Divertiamoci un po'.》Gli diede due piccole pacche sulla spalla e Sirius accostò in un vicolo cieco. Entrambi scesero dalla moto, lanciandosi delle occhiate furtive e aspettando che i poliziotti li raggiungessero. Quando la volante si fermò davanti al vicolo per impedir loro di uscire, i due si scambiarono un'occhiata complice. Sirius incrociò  le braccia e si lasciò cadere all'indietro, poggiando il sedere contro la moto; James, invece restò lì in piedi accanto a lui.

《Siete in trappola, ragazzini!》Intimò un agente poco entusiasta del suo lavoro. 《Come ti chiami?》Chiese a Sirius, tirando fuori un taccuino dalla tasca dell'uniforme.

《Mi dispiace, ma preferisco le ragazze.》Alzò le spalle con fare spiacente.

《Senti teppistello, non ho voglia di scherzare.》Mise in chiaro. 《Stavi guidando quella moto come un pazzo e in più nessuno di voi due portava il casco.》

《Quale moto?》Chiese James, facendola sparire con un colpo di bacchetta.

《Quell...》Ma quando si accorse che non era più lì, sgranò gli occhi.

《In servizio ubriaco...》Commentò il ragazzo con gli occhiali mentre il suo migliore amico lo guardava con un ghigno compiaciuto. 《Brutto affare!》

《Tutto a posto, Clarke?》Chiese il collega mentre lo raggiungeva. Erano solo due ragazzini, multarli non doveva essere poi così difficile, sarebbero già dovuti andare via.

《La moto... era...》Indicò il punto in cui il veicolo giaceva fino a qualche secondo fa.

《Il suo collega è ubriaco.》Lo avvertì James. 《Fossi in lei lo porterei a fare un giro.》Sia lui che Sirius oltrepassarono i due agenti confusi, uscendo da quel vicolo con la loro solita nonchalance. Non appena furono fuori dal campo visivo di quegli uomini, scoppiarono a ridere, iniziando a correre più veloce che potevano.

《Ramoso dove diavolo è la mia moto?》Mormorò il riccio tra una risata e l'altra.

《Da Lunastorta, credo.》Alzò le spalle prima di infilarsi nel vicolo a fianco.

《Sarà meglio.》Lo minacciò un attimo prima che entrambi si smaterializzassero nel vialetto di casa del loro amico.

《Che avete combinato?》Chiese il ragazzo dai capelli color miele che li stava attendendo seduto sulla moto.

《Come stai bene lì sopra, Lunastorta!》Il riccio sorrise malandrino. 《Sembri quasi un cattivo ragazzo.》

《Mia mamma è quasi morta di paura!》Disse scendendo di lì e aprendo la porta di casa, invitandoli ad entrare. 《Devo ricordarvi che è una babbana? Io e mio padre non usiamo spesso la magia in casa, una moto che si materializza nel suo giardino mentre pianta dei fiori non è esattamente il massimo per lei.》

《Era un momento di necessità... ci scuseremo con tua madre.》Gli assicurò James, profondamente dispiaciuto per quella signora sempre tanto gentile. 《D'altronde è lei quella simpatica della famiglia.》Lo prese in giro sghignazzando con Sirius alle sue spalle, ma lui li ignorò; ormai era abituato alle loro stupide battute. Entrambi i malandrini seguirono Remus su per le scale fino ad arrivare in camera sua.

《Cosa ci fate qui?》Chiese prendendo posto sul letto, mentre James si sedette sul bovindo e Sirius a cavalcioni su una sedia.

《Ci mancavi, Lunastorta.》Il riccio alzò le spalle. 《E poi i Potter se ne sono andati in vacanza, ci sentiamo soli!》

《Disperatamente soli.》Si lamentò l'altro, poggiando la testa contro il vetro della finestra. Remus scoppiò a ridere, sembravano due cuccioli abbandonati alla ricerca disperata di attenzioni.

《E cosa volete da me?》Chiese quindi, sapendo che era esattamente la domanda che volevano sentire, e ne ebbe la conferma quando li vide ghignare sotto i baffi.

《Invitarti a casa Potter, ovviamente!》Esclamarono entrambi alzandosi in piedi. Remus scosse la testa e si portò una mano in fronte, trattenendosi a stento dal ridere.

《Ci vieni?》Chiese Sirius, afferrandolo per le spalle. 《Pensaci, ci divertiremo come matti!》

《Sì, ci vengo.》Rispose, con tono di ovvietà. Come avrebbe potuto rifiutare un invito tanto allettante? Per quanto fossero pazzi, erano i suoi migliori amici e amava stare con loro.

《E allora salta sulla moto, io e te facciamo il giro lungo!》Esclamò felice il riccio.

《Questo significa che sono appena stato scaricato?》Si lamentò James.

《Già Ramoso, sei grande e grosso, saprai smaterializzarti, immagino.》Lo prese il giro Sirius, ed in un colpo di bacchetta, il suo migliore amico non era più lì. A distanza di poco, anche loro due giunsero a destinazione, imbattendosi nel ragazzo con i capelli corvini che li aspettava sul ciglio della porta, appoggiato allo stipite con le braccia incrociate.

《Ah Lunastorta, spero tu sia pronto a trascorrere la notte più indimenticabile della tua vita!》Lo avvertì, sfoggiando un ghigno malandrino.

《Ma di che parla?》Chiese a Sirius, alzando confuso un sopracciglio.

《Lo scoprirai, amico mio.》Gli diede una pacca sulla spalla ostentando lo stesso sorriso dell'altro ragazzo. 《Lo scoprirai.》

  
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