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Autore: Marc25    03/03/2021    1 recensioni
trama:
Un ragazzino ingenuo non si ricorda niente del suo passato, si ricorda solo di essersi risvegliato un giorno nella città di Roscow, nel continente pacifico del mondo di Albadros, una strega gli ha detto che troverà risposte nella città di Alcius, pericolosissima città dove sono tenuti i peggiori criminali. A Roscow incontra un ragazzo, Ichigo, che deve salvare sua madre, un incontro che sarà destinato a cambiare le loro vite e ad aiutarsi a vicenda per raggiungere i rispettivi obiettivi.
Genere: Avventura, Commedia, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate
Capitoli:
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~~Cap 14 – Stesso sangue

L’uomo gigantesco si chiamava Forb, nei primi tempi del suo arruolamento nella prigione era il flagello dei fuggitivi, il principale motivo per cui nessuno fuggiva da Alcius era lui, ne aveva fatti fuori decine, poi le difese della prigione negli anni si intensificarono e si sparse la voce di questo uomo grande quanto una montagna che aveva portato alla morte chi provava a fuggire.
Mizuki aveva sentito qualcosa di queste leggende ma non ci aveva dato troppo peso prima, pensava che non avrebbe mai rivisto Ichigo. Ora era terrorizzata, anche Ichigo era pietrificato. Persino Kaito non aveva mai visto un essere così ed era timoroso.
Forb rimase stranito nel vedere Kaito: Un bambino? Ahahaha. Vi faro a pezzi tutti in poco tempo, non pensate che mi faccia impietosire da un bambino.
Ichigo: Ho una spada, non mi sottovalutare.
Forb: Ahahaha, ti disarmerò con poco.
Kaito: Ichigo, Mizuki, lasciate fare a me, voi scappate, presto arriveranno le guardie.
Forb: Ahahahahahahahahahahahahahahaha, non ho mai sentito niente di cosi divertente. Vi fermero tutti e tre in un attimo
Forb aprì le braccia, effettivamente occupava tutto lo spazio e bisognava metterlo giù per poterlo superare.
Kaito non avrebbe dovuto sottovalutarlo, ne era consapevole.

Kaito subito corse contro Forb, gli arrivava a stento all’altezza della pancia, Forb tirò un pugno verso dov’era Kaito, ma il ragazzino lo schivò saltando poco prima dell’ impatto, il pugno di Forb incrinò il pavimento che colpì al posto del ragazzino. Nel frattempo Kaito col salto aveva raggiunto l’altezza della faccia di Forb e lo colpì con un calcio, l’uomo stava per cadere ma nel mentre prese la gamba di Kaito ancora in aria e lo sbatte contro il suolo, la parte del pavimento si ruppe.
Kaito rimase sorpreso e non riuscì ad alzarsi subito, al contrario di Forb che si avvicinava minaccioso.
Ichigo: Kaito!!!
Ichigo corse contro Forb con la spada ma l’uomo si fece ferire parzialmente il braccio che mise a difesa del corpo, sembrava avere un armatura al posto del corpo, poi tirò un pugno a Ichigo che fu scaraventato lontano, Mizuki subito corse da lui, non era niente di grave, Forb aveva tirato un pugno debole, era troppo concentrato sul ragazzino biondo ancora a terra. Mizuki e Ichigo sentivano le voci delle guardie in avvicinamento e sembravano un bel po’.
Forb rideva: Ahahah, adesso ti schiaccio moscerino!
Alzò il piede che avrebbe coperto buona parte del corpo di Kaito ma quando lo scese le mani di Kaito lo bloccavano, poi il ragazzino fece forza e riuscì a far cadere Forb, poi si rialzò.
Forb era più impressionato che mai ma si rialzò in breve tempo: Non pensavo che un bambino potesse essere così forte.
Kaito pensava di avere poco tempo e corse  ancora una volta contro Forb, stavolta lo toccò con quel palmo che aveva già steso quel mostro che avevano incontrato a Bourabia, Forb accusò il colpo e fu trascinato un po’ lontano ma non cadde, di nuovo Kaito tentò di colpirlo con il palmo ma stavolta non sortì nessun effetto, come se il palmo si fosse “scaricato”, Forb gli tirò un calcione forte ma Kaito non cadde, anzì fece una capriola e tornò alla carica, Forb fu colto alla sprovvista e Kaito tirò una raffica di pugni in pancia, Forb era esterrefatto e non riusciva a reagire, proprio in quel momento arrivarono le guardie.
Videro a bocca aperta tutti i pugni tirati a Forb e poi il calcio che Kaito tirò sotto al mento di Forb che misero il gigante fuori combattimento.
Kaito guardò con sguardo quasi assassino le guardie che rimasero pietrificate, Ichigo e Mizuki raggiunsero Kaito, poi uscirono tutti e tre dalla porta delle prigioni indisturbati.


Kaito, Ichigo e Mizuki erano euforici, le guardie che avevano visto Kaito mettere a tappeto Forb non le stavano neanche seguendo, era una fortuna che lo avessero visto, batterle tutte non sarebbe stato facile, nonostante la presenza del ragazzino biondo.

Tuttavia all’improvviso accade qualcosa di imprevisto.
Kaito sentì un tuffo al cuore e si fermò, Ichigo dopo un po’ si girò e disse: Kaito, perché ti sei fermato?
Ma non ricevette risposta, si avvicino leggermente preoccupato, da Kaito uscirono due lacrime, che caddero, si formarono due fiori a terra, poi si accascio al suolo anche lui, prima in ginocchio mise i palmi delle mani a terra e poi si accasciò definitivamente al suolo, sentiva solo in lontananza Ichigo chiamarlo preoccupato ma poi chiuse gli occhi mentre le lacrime continuavano a scorrere da sole.



In quello stesso momento vicino alle sponde a Nord del continente, in mare…:
Reg Myke stava vomitando l’anima, non ce la faceva più, soffriva di mal di mare e adesso che il mare era calmo e che erano quasi arrivati stava cedendo. Si, perché Reg aveva dovuto guidare la nave in direzione del continete di Erestron dal gran continente Jial, se avesse dovuto occuparsene il suo signore, non sarebbero arrivati neanche dopo un anno, ora la nave su un mare calmo andava da sola e lui stava sfogando il suo malessere.
Ogni tanto Reg si toccava istintivamente la testa, aveva un cappello, e quando non lo trovava per un attimo entrava sistematicamente nel panico, poi si ricordava che glie lo aveva “chiesto” il suo giovane padrone, Aegis.
Aegis infatti stava dormendo beatamente e stava coprendosi il viso col capello di Reg, così non lo disturbava il sole. Se lo guardava in quel momento vedeva il ragazzo dormire con una gamba leggermente piegata e  l’altra distesa e la schiena stesa sul legno del pavimento della nave era completamente rilassata, sperava che si fosse svegliato al più presto, svegliarlo era sempre stata una impresa.
Poi come se Aegis lo avesse sentito, sentì uno sbadiglio, poi vide il suo giovane signore stiracchiarsi e poi molto delicatamente con la mano destra toccarsi il cappello che aveva sugli occhi, lo alzò molto delicatamente per non avere l’impatto del sole così forte, per smorzarlo, ci riusì, provando comunque un certo fastidio, si mise poi a sedere e lanciò il cappello a Reg che lo prese al volo: Aegis, sei impazzito! E se fosse caduto in mare, sai quanto ne sono affezionato.
Aegis: Ma non è caduto, no?
Reg: Sempre l’ultima parola tu, eh?
Aegis non rispose e si alzò completamente, Reg si fermò a guardarlo. Aegis era un ragazzo all’apparenza abbastanza normale, alto circa 1 metro e 75 cm, capelli scuri a spazzola, occhi castani che potevano rilevare dolcezza e molta anche ma succedeva davvero di rado, chissà com’era prima di quel giorno? Si chiese per un momento Reg, poi tornò a scrutarlo, vestiva una giacchetta nera che gli copriva solo le spalle, come al solito, questo mostrava i suoi addominali non scolpiti ma evidenti, braccia muscolose ma non disadorne, e poi vestiva quei soliti pantaloni e le solite scarpe, tutto rigorosamente nero. 
Secondo Reg, nel complesso Aegis era bellissimo, distolse subito quel pensiero dalla sua testa e tornò a rimettere

Aegis: Siamo arrivati?
Reg: Ti sembra che stiamo sulla terraferma?
Aegis: Ah, già, ma..
Reg: Si, si vede il porto della città di Plius di Albadros, è lì che siamo diretti, manca poco.
Mentre Aegis aggiustava la cinta con la spada appesa, ebbe un sussulto al cuore e rimase bloccato, iniziò a lacrimare, cadde al suolo mentre una voce sempre più lontana lo chiamava: Aegis, Aegi..poi più niente mentre le lacrime scorrevano da sole.
 


In quello stesso momento, nella torretta di controllo di Alcius:
Hannah: Sta per accadere ciò che successe tanti anni fa, vero?
Lily: Lo senti anche tu?
Hannah: No, come potrei
Lily: La sensazione che il momento si stia avvicinando, appena sono arrivata qui l’ho sentita. Il posto è proprio questo

La guardia incosciente messa a controllo della torretta era stesa per terra.

Lily guardò dalla torretta, vide improvvisamente nella sua visuale Kaito correre insieme a Ichigo e ad una donna. Poi improvvisamente Kaito si fermò, Lily chiuse gli occhi capendo, un sussulto al cuore, come se fosse l’ultimo colpì Lily, lacrime le caddero dal viso, cadde per terra, vide Hannah, prima di chiudere gli occhi con le lacrime che scorrevano da sole.


Ichigo tentava di svegliare Kaito, ma senza successo. Non era preoccupato del fatto che non si stesse svegliando, ma non era mai accaduto che si fosse addormentato improvvisamente e soprattutto lacrimando, dei fiori circondavano lui e Kaito, Mizuki li guardava preoccupati ad una certa distanza, se lo avessero visto così, anche le guardie li avrebbero  attaccati, dovevano fuggire al più presto, vide preoccupato la torretta, ma non riuscì a vedere niente e nessuno.
Decise di prendere Kaito in braccio e di portarlo via, ma improvvisamente senti degli zoccoli di un cavallo in avvicinamento, poi fermarsi, rimase pietrificato, sapeva chi era.
Si girò verso l’uomo che scese dal cavallo.
Mizuki: Vicies..
Vicies: Allora, non mi chiedi come sto, mamma?
Ichigo guardò Vicies interrogativo, poi si girò verso Mizuki che lo guardava piangendo: Mamma?

   
 
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