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Autore: Spensieratezza    03/03/2021    3 recensioni
Albus Severus Potter guarda suo fratello pensando che James è come una falena. Bellissimo e luminescente, glorioso. I suoi occhi brillano come lucciole e le sue mani..oh, potesse perdersi in quelle specie di serpenti ammalianti e incantatori che sono quelle mani, ma non può permetterselo, James non dovrà mai sapere che si infiamma se anche solo lo sfiora per sbaglio.
- il titolo della storia è questo e sarà questo definitivamente per un sacco di motivi, che spiegherò
-revisione della storia completata
Genere: Romantico, Sentimentale, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Albus Severus Potter, Harry Potter, James Sirius Potter, Ron Weasley
Note: What if? | Avvertimenti: Incest | Contesto: Più contesti
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Riportami all'inizio'
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La relazione tra Albus e Damian, proseguì timidamente, anche nei giorni seguenti, nonostante James provò a infastidirli in ogni modo, ogni volta che li incrociava anche solo per “sbaglio.”.
“Ops! Scusa, ti ho fatto cadere,. Ho interrotto la passeggiata romantica dei piccioncini.”
“Via dalla mia strada, colombelle.”
“Sai, mi chiedo chi dei due faccia la parte della femmina, tra voi due, io parteggio per Al.”
 
“Io..sento il bisogno di scusarmi, non so proprio chi glielo possa aver detto.” Disse Al.
“Il problema non è che lui lo sappia, ma che senta di avere il diritto di trattarti in questo modo, di me non mi importa, ma tu..sei suo fratello, Al!” gli disse Damian.
“Lo so, è lui che..sembra esserselo dimenticato.” Disse Albus triste, tirando su con il naso. Non voleva cedere alle lacrime, non lo avrebbe fatto.

 
Il destino però, aveva in programma ben altri piani, infatti Albus stanco di quella situazione, lo trascinò fuori dall’aula, portandolo in bagno.
James rimase spiazzato ma questo non gli impedì di scherzare con la sua solita ironia.
 
“Che irruenza, Al. È la stessa irruenza che usi in camera da letto?”
Albus dal canto suo, aveva la faccia livida.
“Adesso ascoltami bene, sono stanco delle tue prese in giro. Non mi importa se ce l’hai con me perché hai scoperto che mi piacciono i ragazzi, ma non..”
“Non dire un’altra parola! Se hai intenzione di parlare con me di questa..porcheria..fai bene a risparmiare il fiato!”
 
Che delusione, e io che speravo volesse darmi una bella notizia, tipo che il damerino sputasentenze l’ha lasciato.
Albus tirò su con il naso.

“E quindi..oltre che spaccone, arrogante e bullo, sei pure omofobo!”
Ma questo era troppo. James lo fissò allibito e diede un pugno alla parete davanti a lui.

“Non ti azzardare..ho sempre rispettato tutti, ma c’è una cosa che non rispetterò mai. E sono i codardi. Sono dovuto venire a scoprire per caso che a mio fratello piace il cazzo. Ma non ti vergogni della tua vigliaccheria?”

Albus si mise a ridere davanti a lui.
“Ho fatto bene a non dirtelo, se queste sono le reazioni. E poi a te che te ne frega eh? Io non vengo a farti la morale per quante sciacquette ti scopi.”

James ridacchiò.

“Credi di essere migliore di me? Almeno io sono questo, alla luce del sole...non mi nascondo come fai tu, tu invece…il santo, l’angioletto..quanti altri scheletri hai nell'armadio, Al? Questo è solo il primo, ce ne sono altri?”

“A te non ne deve fregare niente. VIA DALLA MIA STRADA.” disse spintonando il fratello e fuggendo via, sentendo la sua risata.

Una volta che Albus era scomparso però, la risata di James si spense, lasciando il posto a una profonda tristezza.
 
 
 



*

 Qualche sera dopo, Damian e Albus erano in biblioteca, il biondo era decisamente contrariato, aveva un qualche sospetto che il suo ragazzo lo facesse apposta a cercare di far innervosire suo fratello, per sfidarlo.

Gli parlava a bassa voce, mentre Albus era appoggiato a un muro, nonostante Albus cercava di convincerlo ad andare via, perché James era  a pochi passi.

“Damian..per favore..c’è mio fratello..ti sta guardando..”
“Lascia che guardi..non preoccuparti..”
“Non ce la faccio.”

“Perché non andate a farle in bagno le vostre porcherie? Qui c’è gente che vuole studiare e non assistere a un porno amatoriale.” La voce di James ad un tratto lo stordisce e tutti si girano a fissarli.

Che vergogna!
Voglio morire!

Ma io l’avevo detto a Damian che era una pessima idea venire qui.

A quel punto Albus esplose e si diresse da James. 
“Hai finito di fare il cretino e infastidire tutti con le tue battute del cazzo? Non fanno neanche ridere.”

“Ma davvero? A me risulta invece che sono MOLTO divertente, certo magari meglio io che faccio ridere, che tu che fai piangere con i tuoi patetici approcci da quinta elementare?”
Albus avvampò, la vergogna gli colorò le guance di rosso.
“Stavamo solo PARLANDO. Non sono tutti depravati come te, lo sai?”

“Lo so, qui superare la mia bravura è difficile.” Disse James voltandosi verso Damian. “Riesce almeno a farti eccitare, quando ti bacia? O non è capace di fare neanche quello, quella mezza sega?”

Albus lo guardò stupefatto, qualcuno si mise a ridere.

“Sei un idiota, ora mi hai stanc..-“ ma James si illuminò all’improvviso. 

“Oh, mezza sega ha deciso di farsi vedere, finalmente. Come va?"
“Prima che arrivassi tu a rompere, molto meglio. Hai finito di infastidire Al?”
James fece un gesto teatrale con le mani.

“Ma io sono qui. Mi risulta che questo è un luogo pubblico e con tutto lo spazio che c’è, a quanto pare mio fratello non riesce proprio a trovarne uno più appartato, magari non ci tiene poi così tanto a restare in intimità con te, può essere che non lo ecciti ABBASTANZA.“ disse con un ghigno crudele.

Albis si sentì sprofondare sempre di più, guardò Damian con un’occhiata di scuse.

“Non ascoltarlo, Damian. Tu smettila e pensa alle tue troie invece di guardare cosa faccio io.”
James sembrò illuminarsi a quella frase.

“Ohhh ti piacerebbe vero, essere eccitante come me, Al? Puoi solo sognarlo.”
Albus si sentì come se fosse nelle sabbie mobili.
Damian gli andò di nuovo davanti.

“Si può sapere quale è il tuo problema? Sei un omofobo per caso?”
“Omofobo? Ma non farmi ridere. Solo perché non mi piace vedere mio fratello che si pastrugna una mezza sega come te, e finge pure che riesci ad eccitarlo?”

“ADESSO BASTA.” Gridò Albus. “Damian, aspettarmi fuori, nella sala comune di Serpeverde.“

“Non ti lascio solo con questo.”
James scoppiò a ridere.
“Questo è mio fratello.” gli ricordò Al. “E so come gestirlo, va, per favore. Non diamo spettacolo.”

Damian lo accontentò a malincuore,  poi dopo che se ne fu andato, Albus invitò James a seguirlo in un angolo della biblioteca più appartato per non dare spettacolo e guardò James esasperato.
 
“Senti, non voglio litigare con te, voglio solo essere lasciato in pace..è chiedere troppo? Dici che non sei omofobo ma..”
“Non riesco a credere che ti piaccia uno così.”
Lo guardò allibito.
“Come fai a sapere i tipi che piacciono a me?”

“Non lo so, ma sono di certo sicuro che uno così..non può eccitare nessuno.”
“Questa che hai detto è una gran fesseria..Damian è bello, bellissimo..oh, ma perché diavolo sto facendo questo discorso con te. È folle.”
James ridacchiò e gli andò più vicino.
Albus arretrò, deglutendo.

“Non – ti – eccita.”

“Non mi fai il lavaggio del cervello, Jamie. Lo so che prendermi in giro ti diverte un mucchio ma stavolta stai proprio toppando.”
“Ascoltami, ora sto parlando seriamente..questo tuo tentativo..puerile..di scoprire la sessualità..lo capisco sai..ma lui non è il tipo giusto..non ti piace nemmeno..”
Albus rise.

“È folle! Come fai a dirlo?”

“Ti ho GUARDATO, AL.” Albus sentì un brivido. Quando lo aveva guardato?

“Perché io ti osservo, anche se tu pensi di no. So come sei fatto..e..so che..i tipi come lui non possono piacerti. Sai da un lato mi delude che la tua prima esperienza gay, deve essere con un tipo così scialbo, uno così non è capace di eccitare nessuno..te l’ha mai fatto avere almeno un vero orgasmo?”


“J-Jamie..ma che stai dicendo..non ti rispondo..sei impazzito..”
Il muro cozza contro di me, mi sento in trappola.
Lui si avvicina sempre di più.


“Siccome mi sento BUONO, mi va di darti qualche CONSIGLIO, che puoi girare a lui, quando ti sentirai morire dalla noia, con lui,.”

Mi è quasi appiccicato, non riesco nemmeno a mandarlo via. La mia salivazione è a zero. Dio ti prego fa che non si accorga che mi è venuto duro solo a vederlo così vicino a me.
Si avvicina al mio orecchio.


“Puoi dirgli di sussurrarti sconcezze all’orecchio, con fare sensuale, e poi di leccartelo.”
James lo fa, mi da un assaggio della sua lingua nell’orecchio e gemo in un modo che spero scambi per sorpresa.

“FAI SCHIFO.” Disse Albus, spingendolo via, lui sorride ma non si scompone.
 Ma come fa? Mi ha solo sfiorato e mi tremano le gambe.

“Poi regola numero due. Non è necessario spogliarsi, basta creare il giusto attrito e la giusta anticipazione! Non è necessario fare sesso per godere, Perché è l’attesa di quel che sarà..essa stessa il SESSO. ”
James posa le mani sui miei fianchi e io perdo il respiro.
HA RAGIONE!

"Ma non mi illudo che uno come lui sappia cosa sia la PASSIONE."Si mette più vicino a me, i suoi jeans appiccicati ai miei, appena un movimento, mi sfiora a malapena, ma non so se è la soggezione o no, ma io brucio come se stesse facendo l’amore con me. poi appiccica il suo petto contro il mio, le sue gambe mi sfiorano appena, ma le nostre virilità neanche si toccano, e quanto vorrei che invece succedesse.
“Allontanati da lui, sporco pervertito.”
 
 
 
 
*  
 
POV JAMES.
 
“Non – ti – eccita.”
Aspettavo non so quanto tempo di dirgli questa frase. Mi scoppiava nel cervello. Dei, quanta soddisfazione c’è nell’essere LIBERI di esprimersi! I babbani con la loro filosofia new age hanno sempre avuto ragione.

“Non mi fai il lavaggio del cervello, Jamie. Lo so che prendermi in giro ti diverte un mucchio ma stavolta stai proprio toppando.”
“Ascoltami, ora sto parlando seriamente..questo tuo tentativo..puerile..di scoprire la sessualità..lo capisco sai..ma lui non è il tipo giusto..non ti piace nemmeno..”
Albus rise.
“È folle! Come fai a dirlo?”

“Ti ho GUARDATO, AL.” Albus sentì un brivido. Quando lo aveva guardato?
Sì, perché io ti osservo. Sempre. Non come te che non mi guardi.
Cosa mi nascondi?

“Perché io ti osservo, anche se tu pensi di no. So come sei fatto..e..so che..i tipi come lui non possono piacerti. Sai da un lato mi delude che la tua prima esperienza gay, deve essere con un tipo così scialbo, uno così non è capace di eccitare nessuno..te l’ha mai fatto avere almeno un vero orgasmo?”

“J-Jamie..ma che stai dicendo..non ti rispondo..sei impazzito..”

Impazzito? Probabile! Non so perché all’improvviso mi interessa la vita sessuale del mio fratellino, forse perché ..cazzo, ha solo quindici anni. Non può perdere la verginità con uno così! La sua prima volta deve essere SPECIALE!

Lo metto spalle al muro.

Prova a scappare adesso, ti sfido.

“Siccome mi sento BUONO, mi va di darti qualche CONSIGLIO, che puoi girare a lui, quando ti sentirai morire dalla noia, con lui.”

Mi avvicino sempre di più a lui. C’è una elettricità che non mi aspettavo a stargli così vicino, dopo tanto tempo passato ad evitarci. Mi piace.

“Puoi dirgli di sussurrarti sconcezze all’orecchio, con fare sensuale, e poi di leccartelo.”

Non so perché gli lecco l’orecchio. So che è una cosa oscena, da…so cosa sembra, ma non mi importa in quel momento. Voglio sconvolgerlo, voglio scrollarlo, perché è un addormentato e un..uno stronzo! Voglio tramortirlo contro la libreria, forse anche picchiarlo, pur di SVEGLIARLO, perché non capisce niente, mai..e forse così capirebbe che io LO AMO, e che sono l’unico che può farlo, nel modo in cui lo vorrebbe, perché io lo conosco meglio di chiunque altro. Al, guardami, ti amo, GUARDAMI!”

“FAI SCHIFO.”

Ma Albus mi spezza il cuore con una parola. Mi gelo, ma il mio sorriso rimane immobile, il grande Freddy Mercury disse che il sorriso non deve mai svanire, andare avanti a sorridere a qualunque costo. È stato il primo idolo babbano che ho mai avuto, colpa di Rose quando mi disse “Ma dai, devi farti un po' di cultura babbana.”


Albus mi guarda, sembra sconvolto. Gli faccio schifo davvero e io mi sono appena sputtanato davanti a tutti, per..NIENTE. Ma certo per niente, che cazzo stavo pensando? Parlare. Sì, seconda regola non smettere di parlare. Non fare capire all’avversario che sei sconvolto.


“Poi regola numero due. Non è necessario spogliarsi, basta creare il giusto attrito e la giusta anticipazione! Non è necessario fare sesso per godere, Perché è l’attesa di quel che sarà..essa stessa il SESSO. ”
Gli poso le mani sui fianchi e lo sento trattenere il respiro.

Forse sarò pazzo, invasato e delirante, ma..mi è parso che trattenesse il respiro.
Quindi lo eccito più io che lui? Non vuole dire niente, lo so, ma è comunque una vittoria.

"Ma non mi illudo che uno come lui sappia cosa sia la PASSIONE."
Ma perché, io invece lo so? Sono solo un bullo che crede di essere un grande. Non sono migliore del vero James Potter. Ma poi di che passione sto parlando? Gli occhi, sono quei maledetti occhi, lo sapevo. Albus, dimmi qualcosa, aiutami.

Mi metto più vicino a lui, forse sono del tutto impazzito, i suoi jeans appiccicati ai miei, appena un movimento, lo sfioro a malapena, ma mi sento bruciare.
Sono le fiamme dell’inferno.

Che sta succedendo? O peggio, cosa vorrei che succedesse? È mio fratello.
Allontanati James, SUBITO!
“Allontanati da lui, sporco pervertito.”
 


Pov Albus
 
Albus si rese conto che Damian non se n’era andato come aveva sperato che facesse e si accorse che questa cosa lo faceva incazzare, voleva proprio ucciderlo.
James alzò gli occhi al cielo e lo fronteggiò.

“Ecco perché mi hai mandato via allora. Per potergli mettere le mani addosso? Ma che razza di porco pervertito sei? Al, vieni qui.”
Se non lo uccide James, giuro che lo faccio io.

“Sì, Al! Vai dal tuo padroncino, bau bau! Senti, idiota, sono tante cose,ma dell’incestuoso non me l‘ha mai dato nessuno e non me lo faccio dare da un idiota come te. Stavo solo dando dei consigli al mio innocuo fratellino su come deve consigliarti per farlo eccitare! Perché perdonami ma se continui su questa strada, si stancherà presto di te, se non si è già stancato.”
“Certo! E ho bisogno di te, non è vero? Beh di certo per esperienza ne hai alle spalle, anche con i maschi! Ti soprannominano o no la puttana della scuola?”

James una furia rovente, mi guarda terrorizzato, mentre le parole "puttana della scuola" mi rimbombano nel cervello. Dunque James è bisessuale come me? Non so se voglio uccidere lui o Damian perché ha pensato non dovessi saperlo.
“Jamie..” dico io, stupito.
“Non te l’ha detto eh? Si fa chiamare il DIO del sesso quest’arrogante, e poi pretende di fare la morale agli altri.”
 


Pov James

Lo ammetto, quando ha rivelato davanti a tutti che mi piacciono anche i maschi, mi sono sentito smarrito per un secondo, solo un secondo però, poi ho pensato:fanculo, io sono James, Sirius Potter!! Il fottuto James Sirius Potter! I miei compagni non smetteranno di amarmi perché mi piace un attributo maschile, neanche quelli etero! E poi non è come se stessi cercando proprio di nascondermi. Ma sì! Meglio che Al lo sappia! Almeno capisce chi siano i veri maschi! Almeno la prossima volta che va a cercare qualcuno che mi somiglia, se lo cerca che mi somiglia un po' meglio!

“Ti piacerebbe essere come me, vero? Chissà quanto sei invidioso, e quanto ti gasi di esserti preso mio fratello, non ti montare la testa, lui sta solo facendo della beneficienza a venire a letto con te, certo sempre se sei riuscito a portartelo a letto. Ne dubito fortemente. Ci sei andato , Al?”


POV ALBUS

Dovrei dire di no, con tutte le mie forze, essere sincero, ma il mostro dentro di me non mi ascolta.

Il mostro continua a ripetermi alle orecchie con quanto schifo avesse detto la parola incestuoso, come un insulto. Il pensiero che attraversa ogni mia notte, come un sogno, impossibile ma bellissimo, che non mi fa dormire la notte e lui invece prova SCHIFO.


“Sì.” Dico con furiosa soddisfazione. “E sapessi quanto ho goduto. Magari Damian a parole non ci sa fare molto bene, ma in quanto a usare la LINGUA..oh quanto è bravo..”

SCIAFF.


Pov James.
È più forte di me. Lo colpisco, volevo ferirlo quanto lui aveva appena ferito me.

Lo schiaffo è così forte che lo fa crollare a terra contro la libreria assieme ai libri che c'erano sopra.
Nonostante  tutto però non sto meglio, ma se possibile, sto anche peggio, voglio raggiungerlo, aiutarlo, chiedergli SCUSA, ma il bastardo fa per attaccarmi.

È tutta colpa sua.
Lottiamo subito. Se non fosse stato per lui, se non avesse mai messo gli occhi addosso a mio fratello non sarebbe successo niente di tutto questo!
Tuttavia, quando arrivano a dividerci, la furia nei suoi confronti, è tornata, perché non posso fare a meno di pensare a lui e a quel bastardo INSIEME.

Fai schifo, Al. Fai schifo. Questa è l’ultima volta che faccio a botte per una schifezza come te, hai capito? Fatti sbattere pure da mezzi uomini così, perché è quello che sei tu. Un mezzo uomo.”
Mi da una spinta correndo a perdifiato nel corridoio, ma riesco comunque a urlargli un'ultima frase cattiva..
“QUESTA è L’ULTIMA CHE MI FAI, HAI CAPITO AL? PER ME SEI MOORTO. MORTO!”
 
 
 
Pov Albus

Mi chiudo in bagno disperato, il casino che è successo in biblioteca mi soffoca a tal punto che rimango senza fiato.
Cosa era quello che era appena successo?

Prima James mi colpisce, scaraventandomi contro la libreria. E in quell’istante mille emozioni diverse mi hanno colpito. Paura. Una paura folle di lui. Non ho mai messo in dubbio che mio fratello fosse buono, un puro, ma in quell’istante, ho avuto paura che mi avrebbe fatto del male. Ho avuto paura di lui!
Ma poi è tutto svanito, un secondo dopo, realizzando il perché di quella furia, visto che mi si è scaraventato contro appena gli ho mentito su Damian, appena ho inventato quella bugia!

James era forse geloso?
No, non può essere, lui mi odia e quando Damian lo ha accusato di volerci provare con me…lui..ha fatto una faccia disgustata.

James si è comportato come un pazzo, ma è VERO quello che ha detto! Diavolo, io desidero LUI, desidero LUI e non Damian! Quando mi ha messo spalle al muro..io stavo perdendo il controllo! Quando gli ho detto quella cosa su Damian e me..non vera, io VOLEVO farlo arrabbiare!
Perché???

Albus era sempre più sconvolto, si mise in ginocchio sul pavimento. Non riusciva a capire le emozioni che si scombussolavano nel suo petto, o meglio, le capiva ma non voleva accettarle. Per qualche folle istante aveva addirittura pensato che..James lo avrebbe baciato davanti a tutti! Meno male che una volta capito che c’era una rissa in corso, si erano allontanati tutti per chiamare gli insegnanti e non avevano visto ciò che lui e James..

Oh, quanto vorrei che Damian non lo avesse fermato, che non ci avesse spiati.
Quella di James era chiaramente una provocazione ma..cosa sarebbe successo se non fossimo stati interrotti?

Cercò di fermare le immagini che con violenza volevano insinuarsi nella sua testa, ma non ci riuscì.

James si mette addosso a me, aderisce con il suo corpo contro il mio, mandandomi scariche elettrostatiche direttamente al cervello e in un altro posto che non oso dire.

Con il suo bacino, si muove sensualmente contro di me e mi dice:

“Ti piace, Al? Sei eccitato? Oddio, Al, sei così duro! Scommetto che quella mezza sega non te lo fa venire così duro in pochi secondi..”
“NO.” ansimo io, reclinando la testa all’indietro.
“Dio..come sei bello..voglio toccarti.”

Mi guarda come a chiedermi il permesso, io gli poso le mani sul mio membro e lui sorrise,.

“Guarda il verginello, mmm..sei così insoddisfatto..il tuo ragazzo non ci sa proprio fare ma adesso ci penso io..”
Mi mette una mano in mezzo alle mutande e mi accarezza sensuale.

“Così duro per me, Al..ci voleva tanto per ammetterlo? Lasciati andare, io sono qui..lasciati andare pensando che sono qui io a farti questo, a farti godere..”
“Jam..”
“Quanto lo volevi, Al? Mh? Quanto MI volevi?”

Mi lecca di nuovo l’orecchio e io mi aggrappo alla sua schiena.
“JAMES!”
 
“Ahhhh….ahhhh…” sono vicino, così vicino.
Scoppio in un orgasmo silenzioso nella cabina del bagno, per non farmi sentire.
Eppure nella mia immaginazione non lascio andare l’allucinazione. Non voglio.

Mi accascio al pavimento.
Sto immaginando di dirgli:
"Voglio farlo con te. Adesso."

“Cazzo, fratellino..non ti facevo così insaziabile..e sia, io non mi tiro certo indietro.”
Si slaccia i pantaloni ma mi dice:

“Aspetta..non è che l’hai fatto anche con lui, vero?”
Scuoto la testa con un sorriso e lo bacio.
Lui geme nel mio bacio e mi accarezza i capelli.
Mi dice che mi ama.

Con il cuore che scoppia di felicità, mi abbasso sul suo membro, glielo prendo in bocca e gioco stuzzicandolo con la lingua, uscendo e tornando dentro a ripetizione.
“Oddio, basta..mi..fai morire…”

Esplode in un orgasmo violento, un po’ del suo liquido mi va in bocca, altro addosso sul collo.
Lui mi ripulisce con la sua maglia, gli dico di no, che è rischioso ma lui mi bacia.

“Per il mio fratellino farei di tutto, soprattutto dopo quello che hai fatto.”
Non mi sono mai sentito tanto felice in vita mia.
 
 
Ma è tutta una fantasia e io piangente e disperato, esco dal bagno.
  
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Note dell'autrice:  eccomi qui, questo è un altro dei capitoli aggiuntivi che avevo promesso ci sarebbero stati, ci mancava il pov di James, spero di non avervi deluso ^_^
   
 
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