Storie originali > Horror
Segui la storia  |       
Autore: Lodd Fantasy Factory    03/03/2021    1 recensioni
Non ho tempo per le introduzioni. Devo raccontare questa storia, e voglio farlo il prima possibile. Prima che qualcosa mi possa fermare... prima che loro... sono dietro ogni angolo. Sono nella mia casa... cancelleranno tutto. Persino me...
Genere: Dark, Mistero, Thriller | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash, FemSlash, Crack Pairing
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti, Violenza
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

 

3 Marzo 2021,

 

 

Da non so più quanto tempo sono finalmente riuscito a dormire; ma il mio sonno è stato inquieto, in seguito ai fatti del 27.

Ero come sfinito, dopo aver camminato per tutta la notte. La musica mi ha tenuto compagnia, e dato forza quando ne avevo più bisogno. Ho visto cose... ma continuo a chiedermi se sia stato tutto solo frutto della mia fantasia. Le ho riviste nel sonno: mi perseguitano ovunque, senza darmi tregua.

La scelta di pubblicare tutto su questa pagina sembra avermi aiutato, ma al contempo mi mette su altri dubbi e terrificanti inquietudini. Chi ha cancellato i miei appunti? C'era qualcuno in casa mia, le altre notti? Oppure soffro d'insonnia, e in quello stato divento come un'altra persona? Ma perché cancellare degli appunti con tanto accanimento? La mia mente cerca forse di proteggermi da qualcosa? Oppure qualcuno mi perseguita, cercando di mettere a tacere la verità a cui ho preso parte quel venerdì, in quei bui cunicoli che si trovano sotto il ponte? Perché non parlarmi direttamente?

Sono domande da paranoico, lo so bene.

Ho pensato di andare dalla polizia e dichiarare quanto ho visto, ma poi mi sono detto che nessuno mi avrebbe creduto. Mi avrebbero preso per pazzo. Certo, quelle vie sotterranee sono state interdette al pubblico più di una volta, e non è cronaca nuova che si senta parlare delle stranezze che avvengono sotto quel ponte. Ma la gente le crede storie popolari, cialtronerie per spaventare i bambini.

Non lo sono!

Io so quel che ho visto... perlomeno, credo di saperlo.

Rileggere le ultime note sembra dissipare quella confusione che ogni volta mi assale al pensiero di quel 13 Settembre. Ricordo che dopo una serata fra amici, in un anonimo giovedì sera, stavo rientrando sulla via di casa; la mezzanotte era abbondantemente passata. Non ho la certezza di che ore fossero. Avevo bevuto più di quanto un medico consiglierebbe, abbastanza per farti ritirare la patente insomma, ma ero lucido. Camminavo a passo spedito, musica alta nelle cuffie, saltando di ombra in ombra offerta dai pochi lampioni del centro storico, chiuso nelle sue viuzze medievali.

La città era deserta; non una macchina in giro, non un rumore.

Sta tornando quel dolore, quel senso di nausea...

Ricordo poi quella figura scura, come un manto di tenebra, attraversare la via un paio di vicoli davanti a me. Mi ero fermato ad orinare di fianco un portone, e mi stavo guardando attorno per sincerarmi che nessuno mi vedesse, o che qualcuno mi gettasse un secchio d'acqua in testa. Smisi all'istante. Un brivido mi attraversò da capo a piedi.

Di nuovo quel formicolio sulla pelle...

Tolsi una cuffia, come se ciò potesse aiutarmi a vederci meglio. Sentii solo un rapido echeggiare di passi sul ciottolato, come se fosse prodotto da degli zoccoli, o sandali di legno. La cosa mi mise subito addosso una certa dose di tensione, ma l'alcool ebbe la meglio. Mi diede il coraggio di andargli dietro, chiunque o qualsiasi cosa fosse. Mi chiesi perché qualcuno dovesse andarsene in giro a quell'ora della notte a fare tanto baccano. Ero l'unico a sentirlo?

Affrettai il passo, pur cercando di essere silenzioso. Le mie scarpe erano leggere, il mio fiato meno. Mi feci guidare dai suoni e da quello strano cappotto lungo e scuro che nascondeva la sua intera persona. Chiunque fosse, aveva il capo coperto da un largo cappuccio. A tracolla portava una borsa di pelle dall'aria vintage, ma ebbi occasione di scoprirla assai più antica. Era ammuffita, sul verdognolo, e si lasciava dietro un pessimo fetore di acqua stagnante.

Era svelto, ma avrei scoperto solo più avanti quanto...

Ho sentito un rumore provenire da una delle camere!

Sono solo in casa: con il cuore il gola, ma ho controllato.

Cosa era quel rumore? Di nuovo questo senso di claustrofobia... è tardi, ma devo uscire, non riuscirei a dormire.

Devo andare!

Aggiornerò, se mi sarà possibile.

 

Philipp Lloyd.

   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Horror / Vai alla pagina dell'autore: Lodd Fantasy Factory