Il modo in cui Gilbert ha tenuto Vincent nel suo ufficio, con le mani che gli tiravano via i vestiti, mentre le sue labbra gli sfioravano la pelle accaldata, lo stava facendo impazzire. Gilbert gli aveva lasciato solo i boxer addosso. Stava iniziando ad amare vederlo così, oltre a lasciarlo completamente nudo ovviamente. Gentili sospiri di eccitazione uscirono da entrambe le bocche, mentre Vincent armeggiava sulla cintura di Gilbert, sbottonandogli i pantaloni mentre, a sua volta, il maggiore gli mordeva il collo, famelico, facendolo gemere piano.
Sapevano di non avere abbastanza tempo per scoparsi davvero come volevano, quindi avrebbero dovuto accontentarsi. Gilbert si abbassò i pantaloni in modo che la sua erezione premesse contro i boxer del fratellino, mostrando un evidente rigonfiamento. Ha tirato Vincent in grembo con facilità. Le gambe del più piccolo si posizionarono su entrambi i lati dei fianchi di Gilbert mentre si baciavano. I loro visi erano arrossati e le pupille dilatate dal piacere; qualcuno sarebbe potuto entrare da un momento e questo fece allarmare Vincent.
“G-Gil...non possiamo…n-non qui"
“Certo che possiamo. È il mio ufficio, ricordi? Non lascerò entrare nessuno”
Gilbert gli ha afferrato i fianchi, sentendolo rabbrividire sotto il suo tocco e lo ha spostato in modo che le loro intimità fossero posizionate in maniera che entrambi potessero sentire il calore reciproco, anche attraverso il tessuto che li copriva. Senza preavviso, Gilbert ha ruotato i fianchi contro quelli di Vincent, creando uno splendido attrito che li fece gemere. 
"D-di più”
Ha sussurrato Vincent aggrappandosi a lui che sorrise, guardandolo, osservando e godendosi la sua espressione. Era molto contento di quella reazione, quindi ha continuato e ha alzato i fianchi, rafforzando la presa sul fratellino e tirandolo più in basso e più vicino.
"Ti piace, vero? L'idea che qualcuno entri e ti veda praticamente nudo su di me mentre mi spingo contro di te...ti eccita?"
Vincent ha tentato debolmente di scuotere la testa mentre l’assalto al suo sesso continuava con più violenza, trasformandolo in un pasticcio di gemiti.
“Non ha senso mentire. È ovvio. Ti piace questo, il mio cazzo che si strofina contro di te attraverso i nostri indumenti intimi…lo sento che stai diventando più caldo laggiù, Vince"
La mano di Gilbert si appoggiò contro la schiena di Vincent e portò la bocca vicino al suo orecchio, sussurrando parole lascive a bassa voce.
"So cosa pensi: voglio sentirti contro di me, Gil…dentro di me"
Non ci è voluto alcun convincimento dopo quello; i fianchi di Vincent si muovevano di loro spontanea volontà, strofinando il suo sesso contro la calda erezione di Gilbert, gemendo e sbavando, facendo crescere l'attrito e il piacere. C'era qualcosa di totalmente erotico; l'idea ha eccitato entrambi fino in fondo. Attraverso uno sguardo soddisfatto, Vincent poteva vedere le labbra di Gilbert arricciarsi in un sorrisetto.
“Esatto, proprio così, bravo. Lascia che i tuoi desideri osceni ti guidino, Vince. Vieni per me"