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Autore: Gohos    26/08/2009    0 recensioni
Una nuova avventura per Sora, stavolta affiancato da Kairi. Tutto comincia con l'arrivo del Re alle isole del destino, due mesi dopo la sconfitta di Xemnas
Genere: Commedia, Azione, Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Kairi, Sora
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Sora uscì dalla tenda, scostando e trattenendo il lembo dello strano tessuto per permettere il passaggio anche a Kairi. Il caldo in quel Mondo era davvero soffocante, sia al sole che all'ombra.
Tutto il campo era in fermento, non c'era una persona che riposasse all'ombra. Anche perchè di ombra non ce n'era. La popolazione era prevalentemente maschile, ed era costituita da un centinaio di persone. Quasi tutti gli uomini indossavano turbanti simili a quelli del loro capo, mentre le poche donne indossavano abiti sfarzosi, con lunghi veli che pendevano dalle braccia, fino quasi a toccare il suolo.
La ricerca dell'uomo con cui avevano parlato, e che Sora e Kairi chiamavano "Il Capo" risultò particolarmente impegnativa, anche con un numero di possibilità così ridotte di luoghi in cui poteva essere. La sua tenda, la più grande e decorata di tutte, fu il primo luogo in cui lo cercarono, ma, dopo aver superato le due guardie a difesa della tenda, scoprirono che era vuota. Le due guardie non seppero dire a Sora e Kairi dove potesse essere, che si ritrovarono a cercarlo per tutto l'accampamento.
Ogni volta che entravano in una tenda Sora, che voleva saziare la sua curiosità, chiedeva informazioni su come, e con cosa erano state costruite. Non aveva mai visto tende simili, lui Riku e kairi ne avevano costruita una, tempo addietro, per trascorrere una notte all'aperto, sull'isola. Entrarono anche in una tenda adibita ad ospedale, dove riposavano circa dieci uomini, che si lamentavano. I dottori facevano il possibile per cercare di aiutarli, correndo tra i letti e portando i rimedi. Sora ne intercettò uno, e gli chiese come erano state ferite quelle persone, la risposta non piacque molto al ragazzo
"Sono rimaste ferite durante il vostro salvataggio. Quelle creature sono pericolose. Molti di loro non ce la faranno, hanno subito danni gravi e le ferite faranno infezione. Siete una benedizione per noi, ma avete richiesto un prezzo molto alto a questa gente" le interiora di Sora si contorsero per i sensi di colpa, Kairi dal canto suo non perse tempo, estratto il Keyblade lo puntò contro uno dei feriti, Kairi sentì l'energia che si coagulava dentro di lei, che dalle sue mani si incanalava nel Keyblade che scagliò l'incanto verso l'uomo, che fu illuminato da una densa luce verde.
Il medico corse vero il paziente, che aveva smesso di contorcersi, guardò Kairi con tutto l'odio che riuscì ad infondere nel suo sguardo, credendola un'assassina. Quando però l'uomo si issò a sedere sul letto ospedaliero improvvisato, il medico rimase a bocca aperta. Disfacendo il bendaggio, esaminò le ferite riportate da quell'uomo durante lo scontro con gli Heartless, ma potè solo notare una sottile riga rosa, dove prima, con ogni probabilità c'era una profonda ferita che avrebbe fatto presto infezione.
Estasiato il medico corse verso Kairi e l'abbracciò con foga, con le lacrime agl'occhi. A quel punto, entrambi i Prescelti cominciarono a sanare gli uomini rimasti ferit per salvarli.
Uscirono dalla tenda stremati. Si sedettero nel cono d'ombra che la tenda produceva sul suolo, per riposare e cercare di capire dove potesse essere "Il Capo". Alla fine decisero di tornare in tenda, sperando con tutto il cuore che all'interno potesse essere meno caldo. Durante il traggitto di ritorno si imbatterono in un piccolo campo d'addestramento improvvisato. Gli uomini si allenavano a maneggiare delle lunghe spade dal filo tagliente, che all'estremità curvavano verso l'alto. Dato che l'unica via per arrivare alla loro tenda era attraversare il campo Sora e Kairi si prepararono, e cominciarono ad attraversarlo con le teste chine. Purtroppo non bastò a dissuadere i combattenti dal fermarli
"Colui-Che-Porta-La-Chiave!" lo chiamò un uomo, dal turbante color sabbia, che si avvicinò a loro "Speravo che potessi allenarti un pò con noi, siamo molto curiosi di vedere come sconfiggi gli Esseri dell'Oscurità, noi non riusciamo neppure a toccarli" l'uomo continuò a supplicare Sora finchè quello, capendo che era l'unico modo per ritornare in tenda non accettò.
Sora avanzò al centro dell'arena, si mise in posizione di combattimento, ma non fece in tempo ad estrarre il Keyblade, che si vedette costretto a scartare un fendente che un enorme uomo stava sferrando, estrasse il Keyblade, parò il secondo fendente, ne bloccò altri due e poi finalmente attaccò. L'uomo era forte, parò i colpì di Sora con facilità. Era potente, ma era molto lento, e Sora non tardò molto di accorgersi di questa debolezza, cominciò a sferrare attacchi sempre più rapidi, che l'immenso uomo non riusciva a parare. Non infliggeva molti danni, ma accumulandosi i colpi sortirono comunque il loro effetto. L'uomo cadde in ginocchio, e chinò la testa davanti a Sora, che andimando tese la mano all'avversario, per aiutarlo a rialzarsi. Il peso dell'uomo, come suggeriva la sua massa, non era indifferente per Sora, che trabballò quando esso accettò il suo aiuto e strinse la sua mano.
Il combattimento riprese. kairi annoiata e accaldata guardava Sora lottare contro quegli uomini, perdendo e vincendo. Quando però cinque uomini si coalizzarono contro Sora, cominciò a guardare lo scontro preoccupata per lui. Sora era in difficoltà, ma se la cavava eggreggiamente, in fondo era abbituato a combattere contro molti avversari contemporaneamente. Quando gli uomini sferrarono cinque fendenti sincronizzati Kairi decise di intervenire. Rapidamente estrasse il proprio Keyblade, e lo puntò verso il ragazzo, appena in tempo. Lanciò in rapida successione due incantesimi, il primo parò gli attacchi, compreso il secondo incantesimo di Kairi, che gettò a terra gli uomini
"Direi che per oggi possa bastare" disse guardandoli, ed essi annuirono. Sora la guardò e sorrise.
Mentre, aiutato da Kairi, Sora si rialzava, davanti a lui si parò proprio colui che avevano cercato per tutto il giorno. Aveva stampato in faccia un enorme sorriso
"Splendido, ottima dimostrazione, Portatore-della-Chiave" Sora, ormai in piedi stava rimuovendo con cura la polvere dai suoi vestiti. Terminata l'operazione guardò negl'occhi l'uomo, il cui volto, ancora una volta, era coperto dal turbante. Ma prima che potesse parlare, lo fece Kairi, ricevendo un'occhiataccia da Sora, seccato che lo precedesse sempre
"Ciao" disse lei, l'uomo non rispose a parole, li salutò con un cenno del capo
"Mmh, non ci hai mai detto il tuo nome, come dobbiamo chiamarti?" continuò lei, l'uomo sorrise
"Il mio nome è lungo e complicato, persino per chi lo conosce. Tutti qui mi chiamano Nay" Kairi sorrise, e guardò Sora, che fece un passo avanti
"Abbiamo bisogno di qualche informazione, Nay" disse, e l'uomo annuì.
  
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