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Autore: Padfootblack    07/03/2021    1 recensioni
James Sirius Potter è tutto il contrario di suo padre: spavaldo, egocentrico e con un'autostima alle stelle.
Elladora Nott è totalmente diversa dai suoi genitori: buona, paziente e con una passione sfrenata per il Quidditch.
Cosa succede quando un Grifondoro impettito incontra una Serpeverde combinaguai?
Genere: Avventura, Comico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Albus Severus Potter, James Sirius Potter, Lysander Scamandro, Scorpius Malfoy
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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Capitolo 24 – Amici

 

Ci ritrovammo nella stanza delle necessità, era ormai diventato il nostro luogo preferito. Da quando ci entrava anche lui, l’ambiente si era riempito di altri oggetti, fra i quali un boccino che continuava a volare sulle nostre teste. Ero convinta che la Stanza sentisse i desideri di entrambi e non solo più i miei.

“Devo dirti una cosa”iniziai e sospirò: “Oh, finalmente!”

“Finalmente?”

“Mi dici perché ti vergogni di me?”. Mi tirai a sedere e lo osservai, sembrava preoccupato. Gli passai una mano fra i capelli per tranquillizzarlo.

“Io non mi vergogno di te”ammisi: “Mi piace stare con te, mi rendi felice e mi mandi in totale confusione ogni volta che mi guardi”. Il suo sorriso si allargò e si sedette di fronte a me, interrompendomi con un bacio e avvolgendomi nel suo abbraccio.

“Mmm, aspetta”mormorai dolce.

“C’è altro?”. Sorrisi divertita: “Sì. Il motivo per il quale non voglio che ti pavoneggi ...”

“Non mi pavoneggio!”. Alzai le sopracciglia con fare ovvio e si zittì, non poteva non darmi ragione.

“Qualcuno potrebbe soffrire a vederci in giro insieme”

“Potrebbe?”chiese confuso: “Chi? Cookes? Lui scherza, non gli piaci veramente”. Lo guardai ancora, ero seria e non avevo voglia di scherzare. I suoi occhi diventarono cupi all’improvviso: “Lys. Me lo sono sempre chiesto, sai. Pensavo ci fosse stato qualcosa fra di voi ...”

“Non c’è mai stato niente”

“Ma a lui piaci?”. Annuii e sbuffò: “Da quanto?”

“Un po’ di anni, penso”

“Anni?”chiese sconvolto.

“Sì, ma forse adesso gli sta passando ...”

“Forse?”

“James”lo richiamai: “Ti stai arrabbiando?”

“No, beh … è il mio migliore amico! Non può piacergli la mia ragazza!”

“Gli piaccio da molto prima che piacessi a te”gli ricordai in un sussurro e il suo sguardo cambiò, passando da infastidito a triste: “Oh no”

“Già”

“Che amico di merda”

“Smettila”mormorai dandogli un leggero bacio sulle labbra: “Non è colpa tua, non potevi saperlo”

“Ma lui ci sta male?”chiese e annuii. Le sue dita continuavano ad accarezzarmi, ma lo sguardo era lontano. Chissà cosa gli passava per la mente.

“Io non posso lasciarti”disse infine guardandomi: “Lo so che è un ragionamento egoista da fare, ma non ci riesco. Possiamo fingere di essere amici. Non ti toccherò davanti agli altri, non ti guarderò, farò il bravo. Ma non posso davvero starti lontano”. Sorrisi felice e lo strinsi a me: “Va bene”

“Però dobbiamo vederci più spesso, perché sarà difficile trattenermi”continuò stringendomi a sé e risi poggiandomi sul suo petto: “Ah sì?”

“Sì, quindi esigo che questa stanza diventi soltanto nostra e chiederò alla Preside di chiudere il piano per averla tutta per noi”

“Addirittura. E poi?”

“E poi staremo rinchiusi qui per tutto il giorno”

“E le lezioni?”

“Ci facciamo passare gli appunti”

“Quindi intendi scomparire qua dentro?”domandai alzando lo sguardo su di lui e annuì: “Sei d’accordo?”

“Vorrei riuscire ad uscire da questa scuola e passare i MAGO, quindi no, non sono d’accordo”

“Secchiona”borbottò e scoppiai a ridere: “Ma sul chiudere il settimo piano sono molto d’accordo”

“Ah sì?”. Lo attirai a me e lo baciai, sentendomi estremamente fortunata a poter avere quel piccolo ma enorme momento di gioia nella mia vita.

 

Avevo deciso di comportarmi come una brava figlia e di tornare a casa per fare visita a mia madre. Non avevo messo in conto, però, di avere un ragazzo parecchio appiccicoso e impiccione.

“Perché hai chiesto di fare il test di Pozioni un altro giorno?”. Era venuto sul campo da Quidditch, dove a breve avrei iniziato ad allenarmi con la mia squadra.

“James, di solito quando due persone stanno insieme, non significa che debbano per forza stare insieme tutto il tempo”

“Mi stai lasciando?”domandò burbero.

“No, ma dovrei allenarmi. Con la mia squadra, un gruppo di persone che tu non sopporti e che non ti sopporta”

“Come fanno a non sopportarmi, sono simpaticissimo”. Sorrisi di fronte al suo narcisismo: “Oh, io lo so, ma loro no. Ti va se ne parliamo dopo?”

“Uff, okay”. Fece per avvicinarsi e darmi un bacio, ma poi si ricordò della nostra tacita promessa. Si scostò sbuffando: “Ti aspetto su allora”. Gli sorrisi mesta: “Ci metterò poco. Giusto il tempo di allenarmi per stracciarvi”

“Ah, finiscila”disse fingendosi offeso e andò via, le mani infilate nelle tasche dei pantaloni e le spalle giù, mogie. Passai tutta l’ora a pensare a lui, era una distrazione troppo forte e la mia attenzione nei confronti del boccino fu praticamente inesistente.

“Che ti prende, Elle?”chiese Flint.

“Non so, oggi non sto bene ...”mentii.

“È Potter? La prossima volta lo butto fuori dal campo a calci”

“No, non è lui, davvero. Ultimamente ha smesso di prendermi in giro”

“Resta comunque uno sfigato”. Ecco, bene. Vivevo in due mondi che si odiavano e farli collidere sembrava impossibile.

“Mi tratta molto bene, Flint”lo rimbeccai: “È solo geloso che noi vinceremo”

“Puoi dirlo forte”disse dandomi una pacca sulla spalla e tornammo negli spogliatoi. Mi cambiai velocemente e tornai in Sala Comune, dove trovai Albus e Scorpius parlare concitati.

“Che tramate, voi due?”chiesi e alzarono lo sguardo su di me: “Oh, chi si vede!”

“La nuova Grifondoro!”

“Oh per favore!”mi lamentai: “Smettetela”

“La compagnia di mio fratello ti fa veramente male”. Avrei dovuto dirglielo? Forse sì. Quei due avrebbero mantenuto il mio segreto, ne ero sicura.

“A proposito di questo”dissi sedendomi di fronte a loro sul divano in pelle nera.

“Oh no, che c’è? Verrai anche a Pasqua da noi?”mi prese in giro Albus e sorrisi: “No, torno a casa”

“Torni a casa?”chiese Scorpius sorpreso: “E perché mai?”

“Mamma ha minacciato di diseredarmi e così le do il contentino”

“Caspita”esclamò lui: “E quando parti?”

“Non so ancora, devo organizzare due cose, ma poi starò via per qualche giorno. Te la saluto, la tua cara zietta”dissi ironica: “Ma stavamo parlando di James”

“James”sbruffò Scorpius: “Una volta era Potter, ti ricordi?”chiese ad Albus che annuì: “Potter ha fatto questo, Potter mi ha invitato a casa sua ...”e risero divertiti.

“Avete finito di prendermi in giro? Devo dirvi una cosa importante!”. Annuirono all’unisono e mi osservarono. Era arrivato il momento, ma non sapevo come dirlo. Dovevo girarci intorno, raccontando loro ogni cosa dall’inizio oppure rivelarlo così, in maniera cruda?

“Noi … stiamo insieme”dissi semplicemente. Scorpius sgranò gli occhi come se gli avessi detto che la piovra gigante era pronta a rompere la vetrata e ucciderci tutti, mentre Albus spalancò la bocca: “Sei sicura?”

“Sì, Albus … che domanda è? Certo che ne sono sicura”

“Ti ha fatto un incantesimo?”chiese ancora avvicinandosi e guardandomi negli occhi: “Ti ha somministrato dell’amortentia?”

“Ma va, è incapace a Pozioni”gli fece eco Scorpius: “Se fosse un incantesimo più forte? Tipo ...”

“Scorpius!”si lamentò l’amico girandosi offeso verso di lui: “Mio fratello non usa le maledizioni senza perdono!”

“Ragazzi, calmatevi”dissi in tono serio: “Non è uno scherzo, non c’è nessun filtro o incantesimo”

“Ma lui è … lui”disse Scorpius schifato: “Ti ha sempre presa in giro ...”

“È cambiato”ammisi facendo spallucce.

“Mary lo sa?”chiese Albus preoccupato: “Resterò senza un fratello? Potrebbe ucciderlo”

“No, non la vedo da ieri, è scomparsa ...”

“Sarà con Peakes”disse Scorpius: “Anche quella, che coppia, son proprio strambi ...”

“Beh, tenetevelo per voi”lo interruppi: “Non deve saperlo nessuno”

“E come mai?”chiese Albus stupito.

“James vuole tenerlo segreto?”chiese Scorpius: “Ti sta prendendo in giro? Sei un’altra delle sue conquiste?”

“No, sono io a volerlo tenere segreto”ammisi: “Non vorrei che qualcuno ne soffrisse e … non mi piace quando James si pavoneggia per i corridoi”. I miei amici mi guardavano ancora sconvolti, non sapevano come prendere la notizia.

“Ragazzi, sono sempre io”li rassicurai.

“Incredibile”mormorò Scorpius: “Non dirlo a zia o davvero è la volta buona che ti disereda”.

 

Infilai il libro di Difesa nella borsa, pronta a correre da James, ma due occhi mi fermarono. Lys. Gli sorrisi mesta e gli feci segno di seguirmi fuori dall’aula. Obbedii ed aspettai che tutti gli studenti si allontanassero per restare da sola con lui.

“Devo dirti una cosa”mormorai.

“James sembrava più felice del solito oggi”mi interruppe, aveva già intuito tutto. Non risposi e sbuffò: “Quando avevi intenzione di dirmelo?”

“È successo soltanto ieri”gli spiegai: “Volevo trovare il momento giusto … te lo ha detto lui?”

“No, ci sono arrivato da solo. Si vedeva lontano un miglio che gli piacevi ed era terribilmente confuso su come comportarsi. Desumo che vi siate dichiarati”. Annuii e basta, come al solito non potevo dire nulla di fronte alla sua onestà sfrontata.

“Mi dispiace”dissi dopo un po’.

“Perché?”domandò, ma non riuscii a rispondere.

“Elle”mi chiamò in tono cupo e lo guardai negli occhi. Sapeva che mi dispiaceva per lui, perché non doveva essere bello nella sua posizione vederci insieme.

“È la tua vita, sei libera di fare quello che vuoi”

“Lo so, ma non voglio che ci vedi mentre ci sbaciucchiamo in giro per i corridoi della scuola”

“Prima o poi sarebbe successo, non posso pensare che tu resti single per tutta la vita perché mi fa male vederti con qualcun altro”

“Ma lui è un tuo amico ...”

“E allora?”. Sbuffai: “E allora ti darà più fastidio rispetto ad una persona normale ...”

“L’importante è che voi siate felici. E io mi farò passare quel fastidio che provo alla bocca dello stomaco ogni volta che lo guardi come se fosse l’unico ragazzo sulla faccia della terra”. Abbassai gli occhi, sentendomi tremendamente in colpa.

“Sto scherzando”aggiunse poi.

“Non fa ridere”

“Elle, guardami”. Scossi la testa e ridacchiò: “E dai, dico sul serio. Starete bene insieme, hai la giusta carica per bloccare il suo egocentrismo ed è una persona migliore da quando ti conosce. E tu sei meno triste e più esuberante. Sono davvero felice per entrambi”

“Non voglio comunque che lui esageri ...”

“Okay, va bene”mi interruppe: “Ma non farti problemi per me. Lascia che sia io a gestire i miei sentimenti. Tu hai già tanto da fare gestendo i suoi”. Sbruffai una risata amara e mi passò una mano fra i capelli, stropicciandomeli.

“Grazie, Lys”

“E di cosa?”

“Di essere sempre comprensivo e saggio”

“È il mio ruolo nel gruppo, o no?”. Sorrisi e lo guardai. Stava sorridendo anche lui, sembrava dirmi che era tutto okay.

“E poi sto uscendo con Suzanne in questo periodo”disse Lys percorrendo il lungo corridoio che ci avrebbe portati in Sala Grande.

“Ah già! E come sta andando?”chiesi seguendolo.

“Bene, per adesso. È molto dolce”commentò abbassando lo sguardo imbarazzato, di solito non era mai così timido. Che fosse quella giusta? Il mio sorriso si allargò e quando mi fissò, scosse la testa: “Ti stai comportando come una zia pettegola”

“E dai, non posso essere felice per te?”

“Ho appena iniziato ad uscirci, non pianificare già il matrimonio. In certe cose tu e James siete così uguali”

“Non dirlo con quel tono truce”scherzai.

“Mangi al tavolo Grifondoro stasera?”

“No, perché dovrei?”. Si fermò di colpo e per poco non ci scontrammo.

“Perché state insieme”rispose banalmente.

“Gli ho chiesto di non essere plateale”. I suoi occhi si posarono sui miei, severi: “Non ha senso”

“E invece sì, non voglio ...”mi interruppi e non fui capace di guardarlo mentre sbruffava: “Tu sei matta. Te l’ho già detto, sentiti libera di fare quello che vuoi”

“Va bene”asserii alla fine: “Ma dovrò comunque tenerlo a bada, oggi sembrava una miccia ...”

“E non farà che peggiorare”ammise il mio amico continuando a camminare.

“In che senso?”domandai preoccupata.

“Vedrai, cara Elle, vedrai”.

   
 
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