Storie originali > Horror
Segui la storia  |       
Autore: Lodd Fantasy Factory    08/03/2021    1 recensioni
Non ho tempo per le introduzioni. Devo raccontare questa storia, e voglio farlo il prima possibile. Prima che qualcosa mi possa fermare... prima che loro... sono dietro ogni angolo. Sono nella mia casa... cancelleranno tutto. Persino me...
Genere: Dark, Mistero, Thriller | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash, FemSlash, Crack Pairing
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti, Violenza
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

 

8 Marzo 2021,

 

 

Da quanto non mi capitava di dormire così a lungo, con questa stessa calma.

Mi sono svegliato molto presto. Avorio al mio fianco.

Comincio a pensare che sia una specie di guardiano. Come dicono nel film La Mummia. Tengono lontani gli spiriti e le creature maligne. Se il me stesso di qualche mese fa leggesse queste stesse parole, ne riderebbe. Vedere per credere, questo è sempre stato il mio motto.

Ora non la penso più allo stesso modo. Ora non vorrei più vedere quello che mi succede attorno. Vorrei poter chiudere gli occhi e riaprirli verso il mondo che conoscevo. Tutto mi appare così diverso: le luci sono più intense, l’oscurità sempre più tetra. Le giornate mi sembrano sempre avvolte da una specie di bruma, quasi la mia vita fosse sospesa all’interno di un sogno. Come se non fossi reale.

Ma quanto è reale quello che mi sta accadendo!

 

Ho svolto i miei soliti controlli di routine in casa: tutto in ordine.

Avorio è un gatto abbastanza attivo, rispetto ai suoi simili. Non mi perde un attimo di vista, mi si acciambella accanto, cerca spesso le mie attenzioni. Le sue fusa hanno migliorato la mia giornata. Questa tranquillità però mi pare così artefatta, così sinistra. Sono riuscito a guardare un film, sedendomi comodo sul divano. Ma per tutta la durata della pellicola non potuto fare a meno di ripensare agli ultimi eventi: era un film comico, ma non sono riuscito a ridere una sola volta.

Il mio cuore si è fermato, quando ho udito il suono raccapricciante del campanello. Deve essersi rotto, perché fa un rumore che pare essere venuto fuori dagli stessi inferi. Poi, proprio mentre pensavo quella frase, un altro pensiero ha lambito la mia mente: le cose dentro i muri. Sono loro a disturbare il segnale?!

È una di quelle cose viscide ad emette quel suono?

Vorrei controllare, ma non ho abbastanza coraggio per farlo.

È una loro trappola.

Il campanello ha continuato a suonare.

Avorio si è allora alzato, ha fatto un giro su se stesso, si è stiracchiato, ed è andato davanti alla porta. Aveva la stessa espressione del giorno in cui è comparso. Si è fermato in una posizione di attesa, ma che non gli impedisse di scattare al momento giusto.

Ancora uno di quei lamenti del campanello.

Mi sono deciso a guardare dallo spioncino: nessuno.

Allora ho preso in mano la cornetta del citofono.

Ho chiesto, dopo un lungo istante, chi è?

Nessuna risposta.

Chi è? Ho chiesto di nuovo, più forte.

Il suono del campanello mi ha fatto sobbalzare. La cornetta mi è sfuggita ed è andata in mille pezzi contro il muro.

Avorio è rimasto impassibile.

Io stavo morendo dentro.

Ho preso coraggio e, alla fine, mi sono deciso ad aprire la porta blindata.

Nessuno.

Avorio è uscito fuori, ha annusato il tappeto ancora imbrattato (quelle orme sono rimaste!) e si è avvicinato alla tromba delle scale.

Il vicino è uscito in quello stesso momento.

Che bel gatto!” ha esclamato, chinandosi ad accarezzarlo. Avorio gli ha ferito la mano con una feroce artigliata, soffiando furioso.

“Bestiaccia! Tale padrone...” ha urlato il vicino, prima di barricarsi di nuovo dietro la porta di casa, probabilmente per medicarsi. Si era lasciato dietro una scia di sangue. Gli artigli avevano percorso buona parte del suo avambraccio e della mano.

Poi, nel mio totale disgusto, Avorio ha iniziato a gustarsi il sangue rimasto sulla sua zampa e quello gocciolato sul pavimento. Solo il suono tempestoso del campanello, infine, è riuscito a distogliermi da quella scena raccapricciante.

Ho bloccato la porta, poi mi sono precipitato giù al portone.

Una consegna.

Urgente.

Non era il postino.

Era un ragazzino sui dodici anni.

Mi ha chiesto se sono Philipp Llyod. Ci è andato vicino. Penso di esser sbiancato.

Un altro ragazzino lo ha pagato affinché effettuasse questa consegna, a tutti i costi.

È corso via subito dopo.

 

Ho posato sul tavolo il pacchetto che mi è stato consegnato. Lo sto osservando in questo momento. La scatola è di Amazon.

Non c’è indirizzo.

Avorio lo sta annusando.

Ci sono dei piccoli forellini sul dorso.

Avorio ci si sta strusciando contro, infilando gli artigli in quei piccoli buchi.

Cosa contiene?

Come fanno a sapere dove abito?

Sono quegli Esseri?

Ora che lo sto annusando, ha un pessimo odore.

Quando ho avuto la pessima idea di scuoterlo, ho sentito qualcosa muoversi all’interno.

Non posso aprilo!

Non posso!

Non voglio!

Siete stati VOI?

È un VOSTRO SCHERZO?

Ho letto le vostre mail di scherno…

Ditemi che lo avete inviato VOI!

Perché, se non siete stati voi…

Sono state quelle COSE…

Avorio ha martoriato il pacco, arrivando a buttarlo giù dal tavolo. Ho temuto che finisse per aprirsi.

Preso dall’angoscia, ho deciso di avvolgerlo dentro una busta, dentro una valigia ed infine di chiuderlo dentro lo stanzino. Ho tappato con dei panni i buchi sotto la porta, riempito di cotone la toppa della serratura.

Non mi sento sicuro a stare dentro casa…

So che può sembrare un’assurdità.

Ho bisogno di uscire: mi manca l’ossigeno.

Aspetterò una vostra risposta, quella del responsabile del pessimo scherzo, e solo allora troverò il coraggio di aprire quel maledetto pacco.

 

 

Aggiornerò, se troverò il coraggio di tornare in questa casa.

Vi odio… voi che vi prendete gioco di me!

 

 

Philipp Lloyd.

   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Horror / Vai alla pagina dell'autore: Lodd Fantasy Factory