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Autore: Streganocciola    09/03/2021    5 recensioni
Avere a che fare con il pubblico e mantenere la fedina penale pulita è veramente taaanto dura.
Genere: Demenziale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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LA TORTA

 

Cristina si guardò intorno, come un ninja appena intrufolatasi in un edificio super protetto. Calma piatta. Silenzio completo.

 

Bene, forse avrebbe potuto sedersi per la prima volta dalle otto di quella mattina e sgranocchiare qualcosa. Le piaceva il suo lavoro di pasticcera, un po’ meno l’avere a che fare con la fauna che popolava la città. E maggio era il mese peggiore, fra matrimoni, prime comunioni, cresime, etc….

 

Prese la borsa e si mise alla ricerca del suo carissimo pacchetto di cracker. L’aveva appena trovato quando la porta si aprì.

 

“Salve.”

 

Bestemmiando mentalmente in turco, Cristina si voltò verso il cliente.

 

“Buongiorno, mi dica.”

 

“Sono venuto a ritirare la torta che ha ordinato mia moglie.”

 

Cristina afferrò lo schedario e cominciò a sfogliarlo.

 

“Lei è il signor…”

 

“Borsini.”

 

“Ah, certo. Ecco qua. Prego, a lei.”

 

L’uomo guardò la torta. Poi guardò la commessa. Poi ancora la torta.

 

“Qualcosa non va?”

 

“Perchè è rosa?”

 

“La panna è colorata con una tonalità di pesca, signore.”

 

“Ma noi non la volevamo alla pesca!”

 

“Lei è il signor Borsini?”

 

“Sì.”

 

“Allora è tutto giusto. La torta è alla crema e gocce di cioccolato. Abbiamo soltanto messo un colorante alimentare naturale per renderla color pesca.”

 

“Ma è sicura?”

 

Cristina contò mentalmente fino a dieci. “Sì, signore, sono sicura.”

 

“Ah, se lo dice lei...” non pareva molto convinto. “Casomai, parlerà con mia moglie.”

 

“Va bene, arrivederci.”

“Arrivederci.”

 

Quando fu uscito, Cristina si concesse di espirare. Mise un po’ d’ordine, poi, finalmente, prese di nuovo il suo pacchetto di cracker.

 

Suonò il telefono.

 

Ma non è possibile!

 

“Pronto?”

 

“Salve. Ma cosa avete fatto alla mia torta?”

 

“Chi parla?”

 

“Sono la signora Borsini.”

 

“Ah, salve. C’è qualche problema?”

 

“Beh, direi! È rosa!”

 

“Signora, la panna è color pesca ma la torta è esattamente come lei l’ha ordinata.”

 

“Ma è sicura?”

 

Commetterò un clienticidio, prima o poi.

 

“Sì, signora, sono sicura.”

 

“Bah, mio marito dice che è alla pesca.”

 

Suo marito è un idiota.

 

“Guardi, diciamo che è color salmone.”

 

“Mi avete fatto una torta al salmone?”

 

Uccidetemi. Ora!

 

“Signora, perché non l’assaggia? Così sentirà da sé che è alla crema e cioccolato, esattamente come la voleva lei.”

 

“Eh, ma non la posso mica toccare, poi se scopro che ha ragione oramai è rovinata.”

 

Cristina si guardò intorno alla ricerca di qualche telecamera nascosta.

 

“E dunque che vogliamo fare, signora?”

 

Un attimo di silenzio. Evidentemente i criceti nella sua testa stavano correndo sulla ruota.

 

“Facciamo così. Ora gliela riporto e lei mi fa una torta alla panna color panna.”

 

“Mi scusi, ma è sicura? No, perché, lei aveva visto una torta color panna e le era sembrata troppo pallida, Per questo abbiamo usato il colorante.”

 

“Sono sicura, sì. Preferisco non rischiare. Me la prepari per mercoledì.”

 

“Come vuole.”

 

 

E mercoledì giunse.

 

“Buongiorno, signora.”

 

“Ah, salve.”

 

“Ecco. Una torta color panna, proprio come voleva lei.”

 

La signora la fissò per qualche secondo, poi disse.

 

“Mmmh… forse aveva ragione lei, è troppo pallida. Mi sa che era meglio quell’altra.”

 

 

   
 
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