In bianco e nero
In un mondo dove non esistono i colori finché non incontri la tua anima gemella, Alastor Moody basa la sua vigilanza costante su tutto il resto. Dolores per lui è un insieme di curve, un suono stridulo che etichetta come gradevole e un profumo esagerato di ciliegia. Con lei non vede i colori, impara però le sfumature: tra il nero assoluto del fiocco sui suoi capelli e il bianco accecante dei suoi denti troppo grandi, immagina che ci siano le più svariate tinte – una per i capelli, una per le labbra, una per i vestiti, una per gli occhi…
In un mondo dove non esistono i colori finché non incontri la tua anima gemella, perché Alastor continua a vedere in bianco e nero anche se ha già incontrato Dolores?
In un mondo dove la tua anima gemella ti permette di vedere i colori, Dolores Umbridge sfrutta la nuova conoscenza per mille cose. Alastor è tra quelle inevitabilmente, e si scopre a guardarlo una volta di troppo. L’abilità di vedere i colori non gliel’ha mica data lui, ma è con lui che i colori impara ad apprezzarli: tra il nero assoluto dei bottoni della giacca e il bianco macchiato delle sue unghie, scopre che ci sono le più svariate tinte – marrone scuro per i suoi occhi, biondo sporco per i suoi capelli, rosa carne per le sue labbra, marrone chiaro per la bevanda che sorseggia sempre…
In un mondo dove la tua anima gemella ti permette di vedere i colori, perché Dolores li conosce già quando incontra Alastor?
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È che le anime gemelle s’incastrano alla perfezione, sono speculari e complementari, tirano l’uno dall’altra fuori il meglio e offrono la certezza di un lieto fine.
L’amore è un’altra cosa, invece.
Il lieto fine si raggiunge raramente, ma che ebbrezza è il c’era una volta! È che l’amore è perfino non vederli mai i colori: è però sentire il flusso dell’intero arcobaleno.
L’amore è un’altra cosa, invece.
Il lieto fine si raggiunge raramente, ma che ebbrezza è il c’era una volta! È che l’amore è perfino non vederli mai i colori: è però sentire il flusso dell’intero arcobaleno.
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In un mondo dove non esistono i colori finché non incontri la tua anima gemella, Alastor Moody fa un passo indietro quando si accorge che Dolores i colori li vede, che il rosa sa cosa vuol dire.
Si allontana da lei, affoga in un liquido ambrato (che per lui è solo nero depotenziato), e quando gli danno un occhio artificiale ride della beffa.
Si allontana da lei, affoga in un liquido ambrato (che per lui è solo nero depotenziato), e quando gli danno un occhio artificiale ride della beffa.
Vede tutto, vedo oltre ogni dimensione e oltre ogni facciata.
(Ma non vedrà mai, mai, mai oltre il bianco e il nero).
(Ma non vedrà mai, mai, mai oltre il bianco e il nero).
In un mondo dove la tua nima gemella ti permette di vedere i colori, Dolores Umbridge fa un passo avanti ma in un’altra direzione quando si ricorda che lei i colori li vede, che la differenza tra il rosa pastello e il rosa antico sa cosa vuol dire.
Si avvicina a Cornelius, s’incendia di un’ambizione smodata e al suo fianco le sembra di essere felice.
Si avvicina a Cornelius, s’incendia di un’ambizione smodata e al suo fianco le sembra di essere felice.
Vede tutto, vede ogni colore e le ripetono ovunque che quello è l’amore.
(Eppure era più bello il mondo con Alastor, anche se solo in bianco e nero).
NDA: Questa storia s'inserisce nell'iniziativa promossa da Bluebell su facebook. L'obiettivo era scrievre una soulmate AU su due personaggi a caso, ma io ho chiesto lo switch per non perdere l'occasione di scrivere l'ennesima Dolastor (quando mai, eh?).
L'universo soulmate è uno dei più noti – non vedere i colori fino all'incontro con la propria anima gemella – ma ho giocato con un imprevisto: cosa succede se la ship non è soulmate? da qui la distinzione tra anime gemelle e amore. Non so quanto l'esperimento sia riuscito, ma è un'idea che mi ha incuriosito molto esplorare.