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Autore: Spensieratezza    12/03/2021    2 recensioni
Cosa sarebbe successo se Sam non avesse mai perso l'anima?
Dean e Sam insieme ai loro amici, non faranno altro che attraversare salti quantici per tutta la storia e impareranno un sacco di cose su loro stessi e gli altri.
Scusate, nell'ultimo capitolo ho confuso i nomi, come al solito. Castiel non ha cambiato partner ovviamente. Sta sempre con la stessa persona, ho solo sbagliato a scrivere.
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Castiel, Crowley, Dean Winchester, Lisa Breaden, Sam Winchester
Note: What if? | Avvertimenti: Incest | Contesto: Sesta stagione
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Il salto quantico'
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Sam aveva lasciato momentaneamente l'appartamento in cu viveva con Adam e da qualche giorno ormai, dopo gli ultimi avvenimenti, viveva di nuovo nella pasticceria con Gabriel.

“Dean mi ignora e non risponde neanche ai miei messaggi, dice che non ce l’ha con me, ma sembra il contrario da come si comporta..” disse Sam, seduto al tavolino della pasticceria.

Gabriel stava spazzando il pavimento.

“La persona che amo di più al mondo, non mi parla, l’uomo che reputo come un padre, fa lo stesso! Chissà cosa gli avrà detto Crowley, qualsiasi cosa fosse, non mi pare che l’abbia addolcito, anzi conoscendo il suo tatto, avrà solo peggiorato la situazione. Non oso immaginare cosa gli abbia detto e non penso avrà fatto leva sulla parte romantica del tutto.”

Gabriel cominciò a prendere le bottiglie dagli scaffali e tirarle via.

“Tu cosa credi che dovrei fare, Gabriel? Suggerisci di insistere a parlare con Dean? Devo chiedergli scusa, assicurargli che non capiterà mai più una cosa del genere?”
Gabriel non rispose.

“Insomma, sto sbagliando io o sbaglia lui? Perché è chiaro qualcuno dei due sbaglia se ci troviamo sempre a questo punto.”
Gabriel ancora non rispose, mentre metteva le bottiglie in uno scatolone.

Insomma, Gabriel! Sto parlando con te! Potresti anche solo fingere che quello che sto passando ti interessa!”

Gabriel lo guardò. Stampata sul suo viso la chiara espressione di un arcangelo infuriato. Sam fece appena in tempo a pentirsi di aver urlato, che quello cominciò a inveire.

“Ma sentilo! Il principino è scontento! Il principino è in vena di lamentele, alla ricerca della coccola facile, che cosa si può fare per non scontentare il principino?”

“Gabriel, cosa..”

“Cercare di curare il tuo corpo incosciente che un giorno molto masochisticamente ha deciso che chissà perché, fosse una buonissima idea, farsi un viaggetto nel mondo astrale e diventare Death, passare giornate intere ad analizzare perché cose che accadono in altri piani della realtà interferiscono in QUESTA, fare da psicologo al tuo cuore ballerino, ascoltare milioni e milioni di volte come una tremenda soap opera come il grande amore infinito di Sam e Dean alla fine supererà tutti gli ostacoli perché insieme sono indivisibili, CHE COSA??? Che cosa bisogna fare di più per far sì che tu sia soddisfatto, SAM?

“Perché ti stai arrabbiando? Io vi ho sempre dato ascolto, TI ho sempre dato ascolto..e ho apprezzato i vostri consigli..”

“Apprezzato?? APPREZZATO???”

Battè un pugno sul tavolo facendo risuonare l’eco di un rumore troppo forte. Sam sussultò.

“Non mi pare proprio che tu abbia apprezzato o anche solo ASCOLTATO! Ti avevo detto che non dovevi più vedere Dean né stargli vicino E TU L’HAI FATTO LO STESSO!!!”

“Non sai quant’è difficile stare lontano dalla persona che ami..”

“Già..non lo so..” disse Gabriel facendo un sorrisino mesto.
“Io stavo soffrendo..”

“Oh, tu SOFFRI? Benvenuto in questa grande merda che è il ciclo della vita! News dell’ultima ora! Tutti soffrono! E la vostra specie, più degli altri. Una merda, vero? È così dall’alba dei tempi, ma non è mai successo che gli ANGELI dovessero sobbarcarsi la vostra merda!”

Sam lo fissò a bocca spalancata.

“Ti è mai pensato per la mente, razza di egoista, "disse Gabriel parlandogli vicinissimo al viso " che noi abbiamo di meglio da fare, che correre dietro ai vostri drammi, che IO abbia di meglio da fare? E invece sto qui a sentire il tuo dramma d’amore, curo il tuo corpo ancora e ancora e tu da perfetto umano masochista ingrato, mandi tutto a puttane perché non sai tenertelo nei pantaloni.”

“Non so cosa ti sia successo..” disse Sam con gli occhi lucidi.
“Perché? Perché ti dico quello che penso?” chiese Gabe voltandosi e allontanandosi da lui, dandogli le spalle.

“No..” scosse la testa Sam. “Non è questo. Sei furioso..sei agitato, è così già da un po'..cosa ti è capitato?”

“Questi non sono affari che ti riguardano.” Disse Gabriel calmo.
“Qualsiasi cosa sia, ne possiamo parlare insieme.”

IO NON LO VOGLIO IL TUO FOTTUTO AIUTO UMANO!”

Sam sobbalzò.

“Guardati! Cadi in pezzi se il tuo amato fratello non ti risponde a un messaggio! Tu, miserabile, carcassa di un uomo rotto, con i sentimenti confusi che fanno a pugni tra di loro, pensi di aiutare me, UN ANGELO??? Tu non puoi aiutare un angelo! Voi UMANI non sapete aiutare NESSUNO e di SICURO non potete aiutare chi sta sopra di voi!!!” Indicò con un dito il cielo. “Angeli e umani non dovrebbero interferire tra di loro, gli angeli non devono doversi occupare delle cose degli umani.”

“Se la pensi in questo modo, perché tieni questa pasticceria?” chiese Sam.
 
Gabriel lo guardò stranito poi rise.

“Infatti sto togliendo tutto.”
Sam lo guardò tramortito.
“Chiudi?”
“Chiudo la baracca. Io qui ho chiuso.”
“Perché?”

“Perché? Perché mi avete rotto le palle, tu, Dean, le vostre sciocche questioni e tutto il clan del cazzo che vi gira attorno. Io ho chiuso! Vedetela voi.”
Sam gli afferrò un braccio di forza.
“Ma tu..io..noi..”
“Noi..COSA?” chiese Gabriel gelido.

“Pensavo che noi fossimo amici.” disse Sam con gli occhi lucidi e tremanti di lacrime trattenute.

L'espressione stupita di Gabriel durò solo un attimo.
“Hai pensato MALE.” disse Gabriel.  “Un arcangelo e un umano? Amici?? Ti sei scordato quello che ho fatto a tuo fratello e a te? Ti sei scordato che ho ucciso tuo fratello senza rimpianti tutte quelle volte..”

“No, no, no, tu mi hai consolato, mi hai abbracciato, mi hai detto delle cose..non può essere stato tutto inventato.”
Gabriel scosse la testa.

“Sam, io ti stavo solo prendendo in giro. Mi sono divertito con te. Perché tu e quello stupido di tuo fratello mi divertite, siete come degli animaletti da compagnia. Ma affezionarsi? Andiamo, sai da quanto sono in giro Sam? Non sforzarti, non puoi mai arrivare a immaginare. Credi che la parola affetto per una creatura come me, conta ancora qualcosa?”

Sam si lasciò sfuggire una lacrima senza riuscire a dire niente.
“Quindi..è stato tutto un imbroglio..una bugia..una menzogna..”
“Ma guarda, con un’arguzia così, mi stupisco come tu non sia ancora riuscito a capire qual è l’ultimo blocco che impedisce al tuo corpo di risanarsi completamente.”

Gabriel sospirò.
“Ma..non è più un mio problema.”
“Che cosa vuoi dire con questo?”
“Voglio che te ne vai.”
“Che cosa?? Mi stai..cacciando?”

“Tra poco di questo posto non rimarrà più niente, puoi sempre chiedere ai nuovi proprietari se sono disposti ad adottarti ma dubito.”
“Gabriel! Non puoi farmi questo!” disse Sam afferrandogli il braccio.
“Mollami. Io posso e voglio.

“Gabriel..per favore, non voglio tornare all'appartamento e non voglio pesare su Adam.” Disse lui supplicante, lasciandogli il braccio.
“Siete così patetici! Hai sempre Dean no? Magari se ci riprovi per la milionesima volta è quella buona e se proprio non sapete dove andare, perché non ve ne andate tutti e due all’inferno??”
Sam deglutì

“Sei sordo per caso? Ho detto che non ti voglio più qui! VATTENE! FAI LE TUE VALIGIE, ORA!”
Sam corse in camera e cominciò a rovistare velocemente nel suo armadio e a mettere le robe alla rinfusa nella valigia senza smettere di singhiozzare.
Scese poi dalla scala e si voltò un’ultima volta verso l’arcangelo.
“Addio..”

L’arcangelo non rispose, quando la porta si fu chiusa, appoggiò la testa alla porta e pianse.
 
 

Qualche settimana fa…

“Ti rendi conto..di quello che hai fatto?” chiese Gabriel con gli occhi lucidi.

“Cosa? Cosa c’è che non va? È un piano perfetto, Gabe, cosa c’hai, perché piangi adesso?”
Gli afferrò un braccio, ma Gabriel lo scostò con violenza.

“Cosa c’è che non va?? Stai rubando ANIME, Castiel! ANIME! Le tieni dentro di te! Sei un angelo! E chiedi a me cosa c’è che non va?”

“Sono costretto, ma le restituirò, non farò a loro del male, Crowley mi ha detto che serve per darmi potere, senza di esse non posso aprire il purgatorio, Gabriel!”

Gabriel si voltò furioso.

“Non sei meglio di Sam Winchester quand’era drogato di sangue di demone, ma almeno lui aveva l’alibi di essere..un umano. Tu sei un angelo!”
Castiel lo guardò.

“Mi dispiace di averti deluso, ma rimetterò a posto le cose. Non succederà niente…vedrai.”

“Castiel..è già SUCCESSO. Non lo capisci? Hai già sbagliato..”

Castiel non disse niente.
“Se mi ami, se davvero mi ami, rimetti quelle anime a posto , prima che si scateni qualcosa di irreparabile.”

“Non posso. Scusa, Gabriel.”
Ed era sparito.
 
 
 


Ancora più indietro....

“Forse esiste un modo per guarire Sam. “

“Allora? Che stai aspettando, parla!” disse Gabriel.
“è un rituale molto antico. Ho letto di questo rituale nei registri del paradiso, purtroppo non viene menzionato nè i pochi che l'hanno compiuto, nè viene menzionata la riuscita o il fallimento."

"Parla. Mi stai facendo preoccupare."

"D'accordo. Tu sai che la mente degli angeli è molto diversa da quella umana, quella degli angeli può andare molto più a fondo, vedere cose che una mente umana non può vedere perché limitata.”


“Non mi stai dicendo niente di nuovo, o forse vuoi dire che noi possiamo vedere cosa turba Sam? Ci abbiamo provato, è impenetrabile,”

“Esatto! Perché purtroppo noi angeli possiamo vedere altre cose in profondità, ma la mente umana ci è preclusa, è piena di limiti e questi limiti sono come dei paletti che non possiamo scavalcare, un po' come se gli umani cercassero di sondare un angelo. Sarebbe impossibile per loro, d’altronde non riescono neanche a vedere la nostra vera forma.”

“Ma se noi non possiamo vedere loro e loro non possono vedere noi..è impossibile!”

“C’è un modo. Appunto, questo rituale.” Disse Cas. “ È impossibile dal momento che due menti di creature tanto diverse tentino di leggersi a vicenda. Tu come essere senziente, non sei in grado di leggere Sam, perché sei separato da lui, come lui è separato da te. Una barriera vi divide. Tanto per farti capire, è come se un umano tentasse di dialogare con un alieno!  Ma cosa succede se una mente angelica ENTRA dentro una mente umana?”

“Lo facciamo già, quando entriamo dentro di loro.”disse Gabriel dopo un momento di smarrimento.

“Non è proprio la stessa cosa. In quel caso tutta la nostra essenza entra in loro, inoltre gli angeli usano il corpo umano BLOCCANDO la mente umana, per poter guidare loro, proprio come i demoni, io parlo di permettere a un umano, per un tempo limitato, di VEDERE le cose come le vediamo noi, di CAPIRE come capiamo noi!”

“ È possibile una cosa del genere?” disse Gabriel sorpreso. "Ma soprattutto, è necessario? Non basterebbe..che ne so, spiegarglielo a parole?"

“Devi capire che l’intuizione è inconscia.” Disse Castiel. “Noi siamo creature superiori e su questo non c’è alcun dubbio, sappiamo praticamente molto di più di tutta la razza umana sulle cose del mondo, siamo in grado addirittura di TOCCARE l'anima, o andarla a riprendere e tirarla via dall'inferno, ma NON POSSIAMO leggerla! Purtroppo non siamo in grado di scalfire il subconscio umano che resta personale e privato! Mettiamo caso che io inconsciamente ho accesso alla chiave per sapere ESATTAMENTE cosa ha bisogno Sam e cosa stia cercando, non potrei mai accedere a quell’informazione, perché non sono lui. Ti faccio un esempio più chiaro, io conosco un albero di mele e so tutta una storia su questo albero di mele, conosco le sue origini e cosa può fare. Non potendo andare a fondo nell’anima di Sam e non sapendo cosa nasconde, potrei non sapere MAI che l’albero delle mele è la cosa che più in assoluto, lui ha bisogno per ritrovare sé stesso! Lui potrebbe dirmelo, certo, se conoscesse la storia dell’albero di mele, ma non la conosce, perché non gliel’ho raccontata e se io non gliela racconto, lui non saprà neanche mai che quello che cerca, è l’albero delle mele!”

“Ma tu non potresti raccontargli quella storia, perché non sapresti che lui ha bisogno di conoscere quella storia.” Disse Gabriel.

“Esatto, ci siamo capiti!”

“Insomma..due principi di informazione che non coincidono,  come due rette  parallele che non si incontreranno mai..”

“Esatto, esatto! Solo SAM può sapere davvero che cosa gli manca, nessun altro, ma se non glielo metti davanti lui non saprà mai che cos’è.  Il Problema è che chi ha l’informazione, non può sapere di cosa lui ha bisogno, io non potrò mai sapere che Sam ha bisogno assolutamente dell’albero di mele, a meno che non possa leggermi DENTRO e visto che è impossibile, ecco che arriva il rituale di cui parlo. Permettere a Sam di accedere alla mente della creatura superiore.”

 “Permettere a un umano di entrare nella mente di un angelo. È quasi come una blasfemia. Senza contare che è impossibile. Gli umani non hanno un quoziente intellettivo così evoluto per riuscirci. Non sanno nemmeno VOLARE.”

“Sono d’accordo, infatti siamo noi che dobbiamo farlo.Far accedere loro a un pezzo del nostro sapere per dargli la conoscenza di cui hanno bisogno.”

Gabriel lo guardò a bocca aperta.

“Non tutta la conoscenza, non tutta. Solo dargli la conoscenza di cui ha bisogno. Solo un pochino. Credo anche di sapere cosa potrebbe aiutare Sam. Il nostro amico ha bisogno di una conoscenza più profonda sull’amore! L’AMORE! La domanda che lo affligge. Noi abbiamo una più vasta consapevolezza dell’amore e sono sicuro che da qualche parte nei nostri registri, c’è la risposta al tormento che l’affligge! Potremmo parlargliene semplicemente anche adesso, spontaneamente, ma lui non sa cos’è! Quindi deve essere lui  a cercarla!. Basterebbe indirizzarlo a pensare su più larga scala e con i nostri algoritmi, potrebbe accedere a qualche nostro file o nozione triplicata per mille rispetto alla loro mente, arrivare all’intuizione senza aver bisogno di sforzarsi più di tanto.”

“Castiel, tu stai parlando di cercare di far scavalcare a una mente umana, i suoi normali sette sensi, per arrivare all’ottavo senso e forse anche superarlo, grazie a un potenziamento che non è per niente naturale ma frutto di un innesto. Hai idea di quanto sia pericoloso?”

 “Sarebbe solo temporaneo, poi l’innesto, come lo chiami te, verrebbe espulso fuori.”
“Quindi si può sperare che sia questione di attimi?”
Castiel lo guardò.
“Minuti? ORE?”

“ l’intuizione è una cosa che ha bisogno di tempo e non è possibile farla in pochi secondi, né in minuti, né in ore, Gabriel.”
Gabriel era confuso.

“Ma un collegamento tra menti non può durare così tanto.” disse Castiel.

 “Tanto quanto?”
“Potrebbe trattarsi di giorni.”
“Mmmm..quindi non è possibile. Che facciamo? Lo facciamo finire in coma?”

“No, Gabriel..la persona deve essere libera di muoversi, rimuginare, pensare, arrivare da sola all’intuizione.”
“Ma…se la persona ha bisogno di muoversi, parlare, camminare..allora..”

Gabriel tremava. Stava cominciando a capire che c'era una fregatura.
“Non si possono collegare due menti così tanto a lungo, ci sarebbe un corto circuito, infatti io non parlavo di un collegamento ma di un prestito.”

Gabriel rimase attonito.
“Prestito?”
“Sì, prestito! Un po' come Superman che gli rubano i poteri e li usano loro, lui ne è sprovvisto fino a che non li recupera.”

Gabriel lo guardò allibito.

“Stiamo parlando di donare a Sam un po' della nostra magia! Un po' della nostra GRAZIA, in sintesi, lui non diventerebbe un angelo, ma avrebbe accesso al sapere di un angelo, in questo modo la sua mente verrebbe potenziata e potrebbe CAPIRE, dove non possiamo capire noi, perché è egli stesso che usa la sua mente e la sua mente non proverebbe a bloccarlo come fa quando ci possiamo noi!”

“Ho idea che tutto questo porterà a una cattiva notizia, che cos’è che non mi stai dicendo ancora?”
“Per donare bisogna togliere.”

Gabriel era attonito.
“Togliere cosa?”
Castiel lo guardò riflessivo.

“Se io decidessi di donare parte della mia sapienza a Sam, dovrei fisicamente RINUNCIARVI. “
“No, non è possibile!”

“Purtroppo è così. Se decidi di donare qualcosa a una persona che non è sua, non è più tua..”

“Quando raccontiamo a qualcuno cose che non sa..i nostri ricordi sono sempre con noi.”

“Perché non possono viverli, ma solo immaginarli dal nostro racconto, ma in questo caso, li vivrebbero come se fossero LORO, se vuoi far vivere a qualcuno qualcosa che non è suo, devi letteralmente strappartelo dalla mente.”

“E che cosa succederebbe all’angelo in questione? Di cosa verrebbe privato?”

“Poteri. Ricordi. La mente scenderebbe drasticamente di livello…sarebbe più..”
“Umana.”
“Non è detto, però..”

“Perderebbe la grazia.”
“Beh..”
“Per FAVORIRE UN UMANO!”

“Per favorire un AMICO.” Disse Castiel.

“E alla fine di tutto? Rimarrebbe con questa grazia nel suo corpo? Con ricordi non suoi per tutta la vita, con un talento che non gli appartiene?”

“ È possibile restituire il tutto al legittimo proprietario, ma l'umano deve essere forte.”

“Forte, stiamo parlando dell’alcino? Forte è il suo secondo nome!" Gabriel rise istericamente.

Castiel rimase zitto.

"D’accordo, d’accordo,nessuno ha detto che sarebbe stato facile. Dunque chi si offre volontario?”


Castiel lo guardò.
“Io non posso.”
“Perché no? Hai da fare?”
“Devo aiutare Crowley, lo sai.”

“Allora Balthazar..”
“ È di guardia al paradiso, si occupa del caso Lucifer.”
“Ci sarà un altro angelo che..”

“Gabriel..”
Si avvicinò.

“Nessun angelo vorrebbe rinunciare a parte della sua mente per aiutare degli umani. Per loro non significano niente.”
“Ma hanno aiutato a scongiurare l’apocalisse.”

“Per loro non vale la loro grazia.”
“E per noi dovrebbe valere?”

“Hai sempre detto che Sam è anche un tuo amico.”
“Ma non ho mai DETTO di esser disposto a mutilarmi per lui!
“Non si tratterebbe di una mutilazione, ma di un..”

“ È come una lobotomia! Guardati, guardati, non provi neanche a negarlo! Cosa perderei, se donassi a Sam anche solo PARTE della mia mente? Perderei solo i ricordi o cos’altro? Hai almeno delle garanzie che non mi accadrà nulla?”
“Io..non c'erano garanzie nei registri che io..”

“Sti cazzi! Andiamo così alla cieca? Devo basarmi sul modo in cui è crollato davanti a Lucifer? Devo affidare il mio sapere, LA MIA MENTE a un ragazzo che deve essere ancora curato? “

“Gabriel..”
“No! Non sappiamo cosa può succedere! Io sono un ANGELO! Non permetterò a nessuno di mutilarmi. “
“Gabriel..”

“Potrei impazzire, diventare come un vegetale, perdere me stesso, non ricordare più chi sono, diventare umano. Hai idea che essere angelo è tutto quello che ho? Non posso perdere neanche metà di me stesso.”

“Nessuno ti costringe..”
“Bene!“

“Però lascia che ti dica una cosa. Qualsiasi cosa affligge Sam, riguarda l’amore. Se solo potesse accedere a una sola nozione, a cosa significa l’amore per te… forse potrebbe..arrivare alla verità.”
Gabriel rise amaramente.
“Io non credo di sapere cosa sia l’amore.”

“Non è vero. Una volta lo sapevi, lo sapevamo. Non puoi averlo dimenticato.”
“Una volta Sam me lo chiese. Dissi che forse non voglio ricordare. Non voglio accedere a quei ricordi.”

“Neanche se servisse ad aiutare il nostro amico?”
Gabriel non rispose.
 
 
 
 
Il giorno della lite.
 
 
“Come hai potuto metterlo in pericolo di nuovo? DI NUOVO!”

“ È tutta colpa di Crowley, non avevo idea di cosa avesse in mente!”
“Bugiardo! Non ci credo che non ti avesse informato! “
Castiel abbassò lo sguardo.

“È stato per il purgatorio non è vero? Avete discusso, tu avevi dei dubbi e lui per riconquistare la tua fiducia, ti ha detto che avrebbe fatto in modo di aiutare Sam con la sua paura.”
“Forse non avrei avuto bisogno di affidarmi a lui, se tu avessi acconsentito a fare quello che avevamo chiesto!”

“Come puoi mettermi un tale peso sulle spalle??” gridò Gabriel.

“La differenza tra noi, è che io sono disposto a rischiare la vita per i miei amici, e se non avessi ormai fatto questo patto con Crowley, ci avrei pensato io!”

“ È un demone! Un demone che sta tenendo in ostaggio l’anima di un uomo buono! Gioca con loro e tu hai affidato la vita di milioni di anime, a lui..anime che saranno sulla tua coscienza, Castiel.”

“Gabriel, tu non capisci.”

“Certo che non capisco! Non capisco perché pretendi di spezzarmi il cuore e poi chiedermi di distruggere il NOSTRO migliore amico, cercando di fare un incantesimo difficilissimo, con una mente già provata! Quante possibilità ci sono che qualcosa possa andare storto e che non ne usciamo devastati ENTRAMBI?”

"Gabriel, asc.."

"Dici che Sam può capire qualcosa di più sull'amore, grazie a me, ma io non so neanche più se TI AMO, dopo quello che hai fatto. Tutto quello che vedrà nella mia mente sarà solo SOFFERENZA e DOLORE! È questo quello che vuoi??"

Castiel chiuse gli occhi afflitto, poi li riaprì.

“Tu sei forte. Sei più forte di così. Puoi scacciare la sofferenza per aiutare il nostro migliore amico. Lo so, io credo in te.”

“Che anima di quelle che hai dentro, sta parlando in questo momento?” chiese Gabe mesto.
“Gabel io..”

 “Non voglio più vederti. Vattene. Vattene..adesso. “disse Gabriel.
Castiel obbedì.
“Siamo angeli. Le nostre non sono mai scelte facili.” Disse l'angelo
 



Sam andò via facendo ruggire la macchina, Gabriel si mosse dalla porta cui era appoggiato e arrancando, fece cadere una vecchia foto di lui e Sam, sopra uno scaffale. La prese in mano. Ritraeva loro due al bancone, Gabriel cingeva il braccio intorno al collo di un Sam con il grembiule bianco e sporco di farina in faccia, con il sorriso più bello che neanche la farina avrebbe potuto dipingere.


Senza poterle controllare, le frasi che si erano detti poco prima, gli tempestarono la mente.

“Pensavo che noi fossimo amici.
“Hai pensato MALE.” disse Gabriel.  “Un arcangelo e un umano? Amici?? Ti sei scordato quello che ho fatto a tuo fratello e a te? Ti sei scordato che ho ucciso tuo fratello senza rimpianti tutte quelle volte..”

“No, no, no, tu mi hai consolato, mi hai abbracciato, mi hai detto delle cose..non può essere stato tutto inventato.”
Gabriel scosse la testa.

“Sam, io ti stavo solo prendendo in giro. Mi sono divertito con te.

“Vedi, Sam, tutti amano il cioccolato,  ma ben pochi sanno tutto il lavoro che c’è dietro, e come subisce varie trasformazioni prima di arrivare a come diventa poi a creazione ultimata. Lo diresti mai vedendo una tavoletta così quadrata, che tutto nasce con il cacaoI semi di CACAO. Ora IMMAGINA che il cioccolato sia la FELICITÀ, come dicono. Ma il cioccolato non NASCE così, per diventare felicità deve subire varie trasformazioni a cominciare dal cacao. 

“Adesso ripetimi cosa desidera l’uomo per essere felice, a partire dall’acqua.”

“Ero troppo rinchiuso nel mio dolore, Sam, ma ascoltando il tuo, ho deciso di mettere in tasca il mio.”

LASCIAMI!” dico come un isterico.”Sto perdendo mio fratello per colpa tua!!”
“E io, sto perdendo il mio.”

Sangue..non sangue…tutte sciocchezze.

* Qualcuno disse che siamo tutti FIGLI DEL MONDO e se questo è vero..allora anche tu, forse sei mio fratello.
Se lo dici in questo tono, potrei quasi crederci. *
 




*

Era sera e pioveva a dirotto. Gabriel si materializzò nella macchina di Sam che sussultò e rischiò di sbandare. Si fermò subito per non fare incidente.
“Gabriel!!”

“Te ne sei andato troppo frettolosamente, zuccherino. Ho qualcosa da regalarti.”
“Perché sei qui?”
Gabriel andò da lui, sovrastandolo mentre era al volante, ignorando la sua sorpresa e gli prese la testa tra le mani.

“Castiel non te l’ha detto, ma c'è un modo per scoprire la tua più grande paura.”
“E-…che cos’è?”

“Prima devo dirti una cosa. Devi essere disposto a percorrere l’autostrada del cosmo, fino ad arrivare alla galassie che nè la tua specie né nessun'altra specie ha ancora conosciuto, per incontrare stelle che non hai mai visto, costellazioni che non sono mai state raccontate, amori che non credevi possibili, specie animali che la tua razza non ha mai conosciuto, spazi temporali che non esistono più da millenni, suoni di animali che non esistono più nella storia dell'uomo.. per andare nella mente e nei ricordi di un angelo.

Sam lo guardava boccheggiando.

“Per riuscirci, devi uscire da te stesso, smettere di crogiolarti nella tua autocommiserazione, cercare il super esp e non aver paura di guardarci attraverso, aprire la tua mente e disconoscerla, per farne entrare un’altra e ignorare anche il..dolore..” gli accarezzò la fronte.

“Se riuscirai a fare tutto questo, io posso aiutarti a capire, SOLO se tu riuscirai a fare tutto questo.”
“Ce la posso fare, sono in grado.”

Gabriel fece un sorriso che a Sam sembrò un po' triste.

Proteggerai quello che ti darò, lo custodirai come fosse qualcosa di sacro, lo farai per me, e poi quando non ti servirà più, me lo restituirai?”
“Sai che lo farò..Gabriel..cosa..”

“Ti metterò alla prova.” E gli diede un dolce bacio sulla fronte.

Una luce illuminò la fronte di Sam e poi l’arcangelo scomparve.
 
 
 
 
 
 
DRIIIIIIN
Bobby corse a rispondere al campanello. Non sapeva perché ma aveva un suono quasi sinistro, ma sembrava impossibile che un campanello potesse avere un suono sinistro. Doveva essere la sua impressione.

Rimase allibito quando vide davanti a sè un Sam stravolto con gli occhi gonfi.

"Buon dio, Sam! Che cosa ti è successo?"

"Ho una domanda per te, Bobby..secondo te, se non mi ha ucciso avere Lucifer dentro la mia testa, potrebbe farlo un altro angelo??"

Bobby non seppe cosa rispondere a quella domanda, ma Sam non sembrava aspettare davvero una risposta, visto che crollò all'istante tra le sue braccia svenuto.

"Ma che diavolo??? Sam!!"



*
Da un furgone risuonava come una beffa, una canzone a tutto volume. Carry on my wayard son.
La pioggia torrenziale copriva il corpo di Gabriel rannicchiato sulla strada.

In quel momento, adagio, camminava un ragazzo, si inginocchiò davanti a Gabriel e toccò con un dito i filamenti di sangue che scendevano dalle sue tempie.
“Sveglia, su.”
“Mmm..”

“Svegliati e cammina, diceva il signore a Lazzaro.”

“Tu non sei Dio e io non sono Lazzaro..” Gabriel aprì gli occhi per vedere lo sconosciuto e scosse la testa-, spingendolo indietro. "NO!" cercò di indietreggiare.
“Tu…no..”

“Io sì.” Disse l’altro.
“Ti avevo..detto addio..”

“Ma io solo arrivederci.  Che ti è successo?”

“Sto..morendo. Credi che finirò lo stesso in paradiso? Chissà se mi vorranno ancora? O chissà se le porte per me sono sbarrate per sempre..dopo quello che ho fatto..dopo che non sono più..un angelo?”
Il ragazzo lo guardò solenne.
“Non entrerai in paradiso.”
Gabriel lo fissò.

“Perché il Paradiso è chiuso e sbarrato e questo da SEMPRE, bisogna viaggiare intorno al..” lo afferrò per le spalle. " Mondo.” Lo issò in piedi. “Per vedere se un uscio," lo fece camminare " è rimasto aperto.” concluse, continuando a farlo camminare, cingendogli il collo con il braccio. Gabriel, completamente nelle sue mani, debole, zuppo per via della pioggia, fortunatamente obbedì.


Il ragazzo raggiunse un furgone abbandonato e in pochi istanti alzando la mano, il volante si illuminò.

“Credo che usare adesso la materializzazione ti spappolerebbe il cervello, meglio non rischiare.” disse mettendo in moto.
Accese la radio.

“Quando si dice il caso! Adoro questa canzone!” disse sorridendo, voltandosi verso Gabriel  mentre Carry on my wayard son, risuonava nel furgone.
Gabriel aveva la testa poggiata al finestrino con gli occhi chiusi e non rispose.

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Note dell'autrice: andate a vedere il link che ho messo per scoprire chi soccorre Gabriel :D per favore scrivetemi nelle recensioni chi pensavate che fosse xd vi piacciono tutte queste bombe che ho lanciato in questo capitolo? LOOL avevo detto nel capitolo precedente che non volevo fare un capitolo lungo e invece pure qui si va oltre le 4000 parole LOOOL e vabbè xd

Vi PREGO!!! Ascoltate Carry On my wayard son mentre leggete (o rileggete) la scena di Gabriel mentre è sotto la pioggia, è magica l'atmosfera, credetemi xd

Vi dico la verità, sono molto orgogliosa di questo capitolo e mi emoziona molto pubblicarlo, così come mi ha emozionato molto scriverlo, tra l'altro siamo davvero a una svolta epica, tanto che quando ho scritto questo capitolo mi sembrava di scrivere un'altra storia ahhahah

Le frasi che ho messo sotto asterisco quando Gabe parla che potrebbero essere fratelli lui e Sam, non sono mai state dette nella storia, quindi tranquilli, non siete voi che non ricordate ahha mi piace pensare che avrebbe potuto essere una delle frasi che si sono scambiati quando Sam e Gabe nei primi capitoli, si sono confidati a vicenda sui reciproci sentimenti sui loro fratelli! Se andate a guardare nel cap 12, non scrivo dialoghi diretti quando si confidano, quindi mi piace pensare che sia una delle tante frasi che si sono detti!

La frase sul paradiso sbarrato, non è mia, ma dei libri di Fallen. Mi piaceva un sacco e la trovavo perfetta per la situazione xd


Invece la frase del titolo devo ringraziare TITANIC il cui film è andato in onda giorni fa e se ci togliete "angeli" e ci mettete donne, avete la frase originale xd sempre Titanic, la frase "Rose è scontenta, cosa possiamo fare se Rose è scontenta" io lho un po' modificata mettendo Sam xd ecco mi sembra che è tutto LOL
   
 
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