Fanfic su artisti musicali > Big Bang
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Autore: Danielle Petite    13/03/2021    0 recensioni
Fanfic basata su fatti reali ma con l'introduzione di un personaggio inventato da me, ovvero Hane, l'amica di infanzia di Taeyang e GD. Ne passeranno tante insieme, dall'elementari fino ai giorni d'oggi tra amori, gelosie, tour, musica e fraintendimenti.
-storia scritta e pubblicata già in precendenza ma l'ho modificata e ripubblicata qui, per questo non risultano recensioni-
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: G-Dragon, Nuovo personaggio, Taeyang
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo 12


Hane cominciò a lavorare intensamente con le 2ne1 conquistando pian piano la fiducia e, forse, l'amicizia di CL. Visto che GD era partito per il lungo tour non aveva avuto motivo di ingelosirsi.

«Ragazze allora...per questa canzone avrei pensato a questi strumenti...ditemi che ne pensate...» fece partire la demo sul pc «Tu rappi solo sulla chitarra all'inizio....» la musica andò avanti «Ecco qui parte invece Bom con le armonie di Minzy...» le ragazze annuirono e cantarono al momento per vedere come veniva.

«Mi piace molto!» esclamò Dara.

«Si è davvero una bella base...quando proviamo?» disse Minzy eccitata.

«Mi fa piacere che vi piaccia...CL? Tu che mi dici?» chiese alla Leader.

«Ottimo lavoro» alzò il pollice per confermare quello che aveva detto e Hane quasi si commosse. Prima di quel momento le era andata sempre contro su ogni cosa.

«Oddio ho avuto la tua approvazione! Mi fai commuovere adesso!» disse fingendo di piangere.

«Dai finiscila...stavolta mi piace. Che dice Teddy?»

Visto che lui e GD erano i produttori erano al corrente di tutto «Che vuole sentirlo con le vostre voci...se volete possiamo registrare una bozza adesso»

«Si, facciamolo ora» disse CL.

 

Le 2ne1 debuttarono con il singolo "Fire" e fortunatamente fu un successo immediato. Pochi mesi dopo partirono per il tour e Hane andò con loro in veste di Ingegnere del suono e Direttore artistico.

Taeyang pubblicò il suo primo album da solista dopo G-Dragon "Solar" e partì anche lui per il suo tour.

TOP ebbe da fare con le registrazioni per un minialbum in collaborazione con il leader "GD&TOP" che sarebbe uscito verso il periodo natalizio.

Daesung e Seungri prestarono il volto per alcune pubblicità e per collaborare alla realizzazione del Big Show, il grande concerto annuale di tutti gli artisti della YG Family.

Il 2010 passò in fretta, tanto che i ragazzi nemmeno se ne accorsero. Ormai non sapevano più cosa significava dormire sempre nello stesso letto, visto che giravano l'Asia in lungo e in largo quasi tutti i giorni.

Ma questa vita così scombussolata ebbe delle dure conseguenze su alcuni di loro.

La casa, o meglio, il lussuoso superattico nel cuore di Seoul era stato lasciato quasi abbandonato perché nessuno dei tre riusciva a starci per più di due giorni di seguito.


Durante le ferie di Capodanno Hane si trovava a casa di sua madre con alcuni parenti, quando successe qualcosa di strano. Squillò il telefono e fu proprio sua madre a rispondere. Molti nemmeno notarono la sua assenza, erano tutti presi a giocare ad un gioco di società, ma Hane la seguì con lo sguardo e ne lesse il volto mentre lei parlava a telefono.

Era successo qualcosa di brutto.

Si alzò e lasciò il suo posto ad un altro cuginetto per tirare i dadi. Si avvicinò a sua madre che la guardò preoccupata.

«Si è qui...certo...stia tranquilla...lo troveremo» attaccò il telefono.

Hane cominciava ad avvertire la preoccupazione «Mamma che è successo?»

Le prese le mani «Era la Signora Kwon, dice che JiYong non si trova da nessuna parte, non risponde al telefono. Doveva andare dai suoi ma non si è fatto vedere. Sai dove potrebbe essere?»

«Come è sparito? Provo a chiamarlo» estrasse il suo cellulare dalla tasca e lo chiamò. Nulla, non era raggiungibile «Chiamo il suo manager»

«Buona idea! Lui saprà sicuramente dov'è finito» acconsentì sua madre.

Lo chiamò «Ciao sono Hane...Jiyong è con te?»

«No è dai suoi...perché?» rispose l'uomo. Ora cominciava a preoccuparsi seriamente, se il suo manager non sapeva dove si trovava era grave.

«Quando l'hai visto l'ultima volta?»

«Mmm...due giorni fa, l'ho lasciato all'aeroporto al nostro ritorno dalla Cina...ma è successo qualcosa?» attaccò immediatamente dimenticando di salutare il povero manager ignaro di tutto. Digitò immediatamente il numero di Taeyang sul suo cellulare prendendo al volo una giacca e la borsa uscendo fuori di casa.

«Jiyong è da te?»

«Ciao Hane….no»

«Sei dai tuoi adesso, vero?»

«Si...ma che succede? Ti sento strana» disse lui.

«Vieni subito a prendermi con la macchina, Jiyong è sparito da 2 giorni» disse solamente.. Si avviò a piedi verso casa sua ma Taeyang le venne incontro a metà strada in auto.

«Dove credi sia andato? Sua madre ha chiamato anche a casa mia, subito dopo la tua chiamata» chiese preoccupato appena si sedette in macchina.

«Il manager l'ha visto l'ultima volta due giorni fa all'aeroporto» disse tutto d'un fiato.

«All'aeroporto? Credi che sia partito?» mise in moto sgommando e si diresse a tutta velocità sulla strada principale.

«Non lo so...voglio chiedere a qualcuno lì»

«Che cavolo gli passa per la testa a quello sconsiderato...Dovremmo avvisare anche gli altri alla YG» disse Tae.

«Io non ho ancora messo in allarme nessuno, non so cosa fare in questi casi. Se viene a saperlo la stampa ne diranno di tutti i colori»

«Hai ragione...cavolo però...hai provato a chiamarlo su altri numeri?»

«Io ho il suo ultimo numero...quello che finisce con 257...oddio e se lo ha cambiato?» GD, come tutti gli altri, cambiavano spesso il numero perchè le fan riuscivano a procurarseli in qualche modo.

«Anche io ho quello...certo che se lo ha cambiato senza dircelo è proprio uno stronzo» erano arrivati sull'autostrada.

«Ma perchè sparire nel nulla così? Cosa può essergli successo?» si chiese Hane.

«Non ne ho idea...» Taeyang scosse la testa incredulo.

«Anche se...ora che ci penso...non lo sento da mesi come si deve...» le venne quasi il panico. Si era appena resa conto di averlo trascurato moltissimo.

L'amico non rispose ma sembrava rimuginare su qualcosa.

«Taeyang?Ti è venuto in mente qualcosa?»

«Cosa?...» disse lui deglutendo a vuoto.

Hane attese.

«Non mi guardare così...» si passò la mano sul viso nervosamente «mi è capitato di vederlo strano durante gli ultimi concerti»

«Strano come?»

Taeyang la guardò negli occhi quasi a voler dire non odiarmi «Fatto»

«Fatto? Intendi...Fatto di droga?» disse scioccata.

«Non ne sono sicuro...cioè a vederlo mi sembrava fatto...sai...occhi rossi e lucidi...atteggiamenti strafottenti....cose del genere...»

«Mi stai dicendo che GD si droga?»

«NON LO SO!!»

«COME FAI A NON SAPERLO?? STATE SEMPRE INSIEME!!» presero a urlare.

«SENTI!» fece un respiro profondo per calmarsi «In quest'ultimo anno non ci ho capito un cazzo! Ho avuto il CEO col fiato sul collo dalla preparazione del mio primo singolo ad fino a l'altro ieri, il mio tour, il mio album, le promozioni, poi c'è stato il Big Show, non ho avuto il tempo di preoccuparmi anche di lui!»

Hane lo imitò, fece un respiro profondo e ragionò «Hai ragione...scusa...è anche colpa mia, anche io quest'anno non ci sono stata per nessuno» le 2ne1 impegnavano molto.

Non poteva pensare che GD avesse cominciato a fare uso di droghe. E se ora era strafatto in un hotel da qualche parte del mondo? Non lo avrebbero più ritrovato.

«Chiamo TOP, è stato più a contatto con lui negli ultimi tempo» disse Taeyang improvvisamente.

«Si, buona idea» Non vedeva e ne sentiva il resto dei ragazzi da almeno sei mesi. Che lavoro infame che si erano scelti.

TOP rispose al terzo tentativo «Ehi amico! Ascolta...puoi andare in un posto dove non c'è chiasso? Non ti sento......Ok molto meglio...Hai notizie di Jiyong?»

Finalmente glielo chiese

«...ah capisco...no è che non riusciamo a rintracciarlo...si certo...»

Hane non riuscì a trattenersi e gli strappò il telefono dalle mani «TOP! Sono Hane...ho bisogno di chiederti una cosa»

«Ciao Hane! Chiedi pure» rispose lui entusiasta. Si sentiva che stava ad una festa.

«Hai notato qualcosa di strano in GD nell'ultimo periodo?»

Ci fu una pausa dove lui non disse nulla «TOP?»

«Hane...passami di nuovo Taeyang per favore» il tono era completamente diverso da prima, suonò quasi come un ordine. Eseguì con le mani tremanti.

«Si...ok...ok...va bene...noi stavamo andando all'aeroporto per chiedere informazioni...ok...a dopo» attaccò «Dice che vuole parlarci da vicino, ci raggiungerà nel parcheggio dell'aeroporto tra una mezz'ora»

«Ok»

 

Arrivati nel parcheggio Hane scese dall'auto e andò diritta nell'ufficio del direttore, con il pass speciale che aveva per viaggiare ci andava spesso per farselo rinnovare. Con molta insistenza riuscì a farsi dare delle notizie di GD e non risultava che avesse preso un aereo nelle precedenti 48 ore.

Tornò da Taeyang per dargli la buona notizia ma ci trovò già TOP seduto in macchina con lui. Le fecero segno di entrare.

«Ciao TOP» lo salutò dal sedile posteriore

«Ciao Hane»

Taeyang guardava fuori dal finestrino dandole la nuca «Ho chiesto al direttore direttamente...pare non sia partito»

«Bene...buona notizia, almeno sappiamo che è qui a Seoul» rispose senza voltarsi.

Di nuovo il cuore cominciò a palpitare velocemente «TOP...cosa sai di GD?»

La guardò negli occhi con il suo sguardo capace di perforare qualsiasi cosa e disse «Ha bisogno di voi due»

 

________


Girarono Seoul in auto in tutti i posti, locali , hotel dove potesse trovarsi Jiyong ma non lo trovarono. Inoltre non poterono nemmeno chiedere direttamente alle persone per non recare sospetti della sua sparizione. Ormai era tarda sera e di Jiyong nessuna notizia.

«Diamine, non sono mai stata tanto preoccupata in vita mia!!» esclamò rabbiosa Hane.

«Continueremo a cercarlo domani...ti riporto dai tuoi?» le chiese Taeyang tornando in macchina.

Dai suoi? Suoi...casa dei suoi....casa...«L'attico!!»

«Oddio...perchè non è stato il primo posto in cui siamo andati?» chiese Taeyang battendosi le mani in testa.

«Sbrigati!» Salirono in auto e sfrecciarono verso casa.

«Che stupidi che siamo!»

«Sinceramente quasi avevo scordato di avere ancora le mie cose lì»

«Da quanto tempo non ci torni?» gli chiese.

«Ci sono passato....a Febbraio...» sorpassò un paio di macchine a tutta velocità.

«Sembra passato un secolo da quando abbiamo convissuto»

«Vero...ci siamo visti solo agli eventi...mi dispiace Hane»

«Anche a me...ci siamo persi tutti...speriamo non sia troppo tardi per GD» disse sfregandosi le mani nervosamente.

«Troppo tardi? A cosa stai pensando?»

«Al peggio. Sto pensando al peggio.»


Entrarono in ascensore e passarono quei pochi minuti con il cuore in gola, in silenzio.

"Ultimo piano" disse la voce elettronica dell'ascensore. Si catapultarono fuori e corsero verso la porta di casa. Hane con mano tremante inserì la scheda e la porta si aprì «JiYong!» urlò appena entrata. Lasciarono la porta aperta e guardarono in ogni posto, poi salirono al secondo piano ed entrarono in camera sua. Non c'era.

Taeyang guardò anche nella sua cabina armadio, nella stanza di Hane, in quella degli ospiti, ma non c'era traccia di lui.

Hane aveva le lacrime agli occhi «Dove può essere finito!» guardò le finestre.

Taeyang forse capì quello che le passava per la testa «Non pensarlo nemmeno!»

Le lacrime le uscirono copiosamente fino a quando non sentì un rumore proveniente dal suo bagno, quello con l'idromassaggio. Era stato un rumore di vetro che tozza sul pavimento. Si alzò di scatto e aprì la porta del bagno.

Tutto intorno era colmo di bottiglie di birra, asciugamani, sigarette, cenere. L'acqua strabordava dalla vasca perchè il rubinetto era aperto. Jiyong giaceva disteso nella vasca con tutti gli abiti. Aveva gli occhi chiusi ed una bava bianca alla bocca. In una delle mani appese al di fuori doveva aver stretto la bottiglia di ginger che ora rotolava sul pavimento, vuota.

«JIYONG!» urlò stordendosi con il suo stesso eco.

Si precipitò da lui e lo tirò su in modo che non affogasse, Taeyang chiuse la fontana e l'aiutò a tirarlo fuori dall'acqua «Jiyong! Jiyong!» piangeva e tremava anche lui.

«Ommiodio....non respira...Taeyang NON RESPIRA!» Era morto? Cosa dovevano fare adesso?

Hane disperata gli prese la testa tra le mani e lo prese a schiaffi «Svegliati! Stupido svegliati!»

Non sapendo quello che stava facendo gli pulì la bocca con la manica della sua maglietta e cominciò a fargli la rianimazione sperando di farla correttamente. Doveva respirare «Ti prego Jiyong, respira!»

Taeyang raccolse tra le lacrime tutti gli asciugamani che riuscì a prendere e cercò di asciugarlo per fargli riprendere calore.

Continuò a massaggiargli il petto e a soffiare nei polmoni pregando che si risvegliasse ma non stava succedendo.

«Hane...smettila...» disse Taeyang tra le lacrime.

«NO! Non puoi chiedermi di smetterla...lui deve vivere...JIYONG! NON MI LASCIARE! SVEGLIATIIII!» urlò disperata dandogli un ultimo colpo sullo sterno.

Improvvisamente GD tossì e vomitò anche l'anima. Entrambi i ragazzi, dopo un enorme sospiro di sollievo, lo sostennero tra le lacrime «Forza amico, va tutto bene adesso, ci siamo qui noi»

Hane non trovò nulla di incoraggiante da dirgli ma gli accarezzò i capelli, tornati neri, per tutto il tempo.

Appena finì di rimettere, lo ripulirono alla meglio e cercarono di parlargli «Come ti senti?»

GD roteava gli occhi, sembrava stordito.

«GD rispondi, cosa hai preso? Droga?»

Sembrava non aver ripreso del tutto conoscenza «Che facciamo? Chiamiamo l'ambulanza?» propose Hane.

«NOOOOO» urlò GD con gli occhi chiusi «...bene...»

«Cosa? Che stai dicendo?» gli chiese Tae.

«STO ENEEEE....L-lasciatee solo....via! VIA!» cercò di divincolarsi ma nessuno dei due lo mollò.

«Mettiamolo a letto...» propose Hane.

«NON FARE IL COGLIONE E DIMMI CHE CAZZO HAI PRESO!» urlò arrabbiato Taeyang improvvisamente. Hane non lo aveva mai visto così furioso.

«STRONZO VATTENE» stavolta GD parlò così chiaramente che ci rimasero male entrambi.

«SEI COMPLETAMENTE FATTO! CHE CAZZO HAI IN QUELLA TESTA!»

GD chiuse di nuovo gli occhi come se stesse di nuovo perdendo i sensi ma Taeyang lo scosse «NON DORMIRE!»

«VATTENEE» ripeté lui tra il sonno e la veglia.

Hane non riusciva a sopportare di vederlo in quello stato pietoso «Jiyong...per favore...non dire così...»

Si voltò verso di lei ciondolante «Hane....c-ciao...» sembrava quasi uno psicopatico.

«Ti abbiamo cercato tutto il giorno...eravamo preoccupati per te...perchè non hai risposto alle mie chiamate?» disse tra le lacrime che non volevano arrestarsi.

«Ah...» indicò la vasca dietro di lui. In fondo alla vasca, oltre una stecca di sigarette c'era anche il suo cellulare.

«Ci dici cosa hai preso per favore? Dobbiamo capire se dobbiamo chiamare un medico.....o....o avvisare il Presidente»

«NO! Sto bene! Vai via!» disse agitando le mani in aria.

«Jiyong...non stai bene....guardati...»

 

POV GD

Abbassò lo sguardo per guardarsi dalla testa ai piedi. Era bagnato fradicio e coperto di vomito. Puzzava da morire. Provò a fare un passo avanti ma se non ci fosse stato Taeyang sarebbe caduto a terra. Guardò prima lui, con gli occhi gonfi e rossi, poi guardò Hane, sporca anche lei del suo vomito in lacrime. Tutto intorno a lui era un disastro, tutte le birre e gli alcolici che aveva bevuto in quella giornata erano sparse sul pavimento del bagno, sentiva di essersi fatto addosso.

Nella sua confusione totale capì che forse Hane aveva ragione, non stava bene.

«Io...non sto bene...» ripeté dopo di lei come un pappagallo.

«Esatto...non stai bene...ti aiuteremo noi...però devi dirci che cosa hai preso...»

Cosa aveva preso? Non se lo ricordava. La testa di Hane stava prendendo la forma di un muffin ai mirtilli...

«Mirtilli» rispose.

«Eh?Mirtilli? Non è che hai preso pure...qualche pasticca?» disse il mirtillo.

Pasticca? Poteva essere.

«Bo» rispose allungò una mano per poter afferrarne un pezzo ma lo mancò.

«Hai fumato erba?» continuò a chiedere.

Erba? Possibile

«Bo» rispose di nuovo.

«Ti sei solo ubriacato?» ma perchè quel muffin continuava a fargli il terzo grado?

Si era ubriacato soltanto? No.

«Bo» rispose.

 

POV Hane

Taeyang lo prese per la collottola «Si vede lontano un miglio che sei fatto...fa vedere le braccia!» gli afferrò le braccia e con una presa salda gliele voltò per guardare il suo avambraccio, era pulito.

«Hane controlla quelle sigarette, vedi se è tabacco» lei eseguì, raccolse alcuni mozziconi da terra e li annusò «Queste sembrano tabacco»

GD per istinto o chissà per che cosa, si grattò il naso e Taeyang lo notò «Hai sniffato cocaina?»

«COOOSA?» disse con il cuore in gola.

Taeyang gli mollò un ceffone «Che diavolo fai!? Lo vedi che già sta male?» disse Hane cercando di separarli ma GD rimase impassibile. Forse era la cocaina che aveva in circolo che glielo fece fare, ma si mise la mano in tasca e ne estrasse un sacchettino con una polvere bianca. Nel farlo gli cadde anche una carta di credito.

«Ji...» Hane si portò le mani alla bocca.

Taeyang lo lasciò andare «Sarei io lo stronzo eh?» gli tremavano le labbra.

«Taeyang...per favore...potresti dargli una mano a fare la doccia? Ne riparleremo domani con calma, ora non è lucido» disse racimolando tutto il buon senso che le era rimasto.

«Ok...butta nel cesso questa merda» disse indicando a GD il wc «MUOVITI»

Lo prese a parole sottovoce ma eseguì barcollante. Aprì la bustina e versò il contenuto nel wc.

«Solo quando stai fatto mi stai a sentire....appena torni in te ti ammazzo di botte, ora non ci sarebbe gusto nel farlo visto che non puoi reagire» disse Taeyang sprezzante.

«FINISCILA ANCHE TU! NON FARE IL COGLIONE INSIEME A LUI!» lo rimproverò Hane.

In risposta si caricò sulle spalle GD e lo gettò sotto la doccia fredda.

«Ti preparo dei suoi vestiti puliti nella mia stanza....e non farlo gelare! Un'altra rianimazione non credo possa sopportarla» disse quasi arrabbiata.

Certo che se ci si metteva anche lui era davvero la fine.

Andò in camera di GD ancora tremante e gli prese un pigiama a caso tra i tanti che aveva ed uno slip. Li lasciò sul letto in camera sua ed uscì di nuovo aspettando sulla balconata che dava in salotto.

Si chiese cosa mai poteva averlo spinto a ridursi in quel modo. Sapeva che la sua vita era quasi insostenibile, però non sarebbe mai arrivata a pensare che proprio lui cedesse perchè era quello che aveva sempre desiderato, ed ora era proprio quella vita ad ucciderlo. Doveva aiutarlo.

Si passò le mani nei capelli come a volerseli strappare, non doveva più lasciarlo da solo come era accaduto nell'ultimo anno. Mai più. Anche Taeyang doveva tenerlo d'occhio, dopo quello che aveva detto in macchina anche lui non se la passava molto bene.

Forse doveva prendersi una pausa dal suo lavoro e cercare di seguirli di più.

La porta della sua camera si aprì e Taeyang la chiamò «Hane aiutami ad asciugargli i capelli»

«Si, arrivo» GD era in pigiama ed era seduto a gambe incrociate sul letto bisbigliando cose insensate «Ma quanto dura l'effetto?»

«Dipende da quanto ne ha assunto e da quanto tempo lo assume» rispose prontamente Tae.

Prese il phone e inserì la spina vicino al comodino «Vedo che ne capisci» le sfuggì.

«Non credere che anche io prendo quella merda, è una cosa che non potrei mai fare!»

«Se non lo provi non lo saiiii!!» esclamò improvvisamente GD canticchiando.

«Cretino sta zitto!» lo rimproverò Taeyang gettandogli l'asciugamano in faccia.

«Smettila di trattarlo così...Ehi...ma...che hai fatto al naso» Hane notò qualcosa di strano.

«Che ha?» Taeyang si avvicinò e lo guardò meglio.

«Ma...GD...ti sei rifatto il naso?» chiese stupita. Era diventato più stretto e fino.

Non rispose perchè forse non capì nemmeno che la domanda era rivolta a lui.

«Si è fatto pure dei tatuaggi sulle gambe...guarda» Taeyang gli alzò i pantaloncini e vide che si era tatuato due scritte enormi e tutte nere su entrambe le cosce "inspira" ed "espira".

«Oddio...ma che diavolo...» non terminò la frase perchè GD le prese il phone dalla mano e lo usò per cantarci dentro.

«Io sapevo che la cocaina faceva altri effetti...» disse Hane confusa guardandolo stranita.

«Chissà che altro cavolo ha buttato giù...ma almeno è ancora vivo»

Lo finirono di sistemare e cercarono di farlo dormire inutilmente «Ok basta chiudiamolo dentro a chiave» disse Taeyang spazientito.

Hane raccolse tutto quello con cui poteva farsi male e lo chiusero dentro la sua stanza.

Andarono a pulire il bagno «Quanto ha bevuto santo cielo...» bottiglie, lattine, giornali e schifezze varie erano riversate in ogni posto..

«Già...qui ti conviene lavare con la doccia...» disse indicando la pozza di vomito.

«Si...hai ragione» prese il soffione della doccia e cominciò a dirigere il getto verso lo scarico sul pavimento «Cosa possiamo fare adesso?» chiese più a se stessa che all'amico.

«Prima cosa, dobbiamo capire perchè ha cominciato a drogarsi...poi chi gliel'ha data....e dopo cercare di aiutarlo»

«A me non interessa un fico secco chi gliel'ha data voglio sapere cosa dobbiamo fare per farlo smettere»

Taeyang sospirò «Dobbiamo stargli vicino, come ha detto TOP»

«TOP! poi mi sentirà approposito....lui lo sapeva e non ha fatto nulla?»

«Non era sicuro che si drogasse...come me...però ha detto che era diventato ingestibile, perfino il manager lo ha mandato a quel paese un paio di volte»

«Che cretino...Ah! devo ancora avvisare sua madre che l'abbiamo trovato»

«No! Non dire nulla a nessuno...cosa le dici? "Si è qui ma è talmente fatto da non riconoscerla"? Meglio che lo sappia disperso, fidati»

Hane ci pensò su «Si però sarà preoccupata»

«Aspettiamo domani mattina, per domani dovrebbe riprendersi almeno quanto basta per riuscire a fare una conversazione sensata...così chiama lui la madre e la tranquillizza»

«Ok, hai ragione, facciamo così»

Dopo aver ripulito alla meglio il bagno tornarono in camera di Hane dove trovarono GD che finalmente dormiva. Si cambiarono e si distesero accanto a lui.

Dormirono tutti e tre nel lettone di Hane, come ai vecchi tempi.

 

La mattina successiva si svegliarono uno più stordito di un altro «Ragazzi ma che ore sono?»

«Le 6 e qualcosa» rispose Taeyang ai piedi del letto, lui aveva dormito di traverso.

«Mmmh....mal di testa...» disse GD portandosi le mani alla testa.

«Oh sei sveglio? Sei lucido?» chiese subito Tae.

GD alzò leggermente la testa per guardarlo bene «Che ci fai nel mio letto?»

«Tuo letto un corno! Questa è la mia camera!» esclamò Hane.

Lui si voltò verso di lei «Ci sei anche tu?»

«Non ti ricordi niente di ieri notte?» gli chiese.

«Mmm...» si alzò di botto a sedere e si guardò le mani «Non sono morto?»

«Cosa dici?»

Lo videro che cominciò a tremare e a spalancare gli occhi. «GD cos'hai? Stai male di nuovo?»

Ebbe un conato di vomito e per un pelo non prese Taeyang che si era spostato giusto in tempo.

«Nooo la mia coperta preferita!» esclamò Hane. GD riprese a vomitare e finalmente dopo 5 minuti finì i liquidi disponibili nel suo stomaco.

«M-mi sento male» disse tra le lacrime. Hane lo abbracciò.

«Hai cercato di suicidarti?» gli chiese Taeyang tranquillamente.

Entrambi alzarono gli occhi verso di lui. «Cazzi miei....» rispose GD senza guardare in faccia a nessuno.

Taeyang rimase immobile in fondo alla stanza fissandolo, Hane lo stesso dal letto. GD si alzò e scese dal letto barcollando dirigendosi verso la porta.

«Dove vai? Vedi che non ti reggi in piedi?» gli fece notare l'amico.

«Lasciami in pace!» si appese alla maniglia della porta e quando si aprì cadde disteso a terra «Cazzo!»

Hane fece per aiutarlo, si inginocchiò vicino a lui ma la respinse «Non mi toccare! Dov'è la mia roba?»

«Quale roba?» gli chiese ingenuamente.

«Intendi la cocaina? Non ricordi che l'hai gettata nel cesso?» disse Taeyang senza minimamente avvicinarsi a lui.

Evidentemente Jiyong non lo ricordava affatto, si alzò e si mise a cercare nei suoi indumenti. Hane era sotto shock.

«Dov'è? DOVE L'AVETE NASCOSTA!» urlò impazzito gettando in aria ogni cosa che riusciva ad afferrare.

«Non c'è, l'hai buttata» gli disse di nuovo Taeyang a braccia incrociate.

«MI SERVE! DAMMELA!» gli si scagliò contro ma riuscì a tenergli testa, gli bloccò le braccia e lui sembrò non avere la forza di reagire. Era molto debole.

«Finiscila di agitarti, tanto non la prenderai più quella merda» disse rigidamente l'amico.

«LASCIAMI!»

Continuarono questa scena per parecchi minuti nei quali Hane non si mosse affatto. Cercava di trovare una soluzione, il suo cervello lavorava freneticamente ma non sapeva proprio che cosa fare. GD era in astinenza, si vedeva lontano un miglio, ma non potevano fargli prendere altra droga. Non era neanche in grado di parlare con sua madre in quello stato.

Improvvisamente Taeyang lo spinse sul letto «La finisci adesso? Vedi come sta Hane per colpa tua?»

I loro occhi si incrociarono, quelli gonfi e rossi di GD con quelli pieni di lacrime per lui di Hane. GD sembrò calmarsi. Taeyang l'aiutò a rialzarsi e tutti e tre si sedettero sul letto con GD disteso al centro.

«Non piangete per me» disse il leader in lacrime.

Hane si distese accanto a lui appoggiando la testa sulla sua spalla «Tu fatti aiutare da noi»

«Siamo qui per te...cretino» aggiunse Tae.

 

__________

 

Le ore successive furono tragiche. A GD salì la febbre, delirava perchè era in astinenza e vomitava appena mangiava qualcosa. Aveva le borse sotto agli occhi molto scure e gli occhi iniettati di sangue. Non poterono far altro che chiamare un medico e pagarlo profumatamente per il suo silenzio.

Dopo la visita e l'iniezione di metadone per farlo calmare lui disse chiaramente che si sarebbe dovuto recare in una clinica di riabilitazione dove, in poche parole, gli avrebbero continuato a dare droga sempre in dosi minori fino a farlo smettere completamente.

«....Quindi dovremo trasportarlo lì in segreto» disse Taeyang.

«E come facciamo? Cosa diremo ai suoi? Come spiegheremo la sua assenza? Se lo diciamo al CEO è finita per lui....credo che starebbe ancora peggio» affermò Hane.

«Comprendo la grave situazione...ci sarebbe un'altra soluzione ma la sconsiglio vivamente» disse il medico bevendo un tè offerto da Hane nel suo salotto enorme.

«Sarebbe?»

«Procurarvi da voi il metadone e somministrarglielo nelle quantità che vi dirò...però sappiate che non si compra in farmacia»

Hane e Taeyang si guardarono negli occhi.

«Quindi...ci sta dicendo...di comprare da qualcuno la droga, di andarci a cercare uno spacciatore in pratica...e di drogarlo noi?» chiese Taeyang sbalordito.

«Purtroppo è l'unico modo se non volete portarlo in una Rehab. Ripeto. Sconsiglio questo che vi ho appena detto ma.....comprendo che essendo un personaggio famoso, portarlo in una Rehab significherebbe stroncare per sempre la sua carriera»

Hane annuì in silenzio.

«Ma...ammesso che decidessimo di percorrere questa strada...bhè come dire....oscura...non c'è pericolo di ucciderlo o di farlo stare male?» chiese Taeyang.

«Se seguirete le indicazioni che vi darò alla lettera non ci saranno problemi...ma oltre a somministrargli metadone dovrete lavorare anche sulla sua psiche...»

«...è complicato...» disse Hane.

«Si, è complicato. Sarà difficile.» ammise il dottore «Se deciderete di fare ciò vi prenderete un'enorme responsabilità»

Ci fu un momento di silenzio.

«E se mi beccano con la droga? Potrebbero pensare che anche io sono un drogato» disse improvvisamente Taeyang come colto dalla realtà.

«Si, ci sono anche questi aspetti ovviamente...potreste venire arrestati tutti e 3» disse il medico. Hane pensò che era strano sentire un medico parlare così, però aveva ragione. Se non volevano portare GD in una clinica dovevano aiutarlo loro.

«Ci vado io» disse.

«Vai dove?» chiese l'amico.

«A comprare il metadone. Io non sono famosa, sono piccola e corro abbastanza veloce. Non mi farò beccare»

«Sei pazza vero? Dimmi che stai scherzando» disse Taeyang incredulo.

«Non sto scherzando! Tae ragiona! O lo portiamo in clinica o lo aiutiamo noi!»

Taeyang rimase in silenzio incerto su cosa dire. Poi finalmente disse qualcosa «Quando assumerà questa roba..il metadone...come starà? Potrà andarsene in giro o dobbiamo chiuderlo in casa?»

«Le prime volte sarà un pò dura, lui continuerà a cercare la cocaina perché il suo corpo la desidera ardentemente. Qui dovrà entrare in gioco la sua forza di volontà di non ricaderci. Man mano che le dosi diminuiranno andrà sempre meglio ma la fase importante è quella appena post-metadone. Solitamente dopo la somministrazione i pazienti stanno in perfetto stato per diverse ore, ovviamente dipende da organismo a organismo, ma la media è di circa 4 ore. In queste ore di lucidità gli si dovrà parlare, rincuorare, insomma spiegargli e fargli capire che la vita è bella e che non deve più far uso di droghe»

«E' questo che fanno nelle cliniche?» disse Tae.

«Si, in clinica usano anche sedute di gruppo, giochi all'aria aperta, le visite dei parenti, poi ognuno viene seguito da un team..»

«Insomma sono più attrezzati di noi»

«Esatto»

Passarono altri minuti di assoluto silenzio nei quali il medico finì il suo tè «Vi lascio il mio biglietto da visita, chiamatemi quando deciderete»

Taeyang lo prese «Certo...le faremo sapere...» poi estrasse un libretto degli assegni e compilò un foglio per darlo al medico con la sua parcella a molti zeri.

«Arrivederla»

«Arrivederci»

Il medico se ne andò e i due si guardarono in faccia «Andiamo a parlare con lui, dovrebbe essere lucido adesso»

«Si, stavo pensando la stessa cosa»

Salirono le scale e andarono in camera di GD. Lo trovarono seduto ai piedi del letto, con i capelli tutti sparati in alto e gli occhi aperti al massimo «Ehi Jiyong....come ti senti?»

«Ho fame» rispose «Ma sto bene»

«Si, tra un pò ti portiamo qualcosa da mangiare...» disse Taeyang «...ascolta...ti ricordi cosa è successo ieri sera?»

«Ieri?» sembrava stralunato.

«Si...ieri...eri qui a casa nostra...in bagno...cosa stavi facendo di preciso?» disse Hane cercando di aiutarlo a ricordare.

«Oh...io...» abbassò la testa e si coprì la faccia con le mani «Scusa Taeyang...non volevo...»

Tae e Hane si guardarono sconvolti. Lui continuò «Mi dispiace averti deluso...Hane...non piangere mai più per me, ti prego!»

Hane non si trattenne e lo abbracciò pensando che lo aveva quasi perso «GD, tranquillo ci siamo noi qui con te, non ti lasceremo mai più solo»

«Scusa...io non so più cosa fare...non riesco a smettere...mi sento male senza la cocaina...» disse tra le lacrime.

«Jiyong, tranquillo ti aiuteremo noi a smettere...però vorremmo capire perchè hai cominciato...» era ritornato il Taeyang dolce di sempre.

Hane si staccò da lui e cominciò a parlare «Ho conosciuto un paio di ragazzi in tour...mi sentivo solo, ero depresso...ho fatto amicizia con loro...mi hanno fatto provare la roba...»

«Chi sono questi ragazzi GD?» chiese Hane.

«Non posso rivelarvi i loro nomi...»

«Come non puoi?!» Taeyang sembrava sul punto di ritrasformarsi di nuovo ma Hane intervenne.

«Ascoltami...ti dobbiamo disintossicare...man mano dovrai prendere dosaggi sempre minori...»

«Si...lo so come funziona...ma non ci sono riuscito...ogni volta invece di diminuire aumentavo sempre..» rimasero stupiti dalle sue parole. Quindi forse aveva avuto intenzione di smettere.

«Ora che ci siamo noi non te lo faremo aumentare....però devi dirmi dove posso prendere il metadone» disse dolcemente per non farlo agitare.

«Metadone? Un'altra droga? No, non voglio!» cominciò ad agitarsi e a tremare di nuovo.

«GD! Sai perché ora stai meglio? Il dottore ti ha fatto una iniezione di metadone...»

«D-davvero?» chiese lui assumendo le sembianze di un bambino.

«Si...ti prometto che ti aiuterò a guarire...però devi dirmi chi sono questi tizi...»

Con molta, molta, ma molta pazienza riuscirono a farsi dire i nomi e tramite facebook riuscirono a capire chi fossero i misteriosi personaggi. Uno Hane lo conobbe di vista, era un aiutante coreografo che nella sua "epoca" da ballerina lo vide allenarsi con loro in palestra, l'altro invece non lo avevano mai visto.

«Manda la richiesta di amicizia così possiamo vedere i suoi post» suggerì Taeyang. GD intanto stava mangiando della frutta e sembrava non sentirli affatto.

«Guarda le foto...qui è a Gangnam...questa discoteca la conosco, ci sono stata una volta»

«Forse spacciano lì?» disse Taeyang, poi si rivolse a GD «Andavi lì a prendere la roba?»

«Si, qualche volta» rispose azzannando una banana.

«Bene, abbiamo trovato il posto...stanotte ci vado» disse decisa «GD, prendo i tuoi soldi»

«Ooooh ferma ferma....dove credi di andare adesso?» la fermò Tae.

«A prepararmi...stasera vado a ballare»

«Non ti faccio andare da sola a comprare della droga, vengo con te»

«Che cavolo dici! Non puoi farti vedere in quel locale!»

«Io sono un maestro del travestimento....ricordi?»

«Ho detto di no...già c'è GD che rischia la sua carriera...non posso avere sulla coscienza anche la tua! Vado da sola è deciso!»

Uscì dalla camera sbattendosi la porta alle spalle.

«Dannazione che testona!» esclamò Taeyang.

GD finì la banana «Me ne occupo io»

 

Hane rispolverò dall'armadio i suoi vestiti e cercò qualcosa di adatto. Le stavano ancora bene. Scelse un abito a tubino nero che arrivava sopra le ginocchia e ci abbinò dei sandali con tacco a spillo ed una giacca di pelle che le aveva regalato Minzy. Si truccò andandoci un pò pesante e scelse una borsetta facile da aprire in modo da poterci ficcare dentro qualsiasi cosa il più velocemente possibile.

Uscì dalla sua stanza ma sobbalzò quando si ritrovò GD faccia a faccia vestito all'ultima moda con i suoi immancabili occhiali Chanel ed una sigaretta tra le dita ricoperte d'oro.

«Che cosa...»

«Oh oh oh....» la guardò dalla testa ai piedi levandosi gli occhiali per guardarla meglio.

«Perchè diavolo ti sei vestito così? Vai a dormire!» si tirò la gonna verso il basso imbarazzata.

«Andiamo» disse abbassando gli occhiali.

«Andiamo? Ma cosa...» cercò con lo sguardo Taeyang ma non lo vide.

GD le afferrò il mento delicatamente e avvicinò pericolosamente il suo viso al suo «Bambolina...credi davvero di poter frequentare certi posti senza di me?» le sorrise maliziosamente.

Bambolina? L'aveva chiamata bambolina?? E poi cos'era quell'atteggiamento da superdivo? Chi diavolo era diventato?

Finalmente arrivò Taeyang, che guardandoli così conciati rimase un passo indietro «Hane! Sei troppo..»

«Cosa? Non vado bene forse...» si guardò.

«Sei bellissima così...non c'è bisogno che ti vai a cambiare...Taeyang!» gli lanciò le chiavi della sua auto «Trattamela bene» prese Hane per mano e andarono al piano di sotto seguiti da un Taeyang offeso.

 

Pov Taeyang

Più passava il tempo e più GD sembrava cambiare personalità, non era sicuro che fosse una buona idea tutta quella situazione ma come aveva detto Hane lo dovevano aiutare. L'unica cosa che riusciva a pensare in quel momento era: Era prudente mandarlo con Hane? Inoltre dopo la terapia "fai da te" sarebbe tornato il Jiyong di prima?

L'ansia lo tormentava ed aumentò dopo quello che successe in ascensore....

 

Uscirono ed entrarono tutti in ascensore. GD passò un braccio attorno al collo di Hane con molta nonchalance, come se fosse abituato ad avere una...una...

«Ehi! Non sono la tua escort!» si scrollò il suo braccio di dosso.

«Jiyong non esagerare...» lo rimproverò Taeyang.

«Perché state venendo entrambi con me? Che diavolo ci fate qui!» esclamò Hane rendendosi conto della situazione.

«Te l'ho detto...non crederai di andare in certi posti senza di me?» rispose GD.

«Tae! Perchè glielo hai permesso?»

«Lui già conosce il tizio e sa come deve comportarsi...e poi se non vuoi che venga io almeno qualcuno deve vegliare su di te»

«Vegliare su di me? Non sono una ragazzina! So cosa devo fare senza avere voi balie con me!»

«Mmmh...» GD si lamentò facendo un tiro dalla sua sigaretta «...la tua voce...ti prego abbassala...» mosse la testa a scatti di lato e si sistemò gli occhiali.

«Ma come osi...chi ti credi di essere! Guarda che lo sto facendo per te! Io ti-» improvvisamente GD l'afferrò per la vita e la spinse alla parete affondando la lingua nella sua bocca.

Hane provò mille emozioni e sensazioni diverse che la fecero letteralmente bloccare nel suo corpo. Non lo respinse, non ci riuscì. Stava quasi per abbandonarsi a lui quando Taeyang intervenne per toglierle di dosso GD.

«CHE DIAVOLO FAI!» gli urlò in faccia Taeyang.

GD barcollò e si asciugò un angolo della bocca con il dorso della sua mano senza toglierle gli occhi di dosso, sorrideva ancora maliziosamente «Sei paralizzata...vedi cosa ti possono fare i ragazzi? Se non c'era Taeyang ora ti saresti fatta fare ogni cosa da me...»

Cosa stava dicendo? Sentiva le sue parole come un eco da lontano...

GD tornò serio e con uno sguardo quasi minaccioso ripetè «Tu non andrai MAI in certi posti senza di me» poi si voltò verso Taeyang «Sei stato bravo, ottimo tempismo!» e gli diede una pacca sulla spalla facendo un altro tiro dalla sigaretta.

Chi o cosa lo faceva diventare la droga?

 
  
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