Anime & Manga > Yu-gi-oh serie > Yu-Gi-Oh! 5D's
Segui la storia  |       
Autore: Jigokuko    14/03/2021    1 recensioni
Storia ambientata trent'anni dopo la fine dell'anime, che vede come protagonisti gli eredi dei precedenti predestinati.
-
Un drago, una duellante misteriosa ed una canzone che stordisce chiunque l'ascolti.
Cosa sta succedendo a Nuova Domino? Toccherà a quattro ragazzi ed un pappagallo venire a capo del mistero e scoprire se Stelle Cadenti può essere considerata un'alleata od un temibile nemico.
Genere: Avventura, Comico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Aki/Akiza, Altri, Nuovo personaggio, Yusei Fudo
Note: Kidfic | Avvertimenti: Contenuti forti, Violenza
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Livello 21

Previsioni errate

 

Atto finale

Appena la voce di Ryoko si placò, la carta nella sua mano si dissolse e ci fu un interminabile secondo di silenzio. Poi, il caos.
Generato dallo stupore, dalla paura di ciò che si stava mostrando all'umanità: il portale per il mondo al di là dello specchio si era appena aperto.
Come durante il duello contro Izanagi, il suolo divenne specchio, ma quell'effetto si propagò anche sulle tribune ed in cielo, dando vita ad un muro dietro al quale si vedeva un altro luogo. Sembrava lontanissimo, ma al contempo estremamente vicino. Stavolta, tutto era reale.
La ragazza rimase immobile, finché da sotto i suoi piedi non fuoriuscirono due mastodontiche ali di metallo ed ingranaggi, le quali l'avvolsero e trascinarono in basso, facendola scomparire completamente, assieme a tutto ciò generatosi solo qualche istante prima.
Tutti gli spettatori fuggirono terrorizzati, ma Håkan rimase a fissare lo schermo a bocca aperta. Nel momento in cui Ryoko sparì, scavalcò la ringhiera e corse per la pista fino al punto in cui Yuichi, Izanagi e quel tizio gigantesco si trovavano.

-Che cos'è successo? Dov'è finita mia sorella?!- In preda alla rabbia, il corvino tentò di tirare un altro pugno contro il viso dell'ex amico, il quale venne parato da una mano enorme, frapposta tra loro in modo da dare il tempo al bersaglio originale di rialzarsi ed allontanarsi.
Ancora quell'uomo inquietante.
La presa si spostò sul suo polso e lo tirò in terra con una facilità incredibile, come se fosse stato un foglio di carta.
-Calmati, Yuichi. Ormai il danno è fatto, un po' di tempo per le spiegazioni lo abbiamo.- Seppur ancora dolorante, il castano si mise le mani sui fianchi, ma rimase a debita distanza. Conosceva bene Yuichi Fudo, sapeva che il solo farlo cadere non sarebbe bastato a placare la sua furia.
-Danno? Quale da—aaah!- L'essere gli pestò la schiena con forza, facendolo urlare di dolore.
-Mutaforma, non ti ho detto di agire. So che sei arrabbiato con lui per ciò che ti ha fatto, ma se disobbedirai ai miei ordini dovrò ucciderti. E tu non vuoi morire di nuovo, vero?-
Il piede si tolse dal suo corpo e "Mutaforma" rimase immobile, senza fiatare, lo sguardo fisso e le pupille dilatate.
Yuichi con fatica si alzò in piedi, tenendosi stretto il braccio destro. Guardava Izanagi con lo sguardo di chi voleva sapere tutto e in un istante.
-Aah, probabilmente ti starò confondendo, con tutti questi discorsi strani, perdonami... sono abituato a dire tutto e niente. Ma, dato che sei tu e ci tengo alla nostra amicizia, la farò breve: Mutaforma, il tizio che hai fatto fuori due anni fa, quello che ha investito Ryoko ed il falso padre di Artemis sono la stessa creatura. Hai ucciso due volte la stessa persona, eppure lei è ancora qui! Non è divertente? Da sbellicarsi, Yuichi!- Il giovane spalancò gli occhi e lentamente voltò il capo verso l'uomo gigantesco e pieno di cicatrici, poi guardò Izanagi, poi di nuovo lui ed ancora una volta il castano. -È stato creato a partire dal sangue di "Krigsgaldr", come lo chiamate voi. Non è immortale, ma quando muore è facilmente rianimabile. Inoltre, ha la capacità di rubare l'aspetto ed i ricordi di chi guarda negli occhi per un paio di minuti. Un'ottima risorsa, non credi?-
Perfetta, non c'erano dubbi. Ci si poteva sporcare facilmente le mani senza effettivamente agire, e nessuno avrebbe sospettato di te.
-Il... sangue di Krigsgaldr? Come...-
-Calma, bello mio, ho detto che abbiamo un po' di tempo, non tutto il giorno. Mutaforma è una cosa superflua considerando il casino che tua sorella e quella bestia immonda hanno tirato in piedi.- Yuichi assottigliò lo sguardo, il quale valeva più di mille parole. -Ryoko è una brava ragazza, anche troppo, per questo il Drago Ceruleo l'ha manipolata tanto bene... e di conseguenza ha manipolato te e chiunque vi stia intorno.
Lui canta, vola in cielo, dispensa consigli e vi inonda di conoscenza, ma il suo unico obiettivo è collegare i due mondi, e per farlo, il prezzo da pagare è cancellare il nostro, usando il potere di Ryoko come chiave di accensione dell'Albero del Mondo.-
-E tu come fai a sapere tutte queste cose? Non mi fido più di te, Izanagi, ormai dovresti saperlo.- Il castano sorrise, puntandogli contro quelle inquietanti gemme azzurre.
Tese il braccio sinistro, indicando dietro di lui. Si voltò, trovando Håkan con uno sguardo a metà tra l'allucinato e l'estremamente confuso, assieme ad Eiko, la quale si incamminò per raggiungerli.
-Prevedo il futuro. Dal primo momento in cui incontrai Ryoko, sapevo già tutto, ogni secondo di cosa sarebbe accaduto. E la fine delle mie previsioni prevede...- Tacque, mordendosi il labbro ed involontariamente rovinandosi il rossetto.
-La fine del mondo.- Izanagi finì la frase per lei, abbassando la testa. -Noi discendenti della Dea a Due Teste abbiamo il compito di fermare il Drago Ceruleo ogni volta che tenta di discendere nel mondo al di qua dello specchio, usando ogni mezzo, subdolo o non.-
-E per questo avete tentato di far fuori più volte me, mia sorella ed i miei amici?!-
L'adrenalina salì all'improvviso, dandogli alla testa e cancellando completamente il dolore. Scattò in avanti come un'esplosione, pronto a sferrare l'ennesimo pugno. Lui... lui sì che voleva ucciderlo, e magari farlo a pezzi.
Dovette bloccare la sua corsa all'istante, perché l'obiettivo, con un solo gesto della mano, fece scaturire delle scariche elettriche dalle dita, bruciando l'asfalto che li divideva e disegnando una linea retta.
-Non ti conviene avvicinarti, posso colpirti con una scarica tanto forte da fermarti il cuore per l'eternità. Ora non siamo più nemici... ma alleati, Yuichi. Dobbiamo salvare il mondo insieme.-
Anche Izanagi aveva dei poteri, avrebbe dovuto aspettarselo.
... Elettricità? Fulmini?
Qualcosa riaffiorò all'istante dai meandri della sua mente, focalizzandolo su un singolo evento, un secondo preciso della sua vita. Il display della sua Duel Runner. Prima di perdere il controllo, aveva avuto un guasto elettrico, per quello diventò improvvisamente incontrollabile.
Allora era stato lui...
Quella fu una batosta più grande di quanto si aspettasse: in realtà non aveva ucciso nessuno e sapeva già la natura diabolica di Izanagi, ma il solo pensiero che il suo al tempo migliore amico avesse tentato così all'improvviso di spezzare la sua vita lo fece rattristare parecchio. Il suo sguardo si perse nel vuoto, la vista si annacquava.
-Yuichi.- La voce di Håkan alle sue spalle. Si voltò di scatto, a guardarlo attraverso la coltre di lacrime ed il viso bagnato. -Non è questo il momento di piangere, tua sorella potrebbe essere davvero in pericolo, dobbiamo ritrovarla.-
Fu in quel momento che se ne accorse: sulla sua spalla c'era Uroboro, ma nessuna traccia di Artemis. Era troppo strano, perché non si trovava lì con lui? Non era da lei scappare o rintanarsi in un angolo in momenti del genere, soprattutto senza il suo pappagallo.
-Dov'è Artemis?- Gli chiese all'improvviso, in allarme. Il biondo si guardò attorno, poi alzò le mani in segno di resa.
-Io... non lo so. Eiko mi aveva detto che era in bagno. All'inizio mi sembrava plausibile, ma ora...-
Il corvino si girò nuovamente verso Izanagi, ormai da lui considerato nemico mortale.
-Cosa le hai fatto?!-
-Io? Niente! Come potevo?-
-E tu, Eiko? Vuoi che ti strappi tutti i capelli?-
Ma anche la ragazza alzò le spalle.
-Credo che la salvezza del mondo sia più importante di quella ragazzi—-
-Non me ne frega un cazzo se verremo tutti ammazzati da un drago con manie di protagonismo, se le fosse successo qualcosa o non potessi dirle addio non me lo perdonerei mai.- Strinse i pugni, digrignando i denti. -Quindi, se sai qualcosa, dimmelo... per favore... Izanagi.-
Il ragazzo prese un profondo respiro, senza mai perdere quell'aura torreggiante e sicura di sé.
-Posso assicurarti che la tua ragazza sta bene.-
-E allora dimmi dov'è.-
-Calma, amico. Prima voglio... farti una sorta di... come dire... ramanzina.- Yuichi non fece in tempo ad elaborare la frase che Mutaforma gli sferrò un pugno dritto sul viso, facendolo volare sull'asfalto come una bambola di pezza.
-Yu—!- Håkan bloccò il suo grido sul nascere nel momento in cui l'omone si frappose tra loro.
Izanagi gli si avvicinò a passi pesanti, guardandolo con le mani sui fianchi ed uno sguardo adirato.
-Idiota!- Tuonò. -Tu, che possiedi abbastanza cervello da compensare tutta Nuova Domino, come cazzo hai fatto a non renderti conto in che merda di casino ti stavi andando a cacciare?! L'amore per la tua cara e dolce, si fa per dire, sorellina? Eh? Bene, il tuo troppo amore l'ha fottuta completamente! Ryoko è fottuta grazie a te, perché non hai usato la tua cazzo di testa, sei uno stupido!-
Gli sferrò un calcio al ventre. Sembrava totalmente cambiato all'improvviso, il giovane calcolatore e sicuro di sé si era appena trasformato in un pazzo violento e rabbioso. Perché lo stava colpendo tanto forte?
-Avresti dovuto capirlo la prima volta che lei ha recitato il Galdr quanto fosse sbagliato tutto questo.-
La sua voce si affievolì, calmandosi in un istante e diventando un sussurro. Si chinò, afferrando l'ex amico per il colletto del maglione e tirandolo in piedi. Yuichi barcollava, il viso era contrito per il dolore, dal labbro colava una scia di sangue. Ma, nonostante i suoi occhi fossero persi, era perfettamente vigile alle parole dell'altro.
E si sentiva terribilmente sbagliato, in quel momento, e stupido oltre ogni limite. Izanagi aveva terribilmente ragione: "offro in dono la mia anima"... avrebbe dovuto capirlo. E invece non ci aveva fatto caso, preferendo concentrarsi solo sulla splendida voce di Ryoko.
Aveva fallito pienamente come fratello maggiore, non era degno di lei, né del suo canto, né di starle accanto.
-Lo so.- Mormorò, con gli occhi bassi.
Il castano lo lasciò andare, accennando un sorriso. Inaspettatamente, gli afferrò il codino e gli slacciò i capelli, i quali si alzarono verso l'alto, facendolo somigliare in modo ancor più sconcertante a suo padre. Poi, con il braccio indicò verso l'alto, nell'edificio in cui solitamente gli organizzatori dei tornei assistevano alle gare.
Yuichi capì, ma era combattuto, perciò non si mosse, incerto sul da farsi.
-Yuichi!- Håkan. -Vai da Artemis, qui me la vedo io. Ti ho fatto una promessa, no?-
I suoi occhi nocciola incontrarono quelli viola e grigio dell'amico. Un cenno, un sorriso ed il ragazzo corse via. Non seppe come riuscì a trovare tutta quella forza, malridotto com'era, ma il solo pensiero di ritrovare la sua Artemis bastava a rinvigorirlo. Uroboro lo raggiunse, avvinghiandoglisi alla spalla.

-Allora, siamo rimasti solo noi, a quanto pare. Volevo proprio incontrarti, Håkan.-
Il biondo si mise le mani in tasca, indurendo lo sguardo. Quel tipo era troppo strano e controllava pure l'elettricità, non gli piaceva.
-Ho tanti fan, sai com'è.-
Izanagi sorrise.
-Mi piaci.- Affermò. -Eiko non ci capisce niente di te, mi mandi su di giri!-
-Hey, sappi che non viaggio su quella sponda.-
Adesso scoppiò a ridere.
-Mica intendevo in quel senso!- Intanto, la bionda sospirava, imbarazzata dal comportamento del fratello. Lo avevano lanciato contro un palo e riempito di pugni solo pochi minuti prima, eppure continuava ad avere il coraggio di fare lo spavaldo.
-Quello che questo stupido intende è il mio non riuscire a vederti nelle previsioni, né di prevedere il tuo futuro. E non mi è mai successo.-
-Proprio così! Sembra quasi che tu non esista, ma se lei non ti vede, allora forse abbiamo una possibilità di cambiare le carte in tavola. Nelle previsioni è Yuichi ad attraversare lo specchio, ma fallisce, condannando tutti a morte. Per questo voglio che ci vada tu, ho chiesto a Masashi di controllare la mente di Artemis proprio per questo. Per allontanarlo.-
Masashi... ancora quel bastardo. Allora davvero il ragazzino poteva manipolare le menti e fare strane illusioni. I seguaci della Dea a Due Teste, o come diamine si chiamavano i tizi dagli occhi allo xenon, erano davvero una palla al piede.
-Io sono un buono a nulla, se con Yuichi eravamo spacciati, con me siamo già morti. Fidati, amico.-
-Tu sei il figlio del Predestinato che possedeva l'Anima Fiammeggiante, no?-
Håkan serrò le labbra, lanciandogli un'occhiata velenosa.
-E ripartono le sviolinate a mio padre. Su, mettimi pure nella sua immensa ombra, tanto l'abbronzatura è fuori moda, ormai.-
-Non credo tu sia alla sua ombra, piuttosto... accanto a lui. Sembra che anche tu abbia qualcosa di speciale, di diverso. Ma non riesco a capire che cosa.-
-Ora stai sviolinando me? Heh, secondo me, un po' dell'altra sponda sei...-
-Evita di prendermi per il culo, Atlas.-
-A me sembra che sia tu a prendermi per il culo. Sbaglio, o tu e la tua combriccola avete tentato di ucciderci per mesi, se non anni, parlando anche di Ryoko e Yuichi?-
-Non sto a negarlo, ormai. Ma, come ho detto, c'era una grande posta in gioco.-
-Perché non ci vai tu nell'altro mondo a fulminare quella biscia quattrocchi?-
-Né io né Eiko possiamo attraversare lo specchio, dobbiamo aprire il portale. I nostri piani sono andati tutti in fumo, quindi è compito vostro, che avete creato il casino, di sistemare le cose.
Mi capisci, no?-
-Comprendo il vostro modus operandi, dopotutto tre o quattro persone sono meno importanti di tutta la popolazione mondiale. Ed a quanto pare era il vostro compito impedire a Krigsgaldr di discendere. Non sono arrabbiato, in fondo.-
-Visto? Viaggiamo sulla stessa lunghezza d'onda.-
-Non proprio. Tu e Ryoko eravate amici una volta, no? Avresti potuto parlarle prima del duello, invece di fare sorrisini e dire cazzate.-
-Un po' più che amici, mi sento di correggerti—- Il biondo, a quelle parole, avvertì una sorta di fastidio. -Ma... non posso darti torto, anche se non credo mi avrebbe ascoltato. Ce l'ha a morte con me... alla fine, il casino ho contribuito a farlo anche io.-
Sembrava un'ammissione di colpa, quella? Non se lo sarebbe mai aspettato da lui, quel tizio pareva avere un orgoglio così alto da bucare l'atmosfera e salire ancora.
-Lo sai? Alla fine mi sembri molto meno idiota di quanto pensassi, anche se continui a starmi sul cazzo, ovviamente. Almeno hai ammesso di aver contribuito alla fine del mondo.-
-Alla fine, l'unica grande colpa appartiene al Drago Ceruleo. Non gli ha chiesto proprio nessuno di distruggere tutti.-
-Sai, prima di andare, avrei un paio di domande da farti.-
-Quindi accetti di attraversare il portale?-
-Avevo già deciso quando Yuichi era qui.-
Izanagi sorrise. Ad Håkan quel tizio continuava a non piacere per nulla, nonostante nelle sue ultime parole sembrò trasparire dell'umanità. Ormai il sole era calato completamente facendo spazio ad un cielo coperto di nubi scure, la luce del lampione dietro di lui proiettava un'ombra enorme e scuriva la sua figura, mettendo in risalto quelle stupide iridi azzurrissime. Il suo sguardo, assieme a quello della sorella e dell'uomo gigantesco, nella penombra era estremamente inquietante.
-Allora spara, te le concedo.-
-Quando alla centrale di polizia siamo stati interrotti sul più bello, è stata opera vostra, non è vero?-
-Di noi due, no. È stato Masashi a corrompere gli agenti perché non facessero parlare troppo quell'uomo.- Si fermò un istante, trattenendo una risata. -A quel ragazzino escono i soldi dal culo, è un buono a nulla ed un codardo, ma quando si tratta di illusioni e denaro diventa indispensabile. La seconda?-
-Da come hai preso a calci Yuichi, sembra che tu tenessi a Ryoko. Perché non le sei stato accanto, ma hai preferito minacciarla di morte ed allontanarti da lei? Tu sapevi già come sarebbe andata a finire.-
Quella domanda innervosì il castano, ma non bastò a fargli perdere quell'espressione sorniona.
-Mi avvalgo della facoltà di non rispondere.- Disse, ghignando.
Era una domanda che si era fatto anche lui in quei due anni, ed il venirgli posta proprio dal tizio di cui non sapeva assolutamente nulla lo mandava in bestia. Lui era speciale, il drago non riusciva a rubargli l'energia, nonostante fosse privo di poteri. Perché? Perché proprio Håkan doveva essere l'ultima speranza per salvare tutti e forse anche Ryoko stessa?
Possedeva un potere immenso, ma l'elettricità non bastava, perché il fato aveva scelto un misero... stupido... normalissimo umano piuttosto che lui?
Si morse il labbro, strinse i pugni... e non fece nulla, rilassandosi all'istante.
-Come vuoi.- Rispose l'altro, facendo spallucce. -Anche se mi piacerebbe prenderti a pugni per ciò che le hai fatto, non importa se ci ha già pensato suo fratello. Sai, odio la violenza, ma quella tua brutta faccia mi istiga proprio.-
-Non credo tu abbia abbastanza tempo per picchiarmi. Che ne dici di farlo dopo aver sconfitto il mostro che si è portato via la mia ragazza?-
-Ryoko non è la tua ragazza!- Lo urlò di colpo, con una forza in corpo che non credeva di avere. A danno fatto, indietreggiò di un passo e rivolse lo sguardo verso il nulla, in imbarazzo. Che coglione.
L'altro scoppiò a ridere fragorosamente, finendo per tenersi la pancia. Aveva voluto provocarlo e ci era riuscito nel migliore dei modi, ora anche lui aveva tutte le sue risposte, non c'era stato nemmeno bisogno di porgere alcuna domanda.
-Smettila ed apri quel fottuto portale, sono stanco di doverti guardare.-
Lentamente le sue risa scemarono e si asciugò una lacrima con l'indice.
-Va bene, Principe. Vediamo se sarai all'altezza del Drago Divino o perirai tra le sue fauci assieme al resto dell'umanità.-
Prese Eiko per mano e camminarono fino a superare tutto ciò che c'era di ingombrante, ovvero le moto e Håkan. Quando furono in un punto della pista completamente libero, entrambi tesero il braccio ed iniziarono a pronunciare una formula dalle parole incomprensibili, probabilmente una lingua sconosciuta.
Le scariche elettriche di Izanagi percorsero anche il corpo della sorella senza provocare alcun danno e raggiungendo i palmi delle loro mani.
Altre frasi incomprensibili e l'azzurro delle iridi divenne ancor più luminoso. Ci fu una leggera scossa di terremoto e, nuovamente, quel gigantesco muro riflettente apparve.
Il biondo lo sentì chiamare forte il suo nome, come se volesse attirarlo al suo interno. Prese un profondo respiro. Non era psicologicamente pronto, ma poco importava, nessuna forza divina sarebbe stata ai suoi comodi. Doveva entrare e subito.
Si avvicinò a pochi centimetri. Lo specchio mostrava la sua figura intera e al posto dell'arena alle sue spalle vi era lo stesso mondo che vide la prima volta. Ne toccò la superficie, la quale si increspò come le acque di un lago.
Nonostante fosse la cosa più strana con cui avesse mai avuto a che fare, ci corse all'interno.


Angolo autrice

E finalmente siamo all'atto finale di questa storia, il che significa una singola cosa: siamo agli sgoccioli. Secondo i miei calcoli dovrebbero rimanere tre capitoli, forse solo due. Dipende tutto se avrò il dono della sintesi o mi salirà una botta assurda che mi farà scrivere miliardi di cose. Vedremo.

Parlando di questo... beh, tanta roba. Spero solo non sia troppa e troppo concentrata, volevo evitare di allungare ulteriormente il brodo con un capitolo a parte.

Dato che non ho altro da dire, vi lascio!

Jigokuko

   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Yu-gi-oh serie > Yu-Gi-Oh! 5D's / Vai alla pagina dell'autore: Jigokuko