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Autore: vuotichepesano    16/03/2021    1 recensioni
Ogni tanto, come facevo anche con te, se ti ricordi, devo cambiare l'ordine dei mobili, è come se mi stessero stretti, se mi soffocassero, cambio, cambio continuamente e provo a spostarli fino a quando non mi sento meglio, ora ti dirò, mi piace particolarmente. Mi sono creata i miei spazi, i miei angoli, il letto vicino alla finestra come piace a me, così posso guardare fuori e sono fortunata perché vedo sempre la luna.
Genere: Malinconico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ogni tanto torno, perché si cresce ma si rimane sempre bambini in fondo e alcune cose non cambiano mai o per lo meno cambiano, ma rimangono sempre.
Mi piace pensare che qualcuno leggendo quello che scrivo si possa rivedere e trovare un po' di conforto e compagnia e oggi che sono più emotiva del solito ho deciso di pubblicare un pensiero che ho scritto qualche mese fa.
Un bacio x

 

16/10/2020 21:01

Ti giuro, sarà più di un anno e mezzo che non ti scrivo e ho deciso proprio oggi di farlo, oggi che è uscito l'album di Mecna, che provavo a farti ascoltare ma che tu non capivi.
Facevi finta di capire le parole e sorridevi annuendo con la testa, e io che ti spingevo scherzando. 
Giuro, dopo tutto questo tempo non mi riconosceresti, sono cambiata, tanto e forse anche un po' in peggio. Spesso mi critico, penso di fare la cosa sbagliata, forse perchè non ci sei più tu a dirmi cosa fare.
Tu mi rendevi una persona migliore, questo te lo dovrò sempre, ma ho dovuto, sono dovuta andare avanti per forza.
La tua attesa era staziante, me la ricordo come se fosse ieri, come se non fosse mai finita, ho dovuto per forza.
Pensa te, a volte mi chiedo se è destino, se sono coincidenze, avevamo già preso i biglietti per vederci qualche mese fa, ti ricordi?
Avevo anche pianto dalla felicità e poi, in un secondo, tutto si è frantumato, nemmeno per colpa nostra, noi ce la stavamo mettendo tutta e invece, niente. I biglietti sono rimasti nel cassetto, nascosti, perchè guardarli mi fa stare male, nascosti un po' come faccio con te, di te lo sanno in pochi perchè in pochi possono capire.
E perchè proprio stasera ti ho voluto scrivere?
Ero presa dall'ansia, non mi succede quasi mai. 
Sai che ora vivo da sola? Era il mio sogno ti ricordi? Chissà cosa diresti, vorrei farti vedere come l'ho arredata, tutti i disegni appesi alle pareti, che tutti commentano ogni volta: "Devi disegnare anche me" ma io non ho mai disegnato nessuno, io disegnavo solo te, per te.
Ogni tanto, come facevo anche con te, se ti ricordi, devo cambiare l'ordine dei mobili, è come se mi stessero stretti, se mi soffocassero, cambio, cambio continuamente e provo a spostarli fino a quando non mi sento meglio, ora ti dirò, mi piace particolarmente. Mi sono creata i miei spazi, i miei angoli, il letto vicino alla finestra come piace a me, così posso guardare fuori e sono fortunata perchè vedo sempre la luna.
E poi lo sai che amo personalizzare tutto ciò che mi circonda perchè così è come se potesse diventare parte di me, appartenermi, come se potessi stare meglio. E i muri bianchi non mi piacciono, ci devo scrivere sopra e riempirli di ciò che penso, di ciò che provo. Così posso guardarli e pensare che un po' di pensieri siano usciti dalla mia testa, ma restano comunque sempre lì a fissarmi.
Giuro, non pensavo di essere ancora in grado di scriverti, pensavo di non riuscire più a provare certi sentmenti, questa malinconia che mi riempie da giorni, anche a Maia, la mia vicina, dovresti conoscerla, continuo a chiederle "Ma perchè sto così?" non me lo so spiegare.
E' un vuoto incolmabile quello che hai creato tu.
Nessuno potrà  mai riempirlo, nessun mobile spostato, nessun disegno appeso al muro, nessuna canzone, nessun abbraccio, nessuna sigaretta, nessun gin tonic. Ora bevo più di prima, so che ti fa arrabbiare ma io lo faccio apposta, sì, come fanno i bambini, per avere attenzioni.  Io voglio la tua attenzione, voglio che mi sgridi, che dici che ci tieni a me e che devo volermi bene, che devo curarmi, che per te vado bene così come sono. Voglio che mi urli addosso, voglio litigare con te, voglio dirti tutto quello che penso. Voglio fare di tutto con te, voglio portarti fuori, voglio prendere una macchina e guidare senza meta, andare in un locale a caso, ridere, ubriacarci, dormire insieme, in questo letto, da dove ti sto scrivendo che quasi è piccolo anche per me, però a noi andava bene anche cosi, lo sai. Bastava essere insieme.
Mi chiedo ancora dove tu sia, quando ci rivedremo, se tutto questo è perchè non è ancora arrivato il momento giusto, come se ci fosse.
Però ti giuro, io ti penso, ancora.
Ti rivedo, ti cerco, ti immagino, ma non serve, perchè solo tu hai quella capacità, quel potere di guardarmi in quel modo e farmi tremale le mani, solo tu hai quel modo di stringermi, ti tocccarmi, di ridere, di leggere, di scrivere, di parlare, che nessuno ha.
E io non ti trovo, anche se ti cerco ovunque.
Ti prego, torni da me?
  
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