Se solo tu fossi
qui… quel demone ti avrebbe staccato la testa
Una Strana Coppia
-
Didi? Didi? Didididididididididi? –
vociò con ben poca grazia Skye.
- Piantala di fare l’idiota e sta un po’ zitto!
– ribatté astioso Johan.
-
Uffa! Posso ricordarti che io sono qui solo per ritrovare Didi? E se non la
trovo la mia presenza è inutile…-
- La
tua presenza è inutile sempre & comunque…
-
-
Ti odio! –
-
Sto morendo dal dolore… -
Chi,
anche solo pochi mesi prima, avrebbe scommesso che quei due si sarebbero trovati
insieme a stretto contatto, ma soprattutto costretti a collaborare? Nessuno,
immagino. Anche perché, fino a pochi mesi prima, uno
di loro due era morto. La metà di voi avrebbe
scommesso su Skye, ne sono certa. Forse per gli abiti smessi e sporchi di
terra, i capelli lunghi e ben poco curati. Se avesse avuto solo qualche anni in più una rada barba avrebbe coperto le
guance scavate. Forse avrebbe avuto ragione. O forse
no.
Camminavano
in quel ben strano paesaggio, uno sbadigliando sonoramente ogni tre passi, l’altro
cercando di non ucciderlo ogni tre passi.
-
Ci scommetti che è caduta già per un Fosso Oscuro?E’
strana, avrebbe anche potuto farlo… -
Johan
sospirò sonoramente. Non sapeva che cosa fosse quella “Didi”
per il suo compagno di viaggio. E, in effetti, gliene
importava ben poco. Solo se la cavava piuttosto bene con le armi. Per questo se
lo trascinava dietro. –Non ne dubito –
-
Eh… mi spieghi una cosa? –
-
No –
-
Te la dico, magari ti viene voglia di spiegarmelo… dove siamo? –
-
Non- lo- so –
- Ecco, sei sempre il solito, perché non hai
voluto che mi fermassi a chiedere informazioni a quella creatura?-
-
Era un demone, chiaro? Ci avrebbe mentito. –
-
No, magari no –
- O magari si. Stai zitto, per piacere! –
Silenzio.
Un tempo Johan amava il silenzio. Passeggiare in silenzio per la sua
città. E aveva cominciato nuovamente ad amarlo
e a desiderarlo ardentemente da quanto aveva conosciuto Skye.
- Se cado nella lava muoio? –
-
No, ma sarei molto, molto contento di aiutarti a provare… -
- Sei cattivo, Johan… -
-
No, sono esasperato, è una cosa diversa… -
-
Guarda, un serpente! –
-
Dove? –
-
Eheh… scherzavo! –
-
Non ti sopporto più! –
-
Neanche io, ma evito di ripeterlo ogni secondo che passiamo insieme, sai? E’ per educazione! –
- Perché non ti sopprimono? –
-
La mia razza è piuttosto difficile da sopprimere –
-
Purtroppo lo so, credi che non ci avrei provati,
altrimenti? –
A volte
due persone scelgono di viaggiare insieme per divertimento. Altre
perché hanno uno scopo comune. O perché il destino li ha
irrimediabilmente legati e non possono fare nulla per sciogliere questi nodo fin troppo stretti. Indovinate
qual è il caso dei nostri due?
E dire che avevano entrambi davanti a loro una vita – o,
meglio, un’eternità – da passare nel metodo da loro
preferito… ma il fato è crudele e spesso trama contro la gente. Oppure, semplicemente, trama per passare il tempo. L’ho
conosciuto, è uno che si annoia facilmente.
-
Si, ma ora dovremmo sbrigarci, sono stufo di camminare per questi infernali
sentieri… mi sembra di essere Dante… -
-
Quello di Devil May Cry? – domandò entusiasta Skye, per aver
finalmente trovato una loro passione in comune.
-
Quello della Divina Commedia… -
-
Oh… no, non ci ho mai giocato! –
-
Grazie a Dio siamo arrivati… non avrei resistito
un minuto di più… -
Il
Cancello svettava alto davanti a loro. Le mura che cingevano la città
erano grigie e prive di vita, come le guardie che appollaiate
in cima li scrutavano. Faceva uno strano effetto. Y’dhar,
Skye
aprì a porta. Era tutto fumo e niente arrosto, quel gigantesco portone
che pesava come una briciola.
- TA- DAAAM! I vostri eroi sono qui! – esclamò,
urlando ai corridoi della città- fantasma. O,
meglio, della Città dei Fantasmi. Nessuno venne però ad
accoglierli. Un po’ deludente, in effetti.
-
Ecco, tu passi la vita a combattere per proteggere queste popolazioni che
vivono lontane dai confini e quando cerchi aiuto tutti che scappano… -
- Avanti,
Jo- jo! –
-
Non mi chiamare Jo-jo! –
-
Ok, Jo-jo –
Johan
stava per arrabbiarsi seriamente quando uno spiritello
di bassa lega, che avrebbero potuto sconfiggere in pochi secondi, si
presentò loro davanti. Aveva un ampio sorriso sul volto, probabilmente faceva
il servile per evitare di essere distrutto, e indossava un ridicolo cappello a
punta, decisamente troppo da gnomo, almeno a parere
dei due. e di tutto il resto della città,
speravano.
-
Onorati signori è ben piacevole incontrarvi! Io
sono Nikeyla, semplice spirito di terzo livello… -
-
Si, terzo livello, col piffero… - sbuffò Skye.
In effetti
quel cosetto non poteva superare il primo livello,
massimo massimo il secondo. Questa dei livelli era la
principale distinzione tra i popoli. Più alto era il livello e
più uno era forte. Una cosa facile facile,
perché molti dei tipi che giravano non avevano proprio tanto cervello…
- …
comunque… sono stato inviato da sommo Jasiel perché
egli vi chiede udienza… -
- E allora? –
- Jo-jo, dovresti fare meno il cattivo… oh, no, scusa,
l’esasperato… -
- Piantala con quel nome –
-
Ok, ok… -
-
Ehm… ma il sommo Jasiel… -
-
Si, si, stiamo arrivando! -
-
Io non ho voglia, voglio un gelato! –
-
Non è il momento, Skye… -
-
SIGNORI! –
I
due guardarono la creaturina. Però per niente
dei piccoli polmoni per urlare in quel modo.
-
Il Signore Jasiel mi ha chiesto di informarvi che un Intruso
si è infiltrato qua sotto… -
- Cosa? – esclamarono i due, increduli.
-
Esatto… ma discuterete i particolari nella sua reggia, signori –
-
Reggia? Non sapevo che avesse cambiato casa… - commentò Skye.
-
Oh, ma non l’ha cambiata, signore, per niente – ridacchiò
lo spirituncolo, avviandosi lungo i cunicoli oscuri.
Uh- uh, ecco il primo capitolo, che è
più un prologo…
E’
una fic un po’ strana, però non mi dispiace…
I
due personaggi non sono, per ora, molto definiti, ma presto scriverò
qualche capitolo sul loro passato… forse… YAKAKAKAKA! Ehm…
ok, tra poco saranno date altre informazioni sul luogo dove si muovono e via
dicendo… comunque dovrete attendere un po’!
Baci
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