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Autore: Leliwen    27/08/2009    3 recensioni
Telecronaca di una partita di Quiddich.
Genere: Azione, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Regulus Black, Sirius Black
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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Titolo: Pensieri e Parole
Fandom: Harry Potter
Personaggio/Coppia: Regulus Black / Sirius Black
Prompt: 026 - Compagni di squadra
Rating: PG
Conteggio Parole: 717
Riassunto: Telecronaca di una partita di Quiddich.
Note: Leggermente differente dal Canon, ma non completamente fuori da esso.

Avvertimenti: AU, Era dei malandrini. Incesto, solo nei pensieri.

Generi: Azione, Introspettivo


Tabella: Tabella




Il Cercatore era appena rientrato da una febbre notevole che l'aveva molto debilitato, ma ora che era sufficientemente in forze e non avrebbero permesso al sostituto di gareggiare.
I suoi compagni avevano gli occhi fissi su di lui.
Alla fine del discorso pre partita, il Capitano si voltò verso di lui "Mi raccomando, occhi puntati sul boccino." le mani di McNair si posarono sulle spalle magre del ragazzo in divisa verde-argento "Ricorda la tattica e non pensare a tuo fratello." la schiena del ragazzo si irrigidì, ma mascella si contrasse "Black, la partita è nelle tue mani. La squadra Gryffindor è forte, ma noi lo siamo di più. Ricordalo sempre."
Regulus Black annuì "Sì capitano."

Il capitano sorrise compiaciuto.




"Sirius, Frank, dalla vostra coordinazione dipenderà la riuscita di questa gara." i due interpellati si guardarono ghignando apertamente. I discorsi di incitamento di Wood erano qualcosa di ampollosamente snervante, per due come loro "Gli Slytherin non sono avversari da prendere sottogamba!"
"Lo sappiamo capo." rispose in coro tutta la squadra "Ma noi saremo sempre i migliori." aggiunse arrogantemente James, imbracciando la propria scopa, imitato da tutti gli altri "Non ci faremo battere." concluse Sirius con una luce inquietante nello sguardo.

Il capitano sorrise compiaciuto.





Squadre in campo.
Mani stritolano mani.
Scope inforcate - fischio d'inizio.

Partiti!

Viene liberata la Pluffa





La formazione compatta verde-argento intercetta la palla a metà di un lancio avversario.
Mezzo giro di campo e il Portiere si posiziona tra i pali; un quarto di giro e il Cercatore s'impenna mentre i due Battitori si aprono a ventaglio, intercettando i due Bolidi. Il terzetto di Cacciatori è lanciato veloce a sferrare il primo attacco.
Inizio spettacolare!




Pluffa presa. Il Cercatore s'impenna per sorvolare tutto il campo. Il Portiere è già al suo posto, come se fosse nato tra quei pali.
I Battitori raggiungono i Bolidi, portandosi a copertura dei Cacciatori.
Tre rimbalzi dritti verso la porta sguarnita, ma gli altri riescono a intercettarla. I Bolidi, lanciati contro il Cacciatore avversario non raggiungono l'obiettivo. L'altra formazione si allarga sul campo, i Cacciatori lanciati a tutta velocità.
Il primo punto è loro.





Lo sguardo fermo, il braccio potente, la corporatura prestante, la tecnica aggraziata, e cosce guizzanti sotto la tuta troppo stretta, i capelli lunghi che frustano le spalle larghe, che si rilassano sui pettorali ampi, che rilucono come ali di corvo.

Il campo sotto di lui vorticava costretto nel suo ritmo frenetico. Schiva Bolidi e insegue baluginii sospetti, tenendo d'occhio l'altro Cercatore.
Non stacca lo sguardo dal fratello.

Una goccia di sudore accarezza lo zigomo scende fino a morire sulla mascella mascolina dal leggero accenno di barba. La lingua guizza a idratare le labbra morbide, mentre il torace si allunga per poter colpire il Bolide che avrebbe centrato Potter.

Questa volta l'ha visto e parte in picchiata, per poi risalire in velocità, accucciandosi sempre più sul manico di scopa, seminando l'altro Cercatore con una finta da manuale, aumenta il ritmo, allunga il braccio fino quasi a sbilanciarsi...

Buio.




Agile, fragile, tenace; gli occhi grigi scandagliano il campo, il corpo premuto contro il manico di scopa invita al peccato, le labbra - rosse, piene, morbide - assaggiano l'aria come un bambino fa con la sua torta di compleanno. Mani dalle dita lunghe e aristocratiche che guidano con facilità il manico di scopa come se non avessero mai fatto altro. Boccoli, dolci come sbuffi di fumo, si confondono nell'aria circostante.

 I Bolidi rincorrono i giocatori sul campo, tentando di disarcionare, bloccare, al più distrarre. Il compito è vincere, calpestando se necessario.
Guardando sempre e solo suo fratello.

Un lampo più brillante gli illumina lo sguardo, tutto il corpo si tende spingendo al massimo, i tendini del collo esposti, lì pronti per essere morsi, leccati e vezzeggiati. Dalla testa parte il movimento fluido, la manovra azzardata con cui, come sempre, si fa beffa del destino, sfida la gravità, più veloce del vento, più aggraziato di uno sparviero. Gli occhi si assottigliano, le sopracciglia si concentrano, le labbra si serrano, il collo si blocco mentre le dita lasciano la presa e il braccio si stende in pochi memorabili istanti.

Sempre in movimento senza un attimo di tregua, tentando di entrare nella testa dell'avversario, prevederne le mosse, contrastarle, essere sempre imprevedibili. Salvare i propri amici, far fuori i propri nemici. E il boccino è sempre il solo che può chiudere una partita...

Merda!







Spero vi possa esser piaciuta...
Un Bacione a tutti,
Leli
  
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