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Autore: Quebello    17/05/2005    3 recensioni
L'idea mi è venuta perchè a tutti è piaciuto che parlassi della guerra tra Wu Tai e la ShinRa EPC... ho pensato di "reinterpretarla" in modo del tutto diverso, coinvolgendo FFVII, FFVIII, FFIX e FFX / X-2.. Come al solito cerco anzitutto di restare fedele ai personaggi. Grazie in anticipo a tutti!
Genere: Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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"Alexandria in vista, signore. Stiamo per lasciare il territorio di Centra, signore."

Senza ricevere risposta, l'ufficiale di volo pensò bene di togliersi di torno.

Per quanto già prima della nascita di Squall Leonheart il castello di Alexandria non fosse nient'altro che una meta turistica, e per quanto adesso fosse circondato dai crateri causati dalla pioggia di mostri, e interamente inclinato su un versante, lui non potè non apprezzarne la maestà.

Benchè non puntasse più il cielo, la gigantesca spada d'argento che ornava le sue mura dava ancora l'impressione di trovarsi di fronte ad un qualcosa di regale e onorabile.

Dal balcone del Garden di Balamb in movimento, quattro persone scrutavano l'orizzonte, quattro persone che avevano significato, tutti, molto per quella accademia.

Quistis Trepe odiava "quello stronzo", epiteto che ormai valeva nel suo cervello quanto il suo nome vero.

Se prima di conoscere Rinoa lui era stato un ragazzo difficile, da quando lei era sparita lui era diventato qualcosa che era arduo definire "ragazzo".

Lei era la Preside dell'Accademia, ma era lui e sempre lui a fare il bello e il cattivo tempo. Anzi, solo il cattivo.

Non faceva che "suggerire" decreti scolastici che facevano assomigliare il Garden sempre più ad una dittatura il cui unico obiettivo era torturare chi ci stava dentro. Persino la rigida Fujin impallidiva nel sentire la "Lista dei Provvedimenti Necessari" stilata da lui.

O meglio, sarebbe impallidita, se fosse stata ancora nel consiglio di amministrazione; ma "quello stronzo" aveva fatto in modo che, con l'eccezione di Quistis, il consiglio fosse composto solo di ragazzini che lo adoravano e che non avevano bisogno neanche di un suo ordine per assecondarlo.

Sembrava che semplicemente non tollerasse che qualcuno nel Garden potesse essere creativo, o indisciplinato, o semplicemente felice.

Ma Quistis Trepe odiava soprattutto se stessa per non riuscire mai a negargli ciò che voleva.

Sapeva che una come lei, sempre tesa a mostrarsi più forte di quel che era, sempre con la testa a badare i fratellini prima, allo studio poi, alla carriera adesso, non era fatta per le grandi storie d'amore.

E proprio per questo, lo sapeva per certo, non avrebbe mai smesso di amare "quello stronzo": era semplicemente troppo debole per assumersi un rischio maggiore, per cambiare.

Questo gli aveva dato una seconda certezza: se Rinoa fosse uscita dalla vita di lui, per qualsiasi ragione, lui avrebbe cercato di sfogarsi- sì, "sfogarsi" era la parola giusta- con il corpo di lei, e lei non avrebbe saputo rifiutarsi.

La realtà era stata ben diversa, e peggiore.

Sì, lui si sfogava con lei... ma non nel letto. Questo almeno gli avrebbe conferito la dubbia dignità di essere sessualmente attraente per lui.

Invece era diventata la fedele partner di "quello stronzo" per la nuova attività che lui sostituiva al tempo che prima passava con Rinoa.

Ossia allenarsi nella scherma dalle sei del mattino fino alle sei di sera.

La notte la passava perlopiù sveglio a elaborare una nuova "Lista dei Provvedimenti Necessari".

Una volta lei aveva provato a non andare agli allenamenti. Era un modo come un altro per scoprire se lui aveva bisogno di lei almeno in quello.

Si era allenato da solo.

Quello stronzo!

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Grazie al dolore alla gamba, Squall Leonheart ripensava all'ultimo allenamento avuto con Quistis, prima di partire dalla missione da cui era appena tornato.

Lui usava il suo gunblade argentato, lei la sua arma preferita, una spada color piombo che per forma ricordava una colonna vertebrale. Niente di nuovo, Squall conduceva il duello, ma Quistis lo infastidiva con la sua difesa monotona ma precisa.

Poi era successa una cosa nuova: lei aveva fatto scattare l'arma e le "vertebre" si erano divise, unite da un filo elastico. Quella che era diventata una frusta schioccò nell'aria e Squall si ritrovò con una coscia lacerata.

"Scusa, è difficile controllarla. Scusami."

Lui aveva annuito. Ma non era stupido. Quistis non era tipo da lasciarsi trasportare da una battaglia di allenamento, usando un'arma diversa da quella prevista e ferendo l'avversario con una mossa irregolare.

Mentre usciva zoppicando dalla serra e si dirigeva in infermeria, ebbe come l'impressione che, se ci fossero stati altri allenamenti, ci sarebbero stati altri incidenti.

Dunque, alla fine, anche lei lo aveva abbandonato, pensò. O forse l'aveva allontanata lui. Non cambiava poi tanto.

Era meglio così, dopotutto.

Avrebbe dovuto capire che, ormai, era più forte da solo.

E adesso lo era, solo: perche Quistis era l'ultima che gli era rimasta.

In questo senso, la visita dell'ex preside, Cid Kramer, gli dava fastidio.

*********************************************************

Cid vantava una discendenza di cinquecento anni con Cid Fabool, Gran Duca di Lindblum, una delle città principali di Centra. La sua dinastia era da tempo maestra nella costruzione di navi volanti.

Eccetto lui nessuno avrebbe detto che quei gusci traslucidi, azzurro dalla forma fungina a Balamb, rosso e simile ad un elmo a Galbadia, Argentato e simile ad un osso a Trabia erano in realtà palazzi volanti costruiti secoli prima a Lindblum.

Ma lui non aveva usato questa sua conoscenza per il suo guadagno personale. Il progetto SeeD era stato un progetto suo e di sua moglie, Edea Kramer, la donna che teneva l'orfanotrofio dove erano cresciuti Squall Leonheart e Seifer Almasy.

Edea era anche una strega, un essere prescelto da Hyne, il loro dio severo e terribile, per essere una via di mezzo tra un eone e un essere umano. Una umana capace di utilizzare la magia a suo piacimento, distinguibile per gli occhi dorati.

Il progetto era semplice: creare delle accademie dove addestrare una elitè militare e culturale la cui funzione sarebbe stata, nel futuro, di impedire tragedie come quella accaduta al continente di Centra in cui Cid aveva le sue radici.

I SeeD del Garden, ovvero i semi del giardino, che avrebbero fatto fiorire la pace.

I coniugi Kramer credevano che fosse un sogno impossibile, fin quando girando il mondo non erano arrivati a Shumiville.

Gli shumi erano una strana razza, simili nell'aspetto ad una statua di cera scioltasi col calore. Quando morivano si reincarnavano continuamente, fino a diventare semplici bestie. Per questo non credevano nella morte e trascorrevano una vita pacifica che gli assicurasse una buona reincarnazione, dedicandosi a cose come artigianato, agricoltura e meditazione.

Ma Cid ed Edea avevano conosciuto uno shumi diverso, di nome Norg.

A Norg interessavano i soldi e gli affari tanto quanto ad un Al Bhed, gli uomini del continente nord che poi si erano sparsi in giro per il mondo.

Lui aveva proposto una grande idea: per finanziare le missioni di pace, i SeeD avrebbero incassato denaro proprio dalle nazioni che tutelavano.

Ben presto però, si era posto il problema tra chi vedeva il Garden come un esercito mercenario e chi credeva nel suo obiettivo originale: c'era stata una faida durante la seconda guerra della strega che si era conclusa con l'annientamento fisico di Norg. Era stato Squall Leonheart a finirlo.

Adesso, Cid Kramer malediceva il giorno in cui aveva rotto con Norg.

La pecora nera degli shumi era un angelo comparato al presidente della ShinRa Electric Power Company.

Come lui, aveva espresso il desiderio di combattere per la pace e contro ogni strega avanzando come motivazione una sua discendenza dalla gente di Centra. Il Garden, sull'orlo della bancarotta, aveva accettato il suo aiuto.

Era iniziato praticamente subito.

Non fu difficile: certo, il Comandante Leonheart era l'eroe della Seconda Guerra della Strega, ma gli elementi per diffamarlo non mancavano.

Iniziamo con le sue compagnie: Quistis Trepe... era forse diventata Preside perchè raccomandata da lui? Zell Dincht, un SeeD vorace e indisciplinato che ignorava cosa fossero le buone maniere... Selphie Tilmitt di Trabia, una ragazzina maniaco-depressiva... Irvine Kinneas di Galbadia, un cecchino con circa tredici amonimenti per offese alla decenza e comportamenti discinti che aveva fatto sospendere almeno altrettante ragazze per bene... Ellione Loire, una ragazza che dietro alla dolcezza e al temperamento mite nascondeva poteri ESP incontrollati, un rischio per la società... tutti suoi amici sin dall'infanzia...

No? Tutti eroi? Poco male, parliamo di suo padre, Laguna Loire: prima disertore nell'esercito di Galbadia, poi giornalista freelance, abbandona suo figlio per cercare di Ellione Loire, sua figlia adottiva, arriva nell'Impero Tecnologico di Eshtar e con un colpo di stato ne diventa presidente... e neanche recupera il figlio. Si potrebbe definire un personaggio dubbio, no?

Niente da fare? Parliamo del fatto che suo padre aveva una relazione con la madre della futura fidanzata del comandante... e se fosse sua sorella? Non si tratterebbe di incesto?

Ma no, Rinoa Heartilly è figlia del generale Caraway di Galbadia... già, parliamo di lei! Una ragazzina viziata che per ribellarsi al padre si imbarca nella Rivoluzione di Timber, città occupata da Galbadia, a fianco di una banda di nullatenenti... che se non altro rispetto a lei hanno il merito di aver avuto i genitori massacrati dalle truppe di occupazione. Una rampolla viziata che stava solo giocando alla guerra...

E così via.

Non bastò il tempo per risalire alle voci e collegarle alla ShinRa EPC, che...

BUM! Arrivò natale per l'egregio presidente ShinRa. Una foto di Rinoa Heartilly dove i suoi occhi erano visibilmente dorati.

Il Comandante in Capo dell'esercito che combatte la strega è... il fidanzato di una strega stessa! E non solo "Il Cavaliere della Strega", l'uomo da lei scelto e costretto da un incantesimo ad amarla per tutta la vita, ma proprio un fidanzato, cosciente e consenziente...

Ora bisogna dire che Rinoa, l'angelo che aveva sciolto un pò della freddezza di Squall, colei che aveva rotto la sua corazza, il suo unico amore... viziata lo era davvero.

O forse voleva solo ciò che gli spettava: un amore privato, e non la pressione sociale, non il disprezzo, non la paura... era proprio ciò che aveva, nel corso della storia, fatto impazzire tutte le streghe. Specie considerando che lei aveva il potere per distruggere tutti coloro che semplicemente la guardavano male, e doveva trattenere quel potere dentro di sè...

Insomma, se ne era andata. Punto e basta. Non una lettera. Non un biglietto. Anzi, uno a Selphie Tilmitt: "Ti affido Angelo" cioè il suo cane. E addio.

Mentre il Garden volava sopra Eshtar, Cid Kramer si chiedeva cosa ancora si poteva fare perchè il Garden non diventasse una specie di Milizia di proprietà della ShinRa. E considerava come tutte quelle variabili avevano contibuito a distruggere la sua opera: Squall, Rinoa, Norg, la ShiRa... ogni pezzo si incastrava nel puzzle del suo sfacelo.

Anche Seifer Almasy.

**********************************************************

Quest'ultimo, benchè l'avessero portato sul balcone per prendere un pò di fresco, non faceva che svenire e rinvenire. Pur cercando come sempre il vento in faccia che adorava, il dolore si faceva troppo forte e mancava di nuovo.

Vedeva le rovine di Alexandria, poi buio, il paesaggio di Centra cosparso di crateri e buio, il mare e buio, la distesa di scheletri di creature marine, ammantata di bianco, che era il Gran Lago Salato, buio, il paesaggio di vetro e plastica multicolori che era Eshtar, buio, i volti degli altri tre che lo guardavano...

Più che apprensivi, sembravano invidiosi di Seifer che se non altro non aveva legami di nessun tipo con il Garden: quel nuovo fallimento era meno disastroso per lui che per tutti gli altri.

Tutti si ostinavano a vederlo più semplice di quel che era lui in realtà.

Del resto tutti pensavano a Squall come ad una negazione di lui, e viceversa... loro due come la negazione l'uno dell'altro.

Dove Seifer era aggressivo, ribelle e spavaldo, Squall era sfuggente, compassato e freddo.

Seifer aveva ingaggiato decine di duelli per dimostrare la sua abilità, mentre tutti erano convinti di quella di Squall che dal canto suo evitava il più possibile le sfide.

Squall aveva passato l'esame ed era diventato presto Comandante in Capo dei SeeD, mentre Seifer era stato bocciato e poi aveva tradito il Garden.

Seifer aveva sempre sognato di essere il Cavaliere della Strega, mentre Squall lo era diventato senza volere.

Seifer sognava di conquistare il mondo e renderlo migliore servendo la strega; invece divenne un carnefice. Squall combatteva per ragioni egoistiche: prima per soldi, poi per amore; eppure lui era diventato un eroe.

La strega di Seifer, Artemisia, era stata perseguitata dagli uomini fino a impazzire, imparando a odiare ed essere odiata senza alcun altro sentimento; aveva viaggiato attraverso il tempo ed era giunta per distruggerli; aveva infine sfruttato Seifer e i suoi sogni.

La strega di Squall, Rinoa, non aveva conosciuto la persecuzione umana, perchè Squall l'aveva da subito amata, protetta e circondata di amici. Lei, sensibile e idealista, non solo non aveva giocato con le paure di Squall ma lo aveva aiutato ad abbaterle, facendolo diventare una persona migliore. Lei amava Squall.

Anche in questo erano opposti: Seifer aveva perso l'amore di Rinoa, Squall se l'era meritato.

Per finire, Squall aveva vinto e lui aveva perso.

Questo era quello che tutti vedevano. Questo era, in effetti, tutto quello che lui aveva fatto...

Ma non era tutto ciò che lui ERA.

Lui non aveva scelto di essere un orfano di guerra... non aveva scelto di finire nell'orfanotrofio di Edea Kramer, che poi l'aveva spedito al Garden con gli altri... anche questo non l'aveva scelto... non aveva scelto tutte le stupide regole del Garden, non aveva scelto i suoi voti...

Fin qui, nulla di strano: la maggior parte delle persone si sente impotente di fronte alla vita, anche se magari non se ne rende conto.

Ma lui aveva letto decine di libri... ascoltato decine di leggende... aveva imparato a credere nei sogni, negli uomini che affrontavano la vita a viso aperto e con la spada in mano... con le loro scelte.

E aveva fatto la scelta sbagliata, certo, ma era stata una SUA scelta... nessuno, nessuno aveva capito che era proprio questo ciò di cui aveva bisogno: scegliere per conto suo, anche a costo di fare un disastro.

E nessuno -fino a pochi mesi fa, nemmeno lui- aveva capito un'altra cosa: che lui era consapevole di ciò che perdeva... Rinoa, il Garden, la stima del suo rivale, la possibilità di vivere senza essere braccati, senza violenza...

Lui sapeva che avrebbe perso tutte queste cose... eppure le amava. Aveva continuato ad amarle, nonostante tutto...

Non gli era andata giù la sparizione di Rinoa, nè quello che Squall aveva dovuto sopportare in quegli anni, e non gli andava giù il destino a cui lui e Squall Leonheart avevano condannato il Garden e tutti i SeeD, fallendo quella semplice missione.

Se non altro, adesso avevano perso entrambi.

Riaprì gli occhi... quanto tempo era passato?

Il cielo si era fatto plumbeo, il paesaggio desolato, l'aria inquinata...

Sotto di loro c'era una enorme città costruita a mezz'aria e sorretta da grandi pilastri, con otto reattori che ardevano di luce verde ed uno svettante edificio metallico al centro, come il ragno che aveva intessuto qualla mostruosità che aveva, comunque, un fascino corrotto.

"Midgar" disse semplicemente Quistis. Tutto il resto era sottinteso.

  
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