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Autore: lmpaoli94    19/03/2021    4 recensioni
Una storia immersa nelle lande verdi dei castelli e dei prati irlandesi.
Famiglie alleate e trame nascoste per distruggere la felicità o addirittura la vita dell’altro.
La gioia non può far parte in quel mondo pieno di ingiustizia e di crudeltà.
I sogni sembrano un lontano ricordo e la spensieratezza dei giovani sembra sparita per sempre.
ma non per Anastasia Steele, contessa di Limerick e figlia di una delle famiglie più importanti del regno d’Irlanda.
La volontà di trovare l’uomo giusto per rendere la sua vita perfetta sarà ostacolata dalla gelosia delle persone più vicine a lei e da trame di matrimonio che mineranno per sempre il suo futuro
Ma la giovane Steele sarà talmente determinata da non fermarsi mai dinanzi a nulla pur di portare a termine il suo amore proibito e mai nascosto del lord più invidiabile della corte irlandese.
Genere: Drammatico, Storico, Thriller | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, FemSlash | Personaggi: Anastasia Steele, Christian Grey, Elena Lincoln, Leila Williams
Note: AU, OOC | Avvertimenti: Contenuti forti
Capitoli:
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Anastasia raggiunse il castello di Bunratty insieme a Katherine e a Ethan in un tempo record.
< Non ho mai visto questo posto in tutta la mia vita > fece Ana rimanendo estasiata < Non posso credere di averlo avuto per tutto questo tempo vicino alla mia casa. >
< Credo che la tua “reclusione” ti abbia fatto rimanere lontana anche su ben altre meraviglie dell’Irlanda > replicò Ethan serva riferirsi anche a sua sorella < Ma non siamo venuti qui per constatare il bellissimo castello del marchese Gonzalez, no? >
< Anche se quell’uomo ti amava molto Ana, non si può dire che avesse il coraggio di mostrartelo a dovere. >
< Kate, se solo io lo avessi sposato… >
< Saresti stata lo stesso felice? Pensaci bene. >
< Kate, Christian si è rivelato una persona orribile e crudele. Ti sei già scordata dei miei racconti? >
< Ovvio che no… Ma la cosa che mi interessa più di tutti e vederti felice, amica mia. >
< Con Christian lo ero… Ma ora sembra passata un’eternità da quei giorni spensierati. >
< Ragazze, non credo che rimanere qui fuori possa velocizzare la nostra missione. >
una volta entrati nella magnifica dimora di Bunratty, Ana poté vedere una moltitudine di quadri che riguardavano gli antenati di José Gonzalez.
< Una nobile famiglia distrutta dalla crudeltà di mia madre > mormorò Ana mentre il suo respiro veniva rotto dalla tristezza < Ed io che ho deciso di darle un’altra possibilità… >
< La famiglia è più importante di qualsiasi cosa, Ana. Anche dei suoi oscuri passati. >
< Mi sto ancora domandando come sarebbe stata la mia vita se avessi sposato Josè… >
< Sicuramente saresti stata la sua regina, facendo di te la donna più desiderata del regno. >
Avanzando verso di loro con la sua vecchia armatura usata durante l’ultima guerra, Travis era già pronto per partire.
< Bravo, i miei complimenti > ribatté sorpreso Ethan < Sei già pronto? >
< Sono nato pronto, amico mio. Sapevo che un giorno di questi saresti tornato qui a dirmi di combatter per nuovi ideali. >
< Lo sai che dovremmo salvare ancora una volta la Contessa madre, giusto? >
< Sì, lo capisco… Ma José Gonzalez non sarebbe felice di questo. >
< Il nostro problema non è un uomo morto. >
Nel dire ciò, Anastasia fu colpita e allibita da tali parole.
< Scusami, Ana. Sono stato troppo diretta. >
< Direi molto più che diretto… Bene, adesso che siamo tutti, non ci resta che cavalcare verso Dunguaire. Spero che la notte possa nascondere le nostre paura e i nostri passi.
< Nasconderà tutto questo e la nostra missione sarà un chiaro segno che i Roach non sono così potenti come vogliono far credere. >
< Spero che tu abbia ragione, Travis. >
 
 
Durante il loro tragitto, Anastasia non si era mai resa conto fino a quel momento quanto gli potesse mancare il suo amico José.
< Travis, che ne dici di parlarmi un po’ di lui. >
< Che cosa vuoi sapere del marchese? >
< Mi amava così tanto come mi aveva sempre dimostrato? >
< Lui ti adorava in tutto e per tutto e avrebbe fatto carte false per riuscire a sposarti… Purtroppo ha dovuto fare i conti con il diavolo sceso sulla terra: tua madre. >
< Lei e mio padre avevano desiderato che io sposassi il Duca di Ashford, un uomo meschino e rivoltante che mi avrebbe gettato in una gabbia di depressione… Poi ho incontrato il Conte Christian e la mia vita è cambiata per sempre. Ma se solo avessi saputo… >
< Nessuno lo poteva immaginare. Non fartene una colpa, Anastasia. Per questo José non sarebbe mai stata arrabbiata con te. >
< Mi dispiace che abbia sofferto molto per amore. E tutto per colpa mia. >
< Lui voleva vivere in un mondo fatto di rose e fiori con la sua sola amata: tu. Non si sarebbe mai sposato con qualcun altro, aspettando che un giorno tu potessi redimerti e andare da lui. >
< Avrebbe interrotto la sua dinastia per me? >
< A lui non gli è mai importato essere un nobile. Avrebbe di gran lunga preferito soffrire la fame ed essere libero… Ma la sua posizione altolocata poteva dargli possibilità verso un amore felice e giusto, cosa che poi non si è mai realizzato. >
< Che cosa posso dirti che non so di lui? >
< Questo non lo so… Ma di tutti i nobili che ho conosciuto in Irlanda, credo che José non avesse nessun tipo di segreto. Lui era così proprio come lo vedevamo: in tutta la sua bontà e verità. >
Anastasia non riusciva in nessun modo a perdonarsi per come lo aveva trattato, ma i suoi pensieri non potavo per molto focalizzarsi sul suo amore rinnegato.
< Non gli ho potuto nemmeno dirgli addio… Lui era stato molto vicino a me quella notte in cui ero rinchiusa a Kylemore. Il rumore di quel colpo di pistola mi ha spaventato lievemente prima di scoprire che la sua morte era legata a me. Lui mi stava cercando, Travis. >
< Lo so. Ma per lui non c’è morte più degna per averti voluto ritrovare anche solo per un momento… Purtroppo che quel lasso di tempo sia stato rovinato dal volere di tua madre. >
< Credo che per adesso basti parlare di lui. Non voglio sentirmi male proprio adesso. >
< Di sicuro non farebbe bene al bambino, Ana > replicò Ethan interrompendo la conversazione < José voleva solo il bene per te. basta che tu ti ricordi questo e il suo viso. >
< Me ne ricorderò… per sempre. >
Nel mentre il ricordo di José era sempre più vivo che mai, la missione che avrebbe portato alla luce e alla resistenza la famiglia Steele stava finalmente iniziando.
< Ecco Dunguaire. Il Castello dai mille volti. >
 
 
Anche se erano vicini di cella, la Contessa Madre non si era mai azzardata a parlare con Elliot, pensando che fosse un espediente per carpire dalla sua bocca ogni informazione che avrebbe messo ancora in pericolo sua figlia Anastasia.
< Non vi preoccupate, Contessa. Io non sono una spia come potete pensare. >
< E cosa vi dice che io pensi questo? >
< Ne ho un vago sospetto. Mi dispiace che la vostra vita venga rovinata in questo modo. Di sicuro lei vorrebbe trovarsi nel suo immenso castello lontano dalla mia famiglia. >
< Da quando i ribelli hanno deciso di attaccare la mia città, Limerick non è più la mia casa… Mi dispiace solo non essere riuscito a dirlo ad Anastasia. Spero che quella gente non la rinchiuda o peggio ancora la uccida.
< E’ l’erede e la loro protettrice. Non gli faranno mai del male. >
< Solo adesso comprendo come mia figlia possa essere così forte e coraggiosa… Ma spero che non venga mai qui. Non potrei sopportare che riuscisse a mettere in gioco la sua vita per me. Non me lo merito. >
< Meglio tardi che mai… Non avrei mai creduto che voi avesse detto tali parole. >
< Nemmeno io, Conte Elliot. >
Ma ne mentre i due prigionieri parlavano della giovane Contessa, alcuni rumori lievi ma molto udibili li misero in allarme.
< Credo che qualcuno stia raggiungendo le nostre celle. >
< Ci vogliono torturare anche nel bel mezzo della notte. >
< Non lo so. Sinceramente non voglio nemmeno saperlo. >
Ma appena videro che le guardie delle segrete erano tenuti sotto scacco da due guerrieri incappucciati, ecco che la speranza divenne sempre più reale.
< Conti, le Frecce Nere sono qui per salvarvi. >
< Questa sì che è una grande sorpresa > fece Elliot mentre veniva liberato insieme alla Contessa Madre < Non ho mai avuto il piacere di fare la vostra conoscenza. >
< Ci sarà tutto il tempo necessario quando saremo fuori. Anastasia vi sta aspettando. >
< Che cosa? mia figlia è con voi? >
< In fondo noi gli dobbiamo il rispetto che merita > fece Ethan < Abbiamo giurato fedeltà a lei e non potevamo mancare nemmeno questa notte. >
< Anastasia non doveva mettere in pericolo la sua vita e la vostra… >
< Non vi preoccupate, Contessa. Va tutto bene. >Ma mentre le Frecce Nere e i prigionieri si apprestavano a lasciare le mura del castello, ecco che la Contessa Grace con suo marito riescono a richiudere il portone d’uscita per bloccare definitivamente i fuggiaschi.
< Credevate di farla franca in questo modo? Allora vuol dire che non siete per niente furbi > fece la Contessa Grace con tono grave.
< Arrendetevi subito o saremo costretti ad uccidervi > disse invece il Barone Roach.
< Adesso siamo noi ad avere bisogno d’aiuto > fece Travis mentre veniva circondato.
Ma un umore sordo e molto violento risuonò alle loro orecchie mettendoli subito in una posizione che li avrebbe liberati.
Alcuni uomini dal volto coperto attaccarono le guardie del Castello mentre la Contessa Madre ed Elliot erano riusciti a fuggire nelle vie secondarie del luogo.
Mentre la battaglia impazzava, dovettero entrare in azione definitivamente anche Grace e suo marito per appianare la rivolta.
< Bravi, Frecce Nere… Vedo che non siete così codardi come i fuggiaschi. >
< Loro non erano in grado di aiutarci in questa guerra. >
< Lo so bene… Ma sarà mia grande piacere uccidervi una volta per tutte. >
Mentre il Barone Roach si concentrava sull’altro gruppo di invasori, le Frecce Nere poterono constatare sulla loro pelle come la Contessa Grace potesse essere abile nel combattimento con la spada.
Cercando di schivare tutti i suoi colpi, improvvisamente Ethan cadde a terra completamente disarmato.
< Avete perso, stupido Kavanagh. Porterò i tuoi saluti a tua sorella quando sarete sepolto in una fossa comune. Addio! >
Ma prima che Ethan potesse essere infilzato, Travis si parò dinanzi al suo corpo prendendo il colpo al posto suo.
Mentre i vestiti di Ethan venivano sporcati dal sangue del suo compagno, doveva farsi largo tra le guardie e salvarsi personalmente insieme all’altro gruppo di invasori,
Non riuscì mai a capir chi fosse, ma in quel momento non c’era tempo per scoprirlo.
Uscendo dalle mura del castello passando verso l’alto, Ethan poté dirsi finalmente salvo, anche se numerose ferite nascoste stavano diventando dolorose.
< Stai bene? > gli domandò l’uomo misterioso.
< Adesso sì… Ma tu chi sei? >
< Non è il momento di scoprirlo… Ma devi farmi un favore: veglia su Anastasia Steele. Lei ha bisogno di qualsiasi protezione. >
< Come fai a sapere che io e Anastasia… >
< Lo so e basta! Promettimelo! >
Non avendo nessun’altra possibilità, Ethan non poté che accettare.
Abbandonato per alcuni minuti sul verde prato che ricopriva il castello, fu definitivamente salvato da Anastasia e da sua sorella Kate.
< Ethan, dove si trova Travis? >
facendo un cenno di no con la testa, Anastasia capì che era morto per salvare Elliot e sua madre mentre la disperazione colpì inavvertitamente la giovane amica della donna.
< Katherine, non fare così… >
< Non doveva finire così! Travis non doveva morire! >
< Lo so Kate… Ma dobbiamo essere forti. Lui non avrebbe mai voluto che tu soffrissi. >
cercando di farla calmare, le cinque persone sopravvissute tornarono verso il Castello di Bunratty, credendo di trovarsi al sicuro dal potere distruttivo dei Roach.
   
 
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