IL COMPLEANNO DIMENTICATO

Taylor si svegliò di buon mattino. Si lavò e si vestì, poi aprì le imposte e rifece il letto. Una volta in cucina, notò che i suoi gatti – Meredith, Olivia, Benjamin Button e Merlin – stavano fissando il calendario.
"Buongiorno, piccoli!" esclamò, avvicinandosi per accarezzarli. "Anche voi sapete che oggi è il mio compleanno, eh?"
I gatti miagolarono in risposta.
"Grazie, tesori miei. Oggi compio trentuno anni, mi sento vecchia."
Controllò le notifiche sul cellulare, ma non c'era nessun nuovo messaggio, né SMS né WhatsApp.
Che strano!
Di solito, ogni anno a quell'ora si trovava il telefono intasato di messaggi, anche sul gruppo della sua famiglia.
Me li faranno più tardi.
Fece colazione e si preparò per andare al lavoro.
“Come stai, Taylor?” le chiese il vocal coach prima di iniziare.
“Bene” rispose, aspettandosi che lui le dicesse qualcos’altro, ma l’uomo non aggiunse nulla.
Cantò tutta la mattinata senza ricevere auguri da nessuno. Ma che stava succedendo? Perché tutti si erano dimenticati del suo compleanno?
"Non ti sei scordato di qualcosa di importante, oggi?" chiese al suo manager all'ora di pranzo.
"Non mi sembra, perché?"
Avrebbe voluto dirglielo, ma si trattenne. Doveva ricordarselo lui.
"Oh, niente."
Si trascinò in bagno e si chiuse dentro a doppia mandata, poi si chinò sul water mentre un vago senso di nausea la coglieva e scoppiò a piangere. Non le era mai capitato di vivere una situazione simile. Si sentiva così sola e dimenticata da tutti! Mentre le lacrime le bagnavano il viso, il suo corpo era scosso da singhiozzi sempre più forti.
"Cosa sono diventata, invisibile?" chiese ad alta voce. "Nonna, tu ti ricordavi sempre del mio compleanno, mi chiamavi ogni volta."
Marjorie era morta quando Taylor aveva quattordici anni e ancora adesso la ragazza ne sentiva la mancanza. Il giorno del suo compleanno le preparava sempre una torta alle mele che Taylor considerava la migliore al mondo. Aveva la ricetta, ma non era mai riuscita a farla così buona.
Si rialzò, si sciacquò il viso e tornò a cantare, ma lo fece di malavoglia e non bene, con la voce arrochita dal pianto.
La sera si mise la mascherina e tornò a casa. Quando entrò era tutto buio, come al solito, così accese la luce. Vide Joe alzarsi dal divano e sentì urlare:
"Sorpresa!"
Erano tutti lì: i suoi genitori, il fratello Austin, il team e il suo ragazzo.
"Pensavi ci fossimo dimenticati, eh?" le chiesero tutti, stringendole la mano e facendole gli auguri.
"Posso tirarti le orecchie, sorellona?" le domandò Austin e lei glielo lasciò fare.
Il suo cuore prese a battere all''impazzata. Tutti avevano atteso quel momento per farle una sorpresa, non si erano dimenticati!
"Siete impazziti" disse ad alta voce per farsi udire da tutti. "Vi ringrazio."
Ognuno cercava di rispettare le distanze e tutti indossavano la mascherina, ma Joe si avvicinò e le diede un bacio sulla guancia.
"Dopo il resto" mormorò.
"Grazie a tutti, davvero, mi avete migliorato la giornata. Non capivo come mai nessuno mi facesse gli auguri, ma se il risultato è questa sorpresa, direi che siete riusciti a stupirmi" disse ancora la giovane cantante.
Tutti applaudirono. Il tavolo del salotto era sgombro delle solite cianfrusaglie che vi si trovavano sopra e aveva al suo posto un ricco buffet, mentre da uno stereo posto lì accanto si diffondeva una musica allegra di un tango. I due fidanzati andarono a mangiare e a bere qualcosa, poi Joe trascinò Taylor al centro della sala e la prese per mano.
"Sai ballare?" le chiese ridendo.
"Cretino, certo che sì" rispose lei.
"Lo so, era per scherzare."
La cantante gli diede un buffetto su una guancia, poi gli circondò la vita con un braccio e iniziarono a ballare. Danzarono per qualche minuto senza dire niente, mentre attorno a loro gli invitati parlavano o si muovevano leggiadri su quella finta pista da ballo.
A un certo punto, danzarono su un’altra canzone.
I say remember this moment
In the back of my mind
The time we stood with our shaking hands
The crowds in stands went wild
We were the kings and the queens
And they read of our names
The night you danced like you knew our lives
Would never be the same
You held your head like a hero
On a history book page
It was the end of a decade
But the start of an age

Long live the walls we crashed through
All the kingdom lights shined just for me and you
I was screaming, "long live all the magic we made"
And bring on all the pretenders
One day we will be remembered

I said remember this feeling
I passed the pictures around
Of all the years that we stood there on the sidelines
Wishing for right now
We are the kings and the queens
You traded your baseball cap for a crown
When they gave us our trophies
And we held them up for our town
And the cynics were outraged
Screaming, "this is absurd"
'Cause for a moment a band of thieves in ripped up jeans got to rule the world
[…]
“Sono in radio!” esclamò Taylor ballando ancora con oe. “È sempre strano sentire la mia voce da lì dentro.”
Meredith miagolò e Joe rise.
“A quanto pare è felice che tu sia in radio.”
Quando venne il momento del taglio della torta, la ragazza spalancò gli occhi nel vedere un dolce al cioccolato e panna.
"Lo adoro!" esclamò. "Chi l'ha preparato?"
"Io" disse sua madre. "So che ti piace."
Gli invitati le cantarono gli auguri, poi la ragazza soffiò sulle candeline ed espresse un desiderio.
Fu una serata perfetta, una delle più belle che Taylor avesse mai vissuto.

CREDITS:
Taylor Swift, Long Live

NOTA:
Merlin è inventato. Compare per la prima volta nella mia storia Benvenuto in famiglia.