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Autore: I_love_villains    20/03/2021    1 recensioni
Himiko approfitta del rapimento di Katsuki per fare un esperimento che avrà ripercussioni sul loro futuro.
Dal testo:
"Voglio fare un esperimento con te, Tsuki!" Il mio annuncio sembra metterlo in guardia. "Tranquillo, devi solo rispondere a delle domande."
"Ho già detto a quel coglione con le mani che..."
"Non è un interrogatorio" lo interrompo ridendo. "Più o meno. Anche io risponderò a queste domande. Guarda..." Carico una pagina sul mio cellulare e gliela mostro. "Visto? Due sconosciuti rispondono al questionario in quarantacinque minuti e si innamorano!"
Genere: Commedia, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Himiko Toga, Katsuki Bakugou
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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“Toga Himiko è la mia fidanzata.”
Ho colto un momento in cui quasi tutti sono nel salotto comune per fare questo annuncio. I ragazzi si interrompono dallo studiare, chiacchierare o qualsiasi altra cosa stiano facendo per guardarmi, meravigliati. Evito i loro sguardi, cercando di restare calmo e soprattutto di non arrossire.
“Ecco, Bakugou sta delirando per il troppo studio” commenta Sparky, demoralizzato. Allontana da sé il libro di testo che stava comunque ignorando fino a poco tempo fa.
“Voglio immaginare anch’io di essermi fatto una villain!” esclama il pervertito in miniatura, a cui scocco un’occhiataccia. Quell’essere deve tenere anche i pensieri lontani dalla mia Svampita!
“Bakubro, hai la febbre?” mi domanda Denti da Squalo, preoccupato, e si sta già avvicinando per toccarmi la fronte.
“Sto benissimo, idioti!” non posso fare a meno di urlare, imbarazzato. Era ovvio che sarebbero stati increduli di fronte a una tale notizia, ma stanno reagendo come se fossi matto! È troppo!
“Sicuro di stare bene, Kacchan?” chiede Deku, esitante come al solito.
Sospiro. “Sì, sto bene. Volevo solo farvelo sapere.”
“Hai scelto un pessimo modo” commenta Orecchie Strane.
“Non sapevo come entrare in argomento” spiego mentre mi siedo su una poltrona.
“Questo è da te.”
Gli altri si avvicinano per ascoltare meglio, mi ritrovo quasi circondato.
“Però... Toga è una villain, no? E voi siete completamente diversi” pondera Faccia Tonda, dubbiosa.
“A dir poco, kero” le fa eco Lingua Lunga.
Già, loro due e Himiko non si sono conosciute nel migliore dei modi...
“Che siamo diversi sotto molti aspetti è vero, ma ci sono alcune cose su cui dovrei aggiornarvi.”
“Per caso è successo qualcosa che non ci hai detto durante il tuo rapimento? Potrebbero controllarti in qualche maniera!” interviene Quattrocchi, ansioso.
“Sarebbe meglio parlarne con Aizawa-sensei” suggerisce Coda di Cavallo.
“Lui lo sa già! Anche il preside, Best Jeanis ed Endeavor!” Sospiro di nuovo. “Avete presente quando mi assentavo in questi giorni? Era per lei. La missione consisteva nel tenerla calma e collaborativa.”
“Ti hanno fatto rimorchiare Toga come missione?!”
Con un’esplosione spedisco il nano dall’altra parte della stanza.
“No! Durante il rapimento abbiamo parlato, poi lei si è voluta tenere in contatto, così abbiamo continuato a chattare, qualche volta ci siamo visti di persona... e non l’ho denunciata per cercare di prendere la Lega. Intanto però ci siamo innamorati...” Ignoro qualsiasi loro manifestazione di stupore, deciso a concludere il discorso senza ulteriori interruzioni. “Adesso sta seguendo un programma di riabilitazione e sono convinto che lo supererà, quindi è altamente probabile che ci vedrete insieme fuori dai dormitori. A Toga farebbe piacere scusarsi di persona con alcuni di voi... anche diventare vostra amica, perché... beh, è molto socievole ed espansiva, una vera rottura di palle, non prendetevela con me se poi vi irrita.”
Il primo a parlare è Halfy – merda, mi è rimasto impresso il suo nome da equino cornuto! –: “Della riabilitazione di Toga si sta occupando mio padre. Immagino gli stia procurando qualche seccatura.”
“Oh, puoi scommetterci.”
È matematico che la Svampita lo stia stressando, conoscendo i loro caratteri. Halfy sembra quasi soddisfatto della cosa, ma non fa in tempo ad aggiungere altro che Pinky, la Ragazza Invisibile, Sparky e Scotch si fanno fin troppo vicini, tanto che mi impediscono di scendere dalla poltrona.
“Raccontaci qualche dettaglio in più, Bakugou!”
“Vi siete baciati?”
“Com’è scoccata la scintilla?”
“Trovi Toga-chan più carina delle nostre compagne?”
“Come la metti con Utsushimi-chan?”
“Sei stato romantico con lei?”
“Che si prova a frequentare una villain in segreto?”
“Che tipo di ragazza è Toga-chan?”
“Ha deciso di redimersi perché ti ama?”
“Toga che taglia porta?”
Do un pugno al pervertito, che si è intrufolato nel gruppetto di rompicoglioni, e sbotto: “Ma perché non lo domandate direttamente a lei? Vi lascio il suo numero!”
Loro si chetano, interdetti, forse anche un po’ preoccupati. Ho parlato senza pensare, ma non è una cattiva idea, affatto. Himiko con molta probabilità chiederà un paio di volte se può assaggiare il loro sangue, farà commenti scomodi e si comporterà da bimbetta curiosa, ma per il resto è allegra ed energica proprio come Pinky e l’Invisibile, loro tre potrebbero andare molto d’accordo.
“Perché no, Bakugou-kun... sarà meno strano vederla di persona se la conosciamo già in chat” decide Pinky, tornando a sorridere. Si volta verso Capel- Denti da Squalo, che annuisce.
“Certo, se Toga-chan è importante per te dobbiamo provare ad essere suoi amici” dice lui.
“Se credi che sia cambiata, mi fiderò del tuo giudizio, e mi impegnerò per aiutarla nel programma” esclama Faccia Tonda. Ha ancora qualche dubbio, le si legge in faccia, ma non avrà problemi a mostrarsi gentile con Himiko e a capirla non appena entreranno più in confidenza.
“Sì, giusto, possiamo darle una seconda possibilità” afferma Deku.
“È nostro dovere aiutare a migliorare chi lo desidera” dichiara Quattrocchi.
“In effetti Bakugou-kun è cambiato da qualche mese, può essere molto diversa anche Toga-chan” riflette Lingua Lunga. “Stranamente sembrano calmarsi a vicenda, kero.”
“Vero, chi se l’immaginava che avesse veramente una ragazza” commenta Orecchie Strane.
Prendo il cellulare dalla tasca, cercando di non sorridere, e inizio a creare un gruppo in cui inserire Himiko e tutti quelli che stanno esprimendo il desiderio di fare amicizia con lei. Immaginare che un giorno potrò passeggiare liberamente con la Svampita e i miei amici mi pare surreale, ma questa possibilità si sta concretizzando sempre più. Per quanto potesse sembrare impossibile, diventerà realtà: un gruppetto di aspiranti eroi che mette da parte i pregiudizi e accetta una ragazza che può essere se stessa, un po’ toccata ma non cattiva.
“Beato lui a seguire una terapia di baci e coccole” sghignazza Scotch.
“Finitela di sparare cazzate, ho creato il gruppo!”
L’ho chiamato gli idioti e la Svampita. Mi rivolgo ad Halfy: “Tu vuoi farne parte?”
“Credo sia meglio. Fuyumi ha conosciuto Toga-san e vuole rivederla, lo sapevi?”
“Sì, tua sorella l’ha fatta contenta. In fondo la Svampita lega in fretta con tutti...”
“Nemmeno a lei hai dato un soprannome carino! Vergognati, Bakugou-kun!” mi rimprovera Invisibile.
“Sono cavoli miei come la chiamo!”
Improvvisamente mi ritrovo un cellulare davanti, sento un click e poi la risata di Pinky.
“Che tenero sei quando parli di Toga-chan! Abbiamo un’immagine per il nuovo gruppo!”
“Ah?! Cancellala subito!”
Allungo una mano, ma Pinky si è già voltata e sta scappando. La inseguo, pentendomi di aver messo in contatto lei e Himiko, perché mi rendo conto che andranno fin troppo d’accordo, riempiendo la mia vita di momenti imbarazzanti – come se non ce ne fossero già stati abbastanza. Nonostante ciò, non posso fare a meno di sorridere mentre evito Denti da Squalo e Quattrocchi, che vorrebbero interrompere l’inseguimento.
Ogni cosa sta andando per il verso giusto. Ormai per diventare un eroe non mi occorrono altro che un po’ di pratica ed esperienza in più, tutto il resto ce l’ho già e non ho alcuna intenzione di perderlo. E per quanto riguarda essere il numero uno, un giorno salirò su quel piedistallo, ma diversamente dal sogno mi godrò con calma la scalata e non lascerò nessuno indietro, senza alcun bisogno di una folla acclamante intorno.

***


“Oooh, ecco com’è nato il gruppo!”
Himiko è stata invitata a cena dai miei vecchi. Anzi, l’invito risale a quando la befana l’ha conosciuta in ospedale, ma prima d’ora non c’era mai stata l’occasione di portarla a casa mia. Adesso invece io ho qualche giorno libero prima che inizi il secondo anno alla Yuei e Himiko si è guadagnata questa uscita comportandosi bene a casa di Endeavor.
La befana voleva costringermi a indossare qualcosa di speciale per l’occasione e ha addirittura usato il pretesto che la Svampita avrebbe gradito il pensiero. Stronzate. Durante le nostre conversazioni Himiko si è dilungata qualche volta sui vestiti carini che ha o vorrebbe per lei, però non ha mai accennato niente sui miei in senso negativo. Indosso una maglia nera con teschio e dei jeans, il mio solito abbigliamento, che secondo me apprezza anche Himiko. E lei non si è messa in ghingheri: camicia rosa sotto un maglioncino fucsia bucherellato di una taglia più grande, gonna azzurra, calze bianche e i soliti mocassini. Le piace vestirsi come una ragazzina innocente e ammetto che è un look che le si addice, specialmente ora che ha messo la testa a posto.
“Dimmi un po’, Katsuki, non ti sei dato dell’idiota da solo chiamando il gruppo in quel modo?” mi domanda la befana.
“No, mi sono tolto dopo aver fatto amministratori gli altri. Se lo gestiscano come vogliono.”
“Il nome non è cambiato” ci informa Himiko, allegra. “Sappiamo che tu esprimi affetto con nomignoli offensivi, Tsuki. Sei un tesoro!”
Mi abbraccia velocemente e mi schiocca un bacio sulla guancia, facendomi arrossire, mentre i miei ridono di fronte a noi.
“Svampita, non fare certe scene in pubblico!”
“Il pubblico non si scandalizza” replica papà, divertito.
“Vero, siete adorabili. Flirtate senza problemi, noi penseremo ai vecchi tempi” aggiunge la befana.
“Non essere timido, Tsuki. Piaci a tutti! Hai fatto una buona impressione anche a Endeavor durante il tirocinio, per questo ti ha giudicato un affidabile sorvegliante.”
“Anche tu devi avergli fatto una buona impressione” osserva papà.
“Credo, però usa frasi da eroe. Del tipo che dovevo trovarmi in uno scenario normale controllato, quindi con civili ma non da sola.” Himiko fa un gesto con la mano, come se volesse allontanare da sé procedure senza importanza. “È tutto collegato al programma per lui.”
“Capisco. Sta procedendo bene, vero?”
“Benissimo! Non ho più bisogno del fisioterapista, anche se quella era un altro tipo di riabilitazione, ma anche le sedute con Maki si sono ridotte da due a una volta alla settimana. Lavoro tutti i pomeriggi ai ponycorni, così avrò una storia completa da presentare a Fuyumi per l’inizio dell’anno scolastico. E quando viene Reina, la domestica, aiuto a pulire e cucinare.”
“Siamo proprio felici che ti sei sistemata bene” dice mia madre, stringendole per un attimo la mano. Sia lei che papà si sono affezionati subito a Himiko, cosa che mi rende felice però mi fa anche sentire a disagio.
“Grazie, Mitsuki. Si è rivelato tutto più piacevole del previsto. L’unico aspetto negativo è che ho ricevuto pochissime visite, ma credo che presto mi rifarò.”
“Puoi scommetterci, gli imbranati vogliono andare al centro commerciale nel weekend.”
“Endeavor non potrà rifiutare con tanti quasi eroi intorno a me! Ah, a parte Fuyumi e chi veniva a casa Todoroki per lavoro è passato anche Hawks. Si è trattenuto poco, ma è riuscito a farmi sapere che tutti i ragazzi sono sani e salvi, ci sta pensando lui a tutelare entrambe le parti, diciamo.”
I miei si scambiano un’occhiata, non sapendo cosa replicare. Per fortuna Himiko non si aspetta una risposta: “Ah, ma poi qual era la punizione?”
“Tenermi sulle spine... fottuto roditore.”
Lei e i vecchi se la ridono. Certo, poteva andarmi molto peggio, è una punizione del cazzo, comunque essere preso per i fondelli non è mai gradevole. La serata procede lieta e spensierata, con altre chiacchiere riguardo al nostro futuro, che appare sempre meno incerto. In questi mesi abbiamo imparato che possono capitare imprevisti inimmaginabili, ma anche che siamo capaci di superarli e magari sfruttarli a nostro favore.
A cena conclusa, i vecchi si guardano con complicità, cosa che mi insospettisce, e annunciano che c’è una sorpresa per noi due. Mi auguro non sia nulla di strano.
“È un cucciolo?” tira a indovinare Himiko.
“No, cara. Abbiamo capito subito che fra voi c’è una forte intesa e abbiamo trovato un modo per darvi una mano. Forse non ci avete pensato, ma appena finisci il programma di riabilitazione, dove andrai a stare?”
La Svampita, alle parole di mia madre, reagisce proprio come se non ha minimamente pensato che la sistemazione in casa Todoroki è temporanea.
“Tranquilla. Data la situazione, è probabile che ti manderebbero in una casa famiglia...” Insulti ai signori Toga borbottati dalla befana interrompono mio padre. Intanto capisco dove stanno andando a parare. “Quindi ci stiamo informando su come diventare tuoi tutori legali.”
Himiko trattiene il fiato e le si inumidiscono gli occhi. Incapace di esprimere quanto sia grata e felice a parole, si alza per abbracciarli.
“Non diventerà mia sorella, vero?”
“No, dovrai sposarla per passarle il nostro cognome” risponde la vecchia, carezzando la nuca della Svampita.
“Sì! Aaah, è tutto bellissimo! Però vi chiamo già mamma e papà!”
Vero, anche più che bellissimo. Himiko torna vicino a me e mi abbraccia. Ricambio e le do un bacio sulla fronte, cercando di abituarmi a come ci guardano i miei.
“Grazie, ma’, pa’…”
“Aw, figurati, piccolo imbecille” fa la befana, commossa.
Arriva il momento di riaccompagnare Himiko a casa. Dopo innumerevoli saluti, finalmente si decide a prendermi la mano e avviarsi.
“Non aspettatelo svegli!”
“Ok, ma ancora niente nipotini.”
Alzo gli occhi al cielo a questo scambio di battute, sentendo le guance imporporarsi. La Svampita ridacchia contro il mio braccio, su cui ha appoggiato la mano libera. Mi piace sentirla così vicina e tutta per me, poiché la poca gente che passeggia per strada non fa caso a noi.
“È stata una bella serata, Tsuki! Adoro i tuoi! Facciamo un campeggio o scaliamo una montagna come quando eri piccolo?”
“Mi piacerebbe fare queste cose, però soltanto con te.”
“Va benissimo, significa che troverò altro per sentirmi più loro figlia.”
“Sei già a buon punto, Svampita. Quando la befana comincerà a urlarti contro saprai che è fatta.”
Ridiamo entrambi, continuando a camminare nella sera sempre più buia. Himiko non dice più nulla, soddisfatta, e anch’io mi ritrovo a corto di argomenti. Tutto è chiarito tra noi, il silenzio è l’ovvia conseguenza. Le lascio la mano per passarle il braccio attorno alle spalle e godermi per qualche altro minuto la sua presenza prima di arrivare a casa Todoroki. Lei accetta volentieri il cambiamento e mi allaccia un braccio attorno la vita. Non mi ero accorto che in una relazione segreta ci fossero gravi mancanze, tipo momenti del genere. È come avere una continua conferma di aver fatto la cosa giusta ed esserne contemporaneamente premiati.
“Il padrone di casa non c’è, entra qualche minuto. Non hai ancora visto camera mia, Tsuki” mi invita Himiko una volta giunti davanti la sua dimora temporanea.
“Sicura? Non ti metti nei guai? O, non so, Endeavor...”
“Tutela la sicurezza pubblica, mica la mia verginità!”
Avvampo di colpo per l’assoluta mancanza di pudore con cui dice certe cose. Esito un momento prima di seguirla. Ha intenzioni serie? Perché se non si tratta di provocazioni fatte per gioco, figuriamoci se io mi tiro indietro... scene del genere sono capitate spesso nei miei sogni, notturni o meno. Tutta la nostra storia è come un bel sogno che si realizza, dunque perché no anche questo?
Chiudo la porta, mi tolgo le scarpe e la raggiungo in camera sua, dove sta ridacchiando tutta contenta. Mi salta addosso alla sprovvista, facendomi cadere sul letto.
“Svampita, che cazzo fai?!”
“Voglio le coccole, Tsuki, come in ospedale. Baci e carezze infiniti!”
“Allora siediti che ti do la medicina...”
Le carezzo una guancia e mi chino a baciarla. Lei risponde con prontezza e fa scorrere le mani dietro la mia schiena. Confesso che mi era mancato avere il tempo e la privacy di godermi pienamente il suo odore, il suo sapore... avere un momento tutto per noi è sempre stato un lusso. Ogni effusione sembra dettata da un bisogno ancora lontano dall’essere raggiunto, ma che sappiamo può essere appagato.
Ogni bacio diventa più lungo e appassionato. Con le mani esploro il suo corpo, che freme al mio tocco come se premessi pulsanti invisibili. La temperatura sta salendo rapidamente e gli abiti appaiono misere, fastidiose barriere che vogliono dividerci. Le sfilo il maglioncino e mi soffermo sulle crocchie per disfarle i capelli.
“Te l’ho mai detto che sei bellissima con i capelli sciolti?” mormoro con voce arrochita.
“No, Esplosino, e tu sei bellissimo con i capelli arruffati.”
Tra un bacio e l’altro Himiko mi passa ripetutamente le mani fra i capelli, per poi mordicchiarmi teneramente l’orecchio e, mentre sono distratto da tale manovra, afferra la mia maglietta e io l’aiuto volentieri a togliermela. Intreccia le mani dietro al mio collo e con naturalezza mi stendo sopra di lei. Le bacio la gola e lei, in completa sintonia, prosegue con le carezze; inizio a sbottonarle la camicetta, baciandole ogni tratto di pelle che acquista libertà. Himiko geme compiaciuta, motivandomi dolcemente. Dopo qualche attimo passato a coccolarci in questa posizione, si sfila la gonna e sta armeggiando con la zip dei miei pantaloni quando io mi rialzo forse un po’ troppo bruscamente, perché ci è voluta tutta la mia forza di volontà per interromperci in tempo.
“Tsuki, che fai?” domanda quasi sconvolta, rizzandosi su un braccio.
“Se stasera vuoi arrivare fino in fondo, manca una cosetta: sarebbe troppo presto avere bambini, allora sì che sarebbero guai.”
Himiko comprende, ride e mi rimprovera scherzosamente: “Si, sarebbe prestissimo. Oh, Tsuki, perché non ce l’hai già un preservativo?”
“Perché non ce l’hai tu?!”
“Beh, non sono a casa mia, non mi occupo nemmeno della spesa. Fufufu, ma se vuoi li scrivo sulla lista.”
“Torno presto” la rassicuro.
Mi rimetto la maglietta, esco dalla camera con Himiko che mi raccomanda di sbrigarmi e una volta fuori casa cerco il distributore che fa al caso mio. L’aria fresca della notte non ha dissipato l’atmosfera onirica che si è creata in camera, mi ricorda però che è meglio informare i miei sul non aspettarmi affatto questa notte. Invio un messaggio a papà, ignorando cosa i vecchi potrebbero pensare di noi. È un problema per il me futuro, stanotte conta solo Himiko, anzi, l’amore che ci unisce. Metto in tasca il preservativo e mi affretto a tornare a casa Todoroki.
Himiko è affacciata alla finestra, i capelli sciolti, la camicetta sbottonata, gli occhioni adoranti... corro da lei, trovandola più desiderabile che mai, e... non vi descriverò la nostra prima volta, pervertiti!



***Angolo Autrice***
Non sarebbe epico se nel canon Himiko e Katsuki facessero l'amore a casa di Endeavor? 🤣😍🥰
Questa fic è una commedia romantica, dovevate aspettarvelo l'happy ending. Ci sentiamo fra una settimana o due per l'epilogo!
P. S.: Tsuki rompe la quarta parete perché lui può 😂
   
 
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