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Autore: PadParadSchia    21/03/2021    1 recensioni
Midorya Izuku Hero Number One del Giappone ha una brillante carriera a Tokyo e la sua vita sembra andare a gonfie vele finché un incidente lo trasforma in una donna. Come riuscirà a risolvere questo inconveniente?
|Katsufem!Deku| Adult Character | Angst ma altrettanto demenziale!|
Genere: Angst, Commedia, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Yaoi | Personaggi: Izuku Midoriya, Katsuki Bakugou
Note: nessuna | Avvertimenti: Gender Bender
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Nota dell’autore: Prima di iniziare vi ringrazio per chi si sta avventurando in questa stramba storia di cui mi sto divertendo molto a raccontare! Spero che vi piaccia e che continuerete a seguirla. L’idea del plot mi è venuta dopo aver letto la Fic “S’io fossi donna” di Rosebud_secret su AO3 se siete fan della Spirk leggeteva assolutamente!
Bene, vi lascio alla storia! Have fun!
 
 
Prologo

 
Izuku continuava a fissarsi le cosce mentre teneva le mani incastrate tra di esse e sospira per l’ennesima volta in poco più di due minuti.
-Allora Dottore? - chiese in un sussurro il verde
-Vede Signor Midorya… o dovrei dire Signorina? –
-Per favore! -
-Certo! Certo! – teneva in mano  il suo fascicolo che leggeva con attenzione, Izuku già sentiva brutte notizie arrivare.
-Il Quirk che l’ha colpito o colpita? Comunque sia, secondo le sembrerebbe reversibile-
Izuku butta fuori tutta l’aria che ha teneva in corpo. Era passata più di una settimana dal suo “incidente”. Era di pattuglia durante un turno di diurno, niente di così eccitante doveva solo controllare che tutto filasse liscio in uno quartiere commerciale, improvvisamente sentì dei rumori sospetti, vetri rotti e delle urla in sottofondo, e nel dirigersi verso il rumore ma fu colpito all’improvviso da una luce blu accecante, l’ultima cosa che ricordava era un terribile dolore su tutto il corpo.
Al suo risveglio si trovava al pronto soccorso, una gentile infermiera stava passando un panno bagnato sulla fronte, effettivamente sentiva un caldo terribile in quella stanza, la donna gli sorrise dolcemente quando notò che il suo paziente si stava svegliando -Finalmente sveglie! Hai preso un brutto colpo ma fortunatamente niente di permanente hai un visino così carino sarebbe un peccato rovinarlo- Izuku non capì perfettamente le parole della donna, sentì solo qualche parola e la testa gli girava come se si trovasse su una giostra, di quelle che ti centrifugano fino al vomito.
-Co-cosa è successo?-
-Sei svenuta per strada! Non ricordi proprio niente?-
Izuku guardò verso di lei, stava usando un pronome femminile o aveva capito male?
-Ricordo.. ricordo una botta e… una luce blu…-
L’infermiera annui e inzuppò il panno in una bacinella di acqua calda, Izuku in quel momento si accorse di avere uno strano peso sul petto. Le ossa gli dolevano terribilmente ma riuscì comunque a portare una mano sulla parte interessata.
Sentì come una sensazione di morbido.. di calore e si accorse subito che quella morbidezza faceva parte del suo torace stranamente gonfio. Continuò a palparsi confuso -Ma cosa?-  sussurrò debolmente ma riuscì comunque ad attirare l’attenzione dell’infermiera.
-Il tuo ragazzo deve essere molto fortunato sono naturali giusto?-
-Ragazzo?-
Si alzò dal lettino del pronto soccorso, decisione pessima perché un terribile attacco di emicrania per poco non lo fece svenire, cercò di aprire gli occhi e mise a fuoco l’intera situazione. Aveva le tette, ma non un paio di tette normali no no erano davvero prosperose, non riusciva a vedere parte del suo corpo da quella posizione per colpa di quelle… rotondità.
Voleva gridare in quel momento ma la confusione della situazione fece si che si bloccò sul lettino come morso da qualche ragno. Guardò sconvolto verso l’infermiera che preoccupata cercò di tranquillizzare la ragazza.
-Tranquilla abbiamo chiamato tua madre andrà tutto bene!-
-M-mia madre?-
-ricordi il tuo nome tesoro?-
-Izuku-
L’infermiera lo guardò confusa poi pensò che forse fosse una ragazza di spirito e fece una piccola risata.
-Cos’è il nome del tuo ragazzo?-
-Izuku!- entrambe le ragazze voltarono lo sguardo verso la porta e Izuku vide sua madre entrare in fretta nella stanza, aveva il viso stravolto dalla preoccupazione, subito sostituita da confusione quando vide una ragazza sul letto dove in teoria doveva essere ricoverato suo figlio. In quel momento Izuku scoppiò a piangere.
 
-Mi ha capito Signorina Midorya?- Il dottore la guardava di sottecchi, Izuku scrollò la testa e subito la sua attenzione riprese sul colloquio medico.
-Si ho capito quindi posso tornare come prima?-
-Certamente ma c’è solo un piccolo inconveniente… Vede Signorina Midorya il Quirk che l’ha colpita è un Quirk che si attiva con il contatto, probabilmente lei deve averlo attivato in modo accidentale durante l’inseguimento e trasformata nella donna che è adesso. L’inconveniente sta proprio nel fatto che si può disattivare solo con il contatto del suo portatore e da quel che ha raccontato lei non ricorda i dettagli dell’incidente giusto?-
-Giusto…- Izuku abbassava la testa e le sue mani tornarono a incastrarsi tra le sue cosce. -Non ricordo molto e la polizia non ha riscontri di persone o criminali con Quirk che cambino il sesso della vittima...-
-Beh, Signorina devo dedurre che la sua situazione rimarrà tale finché non troverà il Quirk incriminante- Il dottore percorse lo studio bianco pieno di dipinto astratti che in teoria dovevano rilassare i pazienti ma Izuku non si sentiva affatto rilassato dopo quel colloquio.
-Le consiglio comunque una visita ogni due settimane, per assicurarci che il Quirk non abbia compromesso altre parti del suo corpo. E… Signorina Midorya, compri dei vestiti adatti alla sua condizione perché durerà un bel po’ ne sono certo.-
   
 
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