Paul litiga con gli altri e sale sulla macchina partendo all'impazzata.
Trova una giovane autostoppista e decide di farla salire...
Ma non sa che sta per succedere qualcosa di straordinario...
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Chissà che
fine ha fatto quel pazzo...
Dissi aspirando il fumo dalla sigaretta. Era stata una litigata
schifosamente orrenda. Cazzo. Abbiamo litigato con
Paul, di nuovo. Che se ne vada al diavolo!
Esclamò all'improvviso George, scattando in piedi. George!
Lo rimproverammo io e Ringo all'unisono, nemmeno a farlo apposta. Ma sì, ma
sì, lo so che lo pensate anche voi!
Disse andando alla finestra. Paul è
impazzito in quest'ultimo periodo. Non fa altro che rompere. Non va bene qui, non va
bene là. Se ci scioglieremo
sarà solo per colpa sua! Smettila George!
Ho tuonato io.
Se c'era una cosa sbagliata da dire era quella! Non era soltando colpa
di Paul se ci saremmo divisi.
Ringo e George mi guardarono spauriti.
Nella mia vita avrò gridato si e no 2 volte, e loro non mi
avevano mai visto realmente incavolato... Lo sappiamo tutti che
Paul è strano, in quest'ultimo peridiodo. Non è un
mistero. Ma dobbiamo aiutarci, non
possiamo mollare proprio adesso! Così tante
persone rimarranno deluse! Non possiamo proprio. Ed eccomi lì, l'avevo buttata sul sentimentale,
la cosa che mi riusciva meglio. Hai,hai ragione
John...Io, non so cosa mi è preso...
Si affrettò a scusarsi George, gli occhi lucidi, la voce
tremolante.
E' sempre stato il più buono, il più piccolo...
Il più tenero di noi quattro.
Povero,piccolo Georgie...
Mi avvicinai a lui, mettendogli una mano sulla spalla. Ti è preso che
gli vuoi bene, ecco cosa c'è!
Sorrisi io, rivolto anche a Ringo che annuì sorridendo. Io direi di andare a
riacchiappare quel matto prima che faccia cazzate!
Trillò Ringo, calandosi il berretto e prendendo il giaccone.
Scendemmo in strada verso la macchina di George.
Mi misi alla guida, George accanto e Ringo dietro. Ragazzi, ma
perchè da quando vi conosco mi tocca stare sempre dietro?
Chiese scoppiando a ridere. Perchè sei un
gran coglione, Starr!
Esplosi io sorridendo.
Non so, ma avevo uno strano e orribile presentimento...
E se gli fosse successo qualcosa?
Di solito non mi sbagliavo e il mio sesto senso ci azzeccava sempre.
Sperai che quella volta facessi cilecca.
Passammo la galleria e dopo circa un chilometro, vedemmo uno spettacolo
raccapricciante.
La macchina di Paul era schiantata ad un albero, c'era sangue
dappertutto.
Scesi dalla macchina correndo, precipitandomi verso Paul.
Lui era lì, per terra, un grosso taglio in testa e litri di
sangue che sgorgavano. Cazzo, Paul!
Gridò Ringo in preda al panico. Chiamate aiuto!
Dissi io rivolto a loro due.
Corsero verso una villetta non lontana da lì. Oddio, Paul...Ti prego
non mollarci. Lo so che sei uno
stronzo,petulante, pignolo, perfezionista, ma noi ti amiamo!
Supplicai, piansi, scoppiai a ridere.
Non so cosa feci.
Ero in un limbo.
Il mio migliore amico, forse morto, tra le mani.
Presi la sua mano, il polso e constatai che c'era battito, seppur
lieve... Dio, lo so che non ti ho
mai chiesto niente, anche perchè sono fermamente convinto
che non esisti,ma ti prego, se ci sei, salva questo
enorme coglione qui davanti!
Sento un rumore.
Un'ambulanza si avvicina.
Mi dicono di spostarmi mentre Paul viene caricato su una barella.
Dicono che per la ragazza non c'è nulla da fare.
Paul è grave e non sanno se si rimetterà.
Dio, che idiota sono stato!
Non ci credo, non posso crederci che sia morto.
Io, George e Ringo rimaniamo lì, immobili come statue ad
osservare l'ambulanza andarsene a tutta velocità, mentre la
vita di Paul è appesa ad un filo. Se lui muore, anche i
Beatles moriranno...
Ringo.
Sempre stato il più saggio, anche con le sue battute...
Ci stringiamo tutti e tre in un grande abbraccio.
Siamo uniti, Paul, siamo uniti e crediamo in te.
E per la prima volta tutti e tre comicamente attaccati a piangere, ci
rendiamo conto che non siamo nulla,
senza un pezzo di quello che siamo diventati...
Devi farcela Paulie!