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Autore: MissARose    24/03/2021    1 recensioni
Charlotte Roselei, comandante della Rosa Blu, apparentemente fredda e indifferente agli uomini, è innamorata da anni di Yami Sukehiro, comandante del Toro Nero, un rozzo ragazzone che non riesce ad aprire gli occhi o, forse, fa finta di non notare i sentimenti di lei per lui in attesa che Charlotte trovi il coraggio di confessarsi. Riuscirà Charlotte con l'aiuto della sua squadra ad aprire il suo cuore ritirando le spine? O sarà Yami a non resistere all'attrazione per la ragazza e farsi avanti mettendo via le battutine?
La storia è ambientata in un periodo di pace nel regno di Clover. Non sono presenti spoiler. Buona lettura
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Yami Sukehiro
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno
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UNA SETTIMANA
 
L’imperatore Magico Julius, con pochissimo preavviso, aveva organizzato degli allenamenti tra le varie compagnie in maniera da avere la possibilità di misurare le proprie capacità combattive anche con gli altri cavalieri del regno di Clover e non solo della propria squadra. Sarebbero durati una settimana e in una regione ipermagica scelta in base alle capacità dei membri delle varie compagnie.
Charlotte Roselei lesse in fretta e furia la lista proiettata da Marcus a tutte le compagnie mentre reggeva con mano tremolante la tazza di tè. Sperava e non sperava di avere un allenamento di una settimana intera con la compagna del Toro Nero, capitanata da quel rozzo e improponibile straniero di cui era follemente innamorata. Boccheggiò sconvolta appena vide che accanto al nome della sua compagnia, vi era scritto con inchiostro nero il nome della compagnia di Yami Sukehiro.
Oh cielo… Non può essere. Una settimana? Forse dovremmo mandare solo i nostri sottoposti… in una regione ipermagica? Ma che dico?  
Pensò mentre ascoltava con attenzione le parole di Marcus che spiegava lo svolgimento degli allentamenti. Non sarebbero partite tutte le compagnie, ne sarebbe andata della sicurezza del regno. Sarebbero andate a coppie per turno. La comandante della Rosa Blu tirò un sospiro di sollievo. Almeno avrebbe avuto il tempo per prepararsi mentalmente ad una delle settimane più dure della sua vita da quando si era presa una grande sbandata per Yami.
Il consigliere Marcus si schiarì la voce “è giusto che ognuno di voi possa fare esperienza in vista di ciò che potrebbe avvenire in futuro. L’imperatore Magico pensa che sia l’occasione perfetta approfittando del periodo di pace che stiamo attraversando… Ad avviare gli allenamenti saranno…” Charlotte ascoltava con tranquillità, insomma… Non potevano essere addirittura i primi “Le compagnie di Yami Sukehiro e Charlotte Roselei, domani mattina”
Charlotte sobbalzò sulla sedia e tirò un grido di panico arrossendo drasticamente. Sua sorella Sol spalancò la porta sentendola. “Che succede sorella?” domandò impetuosamente avvicinandosi a grandi falcate nell’ufficio della Comandante. Charlotte cercò in tutti modi di raccattare la sua freddezza ma l’avvenimento l’aveva sconvolta e non poco. Si schiarì la voce cercando di mettersi composta sulla sedia.
“Niente, avvisa la Compagnia che avremo un allenamento intensivo in una regione ipermagica con il… il Toro Nero. E chiamami comandante, Sol” disse sospirando e mise le mani sulle guance bollenti.
Non aveva motivo di nascondere la sua ansia, Sol e il resto della Rosa Blu erano a conoscenza del suo amore per il rozzo Sukehiro, lo aveva urlato lei a gran voce trovando una piccola luce di coraggio.
Sol guardò la sorella e aggrottò la fronte “Perché? Noi non abbiamo bisogno degli uomini per essere forti!” protestò e incrociò le braccia sotto il petto scollato. “E poi perché con quello lì, sorella?” borbotta. Traboccava di ammirazione nei confronti della sorella e aveva a stento accettato i sentimenti della sorella scelta poiché più di ogni altra cosa voleva vederla felice.
“è stato tutto deciso dal nobile Julius, ci servirà per diventare più forti e saper proteggere il regno. Chiamami comandante, Sol… Ora vai ad avvisare gli altri di prepararsi e preparare lo stretto necessario per la settimana che andremo ad affrontare.” Dice decisa anche se dentro il cuore scalpitava.
Chissà come lui ha reagito alla notizia…
Appena Sol uscì, Charlotte si affacciò alla finestra che dava sul vasto regno di Clover e sospirò posando la tazza ancora calda sulla guancia. Chiuse gli occhi e si lasciò andare immaginando di avere la grande e calda mano di Yami a riscaldarla.
 
 
La compagnia della Rosa Blu attendeva composta e puntuale quella del Toro Nero in ritardo. Sol sbuffò e chiese a Cob Portaport di aprire il portale che le avrebbe fatte arrivare direttamente alla regione ipermagica di destinazione. Non fu l’unica a sbuffare, tutte le ragazze si stavano annoiando ad aspettare. Cob rifiutò dicendo che doveva trasportare tutti insieme. Charlotte stava prendendo lenti respiri ancora confusa sul volerlo vedere oppure no. L’aveva sognato più del solito e pensato così fortemente che temeva che Yami se ne accorgesse. Buttò i capelli sciolti dietro le spalle e si incamminò verso la sua squadra cercando di placare gli animi.
Sul punto di aprir bocca, apparve un portale dal quale uscirono Magna e Luck intenti a spintonarsi, Gauche, un’imbarazzata Grey, Noelle, Asta, Gordon, Vanessa e Charmy.
Charlotte osservò con occhi spalancati il portale in attesa di veder spuntare l’uomo muscoloso che però non apparve e il portare si richiuse. Asta si avvicinò alla donna con la mano alla nuca e l’espressione dispiaciuta.
“Ecco… Mi scusi Capitano Roselei ma il Comandante è… è occupato con una cosa urgente” Gesticolò impacciato “Arriverà tra poco” disse insicuro sulla veridicità delle sue stesse parole.
Sol raggiunse il gruppo del Toro Nero “Ah?! Non vi basta averci fatto attendere per tutto questo tempo? Siete vergognosi!” Puntò il dito soprattutto contro Magna di fronte a lei e iniziarono a bisticciare come ormai accadeva di consuetudine tra i due Cavalieri.
Charlotte tirò un sospiro di sollievo ma si massaggiò il ponte del naso non sapendo come affrontare la situazione.
Temo di sapere la natura dell’urgenza di Yami… Proprio di lui mi dovevo innamorare? La mia maledizione poteva funzionare in maniera differente…
Si avvicinò ai due gruppi che stavano iniziando a discutere e non poté fare a meno di buttare un’occhiata a Vanessa Enoteca. La invidiava, più volte l’aveva vista fare la gatta morta con Sukehiro con una nonchalanche che Charlotte non possedeva. Lei riusciva solo a trattarlo con freddezza o ad evitarlo scappando dalle situazioni più imbarazzanti. Vanessa era decisamente l’opposto di lei, così intraprendente con Yami, così poco vestita e molto più libera con i suoi sentimenti, ma soprattutto vivevano nella stessa base e facevano grosse bevute insieme.
Ci saranno stati dei trascorsi tra i due? Non ci voglio pensare… lui è così grande grosso, ha 28 anni… perché non dovrebbe essere attratto da una strega abile e libera come lei? Io sono così rigida e fredda… Non mi sono mai permessa di toccarlo o parlare con lui di altro.
La Comandante della Rosa Blu quasi entrò in uno stato di depressione cronica ma si ridestò dai suoi pensieri e si schiariscò la voce aspettando distrattamente che si calmassero gli animi bollenti dei sottoposti. Dopo qualche minuto, il suo cuore quasi cedette appena un improvviso mana potente appartenente a Yami la fece rabbrividire. Il cuore le scoppiò nel petto. Il possente petto di Yami fece capolino e questo bastò per farle venire le farfalle nello stomaco, non lo vedeva da più di una settimana. Yami uscì imprecando seguito da Finral, colui che possedeva la magia dello spazio nel Toro Nero.
“Non si può nemmeno cagare in pace… Avevo una bestia nello stomaco” borbottò con una mano sulla pancia e la sigaretta tra le labbra. Si guardò attorno spaesato “Non ho ben capito cosa dobbiamo fare, i miei idioti sono carichi da ieri” puntò con lo sguardo caldo ma indifferente Charlotte “Hey Regina di Spine… Che cosa dobbiamo fare?” domandò con tono annoiato.
La comandante della Rosa Blu ruotò gli occhi al cielo usando il suo essere apatico con lui “Tsk… Mi chiedo ancora come tu sia riuscito a diventare Cavaliere Magico” disse annoiata “Abbiamo un allenamento insieme in una regione ipermagica… abbiamo una settimana” spiegò velocemente guardandolo solo alla fine.
Oh cielo quanto è bello… Vorrei essere stretta da quello grosse braccia e- ma che dico? Calma, respira, calma…
Sukehiro annuì distratto e si tolse la sigaretta dalle labbra sembrando realizzare le cose lentamente. “Una settimana? Cazzo ma è tantissimo” sbuffò e si girò verso i suoi sottoposti notando che erano tutti muniti di zainetto. “Porca tr- Oh mi scusi sua maestà” disse ironico alla Roselei e si volse verso la sua squadra “Imbecilli perché non mi avete avvisato? Razza di buoni a nulla!” li fulminò tutti con lo sguardo minacciandoli a morte nonostante loro glielo avessero detto più volte.
Charlotte sospirò cercando di calmarsi e, approfittando del fatto che era di spalle, guardò con aria sognate l’ampia schiena di Yami. Si irrigidì appena colse lo sguardo inquietante di uno strano sottoposto di Gordon e si girò del tutto col terrore di essere scoperta.
Finalmente, Cob aprì il portale per trasportare tutti loro e quindi ogni chiacchera o discussione si interruppe. La prima ad entrare fu la compagnia della Rosa Blu in ordine, seguita dalla disordinata compagnia del Toro Nero.
Dopo qualche minuto, erano già tutti radunati e presenti pronti ad ascoltare i propri comandanti. Yami si portò la mano alla nuca di fronte a quelle facce in attesa “Rimanete qui, io e la comandante della Rosa Blu ci organizziamo dato che stiamo stati avvisati in poco. Non vi muovete o vi taglio in due” Disse minaccioso facendo ammutolire tutti. Si incamminò entrando nella regione ipermagica e fu scosso dal forte mana presente seguito da una timida Charlotte. Non riusciva a ragionare decentemente, soprattutto quando il capo del Toro Nero svoltò attorno ad un grandissimo albero come a garantire loro un po’ di privacy.
Io e lui da soli… appartati… io e lui. Da soli. Non credo di sentirmi bene. È sicuro che vada bene così? Chissà cosa gli passa per la testa… siamo troppo soli… troppo vicini… troppo intimi.
Prese dei respiri profondi parendo scossa dal forte mana presente. “Stai bene?” domandò Yami fermandosi e si girò trovandola dietro di lui.
“Eh? Sto benissimo.” Si riscosse e tornò composta, iniziando a parlare per non sembrare una babbea. “Non abbiamo avuto modo di parlare per confrontarci” Iniziò a dire senza guardarlo negli occhi. “Penso che dovremmo iniziare dalla tipologia di percorso da affrontare, a come e dove alloggiare, all’alimentazione… Come ben sai tutto ciò fa parte dell’allentamento” Gesticolò per poi cercare di guardarlo negli occhi, ma le pupille celesti si ritrovarono a vagare sul corpo muscoloso, attraente e grande dell’uomo di fronte a lei distraendosi.
“Oppure dovremmo iniziare con te che mi guardi negli occhi, Charlotte” disse con tono caldo Yami avvicinandosi a lei di qualche passo.
I brividi percorsero la schiena coperta della bionda che arretrò di qualche passo entrando in confusione a causa della vicinanza dell’uomo.
Mi ha chiamata per nome… il mio nome sulle sue labbra, con quel tono di voce così caldo e po- un attimo! Cosa vado a pensare? Mi ha beccata mentre me lo mangiavo con gli occhi… che figuraccia dannazione
Charlotte, rossa come i pomodori più maturi, cercò di darsi un po' di contegno, ma non ci riuscì dato che Yami aveva di nuovo fatto un altro maledetto passo.
“Stavo…Umh Stavo” si schiarì la voce portando un pugno di fronte alle proprie labbra. Inarcò il sopracciglio destro “Stavo notando quanto fossi sporco… dovremmo pensare anche all’igiene in caso non trovassimo acque tranquille nella dimensione ipermagica” Si inventò a caso guardando a terra.
“Continui a non guardarmi negli occhi, Charlotte” Yami si avvicinò alla ragazza costringendola ad arretrare fino a toccare con le spalle, l’albero dietro al quale si erano appartati.
“Y-Yami!” squittì la comandante della Rosa Blu paonazza. “S-smettila… non… non ti avvicinare” disse con voce tremante sul punto di premere le mani sul suo petto per spingerlo via, ma sarebbe stato troppo. Quel contatto l’avrebbe completamente stravolta.
Yami ridacchiò e si allontanò. “Suppongo di farti talmente tanto ribrezzo, che la mia vicinanza ti turba” disse con tono strano ma tornò subito alla sua indifferente espressione. Mise le mani in tasca e mosse la sigaretta tra le labbra.
“N-no!” esclamò Charlotte incontrollatamente ma poi si riscosse “esattamente… non avrei saputo dirlo in maniera migliore” annuì freneticamente ancora scossa dalla vicinanza precedente di Yami.
“Già… in ogni caso direi di parlare di cose più importanti” disse girandosi verso la ragazza intenta a mordersi il labbro carnoso con lo sguardo fisso per terra. Sukehiro non potè far a meno di concedersi qualche secondo per ammirare la ventisettenne bionda. Gli occhi marroni guardarono con intensità le labbra della Roselei e scivolarono sui seni prosperosi, il ventre piatto e le gambe lunghe. Fece cadere la sigaretta dalle labbra inconsciamente e si riscosse dai suoi pensieri probabilmente poco casti. “Per il percorso, propongo l’attraversamento della regione ipermagica a gruppi combinati tra le due compagnie. I ragazzi devono avere un maggiore controllo del proprio mana e l’abilità di combattere con le bestie della regione senza via di scampo. Se non è un problema per te, noi potremmo farlo insieme per testare il luogo ed fare una mappatura veloce in maniera da evitare pericoli troppo elevati” Propose attirando su di se gli occhi cristallini di Charlotte.
Un problema? È un problemone… non riesco a stare sola con lui, è troppo per me.
Charlotte si portò una ciocca bionda dietro l’orecchio e annuì con un turbine di emozioni dentro “Certamente, mancano igiene, nutrizione e alloggio”
Nobile Julius, cosa le è passato per la testa? Come dovremmo fare? Maledizione.
Yami annuì pensieroso “Charmy penserà al cibo, è perfetta in questo.” Disse portando una nuova sigaretta alle labbra. “vi è sicuramente una sorgente termale nelle vicinanze e per gli alloggi basterà dormire all’aperto, ma in un luogo sicuro”
“S-S-Sorgente termale? Dormire all’aperto? In che senso?” balbettò terrorizzata tornando di nuovo rossa.
Bagno nudi? All’aperto? Dormire all’aperto? Questo è un incubo…
“è un problema?” domandò notando la sua reazione poi fece un sorrisetto di scherno “oh certo tu sei una nobile… Ah! Sia mai! Beh nelle situazione più critiche anche voi nobili vi dovete abbassare allo stesso livello di noi plebei” disse con espressione indifferente dandole le spalle “ora torniamo di là altrimenti penseranno che stiamo facendo tutto tranne che organizzarci” mormorò.
Charlotte si imbarazzò e non poco “Y-Yami, non ti permettere di dire una cosa del genere” mormorò rossa seguendolo. Con lo sguardo fissò a terra raggiunsero gli altri e si organizzarono al meglio. Charlotte aveva partecipato quasi per niente alla lunga conversazione tenutasi tra le due compagnie, intenta ad immaginarsi il bel maschione addormentato di fianco a lei.
Sol la guardò leggermente preoccupata ma non commentò a differenza di Selena e Galgaria che avevano già fatto una lista delle cose sconce che avrebbero potuto fare i due comandanti dietro quell’albero se solo lei non fosse troppo frigida e riservata e lui troppo ottuso e idiota.
Nelle ore successive aveva evitato in qualsiasi modo Yami e i membri della sua squadra. Si era rifugiata tra la sua compagnia che la confortava e le dava suggerimenti, forse anche esagerati dal momento in cui lei non riusciva nemmeno a guardarlo tanto a lungo negli occhi, figuriamoci toccarlo o sfiorarlo. La comandante sospirò esasperata, iniziava a odiare questa sua timidezza e si rifugiava dietro la fredda e insensibile maschera che si era costruita con gli uomini.
Una volta costruite le piccole abitazioni a coppie per i sottoposti e singole per i comandanti attraverso una combinazione di poteri, venne sera e tutti si riunirono per cenare abbondantemente grazie a Charmy. Charlotte comparve senza armatura insieme a Sol dopo una breve esplorazione e vide che più o meno tutti erano stanchi e malconci. Nonostante non fossero dentro di essa, il forte mana della regione ipermagica faceva pressione su di loro.
I combattimenti hanno dato loro modo di sfogarsi e scaldarsi, domani inizia il vero addestramento, ho notato che è particolarmente pericoloso ma non è un male.
Si sedette accanto a Puli che le ammiccò per poi indicare con un cenno Yami intento a imprecare poiché non è riuscito a liberarsi in pace. Charlotte sospirò e portò una mano alla fronte leggermente disperata. Possibile che parlava sempre e solo di cacca?
Le pecore cuoche di Charmy portarono a tutti abbondanti piatti con i quali era possibile rigenerare il proprio mana e Roselei ne aveva proprio bisogno dato che di lì a poco sarebbe andata ad esplorare e mappare la regione ipermagica insieme a Sukehiro. Si era preparata mentalmente in quelle ore. Non gli avrebbe rivolto la parola se non strettamente necessario e almeno un metro e mezzo di distanza. Aveva optato liberamente di non indossare l’armatura che essendo leggermente pesante non l’avrebbe aiutata a spostarsi tanto velocemente. Era apparentemente indifferente ma la piccola gita con Yami l’agitava. Dopo anni passati a nascondere il suo folle amore, l’amore di una nobile irraggiungibile per un uomo straniero e plebeo, ora che l’aveva detto alle sue sottoposte, si sentiva più incitata e avrebbe voluto confessarsi. Ma aprire il suo cuore a Sukehiro è risultato quasi impossibile dal momento in cui si era fatta prendere dal panico e l’imbarazzo ogni volta, scappando a gambe levate con tanto di figuraccia.
 
Fece per mangiare ma l’agitazione per ciò che sarebbe avvenuto tra un po’ le chiuse lo stomaco, quindi passò la sua porzione a Sol mentendole nel dire che già aveva mangiato.
Il capo del Toro Nero si alzò e stiracchiandosi volse lo sguardo su Charlotte che sembrava quasi brillare talmente era bella. “Hey Regina di Spine” la richiamo portando l’ennesima sigaretta alle labbra. Fece un tiro mentre la ragazza sobbalzò come di consuetudine “Sei pronta? Voi non fate casini, altrimenti vi ammazzo” li minacciò con sguardo inquietante facendo ammutolire la sua squadra che annuì obbediente, mentre l’altra compagnia ne rimase intimorita.
La Rosa Blu si alzò elegante e annuì decisa seppur rossa sulle gote “Andiamo. Andate a riposare presto, domani mattina partirete in piccoli gruppi da tre, vi conviene raccogliere le energie dato che sarà una specie di competizione” Come le sue parole abbandonarono la bocca, le espressioni mutarono. Sapeva perfettamente che la storia della competizione li avrebbe resi più determinati e decisi, quindi avrebbero evitato di fare cavolate. La sana competizione non faceva mai male a nessuno.
Charlotte si allontanò dal gruppo e Yami la seguì a ruota verso l’ingresso della regione ipermagica, ovvero un’immensa foresta.
“Sei pronta Regina di Spine?” domandò Yami vedendola fermarsi di fronte alla grande foresta.
No, per niente… non con te, voglio morire.
“Si” disse con una falsa sicurezza iniziando ad avanzare.

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SPAZIO AUTRICE 

Ho sempre letto ma mai scritto qui, non ci sono molte storie su una delle mie coppie preferite, quindi ne sto scrivendo una io. 
Spero vi piaccia :))

 
   
 
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