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Autore: Vickk36_    25/03/2021    1 recensioni
Gemma è una ragazza alle prese con l’ultimo anno di medicina, determinata e intraprendente come poche. La giovane è impaziente di ottenere la sua laurea al più presto difatti, da quando il suo ragazzo, Andrea, l’ha tradita, facendole smettere di credere all’amore, ed i suoi genitori sono disinteressati alla sua vita, ella non si è concentrata in altro se non allo studio al fine di poter diventare ciò che ha sempre desiderato: Un medico. Ma i suoi obiettivi vengono messi a dura prova da un professore tanto irascibile e misterioso quanto importante, colto e dedito al lavoro: Riccardo Esposito.
I due ben presto, da un odio iniziale, si ritroveranno a far parte di qualcosa di può grande di loro e…di proibito.
Genere: Drammatico, Introspettivo, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Crack Pairing
Note: Lemon, Lime, What if? | Avvertimenti: Triangolo | Contesto: Contesto generale/vago, Universitario
Capitoli:
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"Cara signorina Gemma Ferrari, con questa formale email le comunico molteplici informazioni che saranno di vitale importanza per lei in ambito universitario ed alle quali dovrà obbligatoriamente attenersi in quanto l'università le prevede ai fini del termine del suo percorso in medicina e chirurgia: lei e altri suoi compagni, ai quali manderò la stessa email, dovrete presentarvi il lunedì, martedì, giovedì e venerdì per il tirocinio di ortopedia nel policlinico adiacente l'università. Il tirocinio in questione, gestito dal sottoscritto, prevederà massima attenzione e sopratutto puntualità e, nel caso in cui dovesse succedere il contrario, prenderò seri provvedimenti al riguardo. Chiaramente, discuteremo degli altri altri dettagli prima ancora d'iniziare ma le consiglio di leggere attentamente ciò che è stato appena citato.

 

P.S. Il corso di cui le ho parlato si terrà il mercoledì dalle ore 16:00 alle ore 18:30 all'università, precisamente al 3 piano ala Est.

Cordiali saluti,

Riccardo Esposito."

 

Gemma si trovava nel bar accanto all'università in compagnia di Luca, il quale non aspettavo altro che Gemma gli leggesse l'email del loro professore in comune inviata a quest'ultima. Luca avvertì che il tono della sua migliora amica era tutt'altro che carico di felicità, e ne comprendeva benissimo i motivi in quanto era a conoscenza del fatto che tra lei e Riccardo Esposito non scorresse buon sangue. Dall'altro canto, pensava che, dopo la rivelazione di Gemma riguardanti le scuse fatte al professore, le acque si fossero calmate ma ormai aveva già intuito che lei non era stata assolutamente sincera nei confronti di Riccardo Esposito e temeva per lei che anche quest'ultimo non le avesse creduto. Infondo, Riccardo Esposito era un uomo di spiccata intelligenza ed intuito, colto, affascinante e pieno di risorse  e per tale motivo pensava che ciò che aveva fatto Gemma non era servito un granché. 

 

"Beh...a me fa paura pur non avendolo davanti..." disse Luca, parlando con la bocca piena ed impastata dal tanto cibo che si era infilato in bocca nel tentativo di non far traspirare nessun dubbio riguardante la situazione di Gemma.

"Esagerato! Anche se da una parte non posso darti torto...quell'uomo è fin troppo irascibile, concordi?" Chiese Gemma facendo una risata tra un misto sarcastica e nervosa, scrutando Luca con gli occhi di una persona che non aspettava altro se non quell'unica risposta che per Gemma conteneva dietro più significati di cui non conosceva ancora il significato ma che probabilmente, avrebbe scoperto ben presto. 

"Ma dai! Chi non lo pensa, insomma penso che oltre al suo fascino e al suo carisma sia proprio questa una tipica caratteristica di Riccardo Esposito!" Esclamò scettico Luca.

"Già...almeno tu non dovrai sopportarlo quattro giorni su cinque, senza contare ovviamente le ore extra e le lezioni universitarie!" 

Gli rispose Gemma, facendo percepire a Luca tutto il suo disappunto e Luca non fece altro che abbassare la testa senza rendersene quasi conto. Era riuscito a legare con una ragazza, tanto stravagante quanto speciale, che in poco tempo lo aveva cambiato sia in meglio che in peggio in quanto, nella prima ipotesi, era sicuramente diventato più estroverso non solo nei confronti di Gemma ma anche di altri che però, non riuscivano a farlo aprire come lo faceva Gemma a modo suo, un modo che Luca trovava unico. Luca, infatti, era sempre stato un tipo riservato e fin troppo messo da parte, il solito bravo ragazzo che si isolava sempre perchè troppo timido. ma con Gemma le cose erano cambiate e ne era più che felice e riconoscente. Nella seconda ipotesi, già da qualche tempo stava accusando non solo gelosia ma anche una preoccupazione eccessiva. Quest'ultima era difatti la più preoccupante perché, sempre per colpa della sua insicurezza, aveva una paura tremenda che l'unica persona che era riuscito a farlo stare veramente bene potesse abbandonarlo da un momento all'altro e il solo pensiero gli faceva venire la pelle d'oca e la nausea. 

 

Scosse leggermente la testa e, come era suo solito fare, fece finta di nulla e continuò a sorridere a Gemma e a non farle pesare il fatto che probabilmente sarebbero stati lontani per un bel po' di tempo, mentre Luca stava mentendo a più non posso soltanto per la felicità di Gemma.

"Eh dai Gemma! Non mi dire che ora te la fai addosso!" Esclamò divertito Luca, dandole una leggera pacca sulla spalla con fare scherzoso.

"Non è questo il punto...ma come ben sai, il mio autocontrollo è abbastanza limitato sopratutto in presenza della persona in questione anche perché lui è gemelli" 

Gemma non riuscì ad impedire a quel piccolo particolare di uscire dalla sua bocca, difatti, quando capii cosa lei stessa aveva detto si fermò di colpo incredula delle sue parole.

"Oh beh...adesso sì che ho delle domande farti: la prima è credi veramente ai segni zodiacali? La seconda invece è come diavolo fai a saperlo?!" 

Anche Luca era abbastanza sconvolto dalle parole di Gemma, ed era assai interessato alla risposta alle sue sue uniche domande. Osservò Gemma, la quale stava decidendo sul da farsi e su come rispondere a quelle domande insolite, sopratutto alla seconda. Si schiarì la voce imbarazzata e alquanto a disagio, in quanto poche erano le parole che le venivano in mente e le rispettive scuse che voleva crearsi al momento.

 

"Ecco...è stato solo un caso! Volevo semplicemente avere delle informazioni su di lui rispetto a quanto non ne sapessi già, insomma non credo che tu sia così innocente e sicuramente l'avresti fatto anche tu al mio posto! E comunque, credo all'astronomia ed in particolare ai segni zodiacali! Contento?" Disse Gemma, spazientita ed esageratamente suscettibile e sensibile alle domande di Luca. Luca non si trattene dal guardarla con aria di stupore e la sua risposta lo fece ben capire:

"Ma che novità! Questa proprio non me l'aspettavo, devo ammettere che ci sai fare..." 

Luca, rispetto a Gemma, era assai divertito in quel momento e non voleva assolutamente interrompere la chiacchierata tra lui e la sua migliore amica in quanto per la prima volta forse, aveva visto un altro lato di Gemma che a quanto pare, le era molto semplice nascondere.

"Io sono piena di sorprese, magari un giorno te le farò conoscere tutte!" 

 

***

Il tanto temuto mercoledì era già arrivato e Gemma, era più che ansiosa in quanto verso il pomeriggio sarebbe dovuta andare dal suo professore, ad un corso al quale lei si era sentita costretta a partecipare e di cui, con ogni probabilità, non avrebbe fatto parte poiché voleva tenersi più lontana possibile da Riccardo Esposito. Aveva per lo più paura per quello che la sua mente le avrebbe fatto pensare poiché lei agiva senza pensare perciò ogni cosa che pensava usciva successivamente dalla sua bocca senza che lei potesse in qualche modo fermarle e purtroppo, quello era il suo punto debole: Non riuscire a controllarsi in determinate situazioni, e giacché lei amava avere il controllo di tutto, si sentiva persa e quasi non si riconosceva più.

 

Osservò il grande edificio dinanzi a lei, e pensare che da lì a poco non lo avrebbe rivisto più la faceva non solo eccitare ma anche spaventare perche c'era una una parte di lei che senza dubbio, voleva cambiare vita continuando le sue ricerche in campo medico e la sua realizzazione personale; l'altra parte era chiaramente triste in quanto avrebbe sicuramente avuto nostalgia di un posto che l'aveva accompagnata per ben 6 anni che ovviamente non erano pochi. 

Entrò all'università e, sebbene dovesse sbrigarsi ad andare nell'ufficio del suo professore, decise di incamminarsi verso la biblioteca per cercare qualche libro che sicuramente le sarebbe servito per agevolarle lo studio.

Camminò piano e senza far rumore lungo il corridoio della grande biblioteca universitaria e cercò dei libri che potessero essere interessanti e, improvvisamente, uno di quelli attirò i suoi sensi:

"Malattie dell'apparato locomotore".

 

Ella puntò gli occhi proprio su quel libro che poteva anche essere d'aiuto per la lezione che avrebbe dovuto affrontare da lì a poco. Sfogliò attentamente e accuratamente le pagine e si fermò in un capitolo dedicato solamente ai "reumatismi delle parti molli" e trovò che con Riccardo Esposito, che era abbastanza qualificato nel spiegare tale argomento in quanto quella era proprio la sua materia, poteva approfondire in modo più meticoloso qualcosa che Gemma si era ritrovata forse a trascurare.

"Signorina...che piacere vederla qui!" 

La ragazza sussultò al suono di quella voce così roca e profonda che l'aveva colta alla sprovvista poiché realizzò solo dopo che Riccardo Esposito si trovava proprio dietro da lei, forse pochi metri c'erano a dividerli. 

"Buon pomeriggio, professore" 

Gemma si girò cautamente verso di lui e ricambiò in modo cortese ed educato il saluto. Silenziosa, scrutò il suo professore in tutta la sua altezza e...bellezza e per poco non le sfuggì un sospiro che avrebbe potuto udire chiunque. 

 

"Ha scelto un libro interessante...complimenti, mi ha piacevolmente sorpreso!"

Il professore indicò con l'indice della mano destra il libro e inarcò un sopracciglio, come era suo solito fare quando era meravigliato ed infatti, era proprio così che si sentiva al solo vedere il libro che divorava giorno e notte in quanto,  se non si fosse capito, Riccardo Esposito era dedito al lavoro e pertanto non si fermava mai ad una sola informazione bensì continuava finché non ne avrebbe avuto abbastanza e probabilmente mai sarebbe stato sazio. 

"È così strano che una studentessa cerchi un libro così complesso come questo?" Domandò ironica Gemma, accennando un sorriso leggermente imbarazzato. 

"Beh...come penso lei già sappia, la vostra generazione è alquanto...ridicola, se mi permette" disse il professore, inumidendosi le labbra secche, ma carnose, con la lingua. Gesto che non passò inosservato a Gemma, la quale si ritrovò ad arrossire e a fare pensieri poco casti e non da lei.

 

La mia mente mi sta sicuramente giocando brutti scherzi!

 

"Sono d'accordo però sa, non tutti ne fanno parte ed io sono una di quelle persone" disse Gemma con un tono che faceva trasparire tutta la sua amarezza sopratutto nei confronti del sue ex, il quale si era comportato in modo a dir poco infantile e immaturo e fu, infatti, proprio da quel momento che lei non riuscì a fidarsi degli altri. Ormai pensava che tutti fossero uguali motivo per cui, aveva stranamente concordato con l'opinione del suo professore.

"Già...allora vuole seguirmi? Se non sbaglio abbiamo una lezione per due ore in cui ovviamente potrà spiegarmi tutti i suoi dubbi che io non esiterò a rispiegarle" disse Riccardo Esposito sicuro di se e quasi premuroso nei confronti della sua studentessa. Gemma era allo stesso tempo scossa in quanto era proprio l'insolita gentilezza del suo professore a sorprenderla e forse, a farle rivalutare per poco la sua idea riguardo al conto di quest'ultimo. 

"Naturalmente".

 

Gemma seguì in silenzio il suo professore, il quale la guidava verso il suo ufficio privato in cui di solito teneva il tipo di lezione al quale ella avrebbe assistito. Ad un certo punto fu proprio il professore a fermarsi davanti ad una porta di legno scuro, con una targa in oro con su scritto le sue principali credenziali:

Riccardo Esposito, professore ordinario di ortopedia e malattie dell'apparato locomotore.

Una scintilla attraversò gli occhi di Gemma, attratta da una semplicissima e comune targhetta che però apparteneva a quel professore. Molte erano le domande, molte delle quali indiscrete, che avrebbe voluto fargli ma che allo stesso tempo era consapevole di non potergli fare in quanto c'era un limite invisibile, ma allo stesso tempo immaginabile, che non poteva e non doveva assolutamente essere infranto. 

"Prego, prima lei" 

Riccardo Esposito, in quanto gentiluomo, fece entrare prima la sua studentessa e la osservò attentamente mentre notò con la coda dell'occhio che ella stava scrutando ogni minimo particolare del suo ufficio. Accennò un sorriso e scosse la testa, scombussolato da quella situazione, e si accomodò nella sua sedia.

 

"Allora...c'è un argomento particolare dal quale vorrebbe cominciare?" Chiede impaziente il professore, non aspettando altro che la risposta di Gemma.  Quest'ultima pensò all'argomento che si era prefissata in biblioteca e decise difatti di fargli qualche domanda in proposito:

"Si ecco...vorrei saperne di più riguardo ai reumatismi delle parti molli

Riccardo Esposito, udendo quelle parole, non riuscì a trattenere un ampio sorriso e la luce nei suoi occhi, per l'evidente euforia, era più che tangibile.

"Mi ha chiesto il mio cavallo da battaglia signorina, perciò non potrei essere più che felice di spiegarglielo..."

 

Continua...

   
 
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