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Autore: Dioni    25/03/2021    2 recensioni
Secondo capitolo del crossover Inuyasha/Assassin's creed.
Sesshomaru,Ezio e Toran sono diretti Nella regione dell'Hokkaido,cuore gelido del nord del Giappone per investigare su Otsune,signora degli Ainu e degli yokai del nord che stranamente sembrano collaborare con gli umani e hanyou di quella zona.Ma altri motivi spingono il giovane cane a incamminarsi verso nord dove misteri e scoperte di vite passate lo trascineranno verso un passato misterioso che coinvolge le origini della sua razza e forse della sua famiglia. Ma nel presente un altra ombra si innalza sull'esistenza di Sesshomaru,già minacciata dalle mire dei templari. Il feroce signore della guerra Oda Nobunaga e sulle sue tracce in attesa di porre fine alla sua vita per motivi che solo lui conosce e che aspira a sottomettere l'intera isola del Giappone sotto il vessillo della sua casata,mentre il mondo si apre ad una nuova era di apertura agli stranieri e di industriosa modernità. Sesshomaru questa volta dovrà prepararsi al meglio per affrontare prove alla quale non era pronto ed affrontare un destino più grande di quanto potesse mai immaginare.
Genere: Avventura, Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio, Sesshoumaru
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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Era confuso,era arrabbiato,ma sopratutto era stato denudato e lasciato a mollo in una vasca per motivi che non gli erano ancora chiari. Toran lo aveva trovato li,in una stanza che gli era stata indicata dallo stesso Urtak dopo che gli aveva detto quello che era successo con l'inuyokai nella camera delle pitture murali e dandogli anche la direzione per raggiungerlo.

Aspetta Sesshomaru.”,disse lei mentre gli faceva segno con la mano per fermarlo.

Cosa c'è?”

Forse è meglio se non ti allontani da qui.”

Perché?”

Perché non credo tu debba confrontarti con lui,non nelle condizioni in cui ti trovi.”

Toran non capisco un acciden....”

E in quel momento Sesshomaru si arrestò quando un pensiero gli passò per la testa e dal dubbio passò alla preoccupazione,girò lo sguardo verso la vasca e poi torno a fissare la pantera con espressione più dura.

Che intendevi dire per condizioni?”

Ma niente,non preoccuparti adesso e tutto a posto,però adesso calmati e....”

Toran...cosa mi è successo veramente?”

La ragazza si ammutolì e non riuscendo a guardarlo negli occhi abbassò il capo e con tono triste gli disse quello che voleva sapere.

Urtak non è sceso nei dettagli,ma ha detto che non sei stato bene e sei collassato al suolo. Pare che il tuo corpo fosse caldissimo,come se stesse bruciando dall'interno. Lo stesso Urtak ti ha condotto qui affinché il tuo corpo si raffreddasse.”

Sesshomaru a quel punto restò in silenzio e il suo sguardo si perse nel vuoto,mentre cercava di tornare in quel luogo,sempre se lo si poteva definire tale,cercando di ricordare cosa fosse successo. Le scene nella sua mente si presentavano distorte e sfocate,ricordava lo scontro tra Ichin e la ragazza con l'ascia e l'assalto dei lupi,ma i dettagli non erano chiari e persino Jin pareva un riflesso lontano della sua conversazione. Solo il rosso che lo circondava e l'intensità del sole era ben chiari nella sua mente e il suo corpo reagiva ancora poco,sotto alla superficie del muscoli l'intenso calore che pervadeva tutto il suo essere,bruciandolo in tutta la sua essenza.

Allora era vero,il mio corpo stava bruciando. Forse non è stata una semplice visione,ma non riesco a comprendere il perché di quello che mi è capitato”

Sesshomaru non capisco di cosa stai parlando.”

Sesshomaru si riprese dai suoi dubbi e con i primi passi fatti fuori dal suo stato di convalescenza in direzione dell'uscita.

Forse nemmeno io lo comprendo,ma so che quell'Hanyou sa la risposta e io intendo conoscerla a tutti i costi.”

Aveva preso la sua decisione e anche stavolta non si sarebbe tirato indietro. Ormai che aveva recuperato i suoi effetti poteva lasciare la stanza e dirigersi verso la superficie,che come gli aveva detto la pantera si trovava in superficie insieme al capo degi yoro e al maestro assassino. La sua sete di risposte si era fatta di nuovo sentire e l'impulso di conoscere la verità e divenuto,per l'ennesima volta irrefrenabile. Non avrebbe ascoltato ragioni e come sempre avrebbe fatto di testa sua. Ma non fece in tempo a fare più di due passi che subito la pantera lo tenne per un manica della veste,cosa che da parte della ragazza non si sarebbe mai aspettato,forse da Ezio,ma non da lei e fu per quello che quando lo fece girò la testa ed osservarla come avrebbe fatto con chiunque gli avrebbe dato fastidio. Lei tuttavia non aveva intenzione di mollare la presa e la sua mano continuava a tirare quella larga parte dell'indumento.

Toran...lascia la manica.”

No, sei appena rinvenuto e non puoi essere così sicuro di esserti completamente ripreso.”

Fidati adesso sto bene...lascia la manica.”

Non intendo lasciarti andare e se pensi ancora di salire in superficie allora sappi che dovrai usare la forza dato che dovrai trascinarmi dietro se vorrai lasciare questo posto.”

A quel punto Sesshomaru smise si fare forza e con espressione pensierosa osservò la pantera in maniera attenta e precisa. La guardò dall'alto in basso e quando tornò a fissarla negli occhi lui fece una delle cose che molto raramente a memoria di yokai era mai capitato di osservare in vita. Sul viso di Sesshomaru si fece largo un espressione rarissima,un piccolo sorriso sornione.

Con la forza eh? Allora sai che ti dico?”

Lui all'improvvisò accorciò la distanza tra loro due e senza dare il tempo a Toran di reagire lui usò lo stesso braccio con la quale era tenuto da lei per una manica per prenderla alla cintola e avvicinare il suo viso a quello della pantera. Gli occhi di lui si specchiarono in quelli azzurri di lei, iridi color del solo a stretto contatto con le due pozze ghiacciate e il volto di Sesshomaru, bello come un opera d'arte quasi toccava quello niveo di Toran,pelle nivea quasi come la neve,ma con la bocca che in quel momento,rimasta aperta solo per una fessura appena visibile,si fece calda e più umida pensando a cosa avesse intenzione di fare l'inuyokai così vicino a lei e con quel contatto così intimo e improvviso,come un ladro pronto a sottrarle con rapida stregoneria che era quell'attrazione carica di tensione carnale. Temeva il giorno in cui si sarebbe avverato quel suo desiderio,che in quell'istante l'emozione la stordiva a tal punto da averle paralizzato i pensieri e che ben conoscendo la forza dell'uomo di fronte a lei,anche per via dello sfortunata aggressione di quella notte della quale lui non poté averne il controllo,ora invece sapeva misurare la sua forza con una delicatezza tale che nemmeno lei conosceva,ma che aveva solo immaginato e desiderato,ma che si sarebbe aspettata così attento a lei a non farle male,ma allo stesso tempo prestante e virile come avrebbe voluto lei e che solo durante la notte,quando gli dormiva abbastanza vicino da poterlo quasi toccare con mano,ma abbastanza lontano da non essere troppo intima con lui,dato che da che mondo e mondo,un uomo e una donna che dormono insieme vengono scambiati ben più di semplici compagni di viaggio. Il giorno era giunto e lei,seppur non pronta,avrebbe fatto del suo meglio per rispondere a quella presa carica di forza nella maniera che solo una donna,seppur dall'animo guerriero come lei,avrebbe saputo fare. Si,avrebbe accettato qualunque cosa che quel contatto di corpi avrebbe significato in quel momento....peccato che quello che fece lui pochi secondi dopo avrebbe distrutto ogni sua romantica aspettativa.

Sfida accettata.”

eh?”

Non fece in tempo a chiedergli di che stesse parlando quando lui all'improvviso la prese con forza con il braccio attorno alla vita,la sollevò dal suolo e se la caricò su di una spalla come se stesse portando un altro cervo pronto per essere cucinato. Lei rimase sbigottita e presa di sorpresa dalla cosa non seppe cosa fare,ora che si trovava in balia di quell'azione tanto improvvisa quanto inaspettata.

Sesshomaru che stai facendo?”

Hai detto che avrei dovuta usare la forza ho sbaglio? Quindi e quello che sto facendo,io uscirò di qui e andrò a parlare con quell'Hanyou,che tu sia d'accordo o no.”

E detto ciò Sesshomaru si incamminò per uscire da quella stanza e subito si ritrovò fuori,notando all'esterno una galleria sotterranea illuminata da torce improvvisate e all'esterno vide Ginta e Hakkaku seduti per terra ai lati della porta intenti a parlare tra di loro,completamente distratti dai loro doveri,qualunque fossero che li legava a quell'entrata. Quando si accorsero di Sesshomaru i due subito si intimorirono a vedere il suo sguardo accigliato e nel constatare che quella donna,presa con la forza era un chiaro segno che quell'inuyokai non aveva intenzione di restare in quel posto ancora a lungo,tuttavia provarono a rivolgergli la parola.

Aspetta un momento,non puoi oltrepassare questa soglia,ordini del capo.”,disse Ginta nel tentativo di ostruire il passaggio e frapporsi di fronte all'inuyokai.

Dobbiamo chiederti di restare qui dentro per il tuo bene,non puoi allontanarti nelle tue condizioni.”

Disse Hakkaku imitando l'amico.

Entrambi sapevano che il tentativo era inutile,sapevano benissimo che non avrebbero avuto speranze nel caso avesse voluto passare,lui si fermò e per un attimo credettero di averlo convinto a desistere dal suo intento,nella speranza che non avrebbero dovuto confrontarsi con lui. Ma poi videro che aveva preso in spalla la donna che era entrata per accertarsi delle sue condizioni e che si stava agitando nel tentativo di liberarsi e che negli occhi del cane,che stava osservando i due yoro in maniera fredda e distaccata,non videro alcuna esitazione o comprensione per l'azione che i due lupi erano costretti a compiere. Erano stati messi li a badare sulla sua situazione e forse Sesshomaru comprendeva anche il perché,ma in ogni caso si erano messi sulla sua strada e perciò trovò fastidiosa la cosa,specie per due individui così facili da abbattere che gli sarebbe bastato un solo soffio per buttarli a terra come se niente fosse.

Seconda volta che lo fate....seconda volta che rischiate di morire.”

Quando Sesshomaru disse quelle parole sapevano esattamente a quale evento si stava riferendo e per la seconda volta decisero di non ostruirgli la strada. Appena la strada fu libera riprese il suo cammino e senza dire nulla ai suoi due custodi,se li si poteva definire tali se non peggio,si avviò allontanandosi,in direzione di quella che avrebbe potuto essere una direzione verso la superficie. Toran nel frattempo continuava a muoversi,nel tentativo di divincolarsi dalla presa dell'inuyokai,ma era troppo forte affinché potesse semplicemente usare la forza per liberarsi da quella stretta di ferro e mentre passava di fronte a Ginta e Hakkaku li fissò in maniera nervosa.

Che voi due che fate li impalati? Fate qualcosa.”

Vorremmo tanto ma....ci ucciderebbe come se nulla fosse.”,rispose Hakkaku in maniera titubante.

Già...purtroppo non possiamo fare nulla...ci dispiace.”, rispose Ginta alla stessa maniera.

Toran si bloccò per un attimo a quelle risposte e l'unica cosa che fece fu lanciargli un occhiataccia colma di disprezzo e di rabbia,non solo non stavano eseguendo il loro compito di sorvegliare Sesshomaru e di tenerlo confinato in quella stanza,ma non ci avevano nemmeno provato. Dov'era il loro orgoglio di lupi di cui gli yoro andavano tanto fieri? Probabilmente loro due non lo possedevano e ora capiva perché Sesshomaru non sembrava molto contento ad esserli portati dietro quando era tornato da lei e da Ezio dopo la battuta di caccia.

Va bene,vorrà dire che me la caverò da sola. Ehi cagnaccio mettimi subito giù. Mi hai sentito? Fammi scendere,ora.”,disse lei mentre scalciava contro l'addome di Sesshomaru e gli picchiettava i pugni dietro la schiena.

Smettila di agitarti gatta, non eri tu quella che mi aveva detto che avrei dovuto usare la forza per lasciare questo posto? Parole tue Toran.”

Gatta?Mi hai chiamata gatta? Stammi a sentire bellimbusto ti consiglio di farmi scendere immediatamente, ho giuro sull'onore del mio clan che ti congelo le costole.”

Tu provaci e io ti assicuro sul mio di onore che ti lascerei un morso in un posto dove uno yokaidel mio rango non morderebbe mai una ragazza. Ti do un indizio,in questo momento é vicino alla mia faccia.”

Toran non impiegò molto tempo per giungere alla risposta che stava cercando e sul suo volto comparve un altro rossore,ma questa volta nato a metà tra l'imbarazzo e l'indignato. Come diamine era venuto a Sesshomaru di minacciarla di mordergli il sedere? Insomma,affondare le sue zanne da cane su uno dei suoi glutei l'avrebbe certamente distrutta...e in un certo senso anche piaciuto,ma in quel caso no. Non sapeva se quella di Sesshomaru fosse una burla autentica solo per prenderla in giro in quell'assurda situazione,oppure la stava realmente minacciando di affondare i denti in quel punto e doveva prendere in considerazione l'idea che lo avrebbe fatto realmente? Ora come ora non sapeva dirlo.

Non oseresti. A dispetto del fatto che io e te stiamo litigando non significa che devi usare le tue zanne sulle mie natiche. Sono comunque una signora di alto rango che ti credi.”

Io ho bisogno delle costole per poter combattere e tu delle tue natiche per stare comoda,per tanto rischi di danneggiarti qualcosa di cui hai bisogno,quindi,tu non congelarmi e io non ti mordo.”

Va bene non ti congelo,ma adesso lasciami.”

No.”

Perché?”

Mi hai sfidato e io ho accettato la tua sfida.”

Quindi è per questo che mi stai portando in spalla come una preda appena catturata?”

Si...è poi,tu mi avresti impedito veramente di andare a parlare con quel Urtak...”

Sesshomaru si fermò e girò la testa in cerca degli occhi della pantera.

Ho sbaglio?”

All'improvviso la presa di Sesshomaru si annullò completamente e la ragazza,ormai libera finì rovinosamente a terra,senza avere neanche il tempo di sfruttare i suoi riflessi felini,tanto che l'azione di Sesshomaru fu inattesa. Appena ripresosi dalla caduta si mise sulla ginocchia e si tolse quel poco di terra che le era rimasto sulla lunga veste blu.

Insomma Sesshomaru,che ti prende all'improvviso? Prima mi prendi di forza e poi mi butti a terra senza preavviso? Non so che ti succede ma a questo punto....”

TORAN”

Sesshomaru alzò la voce nel pronunciare il nome della compagna d'armi e osservarla con occhi taglienti,affilati da chissà quale forza che in quel momento non riuscì a cogliere come rabbia,fastidio o determinazione. Stava di fatto però che quelle iridi erano cariche di una forza che fino a qualche momento fa non manifestava. Lei non seppe come reagire a quella cosa e restò ferma,sbigottita e immobile da quell'umore così tipico di lui,forte e burbero come al solito,ma che a volte si infiammava e per un attimo gli sembrava che nella sua rabbia vi fosse puro fuoco,pronto ad espandersi e consumare qualunque cosa attorno.

Sono giunto fin qua per ottenere delle risposte che mi riguardano e l'uomo potrebbe sapere qualcosa in merito alla mia faccenda si trova a diversi metri sopra la mia testa. Non ho intenzione di perdere del tempo che non possiedo. Finché potrò muovermi andrò avanti per la mia strada e se tu vorrai accompagnarmi in questa impresa non sarò io a cacciarti via. Ma non metterti i bastoni tra le ruote,non cercare di fermarmi,rimarresti travolta dal mio egoistico desiderio di avanzare.”

Sesshomaru,io non intendevo bloccarti. Ma cerca di comprendere,non puoi rischiare tutto solo per avere delle risposte,so che ne hai bisogno,ma te lo chiedo come compagna d'armi,per favore,non sforzarti più del necessario. La tua salute ne risentirebbe.”

Tranquilla per chi mi hai preso? Il mio corpo non è così fragile come credi.”

Non è del corpo che mi preoccupo...”

Sesshomaru ascoltò con attenzione il significato di quelle parole è per un attimo si sentì vulnerabile, di fronte a quel giudizio della pantera non seppe come replicare e le parole gli morirono in gola. Se da una parte sentiva di essere stato ferito da Toran per quello che gli aveva detto,dall'altro sapeva bene che non aveva tutti i torti. Ciò che gli era capitato con Urtak e l'intruglio che gli aveva fatto bere aveva forse influenzato le condizioni della sue mente già incerte ma era anche probabile che non fosse l'unico colpevole di quelle che gli era accaduto e che nell'abisso dei suoi pensieri forse quella scena l'avrebbe comunque vissuta,se non allo stesso modo,in maniera differente e più pericolosa,anche se non poteva essere certo di questa supposizione. Non si arrabbiò con la pantera ne tanto meno sembrò minaccioso o seccato nei suoi confronti,dimostrato anche dal fatto che si girò verso di lei e gli porse la mano per rialzarsi. Lei la prese e si rialzò,poteva farcela benissimo da sola,ma il contatto con quella mano per lei era preziosa,almeno per lei quel gesto voleva dire moltissimo da parte del suo distaccato collaboratore dal carattere ombroso.

Scusa,non avrei dovuto dire quelle cose,sono stata una stupida.”,disse lei con tono intristito.

No hai ragione, ti preoccupi più tu delle mie condizioni che io di me stesso,questo dal tuo punto di vista può sembrare una cosa alquanto sconsiderata,non trovi?”

Si un po' ed é per questo che se tu non pensi a te stesso allora ci penserò io al posto tuo,ci siamo capiti,razza di zuccone?”,disse lei ammonendo l'inuyokai con tono nervoso,calcando sull'ultima parola con voce ancora più forte. Toran osservava Sesshomaru con espressione arrabbiata mentre le mani erano poggiate ai fianchi,facendola stare in una posa di autorità mentre lui invece la guardò ancora per un attimo con un espressione neutra e senza alcun preavvisò si girò ancora una volta verso la sua destinazione e ricominciò a camminare come se non fosse successo nulla,eppure,per un attimo a Toran parve che sulle labbra di Sesshomaru si fece viva una leggera piega verso l'alto,forse un sorriso o una smorfia. Non era sicura che vi fosse comparsa e anche la luce li infondo non era nemmeno delle migliori,ma era convinta che ci fosse per davvero e la cosa la lasciò confusa.

Avevi detto che sapevi dove si trovasse Urtak,fammi strada,il fetore di lupo qui sotto e così intenso che non oso affidarmi all'olfatto per orientarmi.”

Lei lo vide allontanarsi e per un attimo non seppe come comportarsi,fino a poco fa l'aveva presa e carica in spalla come se fosse un grosso sacco di riso e adesso stava avanzando senza neanche aspettarla. Da quando lo aveva visto al castello di Akira le era parso cambiato,non sapeva dire come o perché, ma qualcosa in lui non sembrava esattamente la stessa di quando lei e il suo clan volevi saldare i vecchi conti con Sesshomaru e la famiglia,restava comunque un tipo ombroso e schivo,ma da qualche tempo le era parso meno taciturno e meno scontroso di quello che ricordava,almeno con lei. Cosa fosse cambiato in lui non riusciva a spiegarselo,ma certe volte gli sembrava che volesse provocarla come poco fa,altre volte voleva farle compagnia e ciò gli fece intuire,che forse,sotto quei muscoli duri come la pietra e quei modi degni di un orso nella stagione degli amori,per tanto scontroso e sempre irascibile,si nascondesse un lato più tenero e delicato...molto piccolo e nascosto molto in profondità. Però c'era ed esisteva ed era quella cosa,per quanto piccola e all'apparenza insignificante,donasse quelle poche,ma importanti qualità che in pochi possedevano in quel mondo di guerre,tradimenti,di faide tra i clan e sete di potere di individui egoisti ed infidi,proprio com'era il suo precedente signore. Nonostante tutti i difetti che possedeva se ti conquistavi la sua lealtà sarebbe stato il primo a giungere quando sarebbe stato necessario,il primo a intervenire,il primo a gettarsi nella mischia,insomma,il guerriero per eccellenza come lo aveva sempre immaginato e che lei aveva cercato di imitare. Guardò la sua schiena e a quel punto riprese a camminare,di nuovo intenta ad aiutarlo nella sua impresa.

Aspettami,se no finisce che ti perdi e non sai dove vai a finire.”

Lei si mise al suo fianco e gli mise addosso un occhiata divertita.

Comunque,te l'hanno mai detto che sei un tipo incomprensibile?”

No”

Beh adesso qualcuno te l'ha detto.”

Se ti fa piacere...”

E fu così che i due si diressero verso la superficie con l'intenzione di avere le risposte che tanto agognava. Ora che i due avevano fatto di nuovo pace si rimisero in cammino,ma non ebbero neanche il tempo di fare il primo passo che una violenta scossa fece vibrare l'intero sistema di gallerie,tanto furono forti le vibrazioni che per un attimo i due yokai si sentirono sbilanciare ma restando comunque in piedi.

Ma cosa....”,disse Toran in preda alla confusione.

Un altra scossa,questa volta più violenta e più forte,ma ancora non cedettero alla forza del sisma.

Muoviamoci.”,ordinò Sesshomaru ed entrambi si misero a correre,lasciando che fosse la pantera a fargli da guida in quelle vie sotterranee.

Si spostarono velocemente tra i numerosi corridoi sotto la collina,molti di essi erano abbastanza larghi da poter contenere almeno cinque individui di lato,altri ancora si passava a malapena in due e perciò il cane e la pantera dovettero passare uno alla volta per far prima e con la fretta destreggiarsi in quelle vie risultava poco pratico e come facessero i lupi a vivere in posti simili era una cosa incomprensibile per Sesshomaru,luoghi chiusi e soffocanti,l'aria circolava a malapena e le ossa delle prede divorate insieme a quel loro odore di lupo era un accoppiata tremenda per il naso di un Inuyokai,fortuna che presto sarebbe tornato su,dove ci sarebbe stata aria fresca da inalare abbondantemente...è anche quello strano Hanyou da quale avrebbe estratto ogni informazione possibile,anche con la forza se necessario. Si fecero strada ancora per un po',quando alla fine dell'ennesimo corridoio giunsero in una camera naturale piuttosto grande,dove un gruppo di umani armati alla stessa maniera degli altri Ainu e indossando le stesse identiche vesti erano li di fronte a loro,entranti chissà come nella tana dei lupi. In mezzo a loro vi era presente però un individuo molto diverso dagli altri,dall'aspetto si sarebbe detto un piccolo Kappa,molto simile a Jaken,ma indossava una specie di veste,più simile a degli stracci che gli avvolgevano il piccolo corpo verde,la cui pelle era ricoperta di piccole ma numerose cicatrici e grandi occhi tondi e spiritati erano accompagnati da un sorriso malefico,addirittura folle. La cosa più evidente era la pittura che aveva sul viso,un rosso scarlatto che copriva tutto il volto,rendendo ancora più inquietante il piccolo esserino verdastro che si differenziava dagli altri Ainu solo perché era l'unico della sua statura. Il Kappa urlò qualcosa di incomprensibile alle orecchie dei due yokai e subito dopo quattro degli invasori si lanciarono su Toran e Sesshomaru. I due ci misero un niente ad armarsi,lui con la sua inseparabile Bakusaiga e lei con la sua corta lancia di ghiaccio,che materializzò all'istante nel palmo della mano. I primi due furono due Hanyou armati lancia che si lanciarono su i due yokai caricando a testa bassa,ma bastò deviare la punta delle lunghe armi e affondare il colpo nei loro corpi ed entrambi fecero subito una vittima. Ma non ebbero nemmeno il tempo di ricominciare il combattimento che una sfera di fuoco grande quanto una zucca venne scagliata contro i due yokai,che prontamente schivarono di lato,ma quello che non si aspettavano e che quando la sfera li evitò e cadde al suolo quest'ultima si ruppe e rilasciò un scoppio abbastanza forte da far volare le fiamme al loro fianco,con la conseguenza di danneggiarli solamente di striscio e subendo pochi danni dovuti all'esplosione,portando a pensare a Sesshomaru e Toran che se fossero stati presi in pieno forse non sarebbero morti,ma di certo avrebbe fatto male. Altre parole incomprensibili da parte del piccolo kappa accompagnati a qualche gesto delle mani e indicò gli ultimi due compagni rimasti al suo fianco,un umana armata di pugnale e un grosso Hanyou armato di un grosso randello rinforzato con delle punte in osso e i due,come d'incanto,presero fuoco. Cominciarono ad urlare,ma non di sofferenza,ma piuttosto come in preda ad una cieca euforia e pieni di chissà quale nuova energia si lanciarono all'attacco con zelante fervore,cosa che prese un po' in contropiede i due yokai. La sorpresa durò poco e i due yokai tornarono a combattere mentre i fiammeggianti aggressori si lanciarono con tutta la ferocia che avevano in corpo e a dargli supporto c'era sempre il piccolo kappa che dalle sue piccole mani altre fiamme si stavano facendo vive. La donna armata di pugnale scattò verso Toran con rapidità soprannaturale,forse alimentata dalle fuoco che la circondava e al primo sguardo della pantera quel tipo di tecnica,le ricordava quella di sua sorella Karan,ma c'era una differenza sostanziale,piccola,ma inquietante,la carne della donna si stava consumando,l'odore della carne che bruciava era forte e intensa. Quella donna stava bruciando. Ma allora perché le sue urla non erano di dolore,ma di gioia? Cosa c'era di sbagliato in lei e nell'altro energumeno? Non ebbe il tempo di farsi domande che l'umana le passò a fianco nel tentativo di danneggiargli il fianco e prontamente Toran rispose con un raggio di gelo che le uscì dalla mano scoperta nel tentativo di ucciderla all'istante o almeno di spegnere le fiamme. Il taglio del pugnale in osso unito al nuovo e spaventoso potere fece evaporare il ghiaccio e la pantera dovette schivare all'ultimo il taglio che seppur non la prese in pieno sentì il fianco era stato danneggiato,seppur lievemente,faceva male e dovette portarsi la mano a coprire la ferita e ghiacciarla momentaneamente per non farla sanguinare. Chi mai avrebbe potuto dire che un singolo taglio fosse così doloroso? Sesshomaru al contrario se la stava cavando abbastanza bene ed era più calmo per quanto riguardava la situazione, l'energumeno si spostava con una discreta velocità malgrado non fosse una scheggia con i movimenti,ma l'odore della carne che bruciava era un fastidio ben peggiore per lui che era un cane e respirare vicino a quell'essere non era di certo una cosa piacevole,ma a parte questo non subiva particolari svantaggi,salvo che il fuoco che circondava il bruto era pressoché una difesa da poco,considerato il vero potere di Bakusaiga. Sesshomaru eseguì un paio di fendenti prima ancora che l''hanyou attaccasse e chiamando a se una minima parte del potere caustico della lama,i colpi entrarono con facilità e l'essere fiammeggiante emise un urlo di dolore,ma non si accasciò al suolo,anzi,avanzò con maggior ferocia e mosse l'enorme randello in un brutale slancio diagonale contro l'inuyokai,che schivò facilmente passando di fianco all'arma e in risposta indirizzò la punta della spada nel ventre dell'avversario passandolo da parte a parte.

Tutto qui...”,disse Sesshomaru come a voler sottolineare la facilità dell'impresa. Ma non ebbe nemmeno il tempo di parlare che un improvvisa fiammata fuoriuscì dalla bocca dell'hanyou che lo colpì in pieno viso,ustionandogli il volto e cosa ancora peggiore fu preso negli occhi,lasciando la presa sulla spada e lasciandolo vulnerabile al contrattacco dell'hanyou,che non avendo perso la presa sull'arma risposa all'offesa menando un fendente diretto alle costole dell'inuyokai. La rudimentale arma raggiunse il cane sul fianco e il colpo fu così forte da buttarlo a terra e bloccargli il respiro ma fortunatamente non gli ruppe il costato,probabilmente anche perché l'essere stato infilzato da Bakusaiga aveva certamente subito i suoi effetti e oltre per l'arma anche il veleno stava facendo effetto nel corpo del selvaggio,seppur non efficacemente come sarebbe dovuto accadere. Riaprì gli occhi e tornò a vedere,seppur a malapena e lo sguardo annebbiato non poté ignorare la fiammeggiante figura che a fatica riusciva a stare in piedi e piegata dal dolore cercava di sollevare l'arma ancora una volta nel volergli dare il colpo di grazia,probabilmente con l'obbiettivo di sbriciolargli la sua nobile e ben acconciata testa,ma Sesshomaru non era il tipo da darsi per vinto per così poco e sapeva che avrebbe dovuto dare tutto se stesso nel momento opportuno. I muscoli erano pronti a scattare,la mano era pronta e avrebbe avuto poco tempo per reagire. Il randello si alzò ,un urlo dell'hanyou e quando l'arma si abbassò Sesshomaru fece la sua mossa. Con un inaspettato scatto di tutto il corpo e un buon uso delle sue energie usò il suo scatto nelle gambe,che solitamente usava nei combattimenti per accorciare le lunghe distanze dagli avversari per darsi energia nel rialzarsi,un colpo di reni per equilibrare tutto il busto nello sforzo,le mani salde sul manico della katana e con uno squarto improvviso liberò la lama dal corpo del bruto,evitò la randellata portandosi di lato e con la presa più salda che aveva mai eseguito su di un arma abbassò la lama sul collo dell'avversario e in un arco verde smeraldo del suo potere gli tranciò la testa di netto,come un qualsiasi spadaccino degno di questo nome avrebbe fatto. Ma non aveva fatto in tempo a riprendersi dall'ultimo gesto che il suo sguardo si spostò da tutt'altra parte e si rese conto delle condizioni della sua glaciale compagna. Toran,ferita e leggermente debilitata dallo scontro con l'umana si teneva una mano su di un fianco mentre l'altra continuava a girare attorno alla pantera,scattando di tanto in tanto per effettuare attacchi rapidi,non molto forti,ma continui e che costringevano la ragazza a restare sulla difensiva. La vista di Sesshomaru era leggermente annebbiata è dovette ritenersi fortunato dato che i suoi occhi erano si rimasti danneggiati dal fuoco,ma non tanto da essere bruciati e perciò poté solo osservare a malapena il combattimento tra le due donne,ma la sua attenzione fu attirata da un bagliore improvviso proveniente dalla sagoma sfocata dell'esserino verde,che sembrava gesticolare con le braccia anche se non riusciva a vedere con chiarezza cosa stesse succedendo,pur avendo il timore che non fosse diretto verso di lui,ma verso Toran e senza starci a pensare due volte si lanciò in direzione del kappa,spada in mano,scatto repentino e nessuna esitazione,non gli avrebbe permesso di colpire la sua compagna d'armi alle spalle,anche a costo di divenire un tizzone ardente. Le sue gambe scattarono in direzione del fiammeggiante incantatore,che accortosi delle intenzioni di Sesshomaru cambiò obiettivo e indirizzò il suo sortilegio verso l'inuyokai. Agitò le braccia,intonò e una nenia con la voce stridula e attorno al suo piccolo corpo prese forma un lunga forma tubolare,dal corpo sinuoso e che terminava in una grossa testa di serpente che si elevava al di sopra della testa del suo creatore che lo avvolgeva come se fosse a guardia del proprio nido,con squame rosse che emettevano piccoli sbuffi di fuoco. Il kappa indicò Sesshomaru e il serpente si slanciò in avanti in tutta la sua lunghezza per raggiungere il suo obbiettivo mentre spalancava la grande bocca,mostrando le due enorme zanne ricurve che alla vista,se già quei due grossi denti fossero pericolosi il fatto che fossero fatte di puro fuoco potesse essere persino peggio. Ma Sesshomaru non era il tipo che si impressionava per così poco e decise comunque di avanzare. Ormai era vicino e il suo attacco,forse fin troppo diretto e troppo fiducioso della propria velocità,ma ormai si era lanciato e non poteva cambiare più tattica. Il serpente si era slanciato in tutta la sua misura contro di lui,pronto ad azzannarlo allo stesso modo del suo omonimo naturale avrebbe fatto con un topo,solo che la preda era molto più aggressiva e tenace di un semplice roditore. Il rettile era ormai vicino e in quell'istante Sesshomaru chiamò nuovamente a se il veleno che permaneva Bakusaiga,ma stavolta in quantità maggiore e impiegando un ulteriore quantità di energia,caricò la lama sopra le testa,si diede un ulteriore scatto con le gambe e poi colpì,dritto in faccia al rettile. All'inizio il colpo sembrava essere affondato nella fiamma serpentina,ma si accorse che quel fuoco era molto più solido e consistente di quanto credesse,quasi fosse un corpo reale in tutto e per tutto,sapeva di non dover cedere,perché se anche fosse sopravvissuto al colpo era probabile che Toran,distratta dal suo scontro avrebbe potuto non difendersi per tempo da quella strana magia e ciò avrebbe potuto essergli fatale,lui era il solo scudo che si frapponeva tra lei e quel anfibio codardo dall'espressione da folle,non avrebbe ceduto,non contro un essere del genere. Chiamò altra forza a se e sentì la lama affondare ancor di più nel serpente semisolido,non importava quanto potesse essere caldo,non gli importava se fosse rimasto cieco,non gli importava se sarebbe rimasto bruciato,lui non avrebbe ceduto. Lo doveva a lei che si preoccupava per lui più di se stesso,lo doveva a lei che arrivava in suo soccorso quando lui aveva bisogno,ma non lo diceva,ma sopratutto lo doveva a lei che non lo aveva mai abbandonato,nemmeno quando quella notte,prima che sorgesse il sole,il suo lato oscuro era emerso e lei al posto di scappare lo aveva confortato in un raro momento di debolezza,della quale solo lei era stata testimone e lei sola sarebbe rimasta. Un ultima pulsazione derivata dai polpacci,un ultimo sforzo prima della fine,un ultima carica e poi avvenne,la bestia cominciò a cedere. Il colpo avanzò sempre di più nella materia dell'animale di fuoco,pochi attimi di resistenza e il corpo dell'inuyokai iniziò ad accorciare la distanza tra lui e l'incantatore mentre il suo incantesimo si divideva in due parti esatte per mezzo di Bakusaiga e cadeva a terra ritornando ad essere puro fuoco e poi divenire fumo,segnando così la sorte del piccoletto verde,che in un ultimo disperato tentativo tentò di lanciare un altro colpo,ma non fece in tempo a formare la fiamma nel palmo della mano che Sesshomaru aveva già colpito,decapitando di netto l'anfibio e ponendo fine così ai suoi sortilegi. Nello stesso istante in cui l'essere morì le fiamme che invadevano l'umana scomparvero immediatamente e dove prima vi erano pelle,capelli e vestiti ora e solo carne incenerita,gravi ustioni in tutto il corpo e una donna urlante e in preda all'agonia. Toran non perse tempo e decise di contrattaccare,dal palmo della mano libera incanalò le fredde energie rimaste nel suo corpo e dalla mano scagliò un altro raggio,che questa volta centrò il bersaglio e ghiacciò all'istante l'umana,la quale non poté far nulla per evitare l'attacco,anche perché ormai il suo interesse per il combattimento era stato sostituito dal dolore che emanava tutto il suo essere. Divenne una statua di ghiaccio e con una spinta da parte della pantera cadde a terra frantumandosi in diversi pezzi,segno che ormai che quello scontro era concluso ed ora poterono fermarsi per riprendere le forze.

Sesshomaru.”,chiamò a se l'alleato che si trovava ad una decina di metri di distanza da lei,fece una breve corsa per raggiungerlo e quando fu vicina si accorse delle sue condizioni. Notò facilmente il volto ustionato di Sesshomaru,seppur minimamente danneggiato,ma la cosa che la spaventò fu vederlo che si copriva gli occhi con un mano,mentre stringeva le zanne snudate per trattenere il dolore che provava agli occhi.

Sesshomaru....”

Gli occhi...mi si sono bruciati gli occhi.”,disse Sesshomaru a denti stretti.”

Toran non ci pensò due volte e con entrambe le mani prese il viso dell'inuyokai e si mise ad osservargli le pupille,notando un vistoso arrossamento degli occhi.

Aspetta,vedo se riesco a rimediare,non è molto ma dovrebbe funzionare. Tieni gli occhi aperti ”

Con una mano formo un piccolo blocco di ghiaccio all'interno del palmo,lo schiacciò e aprendo leggermente la mano gli versò l'acqua fredda nelle pupille bruciate,che per istinto l'inuyokai strabuzzò un po',facilitando così l'assorbimento dell'acqua.

Va meglio adesso?”

Si,ma la mia vista è compromessa. E tutto offuscato,non riesco a vedere a un palmo dal naso.”

Maledizione. Intanto però dobbiamo coprirti gli occhi.”

Toran si strappò un lembo di tessuto dalla manica larga della veste,la legò attorno alla testa di Sesshomaru in modo che niente potesse danneggiargli ulteriormente il punto ferito.

Adesso dobbiamo trovare qualcuno che ti possa aiutare,quindi,ora cerchiamo qualcuno che ci possa aiutare e....”

Ma la pantera non fece in tempo a terminare la frase che un suono di passi echeggiò all'uscita della stanza naturale e quello che videro fu un sollievo. All'inizio credettero che fossero altri Ainu giunti ad attaccarli ma proprio quando meno se lo aspettavano comparve una figura inaspettata. Era una ragazza dai lunghi capelli ramati legate in due code laterali,occhi verde smeraldo e indossava una pelliccia bianca,divisa in una mantellina,una fascia che le copriva il basso ventre e dei parastinchi e per protezione portava una corazza nera di buona qualità e una piccola wakizashi al fianco. Toran puntò la sua arma contro la ragazza e la sua espressione da preoccupata passò a feroce,come a voler sottolineare la sua intenzione di voler continuare a combattere fino allo stremo delle forze,l'uomo della quale era innamorata persa aveva bisogno di lei e questo le dava più energia di qualsiasi stregoneria esistente.

Non temere signora delle pantere,sono un alleata. Mi chiamo Ayame e sono la compagna del capo clan.”

Puoi aiutarlo? E rimasto ferito durante lo scontro. Una fiammata improvvisa gli ha danneggiato gli occhi.”

Si ma non da sola,venite,prima devo portarvi in un posto sicuro,seguitemi.”

E fu così che Sesshomaru,ora inerme e privo di riferimenti visivi dovette sostenersi con l'aiuto della compagna,la quale gli prese un braccio e se lo mise attorno al collo,sostenendolo e guidandolo ora che lui non ci sarebbe riuscito da solo. Altri Ainu,altri nemici,legno e fuoco,rabbia ed estasi,in che razza di terra erano finiti?

  
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