Sharp Drunkenness
«Sveglia, principessa».
La voce di Bronn non è esattamente la cosa migliore con cui essere svegliato, ma è sempre meglio del fetore che si sta facendo largo nelle tue narici. Con gli occhi ancora chiusi, storci il naso all’odore fetido che ti circonda.
«Dove siamo?», chiedi senza aprire gli occhi.
«Dove avremmo dovuto essere due giorni fa, se non ci fossimo fermati in quella locanda e tu e i tuoi uomini non aveste bevuto tutto quello che c’era», ti risponde Bronn, il cui ghigno puoi vedere anche a occhi chiusi.
«Se la memoria non m’inganna, hai partecipato anche tu».
«Chi sono io per rifiutare vino?»
Il fetore si sta facendo più intenso. Hai chiaramente dormito per due giorni o, per lo meno, sei stato ubriaco per buona parte del tempo, quindi hai bisogno di qualche istante per rimettere i tasselli al loro posto.
La prima cosa che vedi è il massiccio portone di legno scuro dietro Bronn. Apri di più la porta della carrozza, allargando la visuale e trovandoti davanti alle alte mura della Fortezza Rossa.
«Perché non siamo alla Torre del Primo Cavaliere? È dove alloggerò ed è dove gradirei andare ora, se non altro per togliermi questi abiti di dosso e annegare i residui di sbornia in un lungo bagno caldo».
«Un bagno caldo sarebbe sicuramente d’aiuto, ma temo dovrà attendere».
Calma e pacata, quella voce non t’è nuova. Ti volti leggermente alla tua destra, alzando lo sguardo e incontrando il sorriso dell’uomo.
«Lord Varys, a cosa devo il Vostro benvenuto?»
«Uno dei miei uccellini mi ha avvisato del Vostro arrivo, Lord Tyrion, e volevo essere certo di essere il primo ad accogliervi nella capitale», sorride e inchina leggermente il capo, ma continua prima che tu possa rispondere. «Inoltre, sono certo vogliate vedere il Vostro Re ed essere testimone del suo operato».
«Deduco ciò non possa aspettare».
«Potrebbe, ma Sua Maestà sta assistendo al piccolo torneo organizzato per il giorno del suo nome e ho il presentimento che sarebbe lieto di vedere il proprio zio sano e salvo. Sono anche convinto che Voi, Lord Tyrion, vogliate essere testimone del modo degno di un Re in cui Vostro nipote tratta Lady Sansa», asserisce il Ragno Tessitore, sorridendoti. Un sorriso studiato, tanto quanto le parole appena pronunciate. Joffrey sarà cause di molte sbronze, già lo so, pensi, mentre ricambi il sorriso dell’uomo.
«In tal caso, dopo di Voi, Lord Varys».
Questa storia partecipa alla “Challenge delle Parole Quasi Intraducibili” di Soly Dea con la parola russa zapoi: due o più giorni in stato di ubriachezza dopo i quali ci si ritrova in viaggio o ci si risveglia in un posto inaspettato.