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Autore: eva_elamela    17/05/2005    23 recensioni
Un paio di mani grigie, viscide, coperte di croste scivolarono fuori dalla veste cercando di afferrarla. Un sibillo le riempì le orecchie..Pensa..a qualcosa di bello..pensa!
Genere: Commedia, Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Draco Malfoy, Hermione Granger | Coppie: Draco/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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“Expectum…”

 

 

                                        EXPECTO…

 

Dedicata alla mia Ci, tesoro questa cosucciiiiina è per te. Un bacio immenso love…

 

 

Expecto…”

 

“ -Porca miseria, ma dove ho la testa oggi?-

Detestava arrivare in ritardo, ma odiava ancora di più presentarsi in classe a lezione già iniziata.

Certo se non si fosse dimenticata il libro nell’aula di pozioni, sarebbe arrivata più che puntuale a Cura delle Creature Magiche…l’unica consolazione era che il professore, cioè Hagrid, non l’avrebbe di certo sgridata!

Tuttavia stava correndo come una pazza per i corridoi bui dei sotterranei.

-Infrangendo come minimo un paio di regole!- aggiunse riprendendosi da sola, poco prima di ammettere silenziosamente a se stessa che ciò non consisteva esattamente in  qualcosa di particolarmente straordinario.

Era quasi arrivata quando girando l’angolo…

-Ahi!-esclamò la bruna prima di finire con il sedere per terra.

-Sta più attento lurido…Granger?-

Dio no! Non poteva essere lui!

Si sentì attraversare da una lama invisibile e concluse che: si, era decisamente lui!

-Malfoy! E’ sempre un piacere incontrarti.- Si issò con l’aiuto delle braccia e si spolverò distrattamente la gonna.

-Cosa ci fa una Grifoncina come te in un postaccio del genere?- chiese con teatrale e quanto mai finto fare preoccupato ‘Mister Ghiacciolo’.

-Non sono cose che…- stava per rispondergli a tono quando sentì qualcosa colarle sul labbro superiore. Lo leccò appena per accorgersi che era sangue, e che il suo naso evidentemente non aveva apprezzato l’incontro ravvicinato con il petto dello Slyterin.

Anzi, ora le doleva e cominciava a pulsarle.

Sarebbero dovuti comunque passare sul suo cadavere prima che Hermione si lamentasse davanti a lui. Era fuori discussione, lo avrebbe affrontato anche con una gamba o un braccio rotto…e poi sarebbe corsa in infermeria!

Stava cercando così disperatamente di convincersi a non versare neppure una lacrima, che non si accorse della falcata con cui il ragazzo aveva annullato la distanza fra i loro corpi.

Ora si sfiorarono e lui armeggiava nella tasca interna del mantello per trovare qualcosa.

-Malf…-

-Shh.- fu l’unica risposta che ricevette prima di sentire un morbido tessuto premere contro la parte lesa.

-Ma io…-riprovò a parlare inutilmente.

-Zitta Granger! Non vorrai che qualcuno pensi che sia stato io no?-

-Effettivamente- incominciò Hermione ripensando a pochi istanti prima.

-Vuoi chiudere quella bocca?!- il tono di Draco non ammetteva repliche, ma non era freddo e scostante come al solito.

Passò il delicato fazzoletto di pizzo sotto l’altra narice ed estrasse la bacchetta.

Continuavano ad essere vicini, molto vicini, ma nessuno dei due sembrò farci molto caso…apparentemente.

Puntò l’arma magica contro il nasino di lei e sussurro qualcosa…in latino probabilmente.

Quando la luce violetta smise di propagarsi dalla sottile asta di legno la ragazza si toccò il punto in cui poco prima aveva percepito il viscido cammino di un rivolo di sangue, per trovarlo inaspettatamente asciutto e pulito.

Sapeva di dover dire qualcosa, ma probabilmente se avesse dato voce ai suoi pensieri ne sarebbe uscito qualcosa tipo:Chi sei, ma soprattutto cosa hai fatto al Malfoy che tutti conosciamo?’.

Abbandonò ogni tentativo di parlare, e lui dal canto suo sembrò apprezzare.

Scostò definitivamente con le dita, leggermente sporche del sangue della ragazza, il triangolino di stoffa, sorrise sotto i baffi al suo operato per fare una cosa che difficilmente lei avrebbe dimenticato.

Le sollevò appena il mento e…le appoggiò appena le labbra sulla punta lievemente arrossata del grazioso naso.

-Sai Granger, sei molto più graziosa quando tieni la bocca chiusa.-

 

 

Faceva un freddo cane.

Per non farlo aspettare non aveva finito di asciugarsi i capelli e si era messa un maglioncino che,  evidentemente, era troppo leggero per gli ultimi giorni di Novembre.

Hermione stava strisciando velocemente contro i muri per non farsi sentire da Gazza,come una serpe’ le suggerì una vocina nella testa che la fece sogghignare.

I denti le battevano, e la ragazza stava seriamente prendendo in considerazione l’idea di ‘farsi venire a prendere davanti alla sala comune’ come lui in uno slancio sovrumano di buonismo, per non dire improvviso attacco di pazzia,  le aveva proposto. Subito dopo però le venne in mente che preferiva il suo ragazzo vivo, e i suoi migliori amici fuori da una prigione piuttosto che dentro per omicidio colposo…si, decisamente meglio!

-Stai cercando qualcuno?- una voce strascicata le sussurrava all’orecchio.

Si girò per poterlo fronteggiare con lo sguardo e trasmettergli il proprio disappunto.

-Io..- ebbe un sussulto e il brivido che le percorse la schiena dopo aver incontrato i suoi occhi la zittirono completamente.

Draco se ne compiacque.

Approfittò di quel istante d’esitazione e l’attrasse a se. Le cinse la vita con una mano e l’altra la tuffò in quella massa incolta di riccioli ribelli.

-Mi stavo congelando a vagare per questo piano mentre aspettavo che tu arrivassi!-utilizzò un tono risentito che il ragazzo nemmeno notò.

-A costo di essere banale…penso di sapere come riscaldarti.-

-Sai accendere un bel fuoco scoppiettante nel bel mezzo del corridoio?- lo provocò, ancora lievemente risentita che lui come a suo solito non le facesse minimamente le sue scuse.

-Oh si…- la morsa sulla sua vita si fece più serrata, la mano tirò i profumati capelli rendendo accessibile alle sue labbra il collo da cigno della mora.

-Sono…un maestro nell’accendere fuochi, io.- con il peso del suo corpo la spinse contro il muro e le baciò sensualmente l’incavo fra il collo e la spalla.

Ma lei sembrava non aver apprezzato la sua ultima uscita.

Infilò una gamba fra quelle del suo amante e la strofinò leggermente contro il suo inguine.

-Io?- chiese a quel punto con la voce e lo sguardo più innocenti che riuscì a trovare.

La risposta molto simile ad un grugnito la soddisfò totalmente.

Il biondo sorrise divertito e la fisso negli occhi. La baciò e ammise…

-Anche tu non sei niente male. Devi riconoscere di aver avuto un ottimo insegnante però!-

-Il migliore!- asserì lei tornando a baciarlo.

Dopo qualche minuto passato a scambiarsi ‘focosi’ baci, lei si puntellò con le mani sul suo petto per poterlo guardare.

-Ron oggi mi ha seguita.-

L’aveva buttata lì come una bomba, ed ora non restava che attendere che esplodesse.

Ma al contrario di ogni sua previsione Draco sorrise.

-E…ha usato violenza su di te?- adesso stava ridendo sguaiatamente.

Lei provò a scostarsi, inutilmente.

Provò con la tattica numero due.

-Non fare l’idiota! Sai perfettamente cosa voglio dire!-

-Si…-disse cercando di riprendersi da un altro attacco di risa- scusa.- ma continuò imperterrito a ostentare il sorriso degno di un Malfoy.

-Credo…credo che abbia incominciato a sospettare qualcosa- si fece pensierosa e lui divenne di colpo serio.

-No, anche se ci trovasse a letto insieme dubito che Lenticchia  sarebbe così perspicace da capire qualcosa.-

Per un attimo sembrò che entrambi presero in considerazione la tecnica ‘beccati sul fatto’, che se non altro avrebbe risparmiato ad entrambi interminabili giri di parole e spiegazioni che ritenevano inutili, ma si ripresero scuotendo la testa come per allontanare la folle idea.

Forse per questo ultimo pensiero, lui pensò bene di riprendere la conversazione da dove l’avevano lasciata e dimenticarsi, seppur momentaneamente, dell’accaduto.

-Dracomh…ti prego non fare così!-

-Così come?-

-Così che cerchi di ignorare tutto!- incominciò a scaldarsi lei.

Trasse un profondo respiro  e le prese il volto fra le mani.

-Tesoro, ora come ora io non posso fare molto. Lo sai che la situazione non è delle migliori, ma sto cercando di risolvere tutto per noi, per te. Queste ore che ci concediamo per stare insieme, dimmi amore, vuoi sul serio passarle a parlare di Sherlock-Lenticchia? Ne sei sicura? Se è quello che vuoi ci sediamo qui e non facciamo altro. Ma se per caso tu avessi anche solo il minimo dubbio, e il desiderio di aprire la misteriosa ‘portaB’…-concluse tornando al tono scherzoso di poco prima.

Portò malizioso l’indice affusolato nell’incavo dei seni di lei, per poi lasciarlo vagare liberamente su tutto il petto creando voluttuosi cerchi concentrici.

Fu il turo di Hermione di respirare affannosamente e sentirsi persa.

Il dito presto non fu più solo, e il lieve tocco si trasformò in una carezza che mandava scariche elettriche attraverso i loro corpi.

Con la mente offuscata dal desiderio non potè far altro che aggrapparsi alle sue spalle, baciarlo con tutto ciò che sentiva ormai sveglio dentro se e bisbigliargli a fior di labbra…

-E’ molto distante questa porta B?-

 

 

Aveva deciso di dirglielo a Natale. Di fargli una specie di regalo extra insomma.

Certo, non era esattamente una di quelle cose che compri in un negozio qualsiasi, era speciale.

L’aveva scritto su di un cartoncino bianco, e l’aveva messo sotto ai gemelli che gli aveva fatto fare per il loro terzo anno passato insieme.

Era stata in un perenne stato d’agitazione fino alla mattina del venticinque dicembre, quando come sempre si scambiarono i regali posati ai piedi del loro lettone.

Aveva insistito come una bambina per poter aprire tutti i suoi regali per prima, e donargli il suo solo alla fine.

Posò la scatoletta color ambra, finemente decorata ed impacchettata, sul letto e attese che lui lo scartasse. Evidentemente la serpe’ aveva intuito che ci doveva essere qualcosa sotto, e prese a sciogliere il nodo il più lentamente possibile.

-Allora? Ti vuoi muovere?-chiese sempre più impaziente la ragazza che seduta sulle proprie ginocchia lo fissava con sguardo che rasentava l’apprensione e la paura.

-Calmina! E’ o non è il mio regalo?-

-Se non ti muovi me lo riprendo.-

-Non lo faresti mai e poi…-

-Draco! Apri. Quel. Pacchetto.- scandì bene le parole ed enfatizzò il tutto con un gesto del capo.

-Ok, ok!-

Fece quanto dettogli e scoprì il meraviglioso contenuto di quel piccolo scrigno.

Due splendidi gemelli, raffiguranti il blasone della sua famiglia, brillavano nel loro splendore d’oro bianco e pietre preziose. Ne estrasse uno e lo portò più vicino al viso per osservarlo.

Non c’era che dire, Hermione aveva decisamente gusto.

Si girò verso di lei per ringraziarla come meritava, ma lei sobbalzò leggermente e con voce più acuta del normale gli fece notare che c’era ancora qualcosa che non aveva visto.

Draco si accorse allora di un piccolo foglio ripiegato in due all’interno dell’astuccio.

-E quest...-

-Leggilo!-

Avrebbe voluto ribattere qualcosa ma sapeva che il motivo di tutto quel nervosismo, che francamente la mattina di Natale lo infastidiva, fosse contenuto nel misterioso biglietto.

Lo aprì e ne lesse il contenuto.

Il grande e valoroso Draco, il più forte degli Slyterin, uno dei maghi più temuti, nonché ultimo discendente della nobile casata dei Malfoy…ruppe il silenzio con la voce rotta dalla commozione ed un vago velo di lacrime sugli occhi per dire semplicemente…

-Grazie amore mio!- per poi accasciarsi su di lei in un abbraccio che non ebbe eguali.

^Honey, we’re expecting!^

 

 

“…Patronum!!!”

Un enorme scudo di luce scaturì da quell’unica bacchetta.

Tutta la gioia, l’amore, la passione che quella giovane donna aveva in corpo venne scagliata come un getto di incontrastabile potenza contro le figure sinistre che le aleggiavano intorno.

Bastò lei sola per distrugger con un unico incantesimo l’intera, ed ormai ultima, colonia di Dementors che come un cancro affliggeva la loro vita dalla definitiva scomparsa del Signore Oscuro.

Non servirono che quei pochi istanti, frutto di anni di felicità, per annientare tutte quelle orribili creature.

Quando fece ricadere il braccio lungo il fianco, Herm fu subito raggiunta, per eventuali soccorsi dovuti alla fatica e allo sforzo al quale aveva sottomesso il proprio corpo, dagli amici di sempre.

“Tesoro tutto bene?”incominciò apprensivo Ron.

“Cristo santo, piccola stai bene?”si aggiunse alle sue preoccupazioni Harry.

“Si…non preoccupatevi, io sto benone.”abbozzò un sorriso che in definitiva parve convincerli.

Comparve anche Gin infilandole letteralmente una cioccorana in bocca che per poco non la strangolò.

Herm…che paura che ho avuto! Tu sei bravissima ma…insomma tutti quei Dissenatori! Quella marea di luridi bastardi…affrontarli tutta da sola…per la barba di Merlino, Herm a che diavolo hai pensato per creare un Patronus così dannatamente potente?”

Sorrise nuovamente a quelle facce incuriosite che non smettevano di fissarla.

Aprì la bocca per dire…neppure lei in realtà sapeva cosa, ma un’altra voce la distrasse.

Si Granger, a cosa stavi pensando?”

Rincontrò quello sguardo che aveva significato più di tutto nella sua vita, e che le era tornato decisamente utile per l’ultimo incantesimo eseguito.

Vide ridere quegli occhi che tanto amava ed in cui poteva veder riflesso lo stesso sentimento, e vi scorse una lieve ironia e…soddisfazione?

Per questo non potè far a meno di rispondere…

“A che bella giornata sia oggi Malfoy! Non trovi anche tu?”

 

 

                                                           FINE.

 

 

 

Eccomi qui! Bene, bene…cosa ne pensate?

Volevo solo spiegarvi brevemente che origine oscura ha questa robina qui…

Domenica sera mi è venuta una voglia matta di scrivere una Draco/Herm. Il motivo è presto detto, ne ho letta una veramente fantasticissima e non ho resistito. Attenzione però, il mio intento non è assolutamente quello di emulare autrici che io letteralmente adoro, ma ben sì di cimentarmi nello scrivere qualcosa su di una coppia che fino a poco tempo fa non potevo neppure concepire!

Comunque…ci ho pensato tutta la sera…e tutta la notte…ma niente, l’idea non ne voleva spere di uscire! Ha pensato bene di raggiungermi, e di folgorarmi(manco avessi avuto tutta ‘sta idea mi direte giustamente…) alle 5.15 di lunedì mattina!

Giuro che se non l’avessi desiderata così tanto sarei stata capace di maledirla!

E’ maturata nella mia testa fino a ieri sera quando finalmente ho avuto il tempo di scriverla. Ora, fatti due accorgimenti dell’ultimo minuto, la posto…sperando che voi la apprezziate, e magari(PRETENDO SEMPRE TROPPO)la commentiate!

 

 

Grazie anche solo per averla letta, bacione eva.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

  
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