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Autore: rocchi68    28/03/2021    3 recensioni
Una persona che ha chiuso gli occhi in passato può riaprirli dopo tanto dolore?
Ne vale davvero la pena?
Non sarebbe meglio proseguire senza voltarsi indietro e sorridendo delle poche gioie che incrociano il tuo cammino?
Si passa per egoisti, per idioti o per scaltri se si evita di ricadere nei ricordi del passato?
È questo che il nuovo Consiglio Studentesco si prefigge di cambiare, anche se si tratta di un problema interno e di un'impresa ardua.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Dawn, Mike, Scott, Zoey
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale
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Il Consiglio Studentesco non era l’unico gruppo ben affiatato che riuniva più studenti per raggiungere un obiettivo, anche se era quello maggiormente interpellato nei confronti dei prof e del Preside.
C’erano tanti club e un Comitato di Supporto che era come un Consiglio solo di categoria inferiore e con poca voce in capitolo, utile per questioni meno incombenti o che riguardassero la gerarchia massima solo di striscio.
Mike si aspettava una mossa dalla concorrente e, dopo nemmeno ventiquattro ore, si era ritrovato con la scuola tappezzata di volantini e alcuni studenti, veri e propri sbandieratori, che giravano, consegnandoli di persona ai vari compagni incrociati per i corridoi.
Stava leggendo la bacheca con Zoey, quando si ritrovò raggiunto anche da Scott che, con aria assonnata e la divisa stropicciata, la cui camicia fuoriusciva sul davanti dai pantaloni, si era chiesto il motivo di tanta agitazione. Era da quando il corso di Heather e Alejandro si era arrestato che quel liceo era ritornato in linea alle aspettative generali.  Quei due anni con la coppia malvagia al potere aveva fatto più danni della grandine: piena sottomissione alle decisioni del Preside, zero considerazione verso gli altri studenti che venivano sospesi o espulsi anche se innocenti o in mancanza di prove valide e inattaccabili, ricerca di scorciatoie per ottenere l’ammissione all’Università e nessuna gita o torneo indimenticabili.
Quando avevano fatto le valigie, Scott aveva appena varcato la porta del primo anno, mentre Zoey e Mike si apprestavano a iniziare il terzo, colmi di speranze e desideri. Avevano avanzato la loro candidatura, avevano stravinto e, come prima decisione, presa in comune accordo, si erano ritrovati, leggendo il suo dossier, a reclutare Scott in qualità di tesoriere, sperando di riuscire a sbloccarlo e di non vederlo più con i tormenti delle medie. L’edificio grigio alla destra continuava a impensierire il rosso che si sentiva continuamente braccato: dopotutto il fascicolo passava dalle medie alle superiori senza nessun ostacolo intermedio e la possibilità che qualcuno avesse dimenticato la faccenda era pari a zero. Inoltre, come se non bastasse, in un punto della recinzione della palestra esterna vi era uno squarcio che rendeva possibile il passaggio nella struttura delle medie e questo per il tesoriere era pari a una punizione, giacché credeva che i rimpianti e gli sbagli l’avrebbero inseguito in eterno, passando per qualche scorciatoia.
 
“Il vecchio Josh dice che volevate vedermi.” Sbadigliò Scott, facendo annuire Mike.
 
“Sai che sono contrario a quanto stai facendo nelle ultime settimane.”
 
“Non sei mia madre che puoi controllare ciò che faccio.” Ribatté, scrollando le spalle.
 
“Non sarai mai nessuno se continui così.”
 
“E intendi ripetermi una lezione che conosco già? Potresti inventarti qualcosa di nuovo.” Lo provocò, consapevole che il suo boss non avrebbe mai alzato un dito in pubblico, giusto per non macchiare la propria reputazione.
 
“Sai bene che posso sfruttare un’ultima carta a mio vantaggio e questa non ti piacerebbe.” Replicò freddo, facendolo annuire.
 
“Intendi minacciarmi con la possibilità di rendere pubblico il mio passato, convinto poi che la mia situazione potrebbe solo migliorare?”
 
“Io…”
 
“Nessuno ti crederebbe mai, dopotutto siamo amici e per loro t’inventeresti qualsiasi cosa pur di riabilitarmi, così finiresti con il rovinare la tua immagine, rischiando di ritrovarti impantanato nella scelta dell’Università.” Seguitò, sfoggiando un lieve ghigno che lasciava supporre avesse pensato a quella contromossa con largo anticipo.
 
“Dovresti avere maggiore fiducia nei tuoi amici.” Esordì Zoey, intromettendosi e catturando l’attenzione del compagno che annuì appena.
 
“Avete qualcosa da ridire sugli ultimi conti?” Domandò Scott, cambiando discorso.
 
“Volevamo un consiglio per le prossime elezioni.”
 
“Ed io che centro?”
 
“Se dovessimo perdere in modo schiacciante, tu non potresti più entrare nel Consiglio.” Rispose Mike che credeva, erroneamente, di aver regalato al suo tesoriere, un unico angolo di Paradiso nella grande scuola, ma scontrandosi con il suo totale disinteresse.
 
“Così il mio segreto rimarrebbe tale.” Sospirò Scott che, tuttavia, si avvicinò a leggere il tabellone.
 
“Questa ragazzina è davvero pestifera.” Commentò Mike divertito.
 
“Quale ragazzina?” Domandò il rosso, sbadigliando nuovamente.
 
“Mi sembra sia…questa qui.” Borbottò Zoey, indicando il suo nome e notando come il tesoriere fosse scattato sull’attenti, quasi avesse ricevuto la scossa.
 
“Intendi questa del terzo anno sezione C?”
 
“La conosci?”
 
“Temo sia una mia compagna di classe.”
 
“Noi siamo in crisi da alcuni giorni, rischiando di finire sul registro dei prof, scervellandoci su chi possa rovinare il nostro programma e tu la conosci senza difficoltà e senza avvertirci?” Lo aggredì Mike, facendolo ghignare.
 
“Non siamo in grandi rapporti…so solo che sul piano studio è la migliore del terzo anno, è molto attiva nel sociale e fa parte del Comitato.”
 
“Sai, comunque, molte più cose di noi.” Sorrise Mike, facendolo annuire.
 
“L’ho vista cinque minuti fa che distribuiva volantini in giardino e, se volete, posso presentarvela.” Si offrì controvoglia, mentre Zoey staccava il volantino dalla bacheca per studiarlo con più calma.
 
“Come fai a conoscerla?” Chiese la rossa dopo aver aspettato qualche minuto, concedendo al suo piccolo gruppo, specialmente al fidanzato, la possibilità di calmarsi.
 
“Beh…Dawn riprende tutti quelli che non hanno un comportamento adeguato ed io sono una delle sue vittime continue e giornaliere.” Spiegò, sforzandosi in un sorriso e sfiorando le cuffie appoggiate sul collo, quasi volesse accusarle dei suoi continui rimproveri.
 
“Non approvi quello che fa?” Chiese Zoey, mentre Scott faceva strada, districandosi tra gli incasinati corridoi e zigzagando tra alcuni studenti distratti che mugugnavano della sua presenza e che sembravano disgustati dal vederlo come membro del Consiglio.
 
“Vive con troppa rigidità e dovrebbe godersi questi anni, almeno lei che ne ha l’occasione.”
 
“La invidi per questo?”
 
“Non cambierei nulla con lei, Mike.” Borbottò una volta raggiunto il giardino, superando Jo e Brick che erano i fedeli aiutanti di Dawn e avvicinandosi alla ragazza che si era chinata per raccogliere altri volantini da uno scatolone, dando loro involontariamente le spalle.
 
Per Zoey e Mike quella sconosciuta non sembrava, almeno di schiena, così pericolosa e credevano che Scott avesse ingigantito l’intera faccenda. A essere sinceri il rosso spesso esagerava nei suoi commenti e affermava che la versione più violenta di Zoey era capace di far tremare chiunque e che, talvolta, aveva paura, incrociando il suo sguardo indemoniato, di finire assassinato. Qualche settimana prima, infatti, aveva pronosticato di lasciare quel mondo in meno di dieci giorni e sempre per opera della bella rossa che l’avrebbe colpito con un coltello, facendo sparire ogni traccia e dimostrandosi come una killer qualificata sotto mentite spoglie.
Di Dawn vedevano solo la folta chioma bionda e un corpo piuttosto minuto, anche se Scott sembrava quasi terrorizzato dal parlarle. Forse aveva solo paura delle donne e le calcolava tutte come delle arpie capaci di squartarlo da parte a parte senza il benché minimo ripensamento.
Buttato a terra lo zaino contenente soltanto un vecchio libro sgualcito, inspirò profondamente, conscio che Dawn avesse percepito la sua presenza con diverso anticipo. Sembrava abile d’avvertire la presenza di chiunque, in particolare dei più indisciplinati e maleducati della scuola, anche perché non accettava che il suo liceo potesse crollare e non voleva che il Consiglio tenesse comportamenti inadeguati o criticati dalla società esterna, convincendosi che fosse l’unica capace di eseguire quei compiti. Il suo programma si basava sulla semplicità ed era attuabile senza troppi sforzi o costi eccessivi. Aveva già pensato alla squadra che poteva sostenerla con quei compiti e sia Jo sia Brick si erano lanciati senza ripensamenti di sorta, ritrovandosi a consegnare volantini in giro e a spiegare in cosa consistesse il loro programma vincente.
 
“Hai un momento?” Chiese Scott.
 
“Scott…cosa vuoi? Non ho tempo da perdere con un esaurito.”
 
“Esaurito…volevo solo presentarti a delle persone.” Soffiò, mentre la giovane si rimetteva in piedi e si girava di scatto, sfidando con lo sguardo i tre.
 
“Immagino che siano i tuoi amichetti.”
 
“Dovresti portare un po’ di rispetto a noi studenti più anziani, nonché membri del Consiglio, Dawn.” La rimproverò Mike.
 
“Il rispetto è solo per quelle persone che ammiro e voi non ne fate parte.”
 
“Questo non è un buon motivo per litigare, anche perché faremmo tutti una pessima figura e i ragazzi non saprebbero per chi votare.” Tentò Zoey, sperando di placare gli animi.
 
“State usando il vostro potere per un posto nell’Università e non vi preoccupate più della disciplina degli studenti. Giorni fa ho dovuto rimproverare un primino perché non aveva la divisa e poi ho dovuto passare mezzora a spiegare ad alcune ragazzine che bisogna tenere un comportamento adeguato.” Ribatté Dawn, ritornando con lo sguardo verso il coetaneo che tanto disprezzava e che sembrava ascoltare quei discorsi con inaspettato interesse.
 
“Tutto qui?” Domandò il rosso, conscio d’averle fatto sprecare diverso tempo e fiato in passato, senza essere riuscita a rimediare sulla sua trasandatezza.
 
“Non sapevo facessi parte del Consiglio.”
 
“Così hai un motivo in più per vincere a tutti i costi e tagliarmi fuori.” Ridacchiò divertito.
 
“Nella scuola non c’è bisogno di studenti indisciplinati, che girano con la divisa in disordine o che ascoltano musica a tutto volume, ignorando i prof.”
 
“Perché lo odi?” Chiese Mike, intromettendosi.
 
“Perché non rispetta ciò che dico, è malvisto dalla scuola, in molti potrebbero imitare il suo comportamento, portando il liceo in una posizione d’infimo livello e ha sempre ignorato tutti i miei consigli.” Elencò seria.
 
“E hai scritto quella lettera con la richiesta di nuove elezioni solo perché non lo sopporti?” Domandò Zoey, facendola annuire.
 
“L’immagine del Consiglio ci rappresenta anche all’esterno e, mentre voi siete elementi perfetti e impeccabili, Scott è una mela marcia e può rovinare il vostro lavoro.”
 
“Però è merito suo se i conti sono in ordine e se posso sfruttare un buon budget per le feste.” Lo difese Mike, sfidandola con lo sguardo.
 
“Tu hai accolto Scott per le sue abilità?”
 
“Certamente.”
 
“Forse lo sopravvaluti.”
 
“O forse sei tu che lo sottovaluti a causa dei pettegolezzi.” Obiettò Mike, cogliendola di sorpresa.
 
“E non hai intenzione di pensare a qualcuno con una preparazione migliore?” Chiese Dawn, sperando di smembrare il gruppo e di ottenere una vittoria schiacciante.
 
“Scaricare un amico è una mossa scorretta.” Ringhiarono Mike e Zoey in perfetta sincronia.
 
“Allora non abbiamo più niente da dirci e non mi resta che augurarvi buona fortuna.” Sospirò Dawn, provando a voltarsi nuovamente, ma ritrovandosi spiazzata dalla contromossa di Scott che aveva teso la mano a mezzaria, rimanendo in attesa di qualcosa.
 
“Posso un volantino?” Domandò cortese con sguardo perso nel vuoto, facendola tentennare.
 
“Credevo che non t’interessasse nulla di queste elezioni.” Lo provocò Dawn, chiedendosi che cosa stesse nascondendo e il vero motivo della cocciutaggine di Mike e Zoey a proteggerlo e a considerarlo l’arma in più del Consiglio.
 
“Voglio soltanto conoscere il tuo programma, niente di più.” Minimizzò scrollando le spalle.
 
“Oppure stai cercando il punto debole nella mia strategia.”
 
“Non è nel nostro stile.” Mormorò, abbassando il capo.
 
“Non farti troppi scrupoli, Scott…siamo avversari.”
 
“Distruggere le buone intenzioni di qualcuno senza il minimo tatto…beh non è un qualcosa che il mio orgoglio accetterebbe volentieri.”
 
“Ma…”
 
“Dopotutto sono solo un esaurito, anche se detesto simili sotterfugi.” Spiegò, abbozzando un sorriso che fece sussultare Dawn.
 
“Ricordatevi che tra qualche giorno sapremo chi vincerà e, nel caso di una vostra sconfitta, sono pronta a invitarvi nel mio gruppo, tutti tranne Scott.” Sibilò nervosa.
 
“Come se potessimo accettare una proposta simile.” Replicò Mike, dandole le spalle e pensando già a come schiacciare quella ragazzina.




















Angolo autore:

Ryuk: Per essere una serie che non ci piaceva molto, si sta difendendo bene.

Per me è tutto legato alla minaccia del Death Note.
Continua a far ondeggiare quel quaderno e vedrai che successo.

Ryuk: MI sembra un ricatto

Potrebbe essere qualsiasi cosa, ma se vuoi stare tranquillo per questa settimana, ti conviene fare come dico.
Per il resto vi saluto e vi auguro una buona settimana e che la forza sai con voi

Ryuk: Obi-Wan Kenobi

Pace e prosperità
Alla prossima
 
   
 
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