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Autore: IloveRadioRock    29/03/2021    1 recensioni
INTERATTIVA || Aperta fino al 18/4
Sono passati ormai sette anni dalla fine della guerra, ma la pace per la comunità magica sembra ancora lontana. La guerra ha lasciato profondi segni nella società inglese; in tutto il paese fioccano organizzazioni segrete a difesa della purezza della razza magica e atti terroristici contro i nati babbani. Allo stesso tempo i purosangue che cercano di integrarsi nella società incontrano non poche difficoltà: isolati e discriminanti, faticano ad essere accettati. Il mondo magico sembra spaccato a metà e il ministero fa di tutto per cercare di rimarginare questa ferita. Sono numerose le iniziative promosse per smuovere le coscienze, ma la diffidenza della comunità sembra renderle tutte vane. Una giovane sociologa però pensa di aver trovato una soluzione vincente.
Il ministero selezionerà una decina di giovani di varia estrazione e status di sangue e metterà loro a disposizione una casa. Saranno coinquilini per sei mesi. Si vivrà alla babbana e sarà assolutamente vietato usare la magia. Noi della gazzetta selezioneremo un inviato che parteciperà attivamente all’esperimento e racconterà ai nostri lettori come andrà. Ce la farà questa volta il Ministro a dimostrarci che questa società di cui tanto parla è possibile?
Genere: Comico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Maghi fanfiction interattive
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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Warehouse road 37a



PROLOGO 

Speranza umida 

Ministero della magia,  ufficio del ministro, 3:20 a.m 

Kingsley si alzò sospirando dalla scrivania. 

Era l’ennesima notte passata chiuso nel piccolo ufficio quella settimana e cominciava a non poterne più. Era però estremamente soddisfatto: avevano ricevuto numerosissimi progetti ed erano finalmente riusciti  trovare quello più adatto, dopo innumerevoli valutazioni. Era cruciale che funzionasse per il meglio.

Si rivolse verso il ragazzo che sedeva di fronte a lui. 

“ Ok, direi che abbiamo il progetto vincitore del bando. Carson, ci pensa lei a scrivere alla signorina Wilson?”

Il giovane segretario bevve l’ultimo sorso di caffè rimasto nella tazza e annuì. Sorrise immaginandosi la faccia stralunata di Karma quando avrebbe letto la sua lettera. 

“Certo signor Ministro”

Kingsley benedì tra sè e sè il giorno in cui qualcuno aveva inventato i segretari. Afferrò il mantello sulla sedia, se lo mise sulla spalle e si avvicinò alla porta. Prima di uscire si rivolse per un'ultima volta al giovane: 

“Si ricordi di avvisare anche la Gazzetta e tutti i giornali . Dobbiamo avere la maggior visibilità possibile”.

 

***********

Warehouse road 37a, 5:45 a.m 

Karma adorava l’odore dell’alba.  Sapeva di speranza umida.

Suo fratello Om sosteneva che l’alba non avesse un odore e che questa sua passione fosse un pò stupida. Karma pensava che Om fosse troppo cinico. Lei quell’odore lo sentiva davvero e proprio per questo amava alzarsi così presto ogni mattina. 

Quella mattina era iniziata come tutte le altre. Preparata una gigantesca tazza di limone e zenzero Karma  assonnata si era arrampicata silenziosamente nella scala a chiocciola che si ergeva proprio nel mezzo dell’enorme e incasinata sala centrale della casa. Era riuscita a cadere solo una volta - un record rispetto al suo solito- e aveva salvato la sua tazza per un pelo. La scala a chiocciola portava al piano rialzato sopra la cacofonica sala cucina. 

Osservando l'enorme stanza dall’alto era evidente il suo passato da magazzino industriale, nonostante gli enormi sforzi di Karma nel nascondere i rovinati muri di mattoni e il pavimento di cemento con un’esagerata quantità di piante, stoffe e tappeti dai colori sgargianti. 

Il vecchio magazzino babbano si trovava nello stesso quartiere del Purge & Dowse Ltd., dove si nascondeva il S. Mungo. Era stato un regalo a Earl, il nonno di Karma, da parte dei suoi genitori quando aveva iniziato il praticantato da medimago. Quando Earl si era diplomato aveva cambiato casa, ma aveva tenuto quel posto nella speranza che un giorno suo figlio Joseph avrebbe intrapreso la sua stessa carriera. Joseph però - nonostante fosse purosangue - non aveva mai sviluppato nessun potere magico e il padre non potendo accettare di avere un figlio magonò aveva completamente tagliato i rapporti con lui. 

Karma non aveva sentito parlare di lui per tutta la sua infanzia. Non sapeva neanche che aspetto avesse. Così quando il primo settembre del 1997 se l’era trovato davanti, che la fissava severo, aveva semplicemente pensato che fosse il tipico mago che non apprezzava i suoi pantaloni indiani. Era a King Cross per accompagnare Om; si era recata a Londra per mandare la richiesta di impiego al Ministero della Magia e aveva deciso di portare il fratello in stazione, per vedere un’ultima volta il treno per hogwarts. 

Erano al binario 8, direzione binario 9 ¾ e Karma stava ininterrottamente parlando da 15 minuti del fatto che Om doveva godersi il suo sesto anno e che in fondo il sole di quella mattina doveva essere un segnale positivo,  mentre lui si limitava a guardarla imbronciato. 

Il vecchio li aveva osservati per un pò. Poi si era avvicinato e dopo essersi presentato aveva semplicemente detto “dobbiamo andare”. Karma ancora non sapeva spiegarsi perché lo avessero seguito, ma a distanza di anni era grata al suo cervello per essere riuscito a trovare tanta lucidità. Il nonno li aveva portati nel vecchio magazzino in Warehouse road; lì aveva raccontato loro gli avvenimenti dell’ultima estate e gli aveva spiegato perché Om non doveva assolutamente far ritorno a Hogwarts.

Non è più un posto sicuro”

Karma e Om erano completamente caduti dal pero e si erano scambiati un veloce sguardo. Avevano passato tutta l’estate nella cascina dei loro genitori in Irlanda e non avevano avuto nessun contatto col mondo magico.  Karma sentì un brivido freddo che le pervase tutto il corpo e pìù i racconti sulle nuove politiche del Ministero e sui processi ai Natibabbani andavano avanti più il brivido si faceva intenso. Più inquadrava la situazione più la paura aumentava e più il suo cervello frullava inquieto. Cosa avrebbero fatto lei e suo fratello? Sarebbero dovuti tornare dai loro genitori? Li avrebbero messi in pericolo tornando a casa? E poi dove aveva messo la bacchetta?

Per fortuna quel severo signore con gli occhi troppo piccoli e lo stesso naso di suo papà si rivelò un vero e proprio angelo custode. Non appena aveva iniziato a intuire cosa stesse succedendo e le grosse discriminazioni che maghinò e figli di babbani stavano subendo il suo pensiero si era subito rivolto al figlio che non sentiva da vent’anni e  alla sua famiglia e - da uomo pragmatico qual era- si era organizzato. 

Aveva pensato a tutto: non era sicuro tenerli tutti insieme e decise di pensare a due sistemazioni separate. Aveva contattato un collega medimago francese che avrebbe ospitato suo figlio, la moglie e i bambini più piccoli. Karma e Om avrebbero invece vissuto nel suo magazzino che il vecchio aveva provveduto a dotare di ogni “comfort” babbano: luce, acqua, gas e altre cose che aveva faticato a capire a cosa servissero. I due nipoti si sarebbero nascosti lì fino a che le cose non sarebbero migliorate senza usare la magia per nessun motivo, così da non essere rintracciati dal Ministero. Aveva addirittura sentito di suoi stimati colleghi , medimaghi di fama internazionale, che erano stati convocati per controllare l’origine dei loro poteri … certamente per i figli di un magonò babbanofilo e di una babbana non ci sarebbe stata nessuna pietà.

Così da un giorno all’altro Karma e Om si trovarono a vivere rinchiusi dentro quel gigantesco capannone industriale, abbandonato da anni e piuttosto inospitale. Per volere del nonno Karma si era iscritta all’università babbana e aveva scelto il corso di Sociologia: per qualche mese era riuscita a frequentare le lezioni, mentre il nonno andava a trovare Om ogni giorno per dargli lezioni private e non farlo rimanere indietro. Verso natale però giunse la notizia che nella casa dei Wilson arrivavano ogni giorno gufi del Ministero della Magia indirizzate a Karma che la informavano che il tribunale avesse dei dubbi sull’origine dei suoi poteri e che doveva presentarsi il più presto possibile per accertamenti.

Da quel momento Earl costrinse la nipote a smettere di frequentare i corsi e non andò più a trovare Om. I due fratelli non uscirono più di casa e passavano la maggior parte della giornata con le luci spente e cercando di non far nessun rumore per paura che qualcuno si accorgesse che il vecchio capannone fosse abitato.

Furono mesi davvero terribili e Karma non avrebbe mai immaginato che quel tetro magazzino che per loro aveva rappresentato una vera e propria prigione si sarebbe trasformato in un'ancora di salvezza. Dopo la fine della Guerra Magica Om tornò a Hogwarts, riuscendo a entrare direttamente al VII anno. Poche settimane dopo il vecchio Earl morì e lasciò ai due nipoti il capannone che si rivelò una benedizione: i Wilson avendo abbandonato così a lungo la cascina erano totalmente in rovina e non potevano in nessun modo aiutare i figli a mantenersi negli studi così Karma prese una pausa dall’università e si mise a rimettere a posto il magazzino del nonno. Quando Om finì la scuola e tornò dalla sorella rimase profondamente sorpreso dai cambiamenti: Karma aveva trasformato il capannone in un'unica enorme sala che comprendeva un gigantesco salotto e la cucina.
Aveva mantenuto una stanza al piano terra e grazie a un complesso sistema di soppalchi era riuscita a sfruttare l’assurda altezza del soffitto di quel posto per ricavare  un vero e proprio piano che ospitava diverse camere e a cui si arrivava tramite una strana scala a chiocciola che si ergeva proprio al centro della sala. Insieme avevano costruito un ulteriore soppalco per riuscire a ricavare una piccola stanzetta nel sottotetto a cui si poteva accedere da un ulteriore scaletta di ferro che sembrava “appiccicata” al pavimento. Il risultato finale era piuttosto cacofonico, ma molto ospitale. Per anni i due fratelli avevano affittato le stanze del piano soppalcatoe grazie al ricavato degli affitti erano riusciti a studiare e a seguire i loro sogni. 

Karma quella mattina sentiva una strana nostalgia. Si stava totalmente perdendo nei ricordi, così arrivata al fondo della scala a chiocciola rischiò di inciampare in uno scatolone che qualcuno aveva abbandonato proprio in mezzo al pianerottolo. Si fermò a fissare il corridoio che portava alle camere da letto: tutte le porte erano state lasciate aperte e nel buio si intravedevano pile di scatoloni e stanze totalmente vuote. Quell’estate tutti gli inquilini avevano deciso di lasciare la casa e quel piano era rimasto ormai quasi deserto. Om continuava a ripeterle da settimane che settembre era vicino e che dovevano spicciarsi a cercare nuovi coinquilini, ma la sorella trovava ogni scusa possibile per procrastinare la ricerca. Lei aveva altro in mente. 

Sogghignando tra sè e sè si arrampicò silenziosamente nell’ultima rampa di scala che portava al sottotetto in cui dormiva il fratello. Ogni singolo rumore le sarebbe costato almeno venti minuti di lamentele quindi si concentrò al massimo per non cadere nonostante l’annebbiamento mentale mattutino. Arrivata davanti alla camera del fratello svoltò a destra per infilarsi nel passaggio che portava al balconcino esterno.

Si lasciò cadere sul divanetto immerso tra le piante, si avvolse nella coperta rossa che era appoggiata sullo schienale e dopo aver poggiato i piedi sul piccolo tavolo di metallo davanti a sé iniziò a sorseggiare la sua tisana.Dopo essersi persa a guardare i colori dell’alba per qualche minuti la sua attenzione si posò sul vecchio armadietto che aveva sbattuto in un angolo del terrazzo per conservare i suoi attrezzi da giardinaggio. Guardando le venature del legno le venne subito da pensare alla sua bacchetta, che aveva un colore molto simile.
A proposito, dove aveva messo la bacchetta? Non riusciva neppure a ricordare quando l’avesse vista l’ultima volta. Perchè la perdeva almeno tre volte a settimana? Quel giorno doveva andare in ufficio e le serviva assolutamente! Cominciò a ricostruire la giornata precedente per cercare di capire dove l’avesse ficcata, maledicendo la sua sbadataggine. 

Era così assorta da quel pensiero che non si accorse minimamente del piccolo gufo nero che si appoggiò svolazzando nel tavolino di fronte a lei e il volatile fu costretto a beccarle il pollice nudo per attirare la sua attenzione. Karma si ridestò scuotendo il capo e notò che l’ uccello portava legata alla zampa una piccola busta su cui troneggiava il sigillo del Ministro della Magia. 

Insieme alla lettera c’era una copia della Gazzetta del profeta, fresca di stampa. La prese in mano e notò che un trafiletto in prima pagina era stato cerchiato con un pennarello viola e di fianco c’era una enorme scritta “MA QUINDI I SOCIOLOGI SERVONO A QUALCOSA?! Gran bel lavoro ragazza!”.

 Karma rise riconoscendo la goffa grafia di Gabriel. Lesse l’articolo tutto d’un fiato: 

Questa mattina il ministero ha rivelato in anteprima alla Gazzetta del Profeta la sua nuova trovata. “ I giovani sono il nostro futuro, sono gli unici in grado di dimostrare a tutti che un mondo nuovo è possibile” ha dichiarato Kinsgley. Proprio con questa premessa sei mesi fa l’ufficio per l’Integrazione magica aveva fatto uscire un bando per finanziare un progetto che mettesse al centro i giovani e l’integrazione sociale. Dopo una durissima selezione è stato finalmente annunciato il progetto vincitore. Si tratta di “Warehouse road 37a” ideato dalla sociologa Karma Wilson, già impiegata presso il Dipartimento per l’Integrazione. Sembra che la giovane si sia ispirata a esperimenti effettuati nella Londra babbana per proporre una vera e propria coabitazione sociale. Il Ministro ha nominato come supervisore ufficiale del progetto  il suo giovane e promettente segretario Gabriel Carson ( per approfondire il suo scandaloso passato troverete a p.14 di questo numero un articolo della nostra Rita Skeeter).  Il ministero selezionerà una decina di giovani di varia estrazione e status di sangue e metterà loro a disposizione una casa ( secondo alcune voci quella della stessa sociologa). Saranno coinquilini per sei mesi. Si vivrà alla babbana e all’interno della coabitazione sarà assolutamente vietato usare la magia: così i purosangue dovranno mettersi in gioco per adattarsi a un nuovo stile di vita e i natibabbani dovranno sostenerli e insegnare loro come fare. La speranza della sociologa sembra essere che questa situazione li porti a collaborare e ad avvicinarsi, superando qualsiasi conflitto. Grazie a un accordo col ministero, noi della gazzetta selezioneremo un inviato che parteciperà attivamente all’esperimento e racconterà ai nostri lettori come andrà. Ce la farà questa volta il Ministro a dimostrarci che questa società di cui tanto parla è possibile? 

Karma poggiò il giornale per terra e inspirò lentamente l’aria fredda del mattino fino a riempirsi i polmoni. Quella mattina la speranza sembrava meno umida e più reale.


 

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ANGOLO AUTRICE

Ciao popolo di Efp!

Non sapete da quanto mi frulla in testa questa idea e sono veramente felice di averla finalmente resa realtà. Il capitolo è venuto molto più lungo e serioso di quanto pensassi, ma ci tenevo molto a farvi conoscere meglio Karma, la sua storia e soprattutto la sua casa ( ma manca ancora un personaggio molto importante all’appello e non escludo di scrivere un altro prologo per presentarvelo prima della pubblicazione quindi keep in contact!)  

Ho intenzione di dare anche un notevole tono comico a questa storia e prometto che i capitoli non saranno tutti così seri ;) Per le schede ho pensato di lasciarvi una ventina di giorni, ma se i tempi vi sembrassero troppo stretti fatemelo sapere.  

Avrei bisogno di un solo personaggio che lavora come reporter alla gazzetta del profeta (nessun vincolo su età/sesso/stato di sangue etc.). Sarà un partecipante a tutti gli effetti dell’esperimento, ma si occuperà anche di raccontarlo alla comunità magica ( a voi deciderete che tipo di giornalista sia!). Se qualcuno fosse interessato a creare questa scheda me lo segnali nella recensione. 

Vi lascio al regolamento e alla scheda!

Regole

  • Iscrizioni  aperte fino al 18/4. Le schede sono da mandare entro le 20 dello stesso giorno tramite pm con oggetto “Nome OC- Warehouse road”. Se aveste bisogno di proroghe non fatevi problemi a farmelo sapere. Se doveste rendervi conto che non riuscirete a terminare la/le scheda/e vi chiedo la cortesia di avvisarmi tramite pm così da potermi organizzare. Grazie!

  • Per iscrivervi lasciate una recensione a questo capitolo con qualche dato anagrafico degli OC  che vorreste creare cosicché tutti sappiano quali tipi di personaggi sono già in creazione

  • Potete mandare fino a due schede a testa, possibilmente di sesso e stato di sangue diverso. Ovviamente i due personaggi possono conoscersi, ma vi avviso che credo che difficilmente accetterò fratelli o parenti perché per questa storia ha senso avere personaggi con vissuti il più possibili vari e diversificati. Ovviamente non mi precludo niente a prescindere quindi stupitemi!

  • Gli OC devono avere tra i 19 e i 29 anni, possono svolgere qualsiasi tipo di professione (magica e non) e devono essere preferibilmente inglesi o comunque essere molto ben integrati nella società magica inglese. 

  • Non accetto personaggi imparentati coi personaggi canon o meglio solo  se verosimili alla storia originale. Ad esempio siamo sicuri che Neville non abbia nessun fratello o sorella, ma nulla vi impedisce ad esempio di creare la cugina di Dean Thomas o un qualche erede di una di quelle famiglie delle sacre 28 di cui non sappiamo quasi nulla e che potrebbe anche essere abbia un membro di quell’età. Spero si capisca XD Inoltre gli OC sono della stessa generazione di Harry & company quindi probabilmente conosceranno almeno di vista qualche personaggio canon. Sbizzarritevi! 

  • Non accetto né personaggi sovrumani (Veela, Animagus, Licantropi etc…) né con patologie mentali e neppure -manco a dirlo- Mary Sue o Gary Stue. 

  • Essendo un interattiva vi chiedo di farvi il più possibile vivi durante la storia tramite recensione o PM. Ogni tanto cercherò di farvi qualche domanda per coinvolgervi e per aiutarmi a dare vita al vostro OC nel modo migliore possibile.  Se non vi fate vivi per più di due capitoli eliminerò il vostro OC per dare spazio agli altri. Ovviamente se durante la storia aveste qualche problema/difficoltà basta avvisare e io lo terrò da conto. 

 

Scheda:

Nome e cognome:

Stato di Sangue (preferibilmente Purosangue o nata/o babbana/o)*:

Data di nascita e età ( tra i 19 e i 29 anni): 

Ex Casa: 

Lavoro: 

Aspetto fisico (specificare eventuali segni particolari e che tipo di abbigliamento usa) :

Prestavolto: 

Carattere:

Storia personale e familiare ( in particolare durante la Guerra Magica e subito dopo): 

Amicizie/Inimicizie ( con chi si trova bene? con chi no? Conosce già Karma, Om e Gabriel, qualche altro oc o ha qualche legame particolare con un personaggio Canon?) 

Orientamento sessuale e situazione sentimentale ( storie passate e presenti , gusti e descrizione di eventuale partner): 

Perché ha scelto di partecipare al progetto o con quale dinamiche ci è finito in mezzo? E’ entusiasta o non ha nessuna voglia di partecipare? Cosa pensa del progetto? **

Stile di vita (che tipo di coinquilino sarebbe?): ***

Talenti e passioni:

Fobie e punti deboli:

Cosa ama/ odia: 

Frase che lo rappresenta:

Altro (se ha un animale indicarlo qui):

Per i nati babbani ( e mezzosangue)

Cosa pensa della comunità Purosangue? E’ tollerante o diffidente nei loro confronti? 

Crede che sia possibile una convivenza tra le due comunità? 

Per i purosangue

Cosa pensa sinceramente dei natibabbani e delle questioni di sangue?

Come se la cava con la “vita babbana”? Come reagirà a una vita quotidiana senza magia? 

*Considerate che lo scopo del progetto è costringere alla convivenza persone con stili di vita completamente diversi e con credenze opposte ( a me e a Karma piace il conflitto eheheh), per cui sono orientata prevalentemente su purosangue e nati babbani. Però anche mezzosangue che si adattino bene al contesto sono super ben accetti! 

** Ovviamente le adesioni saranno formalmente libere, ma immagino che in un mondo così pieno di conflitti alcuni non avranno molta voglia di partecipare a una cosa del genere. Quindi a voi la libertà totale di immaginarvi - in caso non fosse del tutto volontario- come siano finiti in questa gabbia di matti. 

*** Questa domanda è un pò strana me ne rendo conto XD Non sapevo come intitolare questa categoria, ma di fatto mi serve capire a quali standard di vita è abituato (poco o tanto spazio, vivere o no con altre persone, orari rigidi o sballati etc..) e come sarebbe convivere con lui/lei per capire come si muoverebbe nella storia. 

Ed ora che abbiamo sbrigato tutte le formalità posso finalmente presentarvi i miei bimbi! Specifico che Gabriel non vivrà nella casa, ma farà qualche comparsata qua e là per dare un’occhiata e quindi mi sembrava importante presentarvelo :) 

 

Karma Wilson

Sociologa del Dipartimento per l’Integrazione Magica, 26 anni, ex Tassorosso, Mezzosangue, Eterosessuale.

 “Finirà anche la notte più buia e sorgerà il sole”


 

Om wilson 

Apprendista guaritore, 24 anni, ex Corvonero, Mezzosangue, Omosessuale

“Le cose più belle della vita o sono immorali, o sono illegali, oppure fanno ingrassare"



Gabriel Carson 

Segretario del ministro e supervisore del progetto, 27 anni, ex Grifondoro, natobabbano, pansessuale. 

“Life is just a bowl of cherries, don't take it serious”



Sono davvero curiosa di sapere cosa pensate di questa storia. Per qualsiasi domanda sono a disposizione. Grazie a chiunque passerà di qui! 

Ci leggiamo presto!!

 ILRR

 
  
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