L’abbraccio è arrivato senza che se lo aspettasse. Non è stato calcolato, non da lui almeno. Si irrigidisce all’istante tra quelle braccia famigliari dove, un tempo, amava affondare.
Nonostante i decenni, non può negare la sensazione che ancora gli fa provare quell’uomo. Vorrebbe odiarlo, lo vorrebbe davvero, ma non ci riesce. Non può odiare il suo salvatore. Certo, non perdonerà mai il fatto che abbia ferito la persona più importante della sua vita e che lo abbia usato solo per i suoi scopi, facendolo sentire in colpa per qualcosa che non ha commesso.
Si odia già abbastanza solo per essere nato…
“Perdonami”
Quella parola arriva in un sussurro. La voce è incrinata dalle lacrime ma sente che sta comunque sorridendo. E’ un sorriso vero; anche se non può vederlo, sa che c’è.
Ha sempre amato quel sorriso gentile e luminoso. E’ stata la prima persona, oltre suo fratello ovvio, a mostrarglielo e gli sarà eternamente grato per aver salvato lui e Gilbert da una morte certa. Suo fratello merita di vivere, lo ha sempre pensato fermamente, perché il mondo necessita di una persona fantastica e gentile come Gilbert.
E’ lui quello sbagliato, colui che non sarebbe mai dovuto nascere.
Nonostante questo, lo aveva salvato comunque.
“Grazie, Vincent”
Sussurra ancora, rafforzando la presa sul ragazzo che sente gli occhi pizzicare. Quell’uomo sa che Vincent lo odia e gli vuole bene allo stesso tempo. Non merita il suo perdono, ma ha sentito di dovergli delle scuse. Almeno qualcuno…ha bisogno che anche solo una persona lo perdoni per le sue orrende azioni.
Vincent l’ha ricevuto…il perdono; vorrebbe averlo anche lui, per sentirsi finalmente in pace con se stesso.
“E’ solo grazie a te…se dopo la sua morte, io…sono riuscito ad andare avanti…grazie”
La voce è ancora più incrinata, segno che non è riuscito a trattenere le lacrime che ora rigano anche il viso di Vincent.
Dopo aver desiderato il perdono per tutta la sua vita, non può negarlo a quell’uomo per cui prova qualcosa di così forte…
“Sei un bravo ragazzo, Vincent”
Anche tu lo sei.
Pensa ricambiando finalmente l’abbraccio e scoppiando a piangere.
Volevi solo rivedere la ragazza che hai amato più della tua stessa vita…so come ci si sente.
“Io…io…”
Vuole dirgli che lo perdona, prima che sparisca finalmente da questo mondo.
Le parole gli muoiono in gola a causa dei singhiozzi che non riesce a trattenere, mentre sente la presa vacillare.
Non vuole che se ne vada.
“Non posso…odiarti…”
“Ma dovresti…sei davvero buono. Tu…sei proprio come lei. Nonostante tutto quello che siete stati costretti a passare...avete continuato ad andare avanti. Vi amo entrambi…così tanto”
L’abbraccio si indebolisce sempre di più e il dolore aumenta. Se solo le cose fossero andate diversamente…
“Ti voglio bene”
“Anche io…ti voglio bene…Vincent”
L’uomo si stacca da lui, quel poco che basta affinché possano guardarsi negli occhi un’ultima volta. Quel verde che lo ha tormentato per tanto, troppo tempo, si sta spegnendo e gli duole al cuore.
Una mano si posa sulla sua guancia, sotto il suo occhio rosso e il sorriso che ha tanto amato da bambino, torna a mostrarsi, facendolo sentire felice, mentre le immagini di loro due gli invadono la mente.
“Il tuo rosso…è bellissimo”
Ci sono tantissime cose che vorrebbe dirgli, ma sa che non ha tempo, non più, quindi resta in silenzio, a lasciarsi accarezzare per un’ultima volta da lui.
Apre la bocca per dirgli addio, ma viene bloccato da un’altra voce che si fa sempre più vicina.
E’ quella di Gilbert che lo chiama.
“Sta lontano da lui, Jack!”
Esclama con rabbia. Allunga una mano verso suo fratello per allontanarlo. Non fa in tempo. Jack gli dona un ultimo sorriso prima di morire e Vincent sente le lacrime aumentare.
Percepisce la gola fargli male e delle grida. All’inizio non capisce…poi lo fa.
La gola gli fa male perché è lui stesso che sta gridando.