Era una delle feste più scatenate che Hogwarts aveva mai visto, erano stati invitati ragazzi di altre classi, tassorosso e corvonero, e c'era cibo dappertutto. La maggior parte della gente era ubriaca ma a nessuno importava. Tutti ballavano felici.

Dorcas, che reggeva bene l'alcol, stava a sedere sui divanetti a divertirsi vedendo i suoi amici che si dimenavano nei balli più strani mentre un po' brilla teneva anche d'occhio che le sue amiche, soprattutto Lily, non facessero niente di avventato e rifiutava inviti di ragazzi a ballare.

Vide una chioma mora e boccolosa entrare nel dormitorio maschile un po' ondulante. Inizialmente pensò si trattasse di una delle tante prede sessuali di Sirius però guardando meglio gli abiti capì subito chi era quella ragazza. Mary McDonald.

Decise di seguirla perché sembrava un po' ubriaca e voleva aiutarla.

Entrò e la vide in terra a fumare una sigaretta. Alzò gli occhi al cielo ed entrò.

-Oh Meadowes ciao, ti va un tiro?- Disse la McDonald appena la vide entrare, aveva stampato in faccia un ghigno degno dei malandrini.

-Sei ubriaca Mary- Disse Dorcas che in un primo momento la fissò, poi andò vicino a lei e si sedette.

-mhmh- Mugugnò lei in risposta, fece un tiro e guardò la riccia cercando di capire cosa provava in quel momento, da ubriaca le riusciva meglio, ma la riccia aveva sempre una faccia imperscrutabile, non si capiva mai cosa pensava, la chiamavano cinica e apatica ma era solo un modo di relazionarsi come per Mary essere una stronza colossale lo era lo stesso.

Dava sempre colpa ai geni di sua madre ma sapeva che era maggiormente colpa sua e del suo non-autocontrollo.

Dopo attimi di lungo silenzio Dorcas ruppe il ghiaccio con: -Sei una corvonero.... particolare, McDonald- e si voltò a guardarla.

Mary fece un'altro tiro e si mise a ridacchiare.

-Ma come Meadowes? Pensavo di essere una perfetta corvonero no?- Chiese la mora ironicamente.

Dorcas si voltò a guardare davanti a se ridacchiando a sua volta -Mi dispiace spezzare il tuo sogno così-

Dopo qualche secondo passato a guardare il vuoto si alzò sotto lo sguardo attento della ragazza che era seduta, fino a 1 minuto fa, accanto a lei.

Prese un vinile che aveva prestato a Sirius, "una musica nuova", gliel'aveva presentato così Mary, e lo mise nel giradischi sulla mensola della stanza e partì una voce della cantante che cantava di una storia tra lei e la sua ragazza.

Poi Mary porse la mano a Dorcas, ancora in terra.

-Milady mi permette un ballo?-

-Come potrei mai rifiutare un'offerta così generosa- Rispose la ragazza alzandosi e prendendo le mani della corvonero e iniziando a ballare, un lento, o almeno una specie.

"E siamo amianto in una stanza

Ci respiriamo senza paura

Infatti odiamo un po' la distanza"

Erano più o meno della stressa altezza, forse Dorcas un pochino più alta, e ballavano sotto la canzone come due cretine ridacchiando.

"Tu parlami tanto senza dire nulla

E dimmi cosa vuoi fare e io ti capisco guardandoti in faccia

E non serve nemmeno spiegare"

Ad un certo punto, non si sa chi delle due, inciampò e finirono, sul letto di uno dei malandrini e Mary sopra e Dorcas sotto di lei.

"E non mi frega niente

Se poi ti perderò"

Si fissavano negli occhi senza dire niente

"Siamo amianto pericoloso"

A Mary colpirono gli occhi marroni, quasi neri e penetranti di Dorcas

"Non possiamo stare insieme però"

A Dorcas colpirono gli occhi blu con sfumature celesti e brillanti di Mary

"Se non mi frega niente"

Poi Mary si avvicinò un poco

"Se poi ci perderemo"

I loro nasi si sfiorarono

"Siamo amianto dentro una stanza ed esploderemo"

Dorcas, che non era solita a fare il primo passo si mosse in avanti.

"Noi esploderemo"

Si baciarono, un bacio casto...

"Sì, esploderemo"

... ma che per loro significava qualcosa...

"mhm-mhm"

... significava tutto e nulla...

"E quante volte ci siam lasciate"

...perchè erano solo loro...

"E quante volte ti ho detto -Basta-"

...solo loro in quel momento magico.

"Solo a parole, non in sostanza"