Kaminari Denki si trovava disteso sul letto dell'ospedale, con qualche decimo di febbre, era soddisfatto di quello che era riuscito a fare durante la battaglia. Era sceso a combattere in prima linea ed era riuscito a vincero solo grazie al pensiero di Kyouka, suggerito da Midnight. Fortuna che ci fosse stata lei ad aiutarlo a calmarsi, altrimenti ci avrebbe lasciato di sicuro le penne.
Pensando alla parola "penne" si voltò: con lui in prima linea era sceso anche Tokoyami, anche lui abbastanza ferito era disteso sul letto affianco al suo, mentre leggeva un libro di cui non riusciva a leggere bene il titolo, ma era totalmente nero con delle scritte rosse, che ad un primo impatto parve sangue.
Il ragazzo mezzo uccello, sentendosi osservato decise di parlarre. "Vedo che ti sei svegliato, Kaminari." fece con voce profonda e parecchio stanca.
Il biondo sorrise come suo solito e poi con voce rauca. "Buongiorno!"
"Prima, alcuni della classe ti cercavano." 
Il ragazzo si illuminò e fece per alzarsi, ma dovette subito bloccarsi, per una forte fitta alla spalla, che massaggiò dolorante e poi portò una mano al ciuffo."Immagino fossero le ragazze, vero?"
"In realtà, era proprio Jirou. Sembrava preoccupata, in fin dei conti quando hai perso i sensi, è stata proprio lei ad aiutarti."
Questa volta, Denki arrossì terribilmente e si alzò completamente dal letto, per dirigersi a cercare la sua migliore amica. A passo veloce, avanzò verso la porta, ma non fece in tempo ad aprirla, che una piccola figura femminile l'aprì prima di lui. Era Jirou, con una busta in mano. Sussultarono entrambi.
"Denki! Dovresti stare a riposo!" Disse arrossendo, per poi aiutarlo a rimettersi a letto. Lui apprezzava tantissimo quel lato di Jirou, raro da vedere quando erano in classe. "Tieni, ho comprato un'hamburger. So che ti piacciono..." aveva la voce tremante e Denki lo notò.
"Ehi, ora sto bene! Io sono fortis-" Non finì di parlare, che si beccò un jack nell'orecchio. "E questo per cosa? Ti ricordo che sono io quello che sta male!" Disse facendo il labbruccio, facendo scoppiare in una grossa risata la sua amica. Con sua grande sorpresa però lo abbracciò, facendolo diventare paonazzo. Ricambiò timidamente quella stretta. Lui e Jirou non si erano mai abbracciati, gli unici approcci fisici che aveva avuto con lei erano dovuti alle sue tipiche frustate con i suoi jack e quell'abbraccio era così improvviso. La ragazza iniziò a singhiozzare e ciò fece impanicare ancora di più il biondo, che guardò verso Tokoyami, che in volto si era fatto cupo e lentamente uscì fuori dalla stanza.
Denki non capiva.
"Kaminari..." Jirou si staccò dal suo abbraccio e guardò verso il suo amico. "Devo dirti una cosa importante..."
Il ragazzo sussultava. Iniziò a collegare tutto: l'abbraccio, Tokoyami che si era allontanato e il dover rivelare qualcosa. Jirou si stava per dichiarare: era quella l'idea che si era fatto. Senza esitare, prese parola. "Jirou, anche io vorrei dirti qualcosa d'importante."
"Vorrei parlare prima io, se per te non è un problema. Credo che ciò che sto per dirti sia molto più importante."
Lui ne fu felice e iniziò ad arrossire terribilmente. Insomma, Jirou, la ragazza che amava stava per dirgli una cosa d'importante. Non riusciva più a connettere, mancava pochissimo per farlo andare in corto. "C-certo, Jirou. Sono pronto ad ascoltare qualsiasi cosa."
"Sei rosso in volto, forse ti è salita la febbre." Notò lei. "Forse, sarebbe meglio se ti sdraiassi." Iniziò ad aiutarlo per farlo stendersi meglio e lui si lasciò fare. Era felicissimo, alle stelle.
"C-così sto bene..." Sussurrò quasi timidamente.
La ragazza deglutì, iniziò a sudare freddo. "Chargezuma. Midnight è morta." Disse lei, velocemente, come se non volesse sentire le sue stesse parole e iniziò a piangere.
"Sì, in realtà anche io." Rispose sorridente. Non aveva realmente capito quello che Kyouka avesse detto, infatti si beccò nuovamente un jack nell'orecchio.
"Kaminari, non c'è nulla da ridere. Questa è una questione seria." Disse con gli occhi lucidi.
Forse in quel momento, il pikachu umano capì che aveva frainteso tutto. Jirou gli aveva detto una cosa seria e lui come al solito non era riuscito a capire le cose al primo colpo.
"Ecco... Jirou, credo di aver frainteso. Potresti ripet-"
"Midnight è... valorosamente morta nella battaglia contro Gigantomachina."
Questa volta aveva capito molto bene. Iniziò a guardare il soffitto in silenzio, sentendosi vuoto.

Calò il silenzio nella stanza per qualche minuto. Jirou si limitava a guardarlo senza aprir bocca. Non sapeva che dire. Denki era un ragazzo veramente sensibile, non come Tokoyami che a sua detta accettava le cose più velocemente. Forse era proprio per la sua sensibilità, Aizawa aveva deciso di farglielo dire dalla persona con cui aveva legato maggiormente in classe. Lei aveva indicato quella persona in Kirishima, ma lui le disse che era meglio se lo avesse detto lei.
Ad un certo punto, vide la mano di Kaminari che era posata sul letto, mentre lui era ancora sotto qualche pensiero e per dargli del supporto morale decise di stringergliela. Il ragazzo era ancora sovrappensiero, ma nonappena percepì la mano della ragazza la tirò verso il sulo petto. Lei emise un piccolo grido.
"Scusa..." sussurrò. "Se ti da fastidio stare così puoi anche allontanarti." Disse stranamente serio.
"Figurati." La ragazza chiuse gli occhi e ascoltò in silenzio il battito del suo migliore amico. Era stranamente calmo, eppure fino a qualche secondo prima, era riuscita a percepire il suo battito come se stesse per esplodere.
"Jirou, voglio dirti una cosa." Disse sottovoce. "Posso? Però non guardarmi" Ridacchiò.
"Certo, me la dovevi dire anche prima, o no?"
"Già..." sussurrò. "Durante la battaglia, te lo può confermare Tokoyami ero agitato."
"Lo avevo immaginato." Disse la ragazza sorridendo. "Infatti ero molto preoccupata, Momo te lo può confermare."
Il ragazzo le accarezzò i capelli. "Sai, durante l'ultima conversazione con Midnight, lei mi ha detto di pensare alla persona a me più cara." Jirou seguiva il discorso in silenzio, mentre ogni tanto qualche parola sembrava spezzarsi. "Io ho pensato veramente alla persona a cui tengo di più.. e senza alcun giro di parole, quella persona sei tu."
La ragazza sorrise. Era felice di quelle parole dette dal suo migliore amico. Era anche contenta che non l'avesse presa così male la morte di Midnight, o meglio sembrava, dato che il braccio libero, il ragazzo se l'era messo sopra il volto, mentre l'altro accarezzava i capelli di Jirou.
"Denki, ti voglio bene." Disse lei.
"C-cosa?"
"Non ripeto le cose due volte."

I due si alzarono di nuovo, per sedersi sul letto. Questa volta si guardavano dritti negli occhie Jirou poteva notarli arrossati, ciò le fece capire che il suo amico avesse pianto. Ciò le fece decidere di alzarsi di colpo dal letto, con la scusa di doversene andare via, per lasciarlo da solo e sentirsi libero di sfogarsi, senza darlo a vedere.
"Jirou." Disse lui prendendole la mano. "Io, ti volevo dire un'altra cosa."
"Tranquillo, me la potrai dire appena sarà tutto passato." Sorrise.
Il ragazzo strinse la presa. "Ti prego, resta ancora un po'. Ti voglio dire una cosa."
Lei deglutì e tornò nuovamente a sedersi vicino al biondo, che continuava a tenere delicatamente la mano della ragazza e l'accarezzava con il pollice il dorso.
"Ti ascolto."
Lui rimase zitto. L'ammirava in silenzio, con un sorriso da ebete in volto. "Jirou, tu sei la persona più fantastica che io conosca!" Disse improvvisamente, con grande enfasi che probabilmente fu udita da tutto l'ospedale. Lei arrossì e come al solito, non lo risparmiò dal suo jack. "C-che ho detto di male?" 
"Nulla. Continua." La ragazza era ancora rossa in volto ed il suo battito era aumentato tantissimo, tanto che se fosse stata in battaglia in quel momento, lo avebbe potuto usufruire perfettamente per abbattere qualsiasi nemico.
"Ecco, prima, quando mi avevi detto che volevi dirmi una cosa, data la situazione ero sicuro che ti volessi dichiarare." Sorrise. Era come un sole.
"C-cosa? Eh? Perchè pensavi qualcosa del genere?!"
Lui sorrise. "Devo essere sincero, lo desideravo tantissimo. Te l'ho detto, sei la persona a me più cara. Anzi più importante. Questo non lo intendo come un'amica, se tu fossi stata solo un'amica, non lo avrei mai detto."
"Beh, ma io sono la tua migliore amica, no?" Disse ancora, con il battito che accelerava.
Denki scosse la testa. "Kyouka, io ho realizzato di essermi innamorato di te." Disse guardandola dritta negli occhi, causandole un rossore ancora più forte, ma rendendosi conto di essersi dichiarato, anche lui arrossì. Si era dichiarato tante volte (come al solito con grandi rifiuti) più per scherzo, ma questa volta era decisamente perso.
Lei d'altra parte, sorrideva come un'ebete. Non sapeva che dire ad alta voce, ma grazie al suo quirk che stava funzionando da solo (facendo diventare udibile il suo battito anche a Kaminari), si poteva capire tutto.
"Umh... Jirou?" La chiamò nuovamente. "Sei tutta rossa. Non è che anche tu ora hai la febbre?" Disse preoccupato, portando la sua fronte vicino a quella della ragazza che, accorgendosi di ciò, sussultò di più e le aumentarono i battiti.
"Kaminari sei un idiota!" Disse velocemente, allontanandosi verso la finestra della camera. "Comunque... ricambio i tuoi sentimenti..." sussurrò, ma il ragazzo riuscì comunque a capire ciò che aveva detto e ciò lo rese felicissimo. Tanto felice che, si dimenticò della spalla e andò di corsa dalla sua amata per abbaracciarla da dietro.
L'ultimo insegnamento di Midnight, per Denki Kaminari, è stato probabilmente quello più importante di tutta la sua vita scolastica.





//SPAZIO AUTRICE
HELLOOOOOO. Avevo in mente questa storiella da un bel po'. Amo tantissimo questa coppia. Spero possiate apprezzarla. Alla prossima!!!