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Autore: Nyappy    27/08/2009    3 recensioni
Bellatrix Black.
Poi, Bellatrix Lestrange.
Una Purosangue, una Mangiamorte... una donna.
I suoi pensieri, i frammenti di vita.
Perchè forse Bellatrix non è mai provato felicità, solo euforia.
Dedicata alla mia amica Gè, perchè il suo "benino" si trasformi in "bene!" (*_*)
Genere: Dark, Introspettivo, Guerra | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Bellatrix Lestrange
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Le piaceva molto scrivere. Ogni volta che percorreva la pergamena con la piuma, metteva nello scritto molto di suo, quasi inconsciamente.
Era una maniera di sfogarsi, per lei. Era per questo motivo che, quelle vacanze di Natale del suo sesto anno ad Hogwarts, aveva deciso di
andare a stare dagli zii a Grimmauld Place per un paio di giorni e copiare il glorioso albero genealogico in forma di arazzo che possedevano,
e se possibile, aggiungere delle informazioni aggiuntive, come una breve biografia ed i riconoscimenti.

-Piccola Bellatrix, sei un balsamo per la mia povera anima!-, la zia aveva accettato gioiosa di poter accogliere la nipote perchè adempisse
il suo lodevole compito. -Puoi pure prendere la stanza di... Sirius.-, sputò fuori quel nome in modo amaro: il figlio maggiore era infatti scappato
via dai Potter, la famiglia del suo miglior amichetto, e ora viveva da loro. -Spero solo che in quella camera tu possa concentrarti, cara...-, aveva
aggiunto la zia premurosa guidandola. "Distrarmi? Come può distrarmi una camera del genere? Mi farà impazzire!"
La camera brillava di rosso ed oro, la tappezzeria era a Grifoni rampanti che sputavano fuoco, il baldacchino del letto era stato coperto con una
federa di Hogwarts, rossa con ricami dorati, e poster di immobili Babbane mezze nude ed in pose provocanti ultimavano il tutto.
"Non sono più convinta che la zia mi voglia tanto bene..."

Aveva ultimato di copiare e fare ricerche su quasi tutto l'albero dei Black, ed ora le rimaneva solo la prima linea cadetta contemporanea, la sua.
Aveva accuratamente rimosso dalla genealogia tutti i Maghinò, i traditori del loro sangue e gli squilibrati, sotto gli oculati consigli dello zio, che
le aveva suggerito di non includere Sirius. Sul blocco di carta unì le linee dei suoi genitori e, sorridendo, ne fece partire una dal centro, che
poco più in basso si divise in tre.

Sua sorella minore Andromeda adorava Sirius. Era il suo idolo da quando aveva iniziato Hogwarts, e questo aveva inciso molto sul suo comportamento.
Il Cappello Parlante l'aveva assegnata a Corvonero, con grande indignazione di Bellatrix e Cissy. Fece una smorfia al ricordo dell'acceso diverbio
che avevano avuto i loro genitori con il Preside per far spostare Dromeda a Serpeverde, dato che era finito a Maledizioni Senza Perdono.
Ma Bellatrix invidiava le risate sincere della sorella, le amiche, gli amici... la invidiava. La piccola, nonostante fosse solo al secondo anno, aveva una
personalità forte come la sorella Bellatrix, se non addirittura più forte. Non nascondeva a nessuno la sua passione per una band di giovani Babbani,
non aveva paura di attaccare alle pareti del loro maniero i poster immobili. Bellatrix non si era stupita nel rivederli attaccati anche alle pareti del suo
angolo di stanza ad Hogwarts, nella Casa di Corvonero. Si era limitata a rimproverarla, invidiosa della sua coerenza. Lei, sedicenne Serpeverde, non avrebbe
avuto lo stesso fegato della dodicenne Corvonero. Lei doveva portare sulle spalle l'orgoglio della Purezza di Sangue Black, non poteva fare quello che
voleva... con un sospiro, la incluse nella genealogia.

Narcissa, la sorella mezzana, era invece finita con suo visibile orgoglio a Sepeverde. Più tardi, verso il suo quarto anno, Bellatrix aveva segretamente sperato che
quattro anni prima Cissy fosse finita in Corvonero come la sorellina Dromeda.
Cissy era infatti fidanzata dalla nascita con Lucius Malfoy, ed il loro matrimonio era fissato l'estate del loro settimo anno ad Hogwarts. Se Cissy non fosse
stata così... sentimentale! Bellatrix era seriamente preoccupata per lei. Da un po' era depressa, piangeva quasi ogni giorno, era sempre abbattuta...
la sua eterea bellezza malinconica ora era diventata qualcosa di struggente. E la causa della disperazione di Cissy era quel bastardo di un Malfoy!
sapeva benissimo di essere promesso a Cissy, e per tre anni gli era andato a genio tutto ciò... ma appena iniziato il quarto anno se ne era andato in giro
per mezza Hogwarts a divertirsi con ragazze ogni notte diverse. Con molta sincerità, Bellatrix lo capiva: voleva divertirsi prima che ogni minima scappatella
divenisse, nel matrimonio, punibile con un bell Avada Kedavra. Eppure... Cissy era così... innamorata...
-Una sentimentale come te dovrebbe stare a Grifondoro!-, le aveva detto una sera, con una smorfia.
Cissy si era subito drizzata sulla poltrona, asciugandosi le lacrime con un braccio e aggiustandosi i capelli con l'altro.
-Mai! Sono fiera, e sempre lo sarò, di essere una Serpeverde!-, aveva replicato dura.
Ecco un altro motivo per cui sarebbe stata bene dai Grifoni: quello smisurato coraggio con cui si rialzava e affrontava un altra giornata, oltre che un
bel po' di orgoglio.
Bellatrix non confessava ai genitori il deplorevole comportamento di Malfoy solo perchè questi avrebbero sciolto il fidanzamento, ed era certa che se
fosse andata così, Cissy si sarebbe lascita semplicemente morire.
No, lei era la sorella maggiore, quella che avrebbe ereditato, anche se per poco, lo scettro di potere della prima linea cadetta. Doveva proteggere le sue sorelle,
fosse stata la dolce Cissy o la ribelle Dromeda. Era suo compito.
Con una linea tratteggiata, collegò il nome di Narcissa Black con quello di Lucius Malfoy, sospirando. In soli quindici anni di vita, sua sorella aveva sofferto di più
che Bellatrix e Dromeda messe assieme.

Ghignò. Ecco il suo nome, maestoso e fermo: Bellatrix Black. L'orgoglio dei suoi genitori, adorata dagli zii e trattata da loro quasi come una figlia. A volte aveva
avuto l'impressione di essere come una sostituta del cugino Sirius per la zia.
-Ho sempre desiderato avere una figlia!-, le aveva confessato una sera dell'anno prima, in cui era particolarmente in vena di confidenze, accarezzandole
i capelli. Bellatrix sospettava che, raggiunta la maggiore età, la zia l'avrebbe adottata. Lei ed il cugino si assomigliavano molto: i capelli neri come l'inchiostro
fieramente mossi che incorniciavano un viso dai tratti nobili e belli, tipicamente Black, lo sguardo altero ed orgoglioso. Ma lei, a differenza del cugino, aveva
le palpebre un po' pesanti, che le intorbidivano lo sguardo, rendendolo più arrogante.
Era fiera di essere una Black, orgogliosa di essere Purosangue, , il motto della casata "Toujours Purs" troneggiava sulla porta della sua camera da letto di casa
così come su quella di Hogwarts. Era così una Black che persino il vecchio elfo della zia, Kreacher, le obbediva estatico.
Eppure Bellatrix era infelice. Per tutti non era altro che una bella copia al femminile di suo cugino, posto che Regulus ambiva.
Non poteva cedere ai suoi sentimenti come Cissy, non poteva liberarsi della gabbia come Dromeda.
Le toccava adattarsi, adeguarsi, autoconvincersi che ra la migliore, che sarebbe stata ricompensata a dovere in futuro per aver fuso la sua maschera con il
suo vero io, rendendoli una cosa sola...
Sospirando ancora una volta, tratteggiò una linea che collegava il suo nome con quello che scrisse poco distante: Rodolphus Lestrange.

Ciao! Allora... questa fan fiction è un esperimento. Innanzitutto, è forse il mio lavoro più cupo, incentrato su un personaggio che ho sempre ritenuto sottovalutato.
Dedico questa fiction alla mia amica Gè, con l'augurio che gli esami le vadano tutti bene! (*_*)=b
L'idea di questa fiction è, essenzialmente, quella di fare tante shots legate da un filo di pensiero, che possono essere lette in modo indipendente, misto e
irregolare (^_^) si, la Gè mi ha dato con uan frase lo spunto! (*_*)
Ringrazio in anticipo chi recensirà, aggiungerà alle preferite/seguite o leggerà e basta!
Grazie!!
Nyappy
   
 
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