FELPA
L'ultima cosa che Mo ricordava, prima di addormentarsi, era la faccia di He Tian.
Era stanco di avere problemi a causa sua, era stufo di averlo sempre tra i piedi. Non riusciva a capire il motivo di quell'attaccamento nei suoi confronti, non potevano essere più diversi loro due.
Era evidente che tutto quello a lui divertiva.
Ma era solo divertimento? Se lo chiedeva un po' troppo spesso in quell'ultimo periodo e non andava bene per niente.
E poi He Tian aveva preso quella casa per un albergo, ci andava a tutte le ore e senza essere invitato.
Anche la sera prima se lo era ritrovato sulla soglia e, dopo qualche battuta sarcastica e provocatoria, si era gettato sul suo letto senza battere ciglio facendolo andare su tutte le furie.
Gli erano bastati pochi istanti per addormentarsi.
Ormai Mo aveva imparato a conoscerlo, quando si comportava in quel modo qualcosa lo tormentava ma fingeva che tutto fosse come al solito. E gli incubi erano arrivati subito dopo e anche di questo Guan Shan era stanco, perché finiva inevitabilmente per preoccuparsi per lui anche senza volerlo.
Era entrato nella stanza per controllare e aveva finito con il sedersi sul pavimento e appoggiare la testa sul letto, imprecando per il fatto che quello era il SUO letto e avrebbe dovuto esserci lui li a dormire.
Ricordava di aver sentito freddo e pensato di svegliare malamente l'altro e buttarlo fuori di casa e invece si era addormentato a sua volta.
Aprendo gli occhi si ritrovò a fissare il letto vuoto con le lenzuola sfatte, appoggiata alle sue spalle la felpa che aveva addosso He Tian la sera prima. Lui non c'era, evidentemente si era svegliato e se ne era andato senza dire niente, il bastardo.
Eppure Mo non si mosse da quella posizione, stanco anche di arrabbiarsi.
Avvolto dal calore di quella felpa chiuse gli occhi e si riaddormentò.