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Autore: Ayumi Yoshida    03/04/2021    2 recensioni
SPOILER anche nell’introduzione!
Dal Brasile è appena arrivato un video di Hinata che prova a ballare la samba sulla spiaggia insieme ad una ragazza.
Ovvero: Kageyama e la gelosia.
(KageHina)
Genere: Fluff, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Karasuno Volleyball Club, Shouyou Hinata, Tobio Kageyama
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
- Questa storia fa parte della serie 'Distanze'
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Note doverose (SPOILER ALERT!):

Piacere, sono Ayumi e sono una new entry nel fandom, yoroshiku onegaishimasu!~
Prima delle lettura, una precisazione: sono in pari solo con l’anime, ma non ho potuto fare a meno di spoilerarmi che SPOILER *
Hinata sia finito in Brasile a giocare a beach volley*. Non sapendo che sia accaduto dopo il diploma, la mia fantasia ha anticipato il momento all’estate alla fine del primo anno scolastico.

Grazie per l’attenzione, e buona lettura! *inchin*

 



Stupidiota


"Un video da Shoyo!"
A quelle parole, si formò immediatamente un capannello vociante attorno a Nishinoya, che continuava sventolare il cellulare in aria per attirare l'attenzione di tutti.
Kageyama, intento ad infilarsi la maglietta davanti al suo armadietto, la tirò di scatto sulla pancia e si tuffò sul ripiano delle scarpe. Come era possibile che Hinata avesse inviato un video a Nishinoya prima che a lui? Pescò il cellulare dalla scarpa destra e aprì lo schermo con uno scatto. L'icona di Line lo avvertiva che aveva ricevuto un messaggio: facendo un respiro profondo, vide che Hinata aveva mandato anche a lui un video.
"Che dice di bello?" chiese Yamaguchi, interessato.
"Sto cercando di imparare la samba!" riportò Nishinoya, aggiungendo in tono invidioso: "Ma che figata!"
Kageyama notò che il messaggio che aveva ricevuto di Hinata, identico nel testo, riportava però un emoji che rideva alla fine. Si chiese mentalmente se anche quello di Nishinoya avesse l'emoji mentre chiudeva di scatto lo schermo del cellulare e si avvicinava a passi silenziosi al resto della squadra.
"Il nostro caro sovrano ci degna della sua presenza!" commentò Tsukishima con un ghigno non appena vide la testa di Kageyama spuntare al di sopra della sua spalla per guardare lo schermo del cellulare. "Nishinoya-san, per favore spingi play, non voglio perdermi per nulla al mondo la figuraccia più epica del piccoletto!"
"Che cattivo!" esclamarono tutti in coro, e finalmente, Nishinoya avviò la riproduzione.
Partì una musica assordante, come registrata troppo vicino alla fonte, con le percussioni che tenevano un ritmo veloce e sconosciuto. Tra le tante persone che c'erano sulla spiaggia battuta dal sole, riconobbero subito Hinata per via della capigliatura color carota e dell'immancabile pallone da pallavolo stretto al petto. Stava in piedi di fronte ad una ragazza molto più alta e scura di lui e sembrava che si stessero tirando piccoli calci a vicenda, alternando le gambe senza fermarsi.
"E quella sarebbe samba?" chiese Tanaka indignato.
"Perché, ne capisci di samba?" commentò Ennoshita, incredulo come tutti attorno a lui.
In effetti, se quello era un ballo, non lo sembrava affatto, ma doveva essere perché Hinata era senza speranze. Kageyama si chiese, senza capire, per quale motivo Hinata avesse deciso di rendersi ridicolo non solo agli occhi di quei brasiliani che gli stavano accanto, ma anche ai loro occhi.
Adesso Hinata si era voltato verso la telecamera e, sorridendo a trentadue denti, stava provando una strana combinazione di punta-tacco alternando velocemente i piedi. Le sua braccia spingevano il pallone a destra e a sinistra in direzione opposta al movimento delle gambe.
"Adesso inciampa nei suoi stessi piedi!" commentò Tsukishima, divertito, come se gli avesse letto nella mente. Incredulo, Kageyama strinse gli occhi perché il video si era fatto improvvisamente sfocato, e quasi non vide che la ragazza che ballava con Hinata gli era avvicinata talmente tanto da farlo indietreggiare e cadere infine per terra, proprio come avevano previsto lui e Tsukishima.

Nello spogliatoio scoppiarono molte risate.
"È proprio da Shoyo!"
"Non era niente male!"
"Avete visto le tette di quella ragazza?!"
"Però sembra che si stia divertendo così tanto!"
Kageyama si incupì. Sentì a stento Tsukishima replicare, disinteressato, a Yamaguchi: "Contento lui..." mentre cominciava a pensare troppo intensamente.
Credeva che Hinata potesse divertirsi soltanto giocando a pallavolo, però forse non lo conosceva abbastanza. Anche se, dopo il torneo primaverile, nella foga del momento Hinata gli era saltato addosso come un cagnolino e l'aveva baciato, urlando: "Non è come sembra!" quando i senpai li avevano scoperti.
Non avevano avuto molto tempo per approfondire, perché Hinata era partito per il Brasile subito dopo il torneo. Kageyama gli aveva detto: "Ti aspetterò." e da come Hinata l'aveva guardato credeva avesse capito che non parlasse soltanto della pallavolo. Chissà se soffriva la sua assenza. Kageyama la percepiva ogni volta che arrivava a scuola alle sette e vedeva il parcheggio delle biciclette vuoto, quando non trovava nessuno dietro di sé con cui battibeccare ogni due minuti - la palestra era così stranamente silenziosa da quando Hinata non c'era, quando faceva un'alzata troppo alta e Tsukishima si lamentava con uno strano ghigno: "Non farmi saltare così in alto!".
Eppure Hinata, a diciassette mila chilometri da lui, si divertiva come un matto a ballare con una ragazza. Ma a Hinata piacevano le ragazze? Si accorse con orrore di non saper rispondere a quella domanda. In effetti, non conosceva ancora molto di lui, a parte i momenti che avevano condiviso durante gli allenamenti, i ritiri, i tornei e mangiando nikuman[1] dopo la scuola.
Non frequentavano neppure la stessa classe. Se ci pensava meglio, gli sembrava strano persino il semplice fatto che Hinata avesse deciso di baciarlo, quattro settimane prima.
"Smettila di fulminarmi con lo sguardo." disse improvvisamente Tsukishima, perentorio. Trasalendo, specchiandosi nello schermo del cellulare di Nishinoya, Kageyama si accorse che  aveva la fronte aggrottata, gli occhi ridotti a fessure e le labbra talmente dritte che quasi erano scomparse sullo schermo. Batté le palpebre più volte per ritrovare un'espressione più fredda, ma il suo cervello sembrava incapace di non andare in ultra attività. Sentendosi i piedi stranamente pesanti, si rimise dritto e tornò al suo armadietto senza dire una parola, mentre Tsukishima e Yamaguchi si sussurravano all'orecchio una parola che assomigliava tremendamente a "gelosia" sorridendo in maniera troppo ostinata.
Lui non era affatto geloso; non aveva motivo di essere geloso di un idiota come Hinata, che si stava divertendo a ballare sulla spiaggia con una sconosciuta mentre lui affinava la sua tecnica ed il suo gioco.  Cercò per qualche minuto la felpa della tuta tra i ripiani dell'armadietto per poi accorgersi che la aveva addosso. Si batte i palmi sulle cosce per assicurarsi di aver indossato anche i pantaloni. Stava riportando le braccia di lato ai fianchi quando la sua tasca fu scossa da una vibrazione impercettibile che a lui sembrò un terremoto. Di scatto, estrasse dalla tasca il cellulare e vide una nuova notifica sull'icona di Line.
"Hai visto il video?"
Era di nuovo Hinata, e alla frase seguiva uno sticker di un coniglietto che rideva.
Digito velocemente: "No" e si preparò a chiudere lo schermo, ma le risposte di Hinata furono più veloci ad invadere la chat.
"Bugiardo!" Sticker di una linguaccia. "Hai visualizzato!" Emoji che ride. "Ti è piaciuto come ballo?"
Spazientito e quasi arrabbiato, Kageyama cominciò a digitare una serie di improperi che andavano da "cretino" a "idiota", che cancellò e riscrisse più volte per cercare di essere più offensivo possibile. Hinata non aveva davvero nulla da fare se gli faceva perdere tempo anche in quel modo, altro che "vedere come va un mese in Brasile per imparare il beach volley e diventare più forte"!
Finalmente si decise che "stupidiota" poteva suonare bene come offesa e spinse invio, ma il suo messaggio si perse tra i fiumi di parole che Hinata continuava a digitare senza sosta, facendo ticchettare il suo cellulare continuamente come una bomba ad orologeria.
"Era ieri sera dopo la partita...”
“Qui ballano sempre!”
“Finalmente ci ho provato anch'io!”
“È stato troppo divertente, anche se temevo di cadere...”
“Vabbè, hai visto che sono caduto...”
“Avevo paura che le tette di quella tipa mi shiacciassero!”
“Paurissima!”
“Appena torno voglio ballare con te!"

Kegayama si fermò a fissare con occhi vacui l'ultimo sticker che Hinata aveva inviato in chat: un cuore.
Finalmente ne aveva la certezza: c'erano tante cose che non sapeva di Hinata, ma una sì. Era davvero uno stupidiota.
Arrossendo furiosamente, Kageyama chiuse il cellulare con uno scatto e lo lanciò di nuovo nelle scarpe che erano nell'armadietto. Si sentiva la testa fumare e le mani tremare al battito accelerato del suo respiro. Afferrò la borsa, se la lanciò di fretta sulla spalla e fece per andarsene senza neppure richiudere l'armadietto. Stava per abbassare la maniglia della porta dello spogliatoio quando Ennoshita lo bloccò esclamando: "Hai ancora ai piedi le scarpe da pallavolo!" causando l'ennesimo scoppio di risate in mezz'ora e borbottii sommessi di scuse.

"Pare che Tsukishima e Yamaguchi abbiano ragione." continuava a ripetere Tanaka in tono cospiratorio a chiunque fosse disposto ad ascoltarlo, coprendosi la bocca con la mano "Come può essere geloso di una ragazza se Hinata è innamorato di lui?"
"Perché anche lui è innamorato di Hinata." replicò finalmente Ennoshita con un sorrisetto. Più o meno convinti o sorpresi, tra i ragazzi della Karasuno tornò il silenzio mentre sistemavano le ultime cose prime di tornare a casa dopo uno degli ultimi allenamenti delle vacanze estive.
Non potevano immaginare che, sulla strada del ritorno a casa, mentre le gambe lo spingevano, veloci verso la meta, e mentre il suo cuore pompava il sangue troppo forte, Kageyama avesse pensato per un solo, singolo, breve istante di rispondere all'ultimo messaggio che gli aveva inviato Hinata.

 

 



Altre note doverose:
- Line è il Whatsapp giapponese;

- In Giappone ci si cambia sempre le scarpe quando si passa da fuori a dentro o da un edificio all'altro.
- Ma soprattutto: qualcuno riuscirà mai a spiegarmi se si dica il o la samba? XD

 

Note di una newbie:
Mentre scrivo queste note ho paurissima, come Hinata, al solo pensiero che stiate leggendo. Quando sbarco in un nuovo fandom sono sempre troppo ansiosa, ma spero che questo goffo tentativo di introduzione non sia andato poi così male!
Adoro questi personaggi, e mi dispiacerebbe aver combinato un casino con le caratterizzazioni. Hinata è un tipo molto fisico, ma di solito in Giappone non è così, quindi Kegayama, che già di per sé ha difficoltà a gestire le emozioni e a comunicare, si perde in una rete di congetture che Hinata gli smonta con un semplice messaggio. XD

Questi personaggi mi danno l'idea di essere molto diversi e di ritrovarsi solo nella  pallavolo, ma sono certa che già si apprezzino. In questa fic stanno insieme da poco e non hanno avuto modo di trascorrere molto tempo insieme, ma impareranno a conoscersi meglio! ;)
Vi sarei molto grata se mi faceste sapere cosa ne pensate! Ovviamente sia in positivo che in negativo, ogni parola sarà benaccetta! ^^
L’idea della fic è semplice e mi ha folgorata, ma mi sono divertita così tanto a scriverla! Spero che leggerla sia stato almeno un pochino divertente anche per voi!
La mia testolina sta già macinando qualche nuova idea su un prequel di questa fic o qualcosa del genere, spero che riesca a venir fuori! XD

Grazie di cuore per esservi fermati!

 

Alla prossima e buona Pasqua!

Ayumi






[1] Panini cotti al vapore e ripieni di carne.

   
 
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